Wolverine, il mutante canadese in forza agli X-Men, è uno dei personaggi più amati e noti della Marvel. Ideato nel 1974 come avversario occasionale di Hulk per mano di Len Wein, Herb Trimpe (autore dei disegni della storia) e John Romita Senior (creatore del design originale del personaggio), con il tempo ha visto la sua fama e il suo consenso tra i lettori crescere, tanto da renderlo una colonna della Casa delle idee, soprattutto negli anni novanta. Gran parte del successo lo si deve al suo padre putativo Chris Claremont, che, sulle pagine di Uncanny X-Men e in quelle della sua serie regolare, non ha mai fornito delle origini definitive, ma ha sempre tenuto un assoluto mistero sulle origini del personaggio, dando ogni volta degli indizi vaghi sul suo passato, salvo lasciar intendere che è stato duro e doloroso. Qui di seguito proviamo a fare una sorta di biografia immaginaria con i dati che abbiamo raccolto nel tempo, pur sapendo che potrebbero non essere sufficienti e potrebbero anche venire smentiti in seguito. Essendo un personaggio assai longevo, infatti, Logan ha vissuto per secoli, incrociando il cammino di altri personaggi immortali o dall’invecchiamento lento, per cui ogni autore può aggiungere un ricordo o un evento in qualsiasi momento. Noi ci limiteremo a segnare gli eventi più importanti della sua vita avvenuti prima dell’incontro con gli X-Men. LE ORIGINI L’uomo che diventerà Wolverine nasce ad Alberta, in Canada, verso la fine dell’Ottocento. Il suo vero nome è James Howlett ed è l’erede di un ricco proprietario terriero. Cresce nella tenuta di famiglia insieme a Rose, una giovane orfana assunta dal padre affinchè gli faccia compagnia, e Dog, figlio del giardiniere degli Howlett, Thomas Logan. Dalla straordinaria somiglianza tra il Wolverine adulto e Thomas, si capisce chiaramente come in realtà James sia figlio biologico di quest’ultimo, nato da una relazione extraconiugale con Elizabeth Howlett. Una notte Thomas cerca di scappar via portando la donna con sé, ma le cose degenerano e Logan uccide John Howlett davanti al figlio. In preda alla abbia, per la prima volta il ragazzo sfodera i suoi famigerati artigli d’osso uccidendo Thomas. Alla vista di tutto ciò la madre rimane scioccata e si suicida, mentre Rose fugge dalla villa insieme a James, caduto in una sorta di stato catatonico. I due arrivano a un villaggio di minatori nello Yukon, dove James adotta per la prima volta il nome di Logan. Qui il ragazzo inizia a lavorare come minatore, rafforzandosi nel corpo e legando con il resto del villaggio, in particolare con il leader dei minatori, Smitty, che per i suoi modi da “burbero ma dal cuore d’oro” influenzerà Logan, diventando per lui una sorta di modello di riferimento, dato che il Wolverine degli X-Men ha molte cose in comune con quest’uomo. Logan inizia ad abbracciare anche il suo lato selvaggio, correndo di notte insieme ai lupi dei boschi come fosse uno di loro. Le cose finiranno quando Dog, ormai adulto, raggiungerà Rose e Logan al villaggio e, nell’’inevitabile scontro tra i due, la giovane donna rimarrà involontariamente trafitta dagli artigli d’osso di Logan, lasciando il ragazzo sconvolto che scapperà insieme a un branco di lupi (Wolverine the Origin, Paul Jenkins – Andy Kubert, 2001). Wolverine vivrà per anni allo stato brado nei boschi, fino a quando non verrà catturato da un cacciatore di nome Saul Creed per conto del proprietario di un circo itinerante, Hugo Haversham, ed esibito come fenomeno da baraccone (siamo circa nel 1907). Qui viene trovato dallo spietato Nathan Essex (il futuro Sinistro, nemico degli X-Men) che lo vuole sottoporre a crudeli esperimenti scientifici. Saul e sua sorella Clara Creed faranno fuggire Logan, e ben presto i tre si ritrovano a viaggiare insieme. Tra Logan e la donna nasce del tenero, cosa che provoca la gelosia di Saul. Ben presto i predoni di Essex ritroveranno i tre, provocando la morte di Clara (che però sopravvivrà grazie al suo fattore di guarigione) e scatenando la rabbia di Logan, rabbia che poi però riversa su Saul quando capisce che fu lui a rivelare la loro posizione ad Essex, per ripicca nei suoi confronti. Logan ucciderà Saul davanti a Clara, che inorridita non vorrà più avere a che fare con lui, abbandonandolo. Victor