La DC Comics è la casa editrice che ha creato il mito del supereroe nel mondo dei fumetti, grazie al lancio di Superman nel numero 1 di Action Comics del 1938, successo bissato l’anno successivo con l’arrivo nelle edicole di Batman sulle pagine di Detective Comics n. 26. Da lì in poi, ogni casa editrice ha cercato di produrre i propri “Superman & Batman” con risultati non sempre riusciti, ma soltanto la Marvel, circa vent’anni dopo, nel 1961, è riuscita a produrre un parco personaggi di successo pari a quello della rivale, tanto da diventare un secondo polo da opporsi, e talvolta addirittura superare, in popolarità, i supereroi della DC. Abbiamo visto in un articolo apposito le differenze tra i due universi narrativi, solo apparentemente simili, ma la Marvel in diversi occasioni ha omaggiato i personaggi più iconici della rivale, creando dei veri e propri “cloni” degli eroi della “Distinta Concorrenza” che hanno interagito, a volte collaborando e a volte scontrandosi, con i paladini della “Casa delle Idee”. Di seguito abbiamo analizzato gli omaggi più rilevanti. SUPERMAN HYPERION La Marvel ha creato diverse versioni del primo dei supereroi, provenienti da vari universi paralleli. La prima di queste varianti era “malvagia”, facente parte dello Squadrone Sinistro, creata da Roy Thomas e Sal Buscema con l’intento di farlo lottare con i più potenti degli eroi della propria scuderia, ossia Thor (nella serie dedicata ai Vendicatori) e ovviamente Hulk (sulle pagine dei Difensori). La versione più importante di Hyperion è stata sicuramente quella “buona”, facente parte dello Squadrone Supremo, sempre creata da Roy Thomas e John Buscema su The Avengers (vol. 1) n. 85 nel 1971. Il suo nome terrestre è Mark Milton, ed è l’ultimo membro della razza degli Eterni di quell’universo (Terra 712). Cresciuto da due genitori terrestri, è divenuto il principale supereroe della sua Terra usando i suoi poteri a fin di bene. Il suo acerrimo nemico è Master Menace, uno scienziato dotato di armatura che è il corrispettivo di Lex Luthor. Hyperion ha tutti i poteri di Superman (volo, velocità, invulnerabilità, superforza, vista calorifica) e, come detto, si è scontrato in diverse occasioni con Vendicatori, mettendo alla prova la sua forza contro il dio del tuono Thor. Momento di gloria: l’apice della sua vita editoriale è avvenuto nella miniserie del 1985 dedicata alla Squadrone Supremo scritta dal compianto Mark Gruenwald, in cui, a seguito dei disordini mondiali provocati dallo Squadrone, a causa del controllo mentale subito da un supercriminale chiamato Overlord, Hyperion suggerisce ai suoi compagni di prendere il controllo del paese per ristabilire l’ordine sociale, dando così via al programma Utopia. Sotto la leadership di Hyperion lo Squadrone impone il controllo delle armi e la rieducazione mentale dei criminali, riprogrammandoli in modo che non possano più nuocere alla popolazione. Nonostante le buone intenzioni, però, il programma di Hyperion non è esente da difetti, e ha scatenato del malcontento, in primis in Nottolone, suo grande amico ed ex alleato, che si oppone al programma, dando vita ad una sorta di guerra civile tra eroi. In questo arco narrativo, Hyperion lotta con una versione malvagia di sé stesso (fatta arrivare nel suo universo da Master Menace) e inizia una relazione con Power Princess, ossia la Wonder Woman di questo universo. GLADIATORE Alieno della razza degli Strontiani, al servizio della Guardia Imperiale dell’impero Shi’Ar, Gladiatore è anch’egli un omaggio a Superman. Infatti, ha tutto il campionario dei poteri dell’ultimo figlio di Krypton, incluso il super-respiro in grado di congelare gli avversari. Creato da Chris