Intervista all’autore di fumetti Pierluca Galvan, fondatore della rivista Zazà Mag assieme ad Ale Pop.
 
Pierluca Galvan, che cos’è Zazà Mag?
Zazà è un contenitore di varietà, ovvero di tutto ciò che ci avrebbe fatto piacere trovare in una rivista: fumetto (perché è da li che veniamo), arte e cultura popolare.
All’interno trovano spazio espressioni artistiche come l’illustrazione, la musica, il tatuaggio, la ceramica e arte legata a tematiche sociali.
Il nome deriva da una libreria di Venezia (al civico 2424, numero che rimanda graficamente alla parola ZAZA) con la quale abbiamo collaborato e che ci ha sostenuto fin dal numero zero.
Inoltre ha molteplici significati ed è usato per nomi propri, soprannomi e cognomi in differenti parti del mondo: l’ideale per un magazine variegato come la nostra rivista vuole essere.

ZAZÀ MAG SCOMMETTE SULLA RIVISTA

Come scegliete le tematiche e i soggetti da pubblicare su Zazà?
Dal numero zero a oggi Zazà ha una sua struttura abbastanza regolare con collaborazioni che si sono consolidate nel tempo.
Cerchiamo di mantenere fissa la percentuale di fumetto, illustrazione e articoli.
Cerchiamo di dare visibilità ad artisti esordienti, sempre ben selezionati, dedicando loro lo stesso spazio di autori più conosciuti.
In merito alla cultura musicale abbiamo collaboratori fissi come Devis Granziera o Flipper, e ci piace avere un occhio di riguardo per l’arte che si sviluppa in situazioni ai margini, come il carcere o i centri di salute mentale.
Svolgiamo un lavoro di ricerca per portare al nostro pubblico materiale che ci interessi, facendolo uscire dalla confusione del web e offrendogli una vetrina stabile nel tempo.
Occuparsi di una rivista è un ottimo espediente per entrare in contatto con artisti che amiamo e con i quali creare, pur non conoscendoli personalmente, dei ponti che si possono trasformare in legami solidi.
Negli ultimi numeri è nata una rubrica curata da Ale Pop, chiamata SubZazà “‘immaginari del passato e presente con spunti per il futuro”, che si occupa di divulgazione di cultura underground classica e nuova.

ZAZÀ MAG SCOMMETTE SULLA RIVISTA

Cannibale, L’Eternauta, Frigidaire, Intrepido, Il Male, Linus, Totem… sono solo alcune riviste a fumetti e non solo, che vi hanno preceduto: come vi sembra oggi il panorama editoriale italiano?
Il mondo dell’intrattenimento è cambiato e la rivista cartacea, per motivi economici, non è più il supporto popolare di una volta.
Ciò non toglie che alcune sue caratteristiche rimangono insostituibili, in particolare due: la prima è quella di fungere da palestra per gli autori che spesso sono obbligati a confrontarsi con formati che non sempre loro appartengono, come la graphic novel o strutture usa e getta create nei social, in continuo mutamento.
La seconda è quella di diventare una sorta di scatola del tempo per il materiale contenuto.
Se per il grande pubblico il periodo delle riviste è finito da un bel pezzo, l’avanzamento della tecnologia, soprattutto nel campo della stampa, agevola l’autoproduzione e il panorama editoriale da questo punto di vista sembra in continua evoluzione.
Questo almeno per quanto riguarda il fumetto.
Vorrei ricordare, oltre alle riviste da te citate, tutti quelle pubblicazioni, molte a distribuzione gratuita, fiorite negli anni ’90/2000 legate alle sottoculture, alle nuove tendenze o all’arte che ultimamente sono quasi del tutto scomparse destinate a diventare feticci per collezionisti.

Come nasce la vostra collaborazione con In Your Face Comix?
Quando ci siamo messi in moto per pensare a questo progetto, avevamo difficoltà a trovare finanziamenti, abbiamo provato con il crowdfunding ma per noi non era decisamente cosa.
Nel frattempo siamo entrati in contatto con Riccardo Rottaro di In Your Face Comix, che all’epoca stava sviluppando la sua casa editrice, contattando autori che hanno contribuito al fumetto alternativo italiano negli ultimi vent’anni.
Gli abbiamo presentato il progetto e lui ha accettato con entusiasmo entrando a farne parte come editore.
In redazione siamo sempre stati in due, io e Ale Pop e ultimamente si è aggiunto Nicola Stradiotto, il quale oltre ai contenuti ci da una mano con la distribuzione e l’organizzazione di mostre ed eventi legati alla rivista.

Al Comicon 2024 di Napoli è stata allestita una mostra dedicata a Zazà Mag: raccontateci com’è andata.
Zazà ha esordito proprio al Comicon di Napoli due anni prima, per poi crescere e raccogliere sempre più collaborazioni da parte di nuovi autori.
Giunti al quinto numero ci è sembrato doveroso rendere loro merito con una mostra che li accogliesse tutti (fino a quel momento oltre 50).
Logisticamente sarebbe stato per noi troppo difficile gestire un’esposizione di originali, di conseguenza abbiamo sviluppato una serie di stampe, in diversi formati, su una parete lunga 20 metri, creando una sorta di “Wunderkammer” che ricreasse una versione espansa e ingigantita della nostra rivista.
Ricontattare tutti gli autori per ricevere materiale nel formato adatto e progettare un modo per amalgamare il tutto a monte ha richiesto un paio di mesi, senza renderci conto della resa finale fino all’ultimo chiodino piantato.
Credo che il risultato abbia espresso appieno lo spirito di Zazà, Inoltre l’eclettismo di una fiera dove fenomeni distanti dialogano tra loro (cosplayers, autori di fumetto diversissimi tra loro, chef sopraffini…) si è rivelato il terreno ideale per presentarci .
L’organizzazione del Comicon di Napoli si è rivelata molto presente nei nostri riguardi confermando questa come una delle migliori fiere per quanto riguarda il rapporto con gli autori.

Qualche indiscrezione sul nuovo numero di Zazà Mag in lavorazione?
Insieme alle presenze fisse di autori come Licia Viero, Stefano Zattera, Dario Arcidiacono, Mordiccevale e Nicola Stradiotto (che da un po’ di tempo sta lavorando anche internamente allo sviluppo della rivista), avremo nuovi autori come Simona Tell, Ale666, Nacho e l’artista tatuatrice francese Clorinde Durand.
Nicola Stradiotto presenterà il lavoro del controverso fumettista statunitense Mike Diana, del quale ha recentemente curato la prima mostra in Italia presso lo Spazio Nadir di Vicenza.
Troverete un articolo di Devis Granziera sulla band musicale Rosemary’s Baby e uno di Ale Pop sulla serie animata croata “Balthazar” (Zagreb Film).
Quest’ultimo sarà presente anche con due raccolte di illustrazioni e la rubrica “SubZazà” della quale abbiamo parlato prima.
Non vi resta che seguirci, anche se non sappiamo dove andare!

 

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