Il disco Gli Uncle Acid and the Deadbeats ritornano sulla scena musicale con una delle produzioni più originali e affascinanti della loro carriera, probabilmente la più incisiva dai tempi del celebre Mind Control del 2013: Nell’ Ora Blu. Guidato dall’enigmatico e carismatico frontman Kevin Starrs, il gruppo ha dato vita a un vero e proprio concept album, un’opera ambiziosa e intricata che si ispira apertamente al cinema giallo italiano degli anni ’60 e ’70, che ha prodotto dei veri e propri cult movies. Questa opera è principalmente frutto della visione artistica del leader della band, Kevin Starrs, che qui si cimenta quasi interamente da solo nella composizione e nell’esecuzione della musica, mettendo in secondo piano la formazione tradizionale del gruppo. Starrs, noto appassionato di cinema oltre che musicista, ha più volte espresso il desiderio di poter realizzare un film vero e proprio e non potendo concretizzare direttamente questo sogno, ha scelto di realizzare una sorta di colonna sonora immaginaria per un thriller inquietante e oscuro. Il risultato è un album che richiama le colonne sonore cinematografiche degli anni ’70, ricco di momenti atmosferici, tensioni narrative e passaggi strumentali evocativi. Starrs ambienta la sua narrazione musicale intorno a una trama di corruzione e vendetta, in cui un imprenditore senza scrupoli cade vittima delle stesse persone che ha sfruttato e ingannato. La scelta di arricchire la narrazione con parti recitate e dialoghi inseriti tra i brani può inizialmente creare spaesamento, specialmente per chi è abituato ad ascolti più diretti. Cosa ancora più straniante potrebbe essere rappresentato dalla lingua poiché, come i titoli, anche le parti recitate inserite tra i brani sono tutte in italiano. È un ostacolo significativo alla completa fruizione del disco, tranne che per noi abitanti del Bel Paese, che potrebbe risultare ostica per il pubblico internazionale che non padroneggia l’italiano, limitando la comprensione della trama che accompagna l’ascolto. D’altra parte, per chi comprende la lingua, l’esperienza risulta ancora più coinvolgente e cinematografica, offrendo una profondità narrativa e un impatto emozionale notevoli. La storia e il cast L’album narra la vicenda di Giovanni Scarano, un politico corrotto che sfrutta il suo potere per arricchirsi a danno della cittadina che amministra. Quando un imprenditore onesto, ridotto in rovina dall’avidità di Scarano, decide di vendicarsi, una serie di minacce telefoniche degenerano rapidamente in una spirale di persecuzione e violenza. Starrs gestisce il ritmo narrativo sfruttando elementi simbolici e suggestivi, come il suono insistente di telefoni che squillano o brevi ed intensi dialoghi registrati, alimentando il senso di tensione e angoscia. L’ascolto dell’album risulta sorprendentemente visivo e immersivo, con atmosfere sonore che rimandano ai drammi inquietanti di Cinecittà e richiamano le suggestioni dei primi capolavori di Dario Argento. La scelta di utilizzare le voci di attori iconici come Franco Nero, Luc Merenda, Edwige Fenech, Giovanni Lombardo Radice e Massimo Vanni, dona autenticità e carisma ai passaggi recitati, dando vita a riusciti e intensi momenti e donando profondità all’ascolto. Le tracce Composto da ben 19 tracce, il disco è pensato per essere assaporato lentamente, lasciando che ogni brano rappresenti idealmente una scena cinematografica. Strumenti come l’organo, il pianoforte e sofisticati effetti sonori sono usati con efficacia per esplorare diversi stati d’animo. Si va da brani come la struggente title track, Nell’ Ora Blu, capace di emozionare profondamente con arrangiamenti delicati e sognanti, ad altri come Vendetta (Tema), che ricordano i migliori Goblin e le colonne sonore anni’70 dei film di genere, dalla disperata fuga sonora di Guidando Veloce Verso La Campagna, fino all’eleganza malinconica di Cocktail Party. Solo la Morte Ti Ammanetta recupera invece con vigore l’essenza psichedelica tipica della band, combinando atmosfere epiche a voci eteree in maniera magistrale. La forza di Il Gato Morto è sostenuta da melodie accattivanti impreziosite da una chitarra particolarmente ispirata. In Giustizia Di Strada — Lavora Fino Alla Morte, l’atmosfera vintage dominata dall’organo e dalle delicate armonie vocali crea un piacevole contrasto, regalando al brano una dimensione intimista. È invece la psichedelia sperimentale e avvolgente a caratterizzare Il Sole Sorge Sempre, garantendo un ulteriore balzo in avanti ai confini creativi della band. L’eclettismo dell’album va oltre, raggiungendo anche il jazz vintage e sinfonico con Pomeriggio di Novembre Nel Parco — Occhi che Osservano, una composizione malinconica che, attraverso passaggi strumentali morbidi e sussurrati, si sviluppa lentamente. L’album non rinuncia neanche a momenti più caratteristici, come dimostra il pezzo synth-rock Il Ritorno Del Chiamante Silenzioso, omaggio esplicito alle sonorità degli anni ’80. Brani dal titolo decisamente