Creed verrà a sapere della morte del fratello per mano di Logan da Clara, e per questo gli giurerà vendetta (Wolverine the Origin II, 2014, Kieron Giffen- Adam Kubert). Troviamo in seguito Logan che è andato a vivere presso una tribù di indiani piedi neri, dove ha una relazione amorosa con Volpe D’Argento, la sua prima, vera relazione amorosa corrisposta. Questa però verrà uccisa dallo stesso Victor Creed, che da allora inizierà una sorta di rappresaglia uccidendogli una persona amata ogni anno nel giorno del suo compleanno. Da qui in avanti, i due si scontreranno più volte nel corso dei decenni. A CAVALLO DELLE DUE GUERRE Da qui in poi abbiamo maggiori elementi temporali ma anche alcune versioni contraddittorie del passato di Logan. Chris Claremont ci ha fornito parecchi elementi in merito agli spostamenti del mutante canadese, ma Daniel Way e Jeph Loeb hanno in seguito aggiunto che circa nel 1910 il nostro iniziò a venire perseguitato dal misterioso Romulus, un mutante ambizioso che da allora pare abbia manipolato la vita di Logan, Sabretooth e altri personaggi a loro vicini nel corso dei decenni, incluso il famigerato esperimento Arma X. Di tanto in tanto Romulus riusciva a catturarlo, a cancellargli la memoria e a farlo agire come suo spietato agente; altre volte, invece, abbiamo visto Logan nel passato agire secondo coscienza e con umanità. Questi elementi di retro-continuity rendono la ricostruzione del passato di Wolverine complessa e talvolta contraddittoria, dunque non ci concentreremo in dettaglio su questa complessa sottotrama, limitandoci a ricostruire gli eventi della vita di Logan in ordine cronologico. Sappiamo per certo che partecipò alla Prima guerra mondiale nell’esercito canadese come paracadutista in una squadriglia chiamata “la Brigata del Diavolo” ed è qui che incontra per la prima volta Silas Burr, alias il futuro Cyber, che in seguito diverrà un suo nemico ricorrente ma che all’epoca era il suo sergente istruttore, un uomo crudele e brutale che rese la vita di Logan un inferno allo scopo di renderlo feroce e spietato in battaglia. I due arrivarono anche allo scontro fisico, e Silas avrà la meglio, privandolo di un occhio e installando in lui un senso di paura. Un momento fondamentale nella vita di Logan fu un viaggio in Giappone, circa negli anni trenta, dove incontrò per la prima volta il guerriero ninja Ogun, che per lui divenne un mentore e una figura paterna. Ogun gli insegnò l’arte del ninjitsu e la filosofia orientale, imparò il Bushido e a moderare quel suo lato animalesco che cercava disperatamente di tenere sotto controllo. Parecchi decenni più tardi, divenuto un essere sovrannaturale, Ogun sarà uno dei numerosi nemici provenienti dal passato di Wolverine (come visto nella miniserie di sei numeri Kitty Pride & Wolverine, 198, di Chris Claremont e Al Milgrom del 1984). Un altro elemento certo nella vita di Logan è che ha preso parte alla Seconda guerra mondiale come mercenario e agente indipendente a favore degli Alleati, a volte al fianco di Capitan America. Il loro primo incontro è avvenuto nel 1941 a Madripoor, quando aiutò Cap a salvare la giovane Natasha Romanoff dal diventare un’allieva della Mano, che per l’occasione si era alleata all’Hydra (Cavalieri di Madripoor, Uncany X-Men n. 268, 1990). Logan tra l’altro aveva precedentemente conosciuto e addestrato la piccola Natasha, tanto che la bambina lo chiama affettuosamente “zietto”, allo scopo di consegnarla a Romulus, ma ha preferito disobbedire non portandogli la bambina. Ha inoltre partecipato allo sbarco in Normandia e preso parte a vari scontri in diverse parti del mondo. Alla fine della guerra, su consiglio di Ogun, torna in Giappone per ricercare la pace in sé stesso e dimenticare gli orrori della guerra. Qui conobbe una donna di nome Itsu e visse quello che ha definito “il periodo più felice della sua vita”. I due si innamorarono e presto la donna rimase incinta. Ma è in questo momento che Romulus torna a farsi vivo nella vita di Logan; usando come sicario il Soldato d’Inverno, fece uccidere la donna. In cerca di vendetta, Logan contattò il fabbro immortale Muramasa affinchè usasse un frammento della sua anima per forgiare una lama in grado di uccidere persino chi possiede un fattore di guarigione. Romulus