Claremont e Dave Cockrum su X-Men n. 107 del 1977, era, come tutti i personaggi della Guardia Imperiale, un omaggio alla Legione dei Supereroi, di cui Gladiatore è il corrispettivo di Superboy. Il suo nome di batterismo, Kallark, è una crasi tra Kal-El e Clark Kent, i due nomi di Superman. Il suo caratteristico taglio di capelli alla moicana è un omaggio a Omac, personaggio creato da Jack Kirby per la DC. Momento di gloria: Gladiatore appare ogni qualvolta viene tirato in ballo l’impero Shi’Ar. Sicuramente un momento importante per lui è stata la lotta per la vita di Jean Grey, avvenuta nel celebre Uncanny X-Men n. 137 del 1980, in cui si batte con un altro “uomo d’acciaio” ovvero Colosso, e vince. Probabilmente il suo momento migliore è stato su Fantastc Four n. 249 del 1982, in cui, su testi e disegni di John Byrne, Kallark scende sulla Terra alla ricerca di prigionieri fuggiaschi Skrull, battendosi contro i Fantastici Quattro, arrivando a sollevare addirittura il Baxter Building, in una storia la cui copertina iconica è stata ripresa dallo stesso Byrne quando andò a curare la testata di Superman quattro anni dopo. SENTRY Protagonista di diverse miniserie, Sentry è stato presentato come “scherzo” ai lettori, facendo loro credere che si trattasse di un progetto di Stan Lee mai pubblicato e poi riproposto. La sua prima apparizione risale al 2000 in una mini scritta da Paul Jenkins e disegnata da Jae Lee. In questa, Robert “Bob” Reynolds, un comune uomo del ceto medio, ricorda di essere stato Sentry, il più potente supereroe del mondo. Nei suoi ricordi lo vediamo interagire con i Fantastici Quattro, con l’Uomo Ragno e Hulk, anche se questi non sembrano ricordarsi di lui. Ma ora che il suo arcinemico, Void, sta tornando, anche il “Guardiano Dorato del bene” deve tornare in azione. Void e Sentry sono la stessa persona che soffre di doppia personalità e, vista l’impossibilità di sconfiggere sé stesso, Reynolds ha chiesto a Reed Richards e al Dottor Strange di cancellare dal resto del mondo, e da sè stesso, il ricordo di Sentry e di Void. Nel 2005 Brian Michael Bendis riprende il personaggio e lo fa unire ai Nuovi Vendicatori; tra alti e bassi questo potente supereroe appare con una certa costanza nel MU, fino al 2013, quando muore durante il maxi evento Siege, ucciso da Thor, con il consenso della sua parte buona, in quanto Void aveva ormai preso il controllo. Sentry ha un background molto diverso da Superman; non è un alieno, non ha un’identità segreta ed è in realtà un ex tossicodipendete divenuto potente come “milioni di soli che esplodono” per aver assunto un siero del super-soldato infinitamente più potente di quello assunto da Capitan America, allo scopo di “sballarsi”… ma i suoi superpoteri, il mantello e il costume dotato di una grossa “S” sono un palese omaggio all’Uomo d’Acciaio. Momento di gloria: Sentry ha un certo peso nella saga World World Hulk, in quanto pare essere l’unico in grado di opporsi allo Sfregio Verde, ossia una versione di Hulk infuriata e dalla forza incontrastabile. Sentry per battersi con Hulk deve superare una brutta agorafobia (paura degli spazi aperti), arrivando a una sorta di pareggio, con i due ormai esausti e con Bob Reynolds che paradossalmente ringrazia Hulk “per averlo fermato” prima che perdesse del tutto il controllo. BATMAN NOTTOLONE (X 2) Come per Hyperion, di Nottolone ne esistono diverse versioni, tutte create da Roy Thomas e da Sal Buscema. Una versione malvagia, membro dello Squadrone Sinistro, fa parte dell’universo canonico 616. Kyle Richmond era un ricco e viziato milionario, orfano di madre in tenera età e cresciuto da un padre assente. Ottiene le sue capacità grazie a una