Se siete cresciuti negli anni Ottanta guardando i Goonies, giocando a Dungeons & Dragons e leggendo i libri di Stephen King, Stranger Things è la serie che fa per voi. Sta spopolando in rete in questi afosi giorni estivi, ne parlano un po’ tutti i giornali, e sicuramente avrete visto qualche post che diceva più o meno: “Non guardo le serie tv, ma con Stranger Things non ho potuto farne a meno“. La locandina di Stranger Things riprende molto l’art concept dei film degli anni 80 La trama si può riassumere in due righe, e di certo è una storia che avrete sentito e visto più e più volte: un gruppo di ragazzini sfigati (oggi diremo nerd) di un piccolo paesino americano, si trovano coinvolti in una strana storia che accomuna un mostro, il governo e gli ignari abitanti del posto. Una fiera del già visto? Solo sulla carta. E allora, qual è il successo di questa (ennesima) serie televisiva che si è fatta notare in un campo così saturo di proposte? La risposta è semplice: i due autori, Matt e Ross Duffer (classe ’84), hanno pescato a piene mani da tutta la cultura cinematografica, letteraria, fumettistica e musicale degli anni Ottanta, e ne hanno tirato fuori un gioiellino. Stranger Things è un nostalgico calderone pop, creato per appassionare e tenere incollati allo schermo tutti gli adulti che hanno vissuto in pieno gli anni Ottanta, ma che riesce ad attirare anche chi è un semplice appassionato di una buona storia da leggere. Il termine leggere non è usato a caso; Stranger Thing è strutturata proprio come un romanzo, gli otto episodi di cui è composta sono divisi in capitoli, e ogni capitolo inizia con un breve cliffhanger che poi viene sviluppato nel corso della stessa puntata; gli stessi protagonisti, a circa metà serie, dicono di sentirsi “come in un libro di Stephen King“. David Harbour ( lo sceriffo Jim Hopper) e una BMX Altro punto a favore è che la serie è stata prodotta e trasmessa da Netflix, il nuovo canale di streaming online che rilascia le serie tv in blocco, senza centellinare le puntate settimanalmente (e che registra utenti di età media di 35 anni, quindi il successo di Stranger Things è stato un po’ programmato a tavolino). Il cast della serie è totalmente azzeccato, i ragazzini sono bravissimi (in modo particolare Millie Bobby Brown, la ragazzina che interpreta Undici), e a volte surclassano anche i due attori di fama riconosciuta: Winona Rider (a volte un po’ troppo sopra le righe, anche se richiesto dal personaggio che interpreta) e Matthew Modine (a volte il suo “cattivo” risulta un po’ piatto). Winona Ryder, Millie Bobby Brown e Gaten Materazzo Nota di demerito va invece ai traduttori italiani. Per esempio nella seconda puntata, in un dialogo tra due poliziotti impegnati nella ricerca del ragazzino scomparso, uno dei due dice di aver trovato “un cellulare scarico”; ritrovamento un po’ insolito per gli anni Ottanta, non trovate? (in realtà lo sceriffo in originale dice “dead phone”, indicando il “telefono fuori uso” trovato a casa della mamma del ragazzino). Fan art di alcuni dei personaggi di Stranger Things Dato l’enorme successo riscosso un po’ in tutto il mondo, qualche giorno fa i registi hanno confermato una seconda stagione di Stranger Things; i protagonisti non cambiano, ma cambieranno le tematiche: mentre la prima serie è stata ampiamente influenzata dal fim “I Goonies”, la seconda stagione sarà ambientata un anno dopo (nel 1984), e avrà come modello ispiratore il famoso archeologo Indiana Jones, e in particolare le tematiche esoteriche del secondo film della saga “Indiana Jones e il tempio maledetto“. Ad affiancare i già confermati protagonisti arriveranno tre nuovi personaggi: Max, una ragazza-maschiaccio “tosta e sicura di sé” che scorrazza in skateboard ed alla quale sarà probabilmente dedicato il primo episodio, dal titolo provvisorio di “MadMax”; suo fratello Billy, definito “palestrato e pieno di autostima”; e Roman, un trentenne che “ha sofferto un grave lutto da piccolo ed è in cerca di vendetta”. Ma l’eco del successo di Stranger Things non si è fermato sul piccolo schermo, sul web in questi ultimi due mesi sono spopolati generatori di immagini che permettono di personalizzare le grafiche della serie. Qualche esempio? Da qui potrete creare un logo con i caratteri di Stranger Things http://makeitstranger.com/ Oppure, se volete usare le lucine di natale per lasciare messaggi come Will nella terza puntata, questo generatore di gif fa per voi https://strangergif.com/ Inoltre, tre fan delle serie hanno creato un videogame “punta-e-clicca” su Stranger Things, in puro stile anni 80 (tipo Monkey Island o Zack McKraken per intenderci), la cui demo è scaricabile gratuitamente dal sito http://infamousquests.itch.io/stranger-things , e che sta riscuotendo un enorme successo tra i fan della serie. Quindi, se volete lasciarvi incantare e catturare da una storia che vi trascina in un mondo fatto di BMX, giochi di ruolo, walkie talkie, jeans a vita alta, X-men e musica dei Clash, non lasciatevi scappare Stranger Things per nulla al mondo. Qui di seguito il trailer e una chicca per appassionati: un video fatto da un fan che mette in paragone alcune delle scene della serie con i film a cui gli autori si sono ispirati. Se non volete perdere nulla della serie, vi consiglio di vedere il video solo dopo aver terminato tutte le otto puntate. Non contiene veri e propri spoiler, ma certe cose credo sia molto più bello scoprirle da soli. Se proprio non riuscite a tenere a bada la curiosità, ecco una lista dei film citati nel video: Incontri ravvicinati del terzo tipo Alien ET I Goonies L’incendiaria Nightmare Poltergeist Explorers Shining Stand By Me Carrie Commando Il video che mette in paragone le scene del serial con il relativi film (attenzione ai piccoli spoiler!) Navigazione articoli PREACHER: IL FUMETTO PIÙ VIOLENTO E BLASFEMO ARRIVA IN TV SDCC16 – ROCKET E GROOT ALLA CONQUISTA DELLO SPAZIO
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