Orson Wells amava ripetere: “È naturale che io sia andato sempre peggiorando: sono partito dalla cima e non potevo fare altro che scendere”.
Queste stesse parole forse potrebbero valere anche per Rob Liefeld, il controverso autore che a soli 23 anni diventò una star del fumetto mondiale e contribui a
ridefinire l’estetica anni novanta, con personaggi ultramuscolosi, armi giganti e cinture ovunque.
Creò anche alcuni personaggi iconici come
Deadpool, Cable, Domino e Shatterstar, prima di imboccare un tortuoso sentiero fatto di pochi “alti” alternati a “bassi” clamorosi.

Rob Liefeld arriva alla Marvel nel 1989, esordendo sul n. 40 di X-Factor, con una storia scritta da  Louise Simonson: “Dust to dust”.  Nello stesso anno disegna anche un numero di X-Men ( il 245), un Amazing Spider-Man Annual, un New Mutans Annual e il n. 7 di What if?
In questo periodo il suo tratto è molto
dettagliato e curato, chiaramente influenzato da Arthur Adams. Rispetto ad altri disegnatori Marvel dell’epoca, Liefeld inseriva un tocco quasi cartoon e manga, con capelli appuntiti e volti stilizzati.

Nel 1990 Liefeld inizia a lavorare sulla serie New Mutants, dal n.86, su testi di Louise Simonson. Sul n. 87 esordisce Cable, uno dei personaggi Marvel più carismatici. La sceneggiatura del numero fu firmata sempre da Louise Simonson, tuttavia la creazione del personaggio è  comunemente attribuita quasi interamente, soprattutto nell’aspetto fisico, a Liefeld, che avrebbe co-sceneggiato il numero anche se non accreditato. 

New Mutants è il vero trampolino di lancio per la carriera di Liefeld, che con il suo stile sproporzionato diventa in breve un beniamino dei lettori, tanto che a partire dal n. 98 inizia ad occuparsi anche dei testi.

Tra il 1990 e il 1991 disegna anche 4 storie di Marvel Comics Presents, dove si cimenta con il personaggio di Wolverine (prima di Weapon X) e con la Vedova Nera. In questa fase il suo stile si distingue per energia esplosiva e dinamismo estremo. Già Liefeld tende a esagerare l’anatomia, ma in modo meno grottesco rispetto agli anni successivi.

Nel 1991 disegna anche un numero di What The? Una serie di fumetti che parodiava l’universo Marvel, come la mitica serie degli anni sessanta Not Brand Echh.


Nel 1991 Rob Liefeld esplode definitivamente con X-Force
, diventando una sorta di rockstar del fumetto. Dopo che Liefeld aveva trasformato The New Mutants in una serie più dinamica e action, la Marvel decide di rilanciare il titolo come X-Force, con Liefeld come disegnatore e co-sceneggiatore.

X-Force n.1 (agosto 1991) si presente da subito come un evento storico: vende oltre 5 milioni di copie, diventando uno degli albi più diffusi di sempre.


Nel 1992, Rob Liefeld lascia la Marvel
per co-
fondare la Image Comics, segnando uno degli eventi più importanti della storia del fumetto americano. I disegnatori Todd McFarlane, Jim Lee, Erik Larsen, Marc Silvestri, Whilce Portacio, Jim Valentino e Rob Liefeld erano diventati le star del fumetto, con le loro serie che vendevano milioni di copie. Tuttavia, la Marvel non dava loro alcun controllo creativo né diritti sui personaggi che creavano. Stanchi di questa situazione, nel 1992 i sette disegnatori decisero di abbandonare la Marvel e fondare Image Comics, con l’idea di pubblicare fumetti posseduti dai loro creatori.

L’inizativa editoriale dopo qualche anno viene ridimensionata e allora nel 1996 Rob Liefeld torna alla Marvel.
Dopo il calo di vendite nei primi anni novanta, la Marvel decise di
rilanciare i suoi principali eroi (Avengers, Iron Man, Captain America e i Fantastici Quattro) affidandoli a due dei disegnatori che avevano lasciato per fondare Image Comics: Jim Lee si occupò di Iron Man e Fantastic Four, Rob Liefeld prese in mano Captain America e The Avengers.

I personaggi vennero reimmaginati da zero in un universo alternativo, con nuove origini e design. Il nuovo Captain America di Liefeld diventò famoso per la copertina con un petto sproporzionato e una anatomia assurda, che divenne un meme prima ancora che prendesse piede l’epoca dei social media.

The Avengers di Liefeld presentava un look più muscolare e aggressivo, tipico del suo stile. Nonostante il grande hype iniziale, le vendite calarono rapidamente e la Marvel decise di sostituire Liefeld dopo pochi numeri.

Dopo la sua seconda uscita dalla Marvel nel 1997, Liefeld era concentrato sulle sue case editrici indipendenti (Awesome Comics e Maximum Press) e su personaggi come Youngblood, Supreme e Fighting American.

In questo periodo riprende in mano il personaggio di Cable. In una miniserie di due numeri Prophet and Cable che è un crossover tra il personaggio di Liefeld (Prophet, creato per Image) e Cable (della MArvelMarvel). Disegna inoltre tre numeri della serie Marvel dedicata a Cable (il 71, il 73 e il 75).

Nel 1997 Rob Liefeld disegna “Spider-Man/Badrock”, un crossover tra Marvel e Awesome Comics.