però riesce a catturarlo e a fargli nuovamente il lavaggio della mente. A sua insaputa, inoltre, Romolus ha salvato il bambino, sopravvissuto in quanto ha ereditato il fattore rigenerante del padre. Dato in adozione, il ragazzo verrà chiamato Daken (meticcio in giapponese) anziché con il proprio nome Akihiro, cresciuto nell’odio sempre sotto l’occhio vigile di Romulus. Siamo circa nel 1946. GUERRA FREDDA Qui iniziano a esserci alcuni elementi contrastanti nella vita di Logan, spiegati con i continui lavaggi del cervello che ne hanno cancellato la memoria e reso i suoi ricordi inaffidabili. Per esempio, ci è stato rivelato, e più volte confermato, come Logan abbia fatto parte del famoso Team X, una squadra di agenti segreti agli ordini della Cia insieme a Victor Creed e a Maverick, che agiva contro l’Unione Sovietica durante il periodo la guerra fredda (X-Men vol. 2 n. 5, 1991) Logan e altri mutanti hanno lavorato per questa squadra per 7 anni, dal 1961 al 1968, quando lasciò la squadra al termine di una missione a Berlino Est, volta all’impedimento della creazione di un supersoldato russo chiamato Omega Red, tramite il furto di un elemento fondamentale, il sintetizzatore di carbonadio (una lega di metallo radioattiva) e al salvataggio dell’agente infiltrato Janice Hollenbeck. La missione degenera quando Creed uccise la donna perché li rallentava, dunque Logan decise di mollare. Pare che durante questa missione fosse riuscito a liberarsi momentaneamente del condizionamento di Romulus. È risaputo però che Logan ha avuto un ruolo determinante nella creazione di Nuke, alias Frank Simpson. Agendo per ordine di Romulus, fingendosi un poliziotto, nel 1953 uccise la sua famiglia e prese in custodia il ragazzo per poi consegnarlo al progetto Arma Plus, che fece di lui un supersoldato da utilizzare nel conflitto in Vietnam. Proprio nel 1968 Logan in qualche modo ricade sotto l’influenza di Romolus, perché fingendosi un agente di collegamento dell’intelligence russa, si reca in Vietnam dove tortura lo stesso Frank per conto dei Vietcong, arrivando ad incidergli la bandiera Usa sulla faccia con un coltello. Lo scopo era far crollare la già fragile mente di Nuke e renderlo una spietata macchina per uccidere, in grado di distruggere interi villaggi da solo. Da questo momento in poi le avventure di Logan entrano in un non ben definito “limbo” temporale. Sappiamo che nel corso di questi anni si è scontrato più volte con Victor Creed, ora noto col nome di Sabretooth, che gli ha ucciso molte persone care. Non è possibile collocare i suoi spostamenti in modo preciso in quando inizia a interagire con alcuni personaggi dall’invecchiamento normale, per cui gli elementi temporali in cui avvengono certe storie vengono a cadere. Per esempio, è risaputo ufficialmente che Logan iniziò a collaborare con Carol Danvers (la futura Ms Marvel) come agente segreto per conto di Nick Fury. La donna venne catturata dal Kgb e rinchiusa nel palazzo della Lubjanka a Mosca. Logan e il fidanzato di Carol, Michael Rossi, disobbedendo agli ordini, l’aiutarono a scappare e a lasciare la Russia. Numerosi sono stati nel corso della gestione Claremont i rimandi a quest’avventura (come letto in Uncanny X-Men n. 182 o n. 236 per esempio) ma vennero scritti negli anni 80, quando l’Unione Sovietica e il Kgb esistevano ancora, mentre sono venuti a cadere nel 1991. Lo stesso dicasi per la miniserie “Logan & Grimm”, scritta nel 2000 da Larry Hama, in cui il nostro mutante canadese e il rissoso pilota dell’aereonautica militare Ben Grimm, sempre in compagnia della Danvers, agli ordini di Nick Fury ed equipaggiati da Tony Stark, andarono in missione in Russia, dove si scontrarono con gli agenti del Kgb, inclusa Natasha Romanoff, la Vedova Nera. Ora, se Logan, Fury e la Vedova Nera hanno un processo d’invecchiamento rallentato, lo stesso non si può dire di Tony Stark, Carol Danvers e Ben Grimm, almeno nel periodo in cui questi ultimi erano senza superpoteri e dunque dei normalissimi esseri umani. Impossibile dunque che fossero attivi durante gli anni della guerra fredda con i sovietici. Ergo possiamo semplicemente affermare che queste avventure sono oggi da collocare cronologicamente in un lasso di tempo generico e non definito prima del volo dei Fantastici Quattro, che è il momento da cui inizia la timeline canonica della Marvel, ossia circa 13 anni nel loro tempo. Maggiori riferimenti possiamo ricavarli dall’episodio Untold Tales of Spider-Man n. 1 del 1997, in cui gli agenti della della Cia Richard e Mary Parker (i genitori di Peter) si recano a Mumbai, in India, per ordine di Nick Fury per salvare un agente catturato dal Barone Strucker… e l’agente in questione è Logan. Al termine dell’incontro Logan si congratula per la gravidanza di Mary, da cui deduciamo che l’avventura è avvenuta circa 25 anni prima (come dice la premessa stessa della storia) in quanto Peter Parker nelle avventure correnti ha circa quell’età (vedi l’articolo come calcolare l’età degli eroi Marvel). Per cui possiamo stabilire che, in un periodo temporale non ben definito, Logan abbia collaborato spesso con Fury come agente segreto. TEMPI MODERNI Uno dei momenti salienti della vita di Logan è sicuramente stato quello in cui gli viene somministrato l’adamantio nel suo scheletro. Anche qui non è ben chiaro quando sia accaduto, ma nella celebre miniserie Arma X, scritta e disegnata dall’autore britannico Barry Windor-Smith nel 1991, assistiamo al rapimento di Logan e all’operazione che lo renderà un’inarrestabile arma per uccidere. A compiere il tutto lo scienziato Abraham Cornelius, Carol Hines e il misterioso professore, tutti agli ordini di un uomo rimasto nel mistero per decenni. Oggi sappiamo che dietro a tutti c’era l’onnipresente Romulus (mentre Chris Claremont aveva pensato che dietro ci fosse il mutante malvagio Apocalisse), che voleva fare di Logan il suo strumento di morte per uccidere i superumani che iniziavano ad apparire numerosi per il mondo. Da questo dettaglio possiamo intuire come l’esperimento Arma X possa essere avvenuto in un periodo successivo alla formazione dei Fantastici Quattro e dei Vendicatori. A seguito di questo esperimento Logan è fuggito dal laboratorio vagando per i boschi canadesi come un animale (Alpha Flight n. 33, 1986). Fu trovato in queste condizioni da James ed Heather Hudson, neo sposi. Lui faceva parte del Dipartimento H, un’agenzia governativa orientato a monitorare l’attività superumana in Canada. I tre presto divennero amici e Logan, recuperata l’umanità e la ragione, decise di lavorare per loro. Il dipartimento H gli confezionò un costume giallo e blu e lo utilizzò come agente governativo. Retroattivamente, ci verrà rivelato da Daniel Way come Romulus avesse pianificato pure questo incontro, in quanto ha per secoli manipolato, consapevolmente o meno, i membri della famiglia Hudson affinchè condizionassero la vita di Logan. Con il nome in codice di Arma X Logan viene mandato in battaglia contro l’Incredibile Hulk quando questi superò il confine arrivando in territorio canadese, trovandosi in mezzo a uno scontro tra il Golia Verde e la creatura nota come Wendigo, mostrando di potersi battere alla pari con entrambi (nel celebre numero 180 di Incredible Hulk del 1974). Logan, ora con il nome in codice di Wolverine, lavorò per un certo periodo per il governo canadese, e avrebbe dovuto avere il comando di Alpha Flight, primo team di supereroi del paese, quando invece accetta l’invito di Charles Xavier di unirsi alla nuova squadra di X-Men per soccorrere gli studenti di Xavier prigionieri nell’isola di Krakoa (Giant-Size X-Men n. 1 del 1975). Di nuovo, la retcon ci informa che l’aver accettato l’offerta di Xavier era in realtà una missione voluta da Romulus, al fine di assassinare proprio il professor X, ma grazie alla sua telepatia Charles riesce finalmente a spezzare il controllo mentale su Logan, lasciando l’uomo finalmente libero dal suo controllo. Wolverine dunque diventa il personaggio che abbiamo imparato a conoscere per tutta la sua lunga vita editoriale; privo di ogni ricordo del suo passato prima dell’esperimento Arma X, convinto che gli artigli di adamantio gli siano stati impiantati durante il processo e con solo qualche sporadico sprazzo di memoria legato ai suoi trascorsi di soldato o di agente segreto. Recupererà tutti i suoi ricordi soltanto all’indomani di House of M, a seguito dell’incantesimo di Wanda Maximoff (nel 2005). Navigazione articoli IL SUPERSOLDATO DELLA MARVEL: UNO, CENTO, MILLE RICHARD CORBEN ALLA MARVEL