Da qualche settimana è tornato nelle librerie il romanzo Scarface, edito da Newton Compton. L’autore è Maurice R. Coons, che lo scrisse nel 1929 firmandosi con lo pseudonimo Armitage Trail. Nato nel 1902 e morto a soli 28 anni, Coons si ispirò alla figura di Al Capone per raccontare le gesta di Tony Guarino, un ragazzo italo-americano di Chicago che nemmeno ventenne diventa uno dei boss più potenti nell’America del post-proibizionismo. Scarface è il primo romanzo ad avere come protagonista un gangster. Il successo convince il magnate e produttore americano Howard Hughes ad acquistarne i diritti per realizzare la trasposizione cinematografica. Nel 1930 la regia di Scarface – Lo sfregiato viene affidata ad Howard Hawks. Il film di Hawks elimina la prima parte del romanzo, compresi l’episodio in guerra con la ferita e la cicatrice sul volto che rende Tony irriconoscibile (escamotage narrativo ritenuto, con ogni probabilità, poco plausibile), portando alla notizia secondo cui Tony sarebbe morto e il cambio di identità. Nel romanzo Tony, dopo essere tornato dal fronte, uccide Vyvyan, la donna con cui aveva una relazione prima di partire, e l’uomo che vive con lei, quindi diventa Tony Camonte e si presenta al boss Johnny Lovo, che controlla il contrabbando di birra nella zona sud di Chicago. Il film inizia a questo punto, con Tony che già lavora per Lovo e che elimina un capobanda concorrente. Pur prendendone le distanze in certi momenti del racconto, Coons tratteggia Tony quasi come un eroe invincibile e che, seppur spietato e spinto dalla brama di ricchezza e di potere, ha in fondo un proprio codice morale. Hawks evidenzia invece il ghigno feroce di Tony, al contempo grottesco, quasi da grandguignol, nonché l’andatura scimmiesca per esprimere il folle fanatismo, il delirio di onnipotenza e la sete di potere del personaggio. Un’altra differenza rispetto al romanzo riguarda il personaggio della sorella, che in Armitage Trail compare solo nella parte finale, quando Tony uccide uno dei suoi sicari, Rinaldo, trovandolo in compagnia della ragazza. Scopre poi che si erano sposati. La sorella non lo riconosce, lui non si svela. La sorella prima lo denuncia, ma Tony minaccia la giuria e viene assolto, poi cerca di avvelenarlo. Tony non si vendica, la lascia andare. Nel film di Hawks il rapporto tra Tony e la sorella, Cesca, occupa invece buona parte della narrazione. Tony abita con lei e la madre, è possessivo nei suoi confronti, le regala dei soldi perché si diverta ma nello stesso tempo non vuole che frequenti gli uomini dell’ambiente malavitoso. Nel romanzo Tony ha anche un fratello, Ben Guarino, che fa il poliziotto. Anch’egli compare nella parte finale ed è altrettanto all’oscuro dell’identità di Tony. È lui che lo uccide alla fine, anche perché Tony, che invece sa di avere di fronte il fratello, non spara. In Scarface – Lo sfregiato non c’è il fratello, ma un poliziotto che ha giurato di catturare Tony: a capo della squadra di agenti, alla fine sparano a Tony quando, ormai rimasto solo e impaurito, cerca di fuggire. La sceneggiatura però conserva il nome del fratello, Ben Guarino. Ciò che avviene nella prima parte del romanzo (Tony porta via la donna a un boss e poi lo uccide) nel film viene in parte recuperata e saldata a ciò che nel romanzo avviene dopo. Mentre nel romanzo il boss Johnny Lovo decide di godersi il denaro e di ritirarsi, nel film attenta alla vita di Tony non solo perché disobbedisce ai suoi ordini e si mette in proprio, ma anche perché gli porta via la donna, Poppy. Nella scena del ristorante Hawks fa capire che cosa è