eloquente come La Bara Resterà Chiusa, Tortura Al Telefono e Resti Umani, sono destinati agli appassionati di horror classico e del metal più oscuro.Tuttavia, la promessa di creare qualcosa di totalmente nuovo è rispettata solo in parte. Sebbene l’idea di realizzare la colonna sonora per un immaginario film giallo sia originale e nonostante la dichiarata intenzione di distaccarsi dal loro tipico sound, l’atmosfera oscura tipica di questo genere era di fatto una caratteristica già consolidata della band. Nonostante Starrs tenti di allontanarsi dalla sua identità artistica abituale, il suo stile distintivo emerge chiaramente e perfino un brano insolito e perturbante come Tortura Al Telefono contiene elementi sufficienti per riconoscere l’inconfondibile stile della band di Cambridge, che mantiene fedelmente la sua impronta doom psichedelica, dimostrando (diciamolo, fortunatamente) l’impossibilità di separarsi completamente dal proprio background musicale. E in definitiva? In definitiva, Nell’ Ora Blu si può considerare un album pienamente riuscito e una grande realizzazione artistica. La musica è particolarmente suggestiva e coinvolgente, ricca di immagini sonore vivide che accompagnano l’ascoltatore per tutta la sua durata. Pur mantenendo un legame evidente con lo stile tradizionale degli Uncle Acid, la band esplora territori sonori nuovi, superando il semplice doom psichedelico e offrendo un’esperienza originale e ben curata. È un lavoro consigliato a chiunque sia interessato a un viaggio musicale insolito e stimolante. È un dato di fatto che Nell’ Ora Blu non è certamente un album convenzionale o immediato, bensì un’opera che sfida le aspettativa dell’ascoltatore, che sia un fan di vecchia data, un neofita o un semplice curioso. Allo stesso modo, chiunque sia disposto a lasciarsi trasportare in questo universo musicale complesso e affascinante sarà ricompensato da un’esperienza profonda e ricca di sfumature, destinata a restare impressa nel tempo. Ma questo album è anche (e forse soprattutto) un particolare e interessante esperimento di storytelling musicale, in cui la narrazione e l’aspetto sonoro si fondono perfettamente per creare un’esperienza particolare e a tratti strana, ma di certo unica. L’audacia di Uncle Acid nell’esplorare nuove sonorità e approcci narrativi rappresenta una scelta coraggiosa e ammirevole, che dimostra quanto Starrs e la band siano disposti a mettersi in gioco per offrire al proprio pubblico qualcosa di veramente speciale e distintivo. L’ascolto di questo album, accurato e originale, è caldamente consigliato a chiunque sia pronto a lasciarsi trasportare in territori sonori insoliti e stimolanti. Vale infine la pena sottolineare quanto l’album sia efficace nell’offrire una narrazione musicale che sembri quasi tangibile, con un’attenzione ai dettagli che lo renda memorabile a lungo termine. Anche se non si tratta di un’opera immediata e facilmente accessibile, l’antitesi del commerciale, chi avrà la pazienza di immergersi completamente in Nell’ Ora Blu troverà una ricompensa artistica rara, in grado di evocare emozioni profonde e inquietanti. Starrs e la sua band hanno creato un’opera che non solo omaggia un genere cinematografico amatissimo, ma dimostra che il doom psichedelico può ancora evolversi, offrendo ascolti intensi e sorprendenti. Con questo loro sesto album, Uncle Acid and the Deadbeats, si confermano una tra le band più innovative e originali del panorama musicale contemporaneo, di genere e non solo. Una proposta creativa sempre fresca e mai banale, una grande riuscita artistica capace di sorprendere continuamente l’ascoltatore con colpi di scena imprevedibili, fanno del quartetto inglese una realtà tangibile nel panorama musicale di questi ultimi anni. Senza ombra di dubbio, Nell’ Ora Blu è un disco meritevole di un ascolto attento e ripetuto, così da coglierne appieno tutta la sua complessità e il suo fascino. Non lasciatevelo scappare, sarebbe un vero peccato. ... NEORETROCULT Uncle Acid & The DeadBeats Nell’Ora Blu psychedelic doom psychedelic metal stoner Rise Above Records 10-05-2024 track list Il sole sorge sempre — 5:19 Giustizia di strada – Lavora fino alla morte — 4:41 La vipera — 3:36 Vendetta (tema) — 3:11 La bara resterà chiusa — 3:04 Cocktail party — 1:37 Il tesoro di Sardegna — 6:00 Nell’ora blu — 5:29 Il chiamante silenzioso — 2:39 Tortura al telefono — 3:23 Pomeriggio di novembre nel parco – Occhi che osservano — 7:22 Il ritorno del chiamante silenzioso — 4:13 Solo la morte ti ammanetta — 4:14 Il gatto morto — 9:17 Guidando veloce verso la campagna — 2:35 L’omicidio — 2:00 Resti umani — 8:37 Sorge anche il sole — 3:25 Ritorno all’oscurità — 1:14 voci narranti Franco Nero, Edwige Fenech, Luc Merenda, Massimo Vanni, Giovanni Lombardo Radice band Kevin “K.R.” Starrs (Uncle Acid) — voce, chitarra, organo Vaughn Stokes — chitarra, cori Justin Smith — basso Jon Rice — batteria Navigazione articoli STASERA IN RADIO TASCABILI EROTICI, COCA COLA E MUSICA