Il paleontologo è un tipo di scienziato che si vende benissimo al cinema e nelle serie tv. Inoltre, a differenza del genetista e del fisico, che di solito sono dipinti come dei cattivi più o meno nazisti o come dei pazzi scatenati, il paleontologo è sovente un protagonista positivo, o comunque uno dei “buoni”. E anche quando un paleontologo è nelle fila dei cattivi, in fondo non lo consideriamo un cattivo vero e proprio, quanto qualcuno al posto sbagliato al momento sbagliato. Dei vari paleontologi di finzione, ho selezionato i più significativi per come dipingono la professione paleontologica. Ross Geller Ross è il meno paleontologico tra i paleontologi di finzione. Non scava, non lavora sul campo, non pubblica, non fa niente che lo qualifichi come paleontologo, a parte avere giocattoli a forma di dinosauro. Difatti, più che a un vero paleontologo, Ross è simile alla tipologia del “paleo-nerd” che sarebbe fiorita un decennio dopo di lui. Avrebbe potuto essere un geochimico oppure un endocrinologo e non avrebbe perso quasi nulla della sua natura. A parte, ovviamente, quella manciata di gag paleontologiche viste in Friends. Voto: 5. Jack Prescott Il paleontologo del King Kong degli anni settanta, di paleontologico ha solo il nome della professione. Difatti, sarei più propenso a considerarlo un biologo o uno zoologo, visto che non lo vediamo neanche un istante impegnato in qualche attività paleontologica. Perlomeno, a differenza di Ross, lo vediamo almeno una volta in azione sul campo. Va detto che cimentarsi con scimmie giganti non è lavoro da paleontologo. Voto: 5 e 1/2 ma solo perché, da bravo piacione anni settanta, soffia la bella al resto della ciurma. Sarah Harding Nella sostanza, Sarah è la versione femminile e anni novanta di Jack Prescott. Di paleontologico puro non ha praticamente nulla, dato che appare più come una zoologa esperta con una robusta formazione nel campo della conservazione animale. Difatti, è la tipologia dell’appassionato di natura che per caso diventa paleontologo, ma che se i dinosauri fossero viventi non avrebbe mai considerato di studiare i fossili. Voto: 6 perché durante l’ecografia del giovane Tyrannosaurus dimostra di conoscere l’anatomia dell’animale. Alan Grant Grant è tutto fumo e poco arrosto. Sì, lo vediamo scavare sul campo, ma scava in modo alquanto poco professionale, infilando le mani dentro l’antorbita del cranio che dovrebbe estrarre. Poi, con un comportamento inqualificabile, sottrae un ungueale dallo scheletro e se lo mette in tasca, per poi usarlo per molestare un bambino. Grant è lo stereotipo di un certo paleontologo molto modaiolo, diffuso a partire dagli anni settanta, quello che confonde il concetto di “non preservato” con quello di “sono legittimato a fantasticare” sui fossili. Ed ecco perle di inarrivabile inconsistenza scientifica come “non ci vede se non ci muoviamo” relativo alla vista di Tyrannosaurus oppure l’idea bislacca di stampare in 3D ciò che nei fatti è solo artefatto della preservazione dei crani, per poi suonarli spacciandoli per organi di vocalizzazione. Voto: 7, perché è Alan Grant e comunque ha anche dei difetti. Ellie Sattler Ellie è paleobotanica, e questo le darebbe già 100 punti visto che normalmente gli unici paleontologi ammessi al cinema sono i dinosaurologi. Inoltre, Ellie è una paleontologa completa, che non si preoccupa di sporcarsi di polvere (geologia) o di escrementi animali (biologia) se ciò è funzionale alla ricerca della verità paleontologica. Voto: 8. Robert Burke Burke è tutto ciò che Grant avrebbe potuto essere ma non è stato. Burke è un saccente anatomista e tassonomista, uno scrittore di libri di divulgazione sui dinosauri, e uno che non si fa scrupoli di lavorare per i cattivi se ciò permette di avere a che fare con dinosauri. Insomma, Burke è il paleontologo del XXI Secolo. Voto: 9. George Edward Challenger Il Prof. Challenger è tutto quello che un vero paleontologo del suo tempo (inizio Novecento) dovrebbe essere: maschio, bianco, barbuto, colonialista, collerico, misogino e pronto a prendere a cazzotti una specie inferiore se occorre. Non a caso a lui è dedicata una specie di spinosauride: Irritator challengeri. Voto: 10. Juanito Rostagno Rostagno ha capito tutto della vita. Ha ottimi rapporti con ricchi capitalisti che lo finanziano, ma è anche amico di celebrità accademiche come Alan Grant. Ha una propria miniera di ambra mesozoica che gli frutta enormi profitti e varie copertine sulla rivista Nature. Si vede che è molto rispettato dai suoi collaboratori dal modo con cui i muchachos gli danno luce. Un esempio da seguire. Voto: 10 con lode. (Da Theropoda). Navigazione articoli DOCTOR STRANGE 2 NEL MULTIVERSO DELLA CAGNARA L’INCANTEVOLE CREAMY, UN SUCCESSO ANNI OTTANTA