Jim Starlin, noto per aver inserito temi complessi e psicologici nei suoi fumetti, trasforma
Warlock, un personaggio creato da Jack Kirby sulle pagine dei Fantastici Quattro, in un eroe tormentato che esplora il conflitto tra libertà e responsabilità, libero arbitrio e predestinazione, con implicazioni filosofiche e mistiche.

Trasformato da Roy Thomas in una specie di messia hippy, di Silver Surfer dorato, Warlock trova nelle mani di Jim Starlin un senso nuovo che lo vede combattere più contro nemici interni che esterni, esplorando in profondità le lotte interiori e le crisi esistenziali che appartengono a tutti noi. Attraverso Warlock, Starlin esplora questioni come l’assurdità dell’esistenza e l’autenticità del vivere, rendendo Warlock un personaggio che incarna i dilemmi tipici dell’esistenzialismo.

 

Libertà e responsabilità

L’esistenzialismo è una corrente filosofica che vede la libertà come un elemento centrale della condizione umana, ponendo l’individuo davanti alla possibilità di scegliere e creare il proprio percorso, senza l’intervento di forze trascendenti. Questo tema si lega strettamente alla responsabilità: essendo liberi di scegliere, siamo anche responsabili delle nostre azioni e delle conseguenze che ne derivano. Jean-Paul Sartre scrisse: “L’uomo è condannato a essere libero”.

In Warlock, il tema della libertà e della responsabilità si intreccia profondamente con l’arco narrativo del personaggio, rendendolo una figura esistenzialista unica nel panorama Marvel. Warlock è intrappolato in un complesso conflitto morale e identitario, in cui Jim Starlin esplora le difficoltà di essere liberi e le conseguenze che derivano dall’esercizio di tale libertà.

 

Libertà di scelta e confronto con il destino

La storia di Adam Warlock si basa sulla sua costante lotta contro il destino preordinato di diventare il Magus, una versione futura e tirannica di sé stesso. Questa lotta rappresenta la sua volontà di esercitare il libero arbitrio e di sfuggire a un percorso che sembra già scritto, un tema centrale della filosofia esistenzialista.

Warlock cerca disperatamente di scegliere chi essere, rifiutando di accettare un’identità imposta e lottando per definire la propria essenza attraverso le proprie scelte.

 

La responsabilità del potere: La Gemma dell’anima

La Gemma dell’anima è un potente artefatto che permette a Warlock di imprigionare e dominare le anime di altri esseri. Sebbene questa gemma gli dia un potere immenso è anche una costante fonte di tormento, poiché il suo uso comporta una profonda responsabilità morale.

La consapevolezza di poter influire sulle vite degli altri e di portare una condanna attraverso la gemma rappresenta il peso della responsabilità che Warlock deve sopportare. Questo dilemma diventa una metafora della difficoltà di gestire le proprie scelte e di accettarne le conseguenze.


Angoscia e assurdità

Il senso di angoscia è la reazione alla consapevolezza della propria libertà assoluta e della mancanza di significato oggettivo. L’assurdo, introdotto da Albert Camus in Il mito di Sisifo, descrive il conflitto tra la ricerca umana di significato e l’indifferenza dell’universo, che non offre risposte definitive. Questo conflitto porta a uno stato di “angoscia” per l’individuo, che deve imparare a convivere con l’idea che la vita non ha un senso intrinseco.

In Warlock, l’angoscia e l’assurdità dell’esistenza sono temi che permeano profondamente il viaggio dell’eroe. Jim Starlin trasforma il personaggio in un antieroe tormentato, esplorando le sfumature esistenzialiste attraverso conflitti interiori e la ricerca del significato in un universo vasto e spesso indifferente.

 

Angoscia esistenziale

L’angoscia di Adam Warlock deriva dalla consapevolezza della sua dualità e della sua esistenza precaria tra luce e ombra. Il conflitto con il Magus, la sua versione futura e malvagia, simboleggia la paura della propria oscurità e dell’inevitabilità del destino.

