Diamo un’occhiata a telefilm e miniserie che hanno come protagonisti uomini delle forze dell’ordine, investigatori privati e agenti segreti trasmessi dalla nostra tv negli anni sessanta. Nell’articolo trattiamo solo i telefilm, o serie tv come si dice oggi, non gli sceneggiati, come le versioni italiane dei gialli di Francis Durbridge. Altrimenti l’elenco sarebbe stato molto più lungo, considerando il numero degli sceneggiati di sole due o tre puntate, o addirittura una. Le inchieste del Commissario Maigret Domenica 27 dicembre 1964, sul Programma Nazionale (l’attuale Rai Uno) alle 21, vanno in onda Le inchieste del Commissario Maigret, adattamento televisivo di Diego Fabbri e Romildo Craveri. Regia di Mario Landi. Serie basata sui romanzi di Georges Simenon: ne furono realizzate quattro, l’ultima a partire dal 9 settembre del 1972. Con Gino Cervi (commissario Maigret), Andreina Pagnani (signora Maigret), Mario Maranzana (Lucas), Manlio Busoni (Torrence), Daniele Tedeschi (Janvier), Gianni Musy (Lapointe), Oreste Lionello (dottor Moers), Franco Volpi (giudice Coméliau), Edoardo Toniolo (direttore della polizia), Rino Genovese (usciere Leopold). Il commissario Maigret ama soprattutto tre cose: sua moglie, la buona tavola e l’inseparabile pipa. Ha un carattere un po’ brusco, ma è paziente: nelle indagini cerca di capire i motivi profondi che hanno portato a compiere i delitti. A casa la moglie si occupa di lui amorevolmente, in ufficio è affiancato da una squadra di collaboratori che lo segue con devozione e rispetto. I Detectives Giovedì 7 gennaio 1965, sul Nazionale alle 21, vanno in onda I Detectives (The Detectives), telefilm Usa del 1959. Con Robert Taylor (Capit. Matt Holbrook), Tige Andrews (Ten. John Russo), Russell Thorson (Det. Ten. Otto Lindstrom), Lee Farr (Ten. Jim Conway), Mark Goddard (Det. Serg. Chris Ballard), Adam West (Serg. Steve Nelson). Matt Holbrook guida una squadra speciale di polizia investigativa: il ten. Russo si occupa di furti, il ten. Conway degli omicidi, il ten. Lindstrom di truffe. Holbrook, un uomo tutto d’un pezzo, usa metodi duri per combattere il crimine in ogni sua forma. Agente Speciale Giovedì 12 agosto 1965, sul Nazionale alle 21, va in onda Agente Speciale (The Avengers), telefilm britannico trasmesso dal 1961 al 1969. Le prime quattro serie furono trasmesse dalla Rai negli anni sessanta, ma non tutti gli episodi. Alcuni episodi della quarta serie e le serie successive furono trasmesse nei primi anni ottanta sulle tv locali e poi su Canale 5 (e prima ancora da emittenti straniere visibili in ampie zone dell’Italia del Nord come la Televisione svizzera italiana). Con Patrick Macnee (John Steed), Ian Hendry (David Keel), Honor Blackman (Dr. Cathy Gale), Diana Rigg (Mrs. Emma Peel), Linda Thorson (Miss. Tara King), Julie Stevens (Venus Smith), Patrick Newell (Mamma), Rhonda Parker (Rhonda). All’inizio della prima serie il protagonista era il dottor Keel e il telefilm trattava “normali” casi di spionaggio o gialli. John Steed era un comprimario che aiutava il dottore, ma lo ha poi sopravanzato come personaggio principale, restando da solo nelle serie successive, affiancato da agenti donne. Steed è un agente segreto al servizio di Sua Maestà, un uomo dal fare un po’ misterioso in missione insieme ad avvenenti compagne. Veste come un perfetto gentleman, mentre le sue “collaboratrici” indossano tenute più alla moda e aderenti. Cathy Gale, la prima della serie, è un’antropologa esperta in armi da fuoco con cui ha fatto pratica in Africa, dove viveva prima della morte del marito. Poi arriva la partner più carismatica di tutte, Emma Peel, abile nelle arti marziali e pronta alla battuta, estremamente professionale nella lotta al crimine. Quindi Tara King, una recluta che vuole fare bella figura al cospetto del suo famoso mentore. “Mamma” è il diretto superiore dell’agente Steed. Ordina le indagini e sorveglia l’operato dei suoi agenti da alcuni rifugi, aiutato da Rhonda, la sua guardia del corpo. La squadra affronta spesso casi con sfumature fantascientifiche: scienziati pazzi, robot, piante aliene, personaggi dotati di poteri telepatici, e li affronta usando gadget di alta tecnologia. S.o.s. polizia Lunedi 21 marzo 1966, sul Nazionale alle 22.40, va in onda un episodio di S.o.s. Polizia (M Squad), telefilm Usa del 1957. Trasmesso anche nel corso degli anni settanta. Con Lee Marvin (detective Frank Ballinger), Paul Newlan (capitano Grey), Ed Herlihy (annunciatore). Il tenente Frank Ballinger è un membro della “Squadra M”, un’unità speciale della polizia di Chicago. Il loro compito è assistere le altre unità di polizia nella lotta contro la criminalità organizzata, la corruzione e i crimini violenti che infestano la città. Ballinger è un tipo duro, meticoloso e con i riflessi pronti, che escogita piani astuti per far cadere in trappola i delinquenti. Gli uomini della malavita occupano posti chiave e spesso, grazie anche alla corruzione, agisce allo scoperto sicura di avere le spalle coperte. Organizzazione U.n.c.l.e. Sabato 14 gennaio 1967, alle 22.20 sul Secondo (l’attuale Rai Due), va in onda Organizzazione U.n.c.l.e. (Man from Uncle), telefilm trasmesso in Usa dal 1964 al 1968. L’americano Napoleon Solo (Robert Vaughn), e il russo Illya Kuryakin (David Mc Callum) sono due agenti segreti del controspionaggio al servizio della United Network Command for Law and Enforcement (Uncle). Agiscono sotto la supervisione di Alexander Waverly (Leo G. Carroll), che è il capo della sezione 1 dell’organizzazione con sede a New York, mascherata da stireria in una strada periferica. Dalla quarta stagione al gruppo si unisce Lisa Rogers (Barbara Moore). Nella Uncle figurano agenti di varie nazionalità pronti a difendere la legalità. Lottano soprattutto contro l’organizzazione criminale Thrush, che vuole dominare il mondo come la precedente Spectre dei film di James Bond e la successiva Hydra dei fumetti Marvel di Nick Fury. Il triangolo rosso Venerdì 21 luglio 1967, sul Secondo alle 21.15, va in onda il primo dei 6 episodi della serie iniziale de Il triangolo rosso. Soggetto di Augusta Lagostena Bassi ed Enzo Capaldo. Sceneggiatura di Muriel J. Levor. Registi: Piero Nelli, Ruggero Deodato e Mario Maffei. Giovedì 14 agosto 1969, sul Nazionale alle 21, iniziava la seconda serie con altri 6 episodi. Con Jacques Sernas (Tenente Marchi), Riccardo Garrone (Brigadiere Poggi), Elio Pandolfi (Brigadiere Salerno). Marchi è un tenente della polizia stradale che, aiutato dai brigadieri Poggi e Salerno, indaga su incidenti stradali più o meno gravi, per scoprirne la meccanica e la responsabilità. Il tutto si trasforma in veri e propri gialli attraverso colpi di scena. Poggi e Salerno gli danno man forte con appostamenti, travestimenti e interrogatori. Il Barone Venerdì 21 luglio 1967, sul Nazionale alle 22, va in onda un episodio della serie Il Barone (The Baron), telefilm britannico del 1966 tratto dai libri di John Creasey. Con Steve Forrest (John Mannering – il Barone), Sue Lloyd (Cordelia Winfield), Colin Gordon (John Alexander Templeton-Green), Paul Ferris (David Marlowe). Mannering, detto il Barone, sembra essere un normale antiquario, ma in realtà lavora come agente segreto per il Servizio Diplomatico Britannico guidato da Templeton-Green. Gli danno una mano l’agente Winfield e il suo collaboratore Marlowe. Sheridan squadra omicidi Venerdì 13 ottobre 1967, alle 21.15 sul Secondo, va in onda la prima delle 5 puntate di Sheridan squadra omicidi, di Mario Casacci, Alberto Ciambricco, Giuseppe Aldo Rossi. Regia di Leonardo Cortese. Ubaldo Lay interpreta il tenente Ezechiele “Ezzy” Sheridan, investigatore della sezione omicidi della polizia di San Francisco. Insieme a lui ci sono Carlo Alighiero (Serg. Steve Howard), Sandro Moretti (Serg. Mills) e altri che si alternavano nelle puntate. Sheridan era apparso per la prima volta in “Giallo club. Invito al poliziesco”, un programma-quiz condotto in studio da Paolo Ferrari, che venne trasmesso da martedì 3 novembre 1959 alle 21 sul Nazionale: c’erano tre ospiti che seguivano il giallo e le indagini del tenente. Prima della fine, il telefilm veniva interrotto e gli ospiti dovevano provare a risolvere il caso. Sheridan era poi tornato con una serie tutta sua da domenica 20 ottobre 1963, alle 21.05, sempre sul Nazionale, con il regista Mario Landi e, tra i protagonisti, Walter Maestosi (Agente Jackson) e Nino Pavese (Ispettore Grant). Non c’erano più i concorrenti in studio e il presentatore, ma prima del termine della puntata si domandava sempre al telespettatore chi fosse il colpevole. Da domenica 19 settembre 1965, sul Nazionale alle 21, iniziarono a essere trasmessi degli episodi speciali che si sviluppavano in più puntate. Avevano come denominatore comune la presenza di donne protagoniste. Si iniziava con la “Donna di Fiori”, poi da venerdì 19 aprile 1968, sul Secondo alle 21.15, toccava alla “Donna di Quadri”. Da venerdì 24 ottobre 1969, sul Secondo alle 21.15, alla “Donna di Cuori, e infine domenica 26 marzo 1972, sul Nazionale alle 21, alla “Donna di Picche”. I racconti del maresciallo Venerdì 12 gennaio 1968, alle 21.15 sul Secondo, va in onda la prima delle sei puntate de I racconti del maresciallo, tratti dagli omonimi racconti polizieschi del 1967 scritti da Mario Soldati. Sceneggiatura di Romildo Craveri e Carlo Musso Susa. Regia di Mario Landi. Con Turi Ferro (maresciallo Gigi Arnaudi), Marina Lando (signora Arnaudi), Giulio Maculani (Guardiacaccia Giulio), Tuccio Musumeci (Appuntato Bastiano), Aurelio Marconi (il tabaccaio), Romano Malaspina (il piantone), Renato Baldini (l’ingegnere), Mario Soldati (se stesso). Il maresciallo dei carabinieri Arnaudi agisce nei dintorni di Varese, risolvendo casi di furti e omicidi. Ligio al dovere, indaga cercando di comprendere il lato umano dei personaggi coinvolti. Le avventure di Simon Templar Domenica 9 febbraio 1969, sul Secondo alle 21.15, vanno in onda Le avventure di Simon Templar, ovvero Il Santo, ovvero Stop ai fuorilegge. Diversi titoli italiani per uno stesso telefilm: The Saint, serie tv britannica trasmessa dal 1962 al 1969, basata sul personaggio ideato da Leslie Charteris nel romanzo “Meet the Tiger!” (1928). La serie in lingua italiana ha esordito giovedì 11 aprile 1968 sulla Televisione svizzera italiana alle 20.40, con il titolo Stop ai fuorilegge. Simon Templar, interpretato da Roger Moore, è un avventuriero che agisce ai limiti della legalità (e a volte li supera), ma non lo fa solo per tornaconto personale: combatte l’ingiustizia là dove la legge non interviene adeguatamente. Si erge spesso in difesa di ragazze attratte dal suo fascino e il suo stile impeccabile. L’ispettore capo di Scotland Yard, Claude Eustace Teal (Ivor Dean), sarebbe tentato di sbatterlo in prigione, ma è costretto ad ammettere che agisce a fin di bene e, a volte, è proprio la polizia o i servizi segreti che ricorrono al suo aiuto. Un amico del “Santo” è il tassista Marco De Cesari (Warren Mitchell), che collabora con lui quando si trova a Roma. Vidocq Giovedì 20 febbraio 1969, alle 21 sul Nazionale, va in onda Vidocq, serie tv francese del 1967. Con Bernard Noël (François Vidocq), Alain Mottet (Flambart), Geneviève Fontanel (Annette), Jacques Seiler (Henri Desfossés). Vidocq è un ex ufficiale dell’esercito napoleonico braccato dall’ispettore Flambart per truffe, furti e rapine. Molto intelligente e pieno di fantasia, il furfante riesce sempre a farla franca grazie anche alla sua abilità nei travestimenti. Eugène-François Vidocq è un personaggio realmente esistito: a un certo punto diventa collaboratore della polizia, come vedremo nelle serie tv a lui dedicate negli anni settanta. Nero Wolfe Venerdì 21 febbraio 1969, sul Secondo alle 21.15, va in onda Nero Wolfe. Regia di Giuliana Berlinguer. Basato sul personaggio creato dallo scrittore statunitense Rex Stout nel 1934. Con Tino Buazzelli (Nero Wolfe), Paolo Ferrari (Archie Goodwin), Pupo De Luca (Fritz Brenner), Renzo Palmer (Ispettore Cramer). Serie ambientata a New York, dove abita l’investigatore privato Nero Wolfe in compagnia del fido assistente Archie Goodwin e del cuoco Fritz Benner. Wolfe ha una grande passione per la cucina, le orchidee, e gli intricati casi polizieschi che gli vengono commissionati da ricchi clienti che lo pagano fior di quattrini. Piuttosto “robusto” e per niente agile, Wolfe è però preciso e arguto, nonché indisponente, soprattutto in grado di risolvere i gialli restando quasi sempre chiuso in casa. Goodwin fornisce al capo ottimi spunti per le indagini e poi va in giro a caccia di indizi. Le indagini di cui si occupa Wolfe spesso coinvolgono l’ispettore Cramer, che poco digerisce i suoi metodi investigativi, soprattutto quando non lo mette al corrente degli sviluppi. D’altra parte si fida ciecamente della sua genialità investigativa. Missione impossibile Domenica 13 aprile 1969, sul Secondo alle 22.20, va in onda Missione impossibile (Mission: Impossible), telefilm trasmesso in Usa per sette stagioni dal 1966 al 1973. Ritrasmesso poi dal 19 ottobre 1980 sulle tv locali italiane. Con Steven Hill (Daniel “Dan” Briggs), Peter Graves (James “Jim” Phelps), Peter Lupus (William “Willy” Armitage), Greg Morris (Barnard “Barney” Collier), Martin Landau (Rollin Hand), Barbara Bain (Cinnamon Carter), Leonard Nimoy (l’incredibile Paris), Lee Meriwether (Tracey), Lesley Ann Warren (Dana Lambert). La Imf (Impossible Mission Force) è composta da agenti segreti speciali che sventano le minacce al mondo civile da parte di organizzazioni criminali guidate da spietati leader. I membri della squadra sono abili soprattutto nell’infiltrazione e nei travestimenti. Ricevono le istruzioni tramite un messaggio registrato su nastro che si autodistrugge dopo pochi secondi. Solo il genio meccanico ed elettronico Barney Collier e il sollevatore di pesi Willy Armitage compaiono in tutte le stagioni della serie. Rollin Hand, l’abile trasformista, viene invece sostituito in quel ruolo dall’incredibile “Paris”. Il leader della prima stagione è Dan Briggs, poi sostituito da Jim Phelps. Navigazione articoli REGISTI TRA IL DIRE E IL FARE NINJA SCROLL, L’ANIMA DEGLI ANIME
I miei preferiti: “Organizzazione U.n.c.l.e.” (la vecchia serie, 1964-68, NON l’orribile film molto femminista e politically correct del 2015… puah!) e “Attenti a quei due” (1971-72) che ho notato non hai messo (forse perché è un po’ atipica come serie di detective & C.). Rispondi
Gianluca Cavallo ha trattato solo quelli degli anni sessanta, per i settanta ci sarà un altro articolo. Rispondi
Di tutti Simon Templar e John Steed erano i miei preferiti. Un po’ di rammarico per ragioni “anagrafiche” lo ho nel non aver mai visto L’ispettore Maigret con Gino Cervi, serie di cui era innammorato mio padre, purtroppo vedere una serie di quegli anni oggi sono sicuro risulterebbe molto lenta rispetto ai canoni a cui ci hanno abituato in questi ultimi anni, mi è capitato di rivedere serie di cui ero appassionato e mi sono stupito della lenta narrazione che avevano, adesso forse complice l’età che avanza sono diventate per me soporifere. Non vedo l’ora di leggere l’articolo sui telefilm anni ’70 e ’80, dove avrò modo di riportare a galla vecchi bei ricordi. un saluto a tutti Rispondi