pozione alchemica che gli ha guarito il soffio al cuore di cui soffriva e gli ha donato delle doti atletiche in grado di competere con lottatori del calibro di Capitan America e Devil. Sulle pagine di Defenders n. 13/14 Nottolone si ravvede, disertando dallo Squadrone Sinistro e unendosi al non-gruppo del Dottor Strange, Hulk e Namor, abbandonando il costume simile a Batman per averne uno da rapace in grado di farlo volare, che lo caratterizzerà negli anni a venire. Nei panni di Richmond aveva un maggiordomo afroamericano di nome Jean Claude Pennyworth, lo stesso cognome del più celebre Alfred, maggiordomo di casa Wayne. Anche lo Squadrone Supremo di Terra 712 aveva un Kyle Richmond/ Nottolone, che utilizza un costume azzurro e nero più simile a Batman, e che è diventanto presidente degli Stati Uniti della sua Terra, prima del “colpo di stato” di Hyperion. Momento di gloria: il Nottolone di Terra 616 è stato l’uomo di punta della serie dei Difensori per quasi un decennio, dal 1974 al 1982, quando apparentemente muore per scongiurare il bombardamento dell’Unione Sovietica (Defenders n. 106). Viene resuscitato nel 1998 ma da allora non riuscirà più ad ottenere la rilevanza che aveva nella serie dei Difensori. Nottolone di Terra 712, invece, nella miniserie Squadrone Supremo di Mark Gruenwald, contrasta un team di ex villain chiamati Redentori che attaccano lo Squadrone, che ha lasciato a causa del programma Utopia. Con un astuto stratagemma, riuscirà ad inserire delle spie nello Squadrone, che agendo come “cavallo di Troia” gli darà un vantaggio a livello numerico grazie al quale dominerà l’inevitabile scontro tra le due fazioni di supereroi, ma subirà anch’egli un tradimento quando una sua compagna di squadra, Foxfire, gli procurerà un infarto con i suoi poteri, uccidendolo. Le sue parole però convinceranno Hyperion a terminare con il programma Utopia e a restituire il controllo degli Usa ai politici. (Per approfondimenti, vedi gli articoli dedicati a Nottolone e allo Squadrone Supremo). MOON KNIGHT Creato da Doug Moench e Don Perlin come avversario di Licantropus (Werewolf by Night) nel n. 32 della sua serie omonima, con il tempo Moon Knight si è ritagliato il proprio ruolo nel vasto parco di supereroi della Marvel, diventando l’ennesimo giustiziere urbano di New York. Marc Spector, ex pugile, ex marine ed ex mercenario, dopo essere rimasto quasi ucciso per essersi ribellato al suo capo mentre saccheggiavano un scavo archeologico in Egitto, ha una visione del dio egizio Khonshu, e ritiene di diventare il suo avatar sulla Terra per dispensare la sua giustizia. Grazie alla fortuna guadagnata grazie alla sua attività di mercenario, si costruisce dei gadget da battaglia, dei mezzi di trasporto e un costume ispirati al design della Luna, così come Batman ha preso ispirazione dal pipistrello. Moon Knight ha anche un collaboratore, Jean Paul Duchamp detto “Frenchie”, che ricalca un po’ una figura a metà tra Alfred e Robin, il quale pilota il suo Moon-Copter. Miliardario, con un quartier generale sotto una villa a Long Island, mantello e gadget a forma di Luna, Moon Knight è palesemente un Batman in casa Marvel. Nel corso degli anni si è distinto dal Cavaliere Oscuro DC in quanto lo hanno caratterizzato con un disturbo dissociativo dell’identità, quando scopriamo che Steven Grant e Jake Lockley, inizialmente creati come identità fittizie utilizzate da Marc Spector, sono in realtà altre personalità che a turno prendono il controllo. Momento di Gloria: tra alti e bassi Moon Knight ha sempre avuto un certo successo tra i Marvel fan, tanto che è stato protagonista di diverse serie regolari (dal 1980 al 2018 sono circa 8). A oggi conta