Warlock soffre dell’angoscia tipica dell’eroe esistenzialista, conscio della sua libertà e del peso che comporta: non è un predestinato, ma un individuo che deve fare scelte terribili e dolorose, come l’uccisione del proprio io futuro. Questo lo porta a dubitare della propria moralità e della sua capacità di evitare il male insito nella sua stessa natura.

 

L’assurdità dell’esistenza

L’universo di Warlock è spesso presentato come privo di risposte definitive, simile alla concezione di assurdo di Albert Camus. Warlock si ritrova immerso in un mondo dove le leggi morali sembrano relative e dove la sua stessa esistenza sembra non avere un significato chiaro.

Anche la Gemma dell’anima, una fonte di potere immenso, diventa una condanna, rappresentando l’assurdità della sua condizione: nonostante la sua volontà di fare del bene, Warlock è costretto a confrontarsi con un potere che intrappola e distrugge le anime, evidenziando il contrasto tra il suo desiderio di libertà e la crudele natura dell’universo.


Autenticità e ribellione

Per l’esistenzialismo, vivere autenticamente significa accettare la propria libertà e assumersi la responsabilità delle proprie scelte, rifuggendo dai condizionamenti esterni e dalle convenzioni sociali. Secondo Sartre, vivere in modo autentico significa riconoscere e abbracciare la propria “progettualità”, ossia il potenziale di creare se stessi.

In Warlock, l’autenticità e la ribellione sono temi profondamente intrecciati nella ricerca di sé del personaggio. Warlock è un eroe tormentato che cerca di vivere secondo i propri valori, spesso scontrandosi con l’universo e persino con sé stesso, in una ribellione continua contro i destini imposti e le forze che cercano di definire chi egli sia.

 

Autenticità e ricerca di senso

L’autenticità per Warlock significa rifiutare la predestinazione e creare la propria identità, nonostante le aspettative di un universo che sembra indifferente o persino ostile. Jim Starlin tratteggia Warlock come un personaggio che non accetta semplicemente il proprio ruolo di eroe cosmico o di figura divina; piuttosto, egli esamina costantemente il senso delle sue azioni e il significato della sua esistenza.

Questa ricerca si esprime chiaramente nella sua relazione con la Gemma dell’anima, che rappresenta sia un dono che una maledizione. Warlock cerca di usare questo potere in modo autentico e giusto, ma il conflitto morale generato dalla gemma lo costringe a confrontarsi con l’oscuro potenziale distruttivo che essa porta, mettendo alla prova la sua integrità.

 

Ribellione contro il destino e l’autorità

Warlock si ribella anche contro il proprio futuro oscuro e tirannico, il Magus, una manifestazione della parte peggiore di sé che rappresenta ciò che potrebbe diventare. In questo senso, il Magus è un simbolo della perdita di autenticità, un destino in cui Warlock è spogliato della sua libertà e diventa una figura tirannica e oppressiva.

La battaglia contro il Magus è quindi una lotta per mantenere la propria identità autentica e non permettere al futuro di definirlo. Questa ribellione è al contempo esistenziale e morale, poiché Warlock lotta per essere sé stesso e non una versione imposta da un destino immutabile.


Alienazione e solitudine

Gli esistenzialisti osservano come l’individuo moderno possa sentirsi alienato in un mondo che appare estraneo o disconnesso dalle proprie aspirazioni e valori. Quest’alienazione deriva dal vivere in una società con valori e strutture imposte, che spesso entrano in conflitto con la nostra autenticità e libertà individuale. La solitudine esistenziale, invece, emerge dalla consapevolezza di essere soli nelle nostre decisioni, senza un’autorità morale o una guida assoluta.

In Warlock, i temi di alienazione e solitudine sono centrali nella caratterizzazione del protagonista e nella narrazione complessiva. Warlock vive in un universo vasto e complesso, dove il suo status di “eroe” è spesso accompagnato da una profonda separazione emotiva e un senso di disconnessione con il mondo che lo circonda.


Alienazione

Adam Warlock è un personaggio creato in laboratorio, il che implica già un elemento di artificialità e distacco dalla condizione umana. Questa origine scientifica contribuisce alla sua alienazione, poiché non è completamente in sintonia con il mondo naturale o sociale.

