Nello stesso modo in cui Giorgio Armani è rimasto nella storia della moda per la sua giacca destrutturata, Jim Steranko, l’autore di Nick Fury dello Shield, è un protagonista nella storia del fumetto per la sua pagina destrutturata. La pagina destrutturata di Jim Steranko rappresenta una profonda rottura con la griglia rigida e tradizionale delle tavole, che gli permette di esplorare nuove possibilità narrative e visive. Steranko ha introdotto un approccio sofisticato e sperimentale alla costruzione delle pagine, destrutturando la disposizione delle vignette per amplificare l’aspetto psicologico ed emozionale della narrazione. Con questo mezzo l’autore ha portato avanti una rivoluzione estetica che ha mescolato svariate influenze artistiche. Steranko ha preso così il classico stile del fumetto americano e lo ha completamente rinnovato, ridefinendo il modo in cui una pagina poteva raccontare una storia, trasformandola in una vera e propria esperienza visiva. Rottura del layout classico Steranko si distingue per il suo abbandono del layout classico a vignette rettangolari regolari. Nelle sue opere, la pagina non segue più un formato rigido e predeterminato, ma diventa un elemento fluido, con vignette che si adattano alle esigenze emotive e narrative del momento. Questa destrutturazione serve a mettere in primo piano il flusso della storia e il vissuto interiore dei personaggi, piuttosto che l’azione lineare. Le vignette possono sovrapporsi, allungarsi, o addirittura essere frammentate in più parti. In Nick Fury, per esempio, la forma delle vignette cambia per seguire il ritmo onirico e psicologico della storia, con sequenze che sembrano più simili a una serie di ricordi o sogni che a eventi lineari. Le vignette possono essere angolate, sovrapposte o persino assenti, con immagini che si estendono su tutta la pagina. In alcune tavole, Steranko crea composizioni che sembrano quasi dei collage visivi, con immagini frammentate che si mescolano a elementi grafici. Questa destrutturazione non è casuale, ma calcolata per ottenere il massimo impatto visivo e narrativo. Il tempo La destrutturazione delle pagine permette a Steranko di giocare con il tempo narrativo, creando salti temporali e frammentazioni che riflettono lo stato mentale dei personaggi. La narrazione diventa meno lineare e più frammentata, quasi come se le vignette fossero i pezzi di un puzzle da ricostruire grazie alla partecipazione attiva del lettore. Questa fluidità temporale si manifesta soprattutto nelle scene oniriche o nei momenti di introspezione psicologica, dove il tempo sembra dilatarsi o contrarsi a seconda dello stato emotivo del personaggio. Steranko controlla il tempo narrativo attraverso la destrutturazione della pagina. Può rallentare una sequenza per analizzare un gesto in più vignette o accelerare il ritmo con immagini dinamiche che si sovrappongono e si fondono, suggerendo il movimento con una fluidità quasi cinematografica. Questo controllo del tempo è particolarmente efficace nelle scene di lotta o di fuga, dove il lettore viene totalmente coinvolto in un’esperienza visiva avvolgente ed unica. Lo spazio Spesso la pagina di Jim Steranko assume una funzione compositiva. In alcune tavole sperimenta composizioni simmetriche, creando un senso di ordine, ma può anche abbracciare l’asimmetria per rappresentare il caos o la rottura dell’equilibrio. In queste tavole, le vignette sembrano esplodere in direzioni imprevedibili, creando un disordine visivo che riflette la confusione interna dei personaggi. Se utilizza in modo magistrale lo spazio positivo riempiendolo di linee di forza che trascinano l’occhio del lettore in direzioni inaspettate costringendolo a esplorare la pagina, Steranko è anche un maestro nell’uso dello spazio negativo, cioè delle aree vuote o non occupate dalle immagini o dal testo. Lo spazio vuoto, lungi dall’essere trascurato, diventa parte integrante della narrazione. L’assenza