successo con un breve dettaglio: Poppy si fa accendere la sigaretta da Tony invece che da Johnny. Lovo quindi manda alcuni suoi sgherri a uccidere Tony, ma riescono soltanto a ferirlo. Quindi Tony, scoperto il tradimento di Lovo, lo fa uccidere dal suo braccio destro, Gino Rinaldo. Lo spazio dato al personaggio di Rinaldo differenzia altresì romanzo e film. Trail lo descrive come un sicario affidabile, elegante e donnaiolo, ma è comunque una figura secondaria. Assume un certo rilievo nell’episodio, già citato, nel quale Tony scopre che frequenta la sorella e lo uccide. Il film riprende l’uccisione di Gino da parte di Tony, però in Hawks Gino è il braccio destro di Tony, e il suo rapporto con Cesca contrappunta l’intera narrazione. Un’altra differenza non da poco riguarda la descrizione che viene data dei tutori della legge. Nel romanzo procuratore e poliziotti sono praticamente tutti corrotti (tranne il fratello), in Hawks no, anzi in due scene vediamo il capo della polizia stigmatizzare duramente anche i giornalisti che celebrano i gangster come eroi da prima pagina. Sempre a proposito del rapporto tra romanzo e film, somiglianze e differenze, in Hawks Cesca per salutare fa lo stesso cenno con la mano che fa Tony. Con un semplice gesto il regista suggerisce quanto i due si somiglino, cosa che nel romanzo Tony pensa quando ammira il coraggio della sorella. In un dialogo di Scarface – Lo sfregiato Gino Rinaldo dice a Cesca “Sei come Tony quando vuoi qualcosa”. E nel finale Cesca non spara a Tony come era intenzionata a fare perché si rende conto del legame che li unisce. Il film riprende altri elementi presenti nel romanzo. Per esempio l’interrogatorio di Tony da parte della polizia quando viene fermato, l’uso dell’habeas corpus per farlo rilasciare, l’attentato fallito al boss nemico, la conseguente sparatoria contro Tony e la scoperta del mitra come nuova arma, molto più efficace della pistola. In più, il “piccolo guardiano con la faccia da topo” di Trail diventa Angelo, il segretario di Tony, che non sa scrivere e rispondere al telefono, un personaggio da commedia (immancabile nei film di Howard Hawks). Per quel che riguarda Poppy, la bionda che nel film Tony porta via a Johnny Lovo, nel romanzo è invece presentata come la “ragazza con la pistola”. Una sorta di spalla del sicario, che gli passa l’arma e la riprende dopo l’omicidio, in modo che il killer non possa essere incolpato. È così che Tony conosce Jane, che diviene la sua donna e la sua complice. Tutto ciò in Hawks viene eliminato, però in un certo senso il ruolo viene in parte assunto da Poppy quando in una scena lancia a Tony una rivoltella. Il film del 1983 Scarface, diretto da Brian De Palma, si rifà a Scarface – Lo sfregiato, mentre non vi è alcun riferimento al romanzo nei titoli. Peraltro i crediti non citano nemmeno i nomi degli autori dell’originale. In compenso troviamo la dedica a Hawks e allo sceneggiatore Ben Hecht prima dei titoli di coda. Rispetto a Hawks, De Palma e Oliver Stone, che ha scritto la sceneggiatura, elaborano una prima parte che può ricordare per certi versi quella del romanzo. In essa il cubano Tony Montana, espulso insieme ad altri indesiderati da Fidel Castro, nel 1980 sbarca a Miami. È sospettato d’essere un delinquente, ma lui si dichiara prigioniero politico e viene mandato insieme all’amico Manny Ray (corrispettivo depalmiano del Gino Rinaldo di Trail e poi Hawks) a Freedom Town, un campo profughi. Qui su incarico di un ricco uomo d’affari, Frank Lopez, uccide insieme a Manny l’esule cubano Rebenga, ottenendo così la green card e trovando