Non ci sono peggiori scherzi di cattivo gusto di quelli perpetrati dal cagatore folle (d’ora in poi, per decenza, CF). Chi è questo individuo e perché agisce in tale sorta? Secondo l’Urban Dictionary, il CF (Mad Shitter in inglese) è un individuo che fa i suoi bisogni in luoghi insoliti come corridoi, uffici, laboratori e via dicendo. Il termine sarebbe stato ideato dall’esercito americano per definire gli squilibrati che lasciano i loro ricordini in aree ben visibili o negli equipaggiamenti personali. Il loro scopo è il più delle volte quello di disgustare e di scioccare gli scopritori, altre volte cercano di provocare delle malattie inquinando acqua e cibo. In genere questi attacchi vengono interpretati come “scherzi”, raramente come degli atti di vendetta. Le aree solitamente interessate sono le docce, il sedile dei water, i sacchi a pelo, i berretti, i serbatoi dell’acqua, le auto, i banchi. Il CF non agisce esclusivamente nell’esercito. Lo troviamo pure nei negozi, nelle università, nelle scuole. In quest’ultimo caso, specie quando il corpo del reato è stato fatto trovare sulla cattedra del Preside, non è assolutamente da escludere la vendetta, ad esempio per una bocciatura. Il CF nei fatti di cronaca Qualche volta il fatto viene commesso a scopo di furto com’è successo a Novara. La notizia è stata riportata, tra altre testate giornalistiche, da notiziaoggi: “È accaduto a Novara: l’uomo, un giornalista, era appena andato a prelevare i soldi da una banca, quando si è visto investire da un ‘gavettone’ di escrementi che sembravano piovuti dall’alto. Comprensibili l’agitazione, la rabbia e lo sconcerto dell’uomo: al quale si è subito avvicinato un passante che si è offerto di aiutarlo, ripulendo il giaccone alla bell’e meglio. Solo più tardi, quando stava cercando di capire da dove arrivava quella palettata di sterco, il giornalista si è accorto che il passante che lo aveva avvicinato gli aveva portato via il denaro appena prelevato”. “Il CF colpisce ancora” è l’espressione solitamente usata in riferimento alle sue reiterate spedizioni, scherzose o punitive. Le vittime di tale individuo raramente ridono, anzi vengono piuttosto descritte come terrorizzate. È sicuramente quel che succede dal 2011 in Francia dove, quotidianamente, vengono trovati quelli che si suppone siano gli escrementi di cane nella hall d’ingresso di un palazzo. A infittire il mistero alcuni fazzoletti di carta vicino. Si è pensato allora a qualche barbone o a un residente del palazzo desideroso di farla “pagare” a un suo vicino. Come abbiamo visto, l’identità del CF non sempre è chiara. Nella città di Akron, nello stato dell’Ohio, i cofani di numerose auto vengono regolarmente imbrattati di feci dal 2012. La posizione delle deiezioni ha fatto a lungo pensare, anche questa volta, che si trattasse di un cane. Una foto recente ha fatto luce sul mistero cogliendo sul fatto il colpevole, che non era un cane bensì un uomo. Non si è, purtroppo, potuto mettere un nome su quel viso perché la foto era mossa. Se l’espressione CF fa pensare a un soggetto maschile, in molti casi non si esclude la possibilità che questi sia di sesso femminile. È il caso del Mad Shitter che era, e forse è ancora, solito defecare sul prato di una casa di Colorado Springs. L’autore, anzi l’autrice, di tali misfatti è in realtà una donna fotografata, non in flagrante, ma mentre faceva jogging. Le foto sono leggermente mosse e la donna appare di profilo, difficilmente si potrà risalire alla sua identità. In un video caricato su Youtube ne è stato rivelato il nome: “Shirley”. Pare che la donna soffra di disturbi intestinali e comunque la Costituzione americana non proibisce di fare i propri bisogni per strada. Foto della donna sospettata di essere il CF di Colorado Springs Difficilmente la polizia si occupa di questi criminali. Ha abbastanza da fare con assassini, truffatori e ladri per aggiungere alla lista dei ricercati i CF. E così le popolazioni colpite si organizzano, spuntano sul web alcuni forum dove si discutono le varie ipotesi e dove chiedere consiglio. Alcuni utenti suggeriscono di organizzare dei turni di sorveglianza laddove il Mad Shitter è solito agire. Purtroppo il criminale potrebbe accorgersene e rinunciare