Qualcuno sta pensando a Margaret nella redazione di Chicago di Weird Tales, una originalissima rivista pulp dedicata ai racconti del mistero e del fantastico. A pensare il nome di questa giovane donna è il direttore Fainsworth Wright, l’uomo che ha portato la rivista a una certa redditività sfruttando l’indubbio talento di H.P. Lovecraft con i racconti di Cthulhu, Tennesee Williams e Robert E. Howard con Conan il Barbaro. Wright è un profondo conoscitore del suo lettore abituale, sa bene che si tratta di un adolescente maschio. Le grandi campagne di moralizzazione dei costumi non sono ancora iniziate, è ancora possibile offrire ai potenziali lettori e a quelli che già seguono la rivista ciò di cui fanno richiesta: donne svestite in situazioni erotiche. Poiché è la copertina ad attirare l’attenzione, Wright decide quindi di affidarle a una illustratrice specializzata nella raffigurazione di leggiadre signorine discinte: Margaret Brundage. In quel fatidico 1932 miss Brundage (nata Margaret Hedda Johnson) è una donna di 32 anni. Nata a Chicago nel 1900 da una famiglia di origini scozzesi, alle prese con un matrimonio che sta finendo male con un certo Myron Brundage, il quale si è rivelato alcoolista e puttaniere. L’unico lascito del marito è un figlio di 5 anni, Kevin Byrd, che la donna deve crescere da sola. Per sbarcare il lunario e dare un minimo di assistenza alla madre invalida, Margaret si è sempre industriata nel campo che conosce meglio, quello artistico. D’altra parte le sue basi formative sono solide e il suo cammino di apprendimento si è incrociato con quello di un giovanotto che ha fatto una certa strada, Walt Disney. Le rimarrà il rammarico di non aver mai conseguito la laurea, ma la creatività di Margaret è evidente. Pian piano ha elaborato una sua tecnica illustrativa lavorando con i pastelli sulle tavole da disegno. Margaret Brundage aveva già lavorato per Weight per dei disegni interni della rivista, ma l’avventura che l’aspettava era decisamente impegnativa. Dopo l’esordio come copertinista, avvenuto nel settembre 1932, l’artista disegnò altre sessantasei copertine di Weird Tales (arrivò a pubblicarne 39 consecutive), diventando l’icona grafica della rivista e meritandosi il titolo di “Regina del pulp”. Tuttavia le critiche non le furono risparmiate. Quando Wright rivelò ai lettori che dietro la M della firma sulle copertine si celava una donna, Margaret fu accusata di essere una traditrice del suo genere, di sfruttarne le forme femminili in maniera bieca per il suo guadagno personale. In realtà, la donna era stata un’attivista femminista partecipando a innumerevoli manifestazioni di protesta. Si arrivò a dire che utilizzava le figlie adolescenti come modelle per le sue pose più sensuali, trascurando il piccolo particolare che la Brundage non aveva figlie femmine. Anche la critica ufficiale non fu benevola. Lo scrittore Sprague De Camp disse che sapeva disegnare solo ragazze nude in pericolo o in situazioni ammiccanti, altri definirono le sue illustrazioni cartoline natalizie. Nel 1938 cominciò la parabola discendente di Margaret. A contribuire furono soprattutto due fattori, uno di ordine politico, l’altro pratico. Quando in quell’anno gli uffici della rivista si erano trasferiti da Chicago a New York, la capitale dell’editoria, venne imposto un nuovo standard di “decenza” (elaborato dal sindaco di New York, Fiorello La Guardia) sulle riviste pulp vendute in edicola. Così le giovani nude o seminude che erano state il pane e il companatico delle copertine della Brundage vennero messe al bando. I problemi pratici erano dovuti alla spedizione delle fragili opere realizzate con i pastelli che spesso uscivano malridotte dal viaggio postale tra Chicago e New York. Dal 1936 al 1938, Margaret Brundage si era alternata spesso con altri copertinisti, tra i quali Virgil Finlay, il suo principale concorrente, che la sostituirà progressivamente quando il mentore Wright abbandonerà la direzione della rivista nel 1940. Nel 1945 il ciclo si concluse definitivamente. Miss Margaret Brundage continuò a disegnare e partecipò a numerose manifestazioni legate alla letteratura fantascientifica, ma non si riprese mai del tutto dal punto di vista finanziario e, pensiamo, morale. Lavorò fino alla morte, avvenuta nell’aprile del 1976. Un quarto di secolo dopo, la copertina di “The Six Sleepers” di Weird Tales dell’ottobre 1935, un pastello su carta di Margaret Brundage, è stata venduta per 19mila e 375 dollari durante un’asta. I sensuali nudi di Margaret per Weird Tales non saranno dimenticati presto. Navigazione articoli LARRAZ TRA EROTISMO E HORROR DA SATURNINO FARANDOLA A PAPERINO GIRANDOLA