lavoro. Sempre per Lopez si occupa del ritiro e del pagamento di una partita di cocaina da un gruppo di trafficanti colombiani. Lo scambio però si rivela una trappola e finisce in uno scontro a fuoco. Tony riesce comunque a tenersi cocaina e denaro. Lui e Manny diventano così uomini di Frank Lopez. Da qui in avanti De Palma segue grosso modo la strada tracciata dal film di Hawks. Come in Hawks Tony ha una sorella, Gina, e i due sono legati da un rapporto più che fraterno. Anche in De Palma Tony ambisce a mettersi in proprio. Tratta quindi con Sosa, un potente narcotrafficante colombiano, senza consultare Frank. Mette per di più gli occhi su Elvira, la donna di Frank. Questi tenta di farlo eliminare ma i sicari falliscono e Tony, scoperto il tradimento di Frank, lo uccide. L’ascesa di Montana sembra inarrestabile ma l’abuso di cocaina ne determina la caduta. Dopo essere stato lasciato da Elvira e dopo essersi macchiato dell’omicidio di Manny, che ha trovato in compagnia di Gina, Tony si mette anche contro Sosa. Il colombiano perciò gli manda contro un vero e proprio esercito. Il clan di Tony viene massacrato e anche Gina resta uccisa. Infine Tony, armato fino ai denti, cerca di difendersi ma, crivellato di colpi, cade senza vita nella fontana della sua villa faraonica. De Palma mutua da Hawks la scritta The World is Yours (Il mondo è tuo) che campeggia nel finale di entrambi i film. Mentre diverso è il ritratto che viene dato dei rappresentanti della legge. In De Palma infatti sono del tutto assenti i difensori della giustizia (se si eccettuano gli agenti della scena iniziale) e ha invece un certo rilievo la figura di un pezzo grosso della polizia, che fa affari con i gangster e che Tony uccide brutalmente. Infine va detto che anche nel film di De Palma alcune scene derivano in maniera abbastanza evidente da Armitage Trail. Ad esempio la tortura e uccisione con la sega elettrica di un complice di Tony da parte dei trafficanti colombiani riprende, modificandola e ampliandola, una scena del romanzo (che non c’è invece in Hawks). Qui è Tony che minaccia di torturare un membro della banda concorrente con una sbarra di ferro arroventata. L’interrogatorio iniziale di Tony da parte della polizia ricorda quello del romanzo, e come s’è visto viene ripreso anche da Hawks, pur se in maniera più aderente al testo. Curiosamente poi De Palma “copia” dal romanzo l’abito verde indossato da Elvira nelle prime scene in cui appare (“indossava uno sfavillante abito da sera verde”, scrive Trail quando Tony esce con Vyvyan). Schede film Scarface – Lo sfregiato (Scarface, USA – 1932) Regia: Howard Hawks; sceneggiatura: Ben Hecht (dal romanzo omonimo di Armitage Trail); musica: Gus Anheim, Adolph Tandler; fotografia (b/n): Lee Garmes, L. W. O’Connell; montaggio: Edward Curtiss; scenografia: Harry Oliver; interpreti: Paul Muni, Ann Dvorak, Karen Morley, George Raft, Osgood Perkins, Vince Barnett, G. Henry Gordon, Boris Karloff; produzione: Howard Hughes, H. Hawks per The Caddo Company e United Artists Picture; durata: 93’ Scarface (id., USA – 1983) Regia: Brian De Palma; sceneggiatura: Oliver Stone; musica: Giorgio Moroder; fotografia (colore): John G. Alonzo; montaggio: Jerry Greenberg, David Ray; scenografia: Ed Richardson; costumi: Tony Scarano, Lind Hernikson, Greg Pena; interpreti: Al Pacino, Michelle Pfeiffer, Steven Bauer, Mary Elizabeth Mastrantonio, Robert Loggia, F. Murray Abraham, Paul Shenar; produzione: Martin Bregman per Universal; durata: 167’ Navigazione articoli LE NUOVE SERIE GIAPPONESI IN ITALIA NEL 1988 LA CATTIVA STELLA DEI BAMBINI ATTORI