per qualche tempo ai suoi misfatti, per tornare all’attacco non appena l’attenzione si sarà allentata. Altre vittime preferiscono affidarsi alla tecnologia con delle telecamere di sorveglianza. L’appunto principale che si muove a tale soluzione è che potrebbe non essere legale senza un cartello con la scritta “Zona videosorvegliata”. Ovviamente un tale cartello vanificherebbe il tutto. Segnaliamo una serie Netflix incentrata su questo problema. Si tratta della seconda stagione di American Vandal interamente dedicata a due studenti che vogliono scoprire l’identità del cosiddetto “ladro della cacca” che in un collegio americano ha colpito ben tre volte impunito. I mezzi di attuazione utilizzati dal CF seriale sono nell’ordine: un potente lassativo, uno spara-magliette e i cioccolatini posti in sala professori. Un po’ di storia Mettendo da parte le teorie psicanalitiche, cerchiamo di leggere questo fenomeno in prospettiva storica. Risaliamo a tempi remoti non tanto remoti quando la gente defecava liberamente e senza complessi in un angolo della strada. Uno colto sul fatto lo troviamo all’estremità inferiore di una tubatura di scolo delle acque piovane, corrispondente alle nostre grondaie, della chiesa di Saint-Martial (XII-XVI° secolo), a Châteauroux (Regione Centro-Valle della Loira). Singolare il fatto che un soggetto così profano faccia parte di un luogo tanto sacro. A guardarlo da vicino non sembrerebbe una persona sorpresa in flagrante e confusa dalla vergogna. L’espressione del viso è al contrario minacciosa, come a dire “Passate al largo o vi faccio un brutto scherzo!”. (Coordinate Google maps: qui). Spostiamoci in Bretagna. In uno stallo della cattedrale di Saint-Tugdual, a Tréguier (XII-XII° secolo): tra altri personaggi curiosi, uno in particolare ha l’espressione di chi è stato colto in flagrante. (Vedere anche l’articolo Dove trovare un bagno quando si viaggia?). Questa pratica era cosa comune, vista la quasi totale assenza di servizi igienici a quei tempi. Non tutti, ovviamente, facevano i loro bisogni all’aperto. Del resto esisteva anche nel Medioevo la vergogna per la propria nudità e si tendeva a nascondere quel che si considerava una debolezza (Jean Paul Bologne: “Histoire de la pudeur”, ed. Perrin, 1986). Erano presenti nel Medioevo e in epoca rinascimentale i cosiddetti “butti”, delle cavità naturali o artificiali attigue alle abitazioni costruite per lo sversamento di rifiuti e deiezioni, e le latrine sospese sui ponti o ai muri dei castelli. Nelle abitazioni, sempre ben pulite e in ordine, non mancavano i vasi da notte di varie dimensioni, ma dopo l’uso il contenuto finiva comunque per strada. Immaginiamo il fetore, se aggiungiamo a questo le deiezioni degli animali, gli scarti delle macellerie e gli effluvi delle varie concerie. Alcune leggi sono state promulgate al fine di migliorare la situazione, ma sono spesso rimaste lettera morta. Latrine su un ponte nel dipinto di Brueghel I Proverbi Fiamminghi (1559) Brueghel Giochi di Bambini (1560) Nemmeno più tardi, nel Seicento, la pessima abitudine di alleggerirsi all’aria aperta è scomparsa. Sempre più, però, se ne lamentano, come dimostrano le lettere scritte e ricevute da Madame d’Orléans (cugina del re Luigi XIV di Francia), dove abbiamo un quadro preciso della situazione. Traduco: “Perché si caga in aria, si caga sulla terra, si caga nel mare, l’universo intero è pieno di cagatori, e le vie di Fontainebleau di merda…”. La si faceva dappertutto, anche davanti alla porta del vicino, precisano queste lettere. Madame d’Orléan Questa fu la normalità in Europa almeno fino alla fine dell’Ottocento. Fu allora che la nudità cominciò a essere vista non solo come una debolezza, ma anche come ridicola. Risalgono a quel periodo il perfezionamento delle reti fognarie e la diffusione nelle case private dei gabinetti. Ciò non impedì alla gente di orinare dove capitava, ma sempre più in luoghi appartati. L’espletamento delle proprie funzioni corporali non sono diventate private che dopo un lungo periodo di transizione. A quando pare, il CF ha fatto eccezione e rimane il quesito: perché? Navigazione articoli SETTANTA ANNI DI DISCHI VOLANTI NELL’AREA 51 LE ODIOSE AVVISAGLIE DI AUTUNNO A FINE VACANZE