La storia vede Spider-Man unire le forze con Badrock, il gigantesco eroe di pietra creato da Liefeld per Youngblood(1992). I due si trovano coinvolti in un’avventura in cui affrontano un misterioso complotto criminale. Liefeld abbonda in anatomie esagerate, pose dinamiche e azione esplosiva.
Spider-Man è realizzato con uno stile super muscolare, lontano dal classico look agile e snodato.
Badrock è una sorta di Hulk versione Liefeld, pieno di dettagli e ipertrofico. Anche se non è un fumetto memorabile dal punto di vista narrativo, è un cult per i fan di Liefeld e dei crossover anni novanta.

Nel 2004 torna su X-Force, in una nuova miniserie di 6 numeri dal titolo “X-Force: The New X-Force”. In questa miniserie, Liefeld disegna una versione aggiornata del team, con membri nuovi e con il ritorno di alcuni personaggi iconici come Cable e Deadpool, ma con un look più moderno e con nuove dinamiche.

Il team affronta nuove minacce in un contesto di guerra e azione superintensa, tipico dello stile di Liefeld. La miniserie X-Force vol. 2 non ha avuto un grande successo critico, ma ha comunque richiamato l’interesse dei fan più nostalgici dello stile anni novanta di Liefeld.

Nel 2007 Rob Liefeld disegna Onslaught Reborn, una miniserie in 5 numeri scritta da Jean Loeb.

La miniserie è un seguito dell’evento Onslaught del 1996, in cui il villain Onslaught (un’entità di energia creata dalla fusione di Magneto e Charles Xavier) minaccia l’universo Marvel. Onslaught Reborn affronta le conseguenze della propria sconfitta e la resurrezione di questo potente nemico. Il design dei personaggi di Liefeld è molto caratteristico: anatomie muscolose, linee di azione esagerate e armi enormi.

Nel 2009 torna a lavorare su Deadpool, il personaggio che aveva co-creato nel 1991 assieme  allo sceneggiatore Fabian Nicieza su New Mutants n. 98. Lo fa partecipando a Deadpool 900, Deadpool: Merc with a Mouth, che vede Wade Wilson affrontare la sua stessa versione zombie proveniente dall’universo Marvel Zombies e prelude to Deadpool Corps, che introduce una squadra di varianti di Deadpool provenienti da diversi universi.

Nel 2010 Rob Liefeld realizza la miniserie in 6 numeri Deadpool Corps scritta da Victor Gischler.

Deadpool mette insieme una squadra dei sé stesso provenienti da diverse realtà dell’universo Marvel per affrontare una minaccia cosmica chiamata l’Awareness, un’entità che distrugge le forme di vita senzienti in tutta la galassia. La serie è piena di azione, battute assurde e momenti surreali, perfettamente in linea con lo stile di Liefeld e con il lato più folle del personaggio. L’atmosfera è totalmente anni novanta, con combattimenti spettacolari e battute sopra le righe.

Nel 2017 realizza Deadpool: Bad Blood, una graphic novel originale scritta da Rob Liefeld, Chris Sims e Chad Bowers. La storia introduce un nuovo nemico di Deadpool, Thumper, un misterioso avversario con un forte legame con il passato di Wade Wilson. Cercando di scoprire chi sia e perché lo voglia morto, Wade si allea con Cable e Domino. Man mano che la storia si sviluppa, Deadpool scopre una connessione segreta con Thumper, legata ai suoi giorni prima di diventare il Mercenario Chiacchierone.

Nel 2019 Rob Liefeld realizza Major X, una miniserie pubblicata dalla Marvel Comics in 6 numeri, scritta e disegnata da lui. Major X è descritto come un guerriero proveniente da una realtà alternativa chiamata X-Istence, un mondo in cui mutanti e umani vivono in pace, governati da mutanti leggendari come Cable. Il vero nome di Major X è Alexander Summers, ed è il figlio di Cable in una realtà alternativa.

Si tratta di un vero e proprio ritorno all’estetica anni novanta, con tante pose epiche, armi enormi e cinture ovunque. Major X ha avuto un’accoglienza contrastante: i fan nostalgici hanno apprezzato il ritorno di Liefeld, mentre alcuni critici hanno giudicato la storia e il personaggio troppo derivativi.

Nel 2019 la Marvel Comics dà alle stampe Marvel Comics n. 1000 uno speciale albo antologico con 80 storie brevi, ognuna realizzata da team creativi diversi, pubblicato per celebrare gli 80 anni della Marvel. Essendo Liefeld un nome storico della Marvel, profondamente legato a personaggi iconici come Cable e Deadpool, gli venne chiesto di partecipare all’evento con una sua storia, e Liefeld realizzò “Force of X” dedicata agli X-Force.

Nel 2023 Rob Liefeld realizza Deadpool: Badder Blood, una miniserie in 5 numeri scritta da lui stesso. Questa miniserie è il sequel di Deadpool: Bad Blood (2017), la graphic novel con cui Liefeld aveva raccontato una storia originale di Deadpool, introducendo anche Thumper.

In Badder Blood, Deadpool si trova nuovamente coinvolto in una serie di scontri esplosivi, con il ritorno di Thumper e la partecipazione di altri personaggi Marvel come Wolverine, Cable e Spider-Man. La serie è stata ben accolta dai nostalgici, tuttavia alcuni hanno rilevato che la trama è solo un pretesto per scene d’azione spettacolari.

 

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