di elementi visivi in alcune aree può essere altrettanto potente quanto la loro presenza. Il movimento Una delle aree in cui la destrutturazione delle pagine di Steranko brilla maggiormente è nelle sequenze d’azione. La sua capacità di rappresentare il movimento è stata rivoluzionaria per l’epoca. Steranko utilizza vignette piccole e frammentate per rappresentare ogni singolo dettaglio dell’azione, come un rallentatore cinematografico, e poi improvvisamente esplode in grandi vignette singole che catturano l’impatto dell’evento. Nelle pagine di Jim Steranko il movimento è presente in modo continuo e l’azione fluisce incessantemente da una parte all’altra della pagina. In una sequenza d’azione, ad esempio, il protagonista sembra muoversi da una vignetta all’altra, attraversando i confini o interagendo con lo spazio intorno a sé. Questa tecnica crea una sensazione di movimento costante, quasi come se il personaggio stesse rompendo la quarta parete e attraversando lo spazio del lettore. Steranko, provenendo dal design e dalla grafica pubblicitaria, ha portato un approccio cinematografico nel fumetto. Nei suoi lavori per Nick Fury l’azione non viene semplicemente seguita in modo lineare, ma Steranko gioca con il ritmo e la composizione visiva, come in una sequenza di montaggio cinematografico. Le microsequenze Un’altra caratteristica distintiva della pagina destrutturata di Jim Steranko è l’uso di microsequenze. Spesso, rappresenta una singola azione o un’emozione attraverso una serie di vignette minuziose che esplorano ogni dettaglio. Questo rallentamento del tempo narrativo crea una sensazione di intensità e introspezione, come se il lettore stesse entrando nella mente del personaggio in quel momento specifico. Queste microsequenze sono particolarmente efficaci nel rappresentare emozioni sottili o gesti intimi, permettendo a Steranko di esplorare la psicologia dei suoi personaggi in profondità. La frammentazione delle vignette diventa così uno strumento per creare una narrazione più intima e soggettiva, dove ogni piccolo dettaglio assume un significato profondo. Sequenze di vignette piccole e ravvicinate danno la sensazione di una rapida successione di eventi, Steranko le utilizza anche nelle sequenze d’azione, per rappresentare il caos o la velocità. Le splash page Steranko destruttura la pagina anche dando molto spazio alle splash page. Una singola immagine domina l’intera pagina (o persino più pagine), catturando il momento più drammatico o iconico della storia. Questa tecnica, tipica del fumetto americano, viene portata da Steranko a un livello superiore grazie alla sua capacità di combinare l’azione con una composizione raffinata e un’estetica d’avanguardia. Le splash page di Jim Steranko non sono solo immagini decorative, ma strumenti narrativi fondamentali. Le utilizza per dare una pausa visiva al lettore, un momento in cui il ritmo della narrazione rallenta per dare maggiore enfasi all’evento o all’azione rappresentata. Queste pagine sono spesso cariche di intensità emotiva, catturando l’apice di una situazione drammatica. Che si tratti di un’esplosione inaspettata, di una rivelazione scioccante o di un momento di introspezione del protagonista, la splash page offre uno spazio in cui il lettore può assorbire pienamente il significato del momento. La pop art Le tavole di Nick Fury realizzate da Steranko sono profondamente influenzate dalla pop art, in particolare nell’uso di colori piatti e accesi, e nell’integrazione di motivi grafici presi dalla cultura popolare. La pop art è caratterizzata dall’uso di immagini derivate dalla cultura di massa, come la pubblicità, il cinema e i fumetti stessi. Steranko, ha integrato questo linguaggio visivo nel suo lavoro, adottando una sensibilità estetica che rifletteva il consumismo e l’immaginario mediatico. Le sue pagine mostrano spesso immagini che sembrano ispirate a poster pubblicitari o a cartelloni