Correva l’anno 1972. Un giovanissimo Bill Gates e l’amico Paul Allen fondano la Traf-O-Data, azienda che di lì a poco si sarebbe trasformata nella a dir poco remunerativa Microsoft. Il presidente americano Richard Nixon visita la Cina comunista di Mao Zedong, il preludio al ristabilimento delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica Popolare e gli Stati Uniti nel 1979. Nel mese di settembre, alle Olimpiadi di Monaco, un commando palestinese di Settembre Nero irrompe nel villaggio olimpico, uccide due componenti della squadra olimpica israeliana e ne prende in ostaggio altri nove. Il tentativo di liberazione da parte delle forze dell’ordine finisce in un bagno di sangue. Al cinema esce “Il Padrino” di Francis Ford Coppola; l’Italia è ingessata nel governo democristiano di Giulio Andreotti, e nelle piazze echeggia il piombo dei giovani estremisti di destra e di sinistra. Mentre accade tutto questo, la Rai manda in onda la prima edizione di “Gulp! I fumetti in TV”, poi “Supergulp”, trasmissione curata da Giancarlo Governi e Guido De Maria che, da lì fino al 1980, avrebbe rappresentato un grande successo televisivo e un tassello della storia del fumetto, con la programmazione di cartoni che avevano per protagonisti i personaggi più importanti del passato, dall’Uomo Mascherato a Mandrake, ma anche eroi più recenti che popolavano le allora affollatissime edicole italiane, da Alan Ford di Bunker e Magnus alle avventure poetiche di Corto Maltese di Hugo Pratt, fino a quelle surreali del camomilla-western Cocco Bill di Jacovitti. Il personaggio principale della trasmissione era Nick Carter, creato per l’occasione dal duo Bonvi-De Maria. Salvo la sigla di Bruno Bozzetto, non erano dei cartoni veri e propri, perché si muovevano pochissimo: apparivano all’improvviso le nuvolette e gli effetti sonori, anche se non erano necessari perché c’era la colonna sonora, ovviamente. Con gli anni si aggiunsero anche cartoons veri e propri acquistati dall’estero, come i franco-belgi Asterix e Tin Tin, mentre dagli Usa arrivavano i cartoni dei supereroi Marvel, pubblicati in Italia dall’Editoriale Corno. Soprattutto arrivavano gli episodi tratti da The Marvel Superheroes, una serie televisiva di cartoni animata prodotta dalla Hanna-Barbera. Uscita in America nel settembre 1966, era composta da cinque serie autonome basate su alcuni personaggi quali Capitan America, Thor, Hulk, Iron Man, Namor il Sub-Mariner, e successivamente, nel 1967, Spider-Man e Fantastic Four. In questi ultimi cartoni colpiva la fedeltà al fumetto, all’epoca al culmine di quella che è stata definita come “silver age” dei comic book americano. Non verranno però trasmessi i cartoni animati tratti dell’universo Dc Comics, all’epoca pubblicato in Italia in maniera sgangherata e approssimativa dalla Williams Inteuropa. “I fumetti in TV” non furono visti solo dai bambini; svilupparono l’opera iniziata sulle pagine da riviste come Linus, Eureka e Il Mago, facendo apprezzare ulteriormente il fumetto e creando così una tecnica d’animazione tutta italiana. Che però fu un limite per la diffusione internazionale degli episodi trasmessi durante il programma perché, per esempio, quando la TV spagnola chiese di trasmetterli non si poté cambiare i testi in italiano dei balloon e l’occasione sfumò. Recentemente è stata ripresa nelle cosiddette “motion comics”, come quella fatta dalla Bonelli per Orfani di Roberto Recchioni ed Emiliano Mammucari, o la stupenda versione di Watchmen: Motion Comic, di Alan Moore e David Gibbons, tutte lontane figlie dei “Fumetti in TV”. Navigazione articoli BUZZ LIFE LI’L ABNER, CACCIA ALL’UOMO A DOGPATCH
Bell’articolo. Non credo sia nostalgia legata all’inesorabile scorrere degli anni, ma la Tv di oggi è veramente incomparabile con quella dei tempi andati. Triste è il fatto che certi prodotti di successo non vengano riproposti: erano di una tale modernità che se li rivedessimo in TV ci sembrerebbero fatti ieri. Rispondi
[…] nel 1972, la Rai decise qualche anno dopo di proporre nuove puntate. Con il nuovo titolo “SuperGulp! Fumetti in Tv”, dal 15 marzo 1977 e per quindici settimane, tornarono sul piccolo schermo i “fumetti animati”. […] Rispondi