anche una serie tv uscita nel 2022, dove viene interpretato da Oscar Isaac. SUDARIO Apparso per la prima volta su Super-Villain Team Up n. 5 nel 1976, Sudario è stato creato da Steve Englehart proprio come omaggio a Batman e a The Shadow, un personaggio delle pulp degli negli anni Trenta. Dopo che ha visto i suoi genitori uccisi dai criminali, il piccolo Max Coleridge giura vendetta. Una volta cresciuto, va in Oriente per affinarsi nelle arti marziali. Si unisce al culto di Kalì, dove tempra il suo corpo in diverse discipline, prima di diplomarsi e venire privato della vista dal rito che gli fornirà una sorta di “percezione extrasensoriale”. Tornato negli States, indossa un costume nero, con tanto di cappuccio e mantello, e facendosi chiamare Sudario inizia a combattere il crimine. Durante una lotta contro il Teschio Rosso al fianco di Capitan America, Sudario viene colpito da un raggio dal Teschio, che con il tempo gli fornisce la capacità di controllare la Forza Oscura, una forza extra-dimensionale che lui solitamente utilizza in una forma gassosa emettendo una specie di “fumo nero” che cosparge oscurità intorno a sé, togliendo così alla vista ai nemici. Sudario agisce in California, quasi sempre a San Francisco, apparendo nella serie dedicata alla Donna Ragno. Momento di Gloria: Sudario non è mai stato un personaggio di spicco della Marvel, anche perché non agisce a New York, ma quando l’azione di sposta sulla Costa Ovest, Sudario appare come punto di riferimento. Probabilmente il suo apice è stato quando ha guidato il Night Shift, un gruppo composto da ex criminali, quasi tutti ex nemici della Donna Ragno, con cui spesso interagiva con altri supereroi. LANTERNA VERDE NOVA Nova, il razzo umano, è stato creato da Marv Wolfman e John Buscema nel 1978 per riprendere le tematiche liceali che erano state la fortuna dell’Uomo Ragno. Il giovane Richard “Richie” Rider viene scelto da un alieno morente per ottenere i poteri di un centurione Nova appartenente ai Nova Corps, un corpo di poliziotti interstellari. Richie ottiene capacità di volo, parziale invulnerabilità e superforza, e cerca di barcamenarsi tra i suoi doveri di studente di liceo e il suo ruolo di supereroe. La serie dura 25 episodi e ha poco a che vedere con Lanterna Verde, se non per le origini che sono uguali a quelle di Hal Jordan. Negli ultimi numeri si parla del corpo dei Nova su Xandar, ma la serie chiude prima di approfondire la cosa. Nel corso dei decenni però il personaggio di Nova viene ripreso e anche il relativo corpo viene approfondito, mostrando come diverse razze aliene indossino lo stesso casco e l’uniforme di Richard Rider, proprio come il Corpo di Lanterne Verdi ha diversi alieni che indossano lo stesso costume di Hal Jordan. Così come nell’universo DC ci sono diversi personaggi che hanno il titolo di Lanterna Verde, anche nella Marvel ci sono due terresti con i poteri dei Nova Corps: oltre a Richie Rider, la Marvel ha introdotto nel 2013 Sam Alexander, un adolescente creato da Jeph Loeb ed Ed McGuinnes. Momento di Gloria: Nova ha esordito con una serie regolare a lui dedicata, ma probabilmente il suo momento di maggiore notorietà è stato nel 2006 nella saga Annihilation, in cui Richard Rider guida la resistenza di supereroi spaziali (molto simile ai Guardiani della Galassia visti nei film dell’Mcu) contro l’orda Annihilantion, dei terribili mostri insettoidi agli ordini di Annihilus, signore della zona Negativa, che sta distruggendo la vita nella Galassia. QUASAR Creato nel 1978 originariamente come Marvel Boy e ribattezzato in seguito, Quasar è inizialmente stato una guest star che appariva nei vari titoli Marvel, ma verso la fine degli anni