Stavolta parliamo di Campfire Cooking, una light novel di Akagishi K, Ren Eguchi e Masa.

Be’, chiariamo subito una cosa: io e gli isekai viaggiamo su due binari differenti, quindi vi stupirà sapere che a me Campfire Cooking è piaciuto davvero tanto. Inaspettatamente l’ho trovato interessante, divertente e anche tanto goloso (leggerlo prima di cena non ha fatto altro che aumentare la mia fame).

Non è il classico isekai fatto di evocazioni, lotte e crescite di livello, nonostante inizi proprio come tutti gli isekai usciti fino ad oggi, ma è bensì un’opera differente e anche piuttosto ilare, che serviva davvero in questo vasto panorama in cui ogni nuova serie sembra rassomigliare ad altro. 

Dopo essere stato evocato in un’altra dimensione, grazie ad una potente magia evocativa, Tsuyoshi Mukoda (fan dei giochi di ruolo online) si ritrova al cospetto di un re che chiede aiuto per lottare contro i demoni, ma che in realtà, come comunica tutto il lusso che lo circonda, sembra soltanto voler espandere i propri territori.

Grazie al suo carattere e al suo intuito Mukoda decide di lasciare il castello e iniziare una nuova vita da girovago in questo nuovo mondo, con soltanto una strana abilità: quella dello shopping online. È un’abilità inusuale che ben presto si rivela utilissima per un tipo calmo e pacato come Mukoda, che per l’avventura non ha proprio inclinazione.

Attraverso questa magica capacità, a un item box pressoché infinito e al suo talento in cucina, Mukoda inizia a farsi strada in questo vasto e sconfinato mondo, arrivando addirittura a stringere un patto con un potente famiglio: un Fenrir di 1000 anni che vuole assolutamente mangiare i piatti di Mukoda.

Ed è così che inizia questa folle e bizzarra avventura che fa della cucina (e dello shopping online) l’arma più forte e incontrastata! Questo, come dicevo qualche riga più su, è un manga davvero inusuale e diverso dai tanti altri in circolazione, lo si capisce sia dall’incipit della storia sia dalla struttura che ben presto si viene a creare attorno al nucleo fondante della trama.
Allo stesso tempo questa caratteristica si concretizza proprio grazie al personaggio protagonista di Mukoda, un impiegato che sembra non avere chissà quali pregi, ma che in realtà è capace di rendere le piccole cose quotidiane a dir poco straordinarie.

Il punto di forza di questo pacatissimo protagonista è proprio il saper trarre il meglio e il massimo da tutto quello che lo circonda, persino da un sacchetto di sale. Mukoda non sarà certo forte, come mostrano le sue statistiche, ma è senza alcun dubbio un “eroe” intelligente e astuto, che dimostra quanto anche un amante degli acquisti possa sopravvivere in un mondo irto di pericoli come quello in cui lui stesso finisce.

Insomma, la caratterizzazione del protagonista di Campfire Cooking mi è piaciuta moltio e devo dire che, almeno per questo primo volume, è l’unica personalità di spicco, oltre a Fel, il fenrir che gli fa da famiglio e che è, a tutti gli effetti, la vera e propria mascotte dell’opera (se esistesse dopo aver sentito questa frase sicuro mi farebbe fuori).

Mi piace, infatti, il contrasto che si viene a creare tra i due: uno così quieto e anche un po’ fifone, mentre l’altro casinista e pieno di sé… insomma un duo comico perfetto, se fossimo stati in un manga differente.

Di personaggi secondari, almeno per ora, non ce ne sono; incontriamo la compagnia che fa da scorta a Mukoda e le ragazze delle gilde, ma sembrano quasi i classici personaggi “di sfondo” presenti all’interno dei videogame Rpg. Spero vivamente che dal prossimo volume il cast inizi a crescere, magari con qualche creatura in più (sì, sono quel tipo di lettore e videogiocatore che ama le creature come compagni di viaggio).

Oltre a due ottimi personaggi Campfire Cooking ha il vanto di riuscire a rendere “protagonista” persino il cibo preparato da Mukoda, che oltre a essere “usato” come incantesimo (passatemi il termine) ricopre un compito importante all’interno della storia e del suo sviluppo.
Non è possibile rimanere impassibili davanti alla cucina di Mukoda e ai piatti preparati, così com’è impossibile non farsi venire l’acquolina in bocca e sentir lo stomaco borbottare quando un nuovo piatto fa capolino qua e là per la tavola. Come dicevo, leggere il primo volume ha stimolato notevolmente la mia fame pre-cena.

Questo è stato possibile anche perché accanto a una trama così energica e divertente si accostano dei disegni ben strutturati, che soprattutto nella rappresentazione dei piatti esprimono al meglio il talento di Akagishi. Il tratto non è del tutto pulito, ma è perfetto per un’opera del genere: la linea è spesso ripassata, a volte frammentaria ed è anche piuttosto squadrata, ma tutti questi aspetti rendono i disegni e le tavole perfettamente in linea con la storia e il mondo creato da Eguchi. E poi, mi ripeterò, questo tratto rende ancora più accattivanti i piatti!

 

CAMPFIRE COOKING

  • Autori: Akagishi K, Ren Eguchi e Masa
  • Editore: Magic Press
  • Genere: Isekai
  • Pagine: 178
  • Uscita: 28 Marzo 2025
  • Prezzo: € 7,50
  • Nazionalità: Giapponese

La storia

Dopo essere stato evocato per errore in un altro mondo assieme agli eroi prescelti, Tsuyoshi Mukoda sente che c’è qualcosa che non torna nelle spiegazioni del re. Decide quindi di lasciare subito il regno in cui è stato magicamente trasportato per mettersi in viaggio da solo.
L’unica cosa su cui può fare affidamento è l’abilità che ha acquisito grazie al rito di evocazione, “Supermercato Online”: la capacità molto conveniente di fare arrivare in quel mondo parallelo ogni genere di articolo venduto online nel Giappone dei giorni nostri.
Durante il viaggio Tsuyoshi cucina un maiale allo zenzero con spezie acquisite grazie alla sua abilità e l’invitante profumo attira l’attenzione di una creatura incredibile… Hanno inizio così le avventure in un altro mondo di una belva magica molto golosa e di un uomo che possiede un’abilità assurda.

 

(Da Everpop).

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