cinematografici, con l’uso di colori brillanti, contrasti netti e figure stilizzate. In alcune tavole Steranko fa uso di immagini iconiche e ripetitive, come la ripetizione di simboli o di figure eroiche, evocando le opere di artisti pop come Andy Warhol e Roy Lichtenstein, che usavano ripetizioni seriali per commentare l’effetto dell’immagine nella cultura di massa. Steranko incorpora elementi stilizzati, figure geometriche e pattern ripetitivi, che creano un effetto visivo vibrante e moderno. L’optical art Attraverso l’introduzione di elementi grafici presi a prestito dall’optical art, Steranko riesce a mettere in luce in modo perfetto l’aspetto onirico delle sue storie. In molti episodi Nick Fury vive in una realtà sospesa tra sogno e veglia, e Steranko usa la frammentazione visiva per esprimere questo senso di alienazione e di immersione nel subconscio. Le tavole diventano frammenti di sogni, dove il tempo e lo spazio si piegano alle leggi della mente, e la logica lineare viene messa da parte. Steranko spesso inserisce illusioni ottiche e geometrie surreali nelle sue tavole per rappresentare la distorsione della realtà e del tempo. Per esempio, può usare spirali, forme labirintiche o linee diagonali per dare la sensazione di disorientamento o per trasportare il lettore in una dimensione astratta dove le regole del mondo fisico non si applicano. In questo modo le vignette si rompono, si sovrappongono o si fondono, creando un effetto surreale che amplifica il distacco dalla realtà. Grazie alla op-art, Steranko riesce a tradurre visivamente la complessità della psiche umana, rendendo la pagina un riflesso del mondo interiore. Il surrealismo Il surrealismo grafico è un altro aspetto chiave del lavoro di Steranko. Le sue tavole destrutturate a volte ricordano opere di artisti surrealisti come Salvador Dalí o René Magritte, dove gli elementi visivi si deformano e si mescolano per creare nuove interpretazioni della realtà. Steranko ha attinto al surrealismo per creare atmosfere oniriche e destabilizzanti, dove la realtà viene distorta e frantumata. Elementi che sembrano normali si trasformano in visioni surreali, attraverso l’uso di forme geometriche distorte, oggetti fuori scala, e immagini che sfidano la logica fisica. Questo è evidente in molte delle sue sequenze psicologiche, dove lo spazio si piega e si trasforma in paesaggi mentali, come fossero visioni da sogno. I mondi che Steranko crea sfidano la razionalità con scene che combinano oggetti ordinari in contesti straordinari come avveniva nei quadri surrealisti. Attraverso questa estetica, astratta e simbolica, vengono rappresentati gli stati mentali o emotivi dei personaggi, come quando Nick Fury viene sottoposto a lavaggi del cervello o cade in stati di allucinazione indotti dai suoi nemici. La psichedelia Steranko era anche un maestro nel creare pagine che catturavano l’estetica psichedelica degli anni sessanta, con immagini che sembrano uscire da un trip onirico. In alcuni numeri di Nick Fury, Steranko fonde vignette e immagini in modo quasi astratto, con forme geometriche e colori vibranti che suggeriscono uno stato alterato della mente. L’uso di elementi psichedelici da parte di Jim Steranko rifletteva il clima culturale di quel decennio, quando la controcultura e il movimento psichedelico stavano esplorando “nuove dimensioni della coscienza”, spesso attraverso l’uso di droghe come l’Lsd. Steranko porta queste influenze nelle sue storie di Nick Fury attraverso forme astratte e sequenze visive distorte che sembrano rappresentare viaggi mentali o allucinazioni. Sono tavole di fumetti che diventano un caleidoscopio di colori e forme, dove le vignette si trasformano in spirali ipnotiche, motivi geometrici che vibrano, o esplosioni di luce e colore. Questo ricrea visivamente l’esperienza psichedelica, dando al lettore la sensazione di essere trasportato in un’altra dimensione. Il simbolismo Le pagine destrutturate di