Ottanta divenne un membro fisso dei Vendicatori e in seguito ebbe addirittura una serie regolare. Wendell Elvis Vaughn era un membro dell’accademia dello Shield; nonostante le sue qualità non venne ritenuto idoneo a diventare un agente sul campo in quanto gli mancava la volontà di uccidere. Venne mandato come responsabile della sicurezza al progetto Pegasus, dove si stava tenendo un esperimento su misteriose bande quantiche. Quando i tecnoterroristi dell’Aim attaccarono la base, Wendell prese le bande per difendersi e respingere l’attacco. Grazie ad esse poteva volare e creare dei costrutti solidi di varie dimensioni… proprio come fa l’anello in dotazione alle Lanterne Verdi. L’ispirazione è palese, in questo senso. Mark Gruenwald prese in carico Quasar insieme a Paul Ryan nella serie a lui dedicata nel 1989. Durante questo periodo Quasar assunse il ruolo di protettore dell’universo appartenuto al defunto Mar Vell. Ulteriore omaggio a Lanterna Verde fu il fatto che Gruenwald gli fece stringere amicizia con Makkari, membro degli Eterni dotato di supervelocità (e vestito di rosso) che richiamava l’amicizia di Hal Jordan aveva con Flash. Momento di Gloria: mentre era in corso la sua serie, durata ben 60 episodi, Quasar è stato l’eroe cosmico di punta della Marvel, prendendo parte a vari crossover, come il Guanto dell’Infinito e Operazione: Tempesta nella Galassia. BLACK CANARY MIMO Non siamo del tutto convinti che Occhio di Falco possa definirsi la versione Marvel di Freccia Verde: vero è che entrambi sono arcieri infallibili (per di più biondi) dotati di una faretra di frecce dai vari utilizzi (esplosive, a gas, a ventosa), ma crediamo che questa somiglianza sia dovuta all’origine comune di entrambi i personaggi, ossia Robin Hood. Infatti Freccia Verde, tolto l’uso dell’arco, era una copia di Batman (con tanto di sidekick, freccia-mobile e freccia-caverna) mentre Occhio di Falco è stato concepito come avversario, seppur onorevole, di Iron Man. Inoltre è stata la personalità ribelle ma dal cuore tenero di Occhio di Falco a fungere da modello per la nuova versione di Freccia Verde degli anni Settanta (a opera di Denny O’Neil). No, non siamo convinti che Occhio di Falco sia la versione di Freccia Verde, ma siamo assolutamente certi che invece sua moglie, la bionda Mimo, sia un voluto omaggio alla Black Canary della DC. Un’eroina bionda che ha utilizzato come nome in codice quello di un piccolo volatile, esperta di arti marziali, che si accompagna a un arciere, veste di scuro e ha le gambe ben in mostra… beh, direi che la cosa sia abbastanza palese. Creata originariamente come personaggio di sostegno in Ka-Zar su Astonish Tales n. 6, nel 1971, per mano di Gerry Conway e Barry W. Smith, inizialmente Barbara “Bobbi” Morse era un agente dello Shield – la numero 19 – innamorata del tarzanide, ma con l’introduzione di Shanna la Diavolessa, la donna perse a poco a poco spazio, sparendo infine dalla serie. Barbara venne riciclata come eroina mascherata prima con il nome di Cacciatrice e successivamente di Mimo (Mockinbird in inglese) e, per mano di Mark Gruenwald, divenne in seguito la compagna sul campo e nella vita di Occhio di Falco. La coppia Mimo – Occhio di Falco divenne in breve l’analogo Marvel di quella composta da Black Canary e di Freccia Verde, sia sulle pagine di Solo Avengers (inedita in Italia) che di quelle di Vendicatori della Costa Ovest. Momento di Gloria: Mimo è stata una colonna portante di West Coast Avengers, dal primissimo numero del 1984 fino alla chiusura avvenuta sul num 102 nel 1994. Nel corso del decennio, Mimo come detto è stata una presenza fissa della serie. Il suo momento principale probabilmente è stata