La sua esistenza è caratterizzata da conflitti interni e da una mancanza di appartenenza, che lo portano ad un isolamento emotivo che lo spinge a riflettere sulla sua identità e sul suo ruolo nell’universo. Starlin esplora questa alienazione non solo attraverso le interazioni di Warlock con altri personaggi, ma anche con la sua stessa lotta contro il destino rappresentato dal Magus, un’entità che incarna il suo lato oscuro.

 

Solitudine

La solitudine di Warlock è accentuata dal suo status di eroe, che spesso lo costringe a prendere decisioni difficili senza il supporto di alleati fidati. Sebbene abbia compagni come Pip e Gamora, la natura delle sue battaglie cosmiche spesso lo porta a sentirsi isolato nella sua ricerca di significato e giustizia. La sua consapevolezza di essere diverso dagli altri, un essere quasi divino ma vulnerabile, lo spinge a riflettere sulla propria condizione esistenziale.

Warlock affronta la solitudine anche nel contesto della sua interazione con la Gemma dell’anima, che, sebbene gli conferisca potere, lo isola ulteriormente dagli altri, poiché comprende il peso delle sue azioni e delle conseguenze che derivano dall’uso di tale potere. L’oggetto, che rappresenta sia una benedizione sia una maledizione, serve a mettere in evidenza la sua alienazione, poiché nessuno può realmente comprendere l’entità del sacrificio che egli deve affrontare.


Morte e finitezza

La consapevolezza della morte è un tema fondamentale dell’esistenzialismo, poiché porta l’individuo a confrontarsi con la finitezza della vita e l’urgenza di trovare un significato. Martin Heidegger parla del “essere-per-la-morte” come di un riconoscimento del proprio limite, spingendo l’individuo a vivere in modo più autentico e a realizzare pienamente il proprio potenziale.

In Warlock, i temi della morte e della finitezza sono esplorati in modo profondo e complesso, riflettendo le ansie esistenziali del protagonista e la sua lotta per trovare un significato in un universo vasto e indifferente.

 

La morte come tema centrale

Jim Starlin introduce anche la morte come tema ricorrente nella vita di Warlock, il quale si trova a confrontarsi con l’idea della propria fine e dell’impermanenza. Il rapporto di Warlock con la Morte, personificata nella serie, e il tema della reincarnazione introducono un ulteriore elemento di riflessione.

L’interazione tra Warlock e la personificazione della morte, riflette la profonda influenza dell’esistenzialismo sullo sviluppo del personaggio. Questo tema raggiunge il suo apice nel momento in cui Warlock, intrappolato in un ciclo di sofferenza e predestinazione, si rende conto che la morte è una parte inevitabile del suo percorso. Tutto culmina nel sacrificio finale di Warlock, dove la scelta di sacrificarsi per il bene superiore diventa un atto che enfatizza la transitorietà della vita e il valore del sacrificio personale.

 

Finitezza e identità

La finitezza in Warlock non è solo legata alla morte fisica, ma anche alla questione dell’identità e dell’autoconsapevolezza. Adam Warlock è un essere artificiale creato dall’Enclave, un collettivo scientifico che cercava di costruire l’essere umano perfetto. Tuttavia questo passato lo perseguita, portandolo a una crisi di identità in cui cerca di capire il significato della propria esistenza.

Warlock è consapevole della propria unicità che lo separa dagli altri, portandolo a una profonda sensazione di isolamento. Questa solitudine alimenta una crisi di identità in cui Warlock si chiede se abbia uno scopo o se sia solo un “errore” di laboratorio.

 

Un eroe esistenzialista

Il momento finale di auto-consapevolezza, in cui Warlock accetta la propria mortalità e limita il potere oscuro della gemma, rappresenta una svolta nel suo viaggio spirituale. In definitiva, Starlin presenta un personaggio che, attraverso la crisi della fede, giunge alla comprensione della propria esistenza, culminando in un atto di sacrificio che completa il suo arco narrativo.

Jim Starlin ha trasformato Warlock in una saga psichedelica e introspettiva che va ben oltre il tradizionale fumetto di supereroi. Affrontando temi universali come la fede, l’identità, il destino e il libero arbitrio ne ha fatto in tutto e per tutto un eroe esistenzialista.

 

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