Jim Steranko su Nick Fury non sono solo frammenti di azione, ma spesso contengono simbolismi e iconografie. Steranko usa immagini simboliche per esplorare temi come il potere, la paranoia, e la confusione mentale. I suoi paesaggi surreali sono spesso popolati da figure archetipiche o oggetti simbolici che rappresentano il “subconscio” dei personaggi. Queste visioni oniriche aggiungono profondità ai racconti di spionaggio, elevandoli oltre il puro intrattenimento e trasformandoli in riflessioni più profonde sulla psiche umana. Le vignette di Jim Steranko, ricche di simbolismi come labirinti, spirali e scale infinite, ricordano i lavori di artisti come Yves Tanguy o Max Ernst, e mettono in discussione la percezione del lettore. Spesso nelle immagini di combattimento il disegno può essere riempito di motivi ripetitivi, simboli astratti o immagini che richiamano la guerra e la tecnologia. Il subconscio La forma delle vignette di Jim Steranko non è mai casuale, riflette sempre lo stato d’animo dei personaggi o il tema della storia. In molte sue tavole la forma delle vignette si allunga o si restringe a seconda dell’intensità emotiva, o addirittura si frammenta in piccole sequenze ripetitive per suggerire ossessione o desiderio. Steranko utilizza simbolismi ricchi e potenti per rappresentare il subconscio dei suoi personaggi. Gli oggetti che appaiono nelle tavole, come orologi, specchi o labirinti, sono spesso metafore visive del tempo che scorre, della ricerca di verità nascoste o della complessità della mente umana. Questi simboli ricorrenti aiutano a creare una narrazione stratificata in cui il lettore è chiamato a interpretare gli indizi visivi. In alcune scene le maschere e le facce cambiano forma, suggerendo la fluidità dell’identità e il tema dell’inganno, sia esterno che interno. Questi elementi contribuiscono a creare un senso di instabilità mentale, dove il confine tra realtà e immaginazione è costantemente messo in discussione. L’erotismo L’erotismo, tema nascosto ma onnipresente nelle tavole di Jim Steranko, trova una sua forma espressiva nella struttura fluida delle sue pagine. Le linee morbide e sinuose che definiscono i corpi dei personaggi si intrecciano con la disposizione libera delle vignette, suggerendo un’atmosfera di intimità e desiderio che non potrebbe essere trasmessa con una disposizione più tradizionale. Steranko non utilizza mai l’erotismo in modo esplicito, ma piuttosto suggerisce una forte tensione sessuale tra i personaggi attraverso i loro dialoghi, i movimenti e le espressioni facciali. In Nick Fury, le interazioni tra Fury e l’assistente Valentina, così come con altre donne, sono cariche di attrazione implicita. Lo sguardo di Fury o un gesto apparentemente casuale possono trasmettere un intero sottotesto di desiderio. Questa tensione è spesso amplificata da scelte stilistiche come inquadrature ravvicinate, che sottolineano dettagli come gli occhi, le labbra o le mani dei personaggi, creando una connessione intima tra di loro. Steranko ha dimostrato che la forma può essere importante quanto il contenuto nella narrazione a fumetti, e che la destrutturazione visiva può amplificare la potenza della storia, trasformando la pagina in uno spazio espressivo che rispecchia la mente umana, con tutte le sue complessità e sfumature. Le pagine destrutturate di Jim Steranko su Nick Fury non sono semplicemente un esercizio stilistico, ma rappresentano un’evoluzione radicale nella narrazione a fumetti, portando il medium a un livello nuovo di sperimentazione visiva e profondità narrativa. Il suo approccio ha lasciato un’impronta duratura nel mondo del fumetto, ispirando generazioni di artisti a pensare al fumetto non solo come un mezzo per raccontare storie, ma come una forma d’arte autonoma, in cui il disegno e la narrazione si fondono in un’esperienza visiva unica. Navigazione articoli MATITE BLU 403 WARLOCK DI JIM STARLIN, UN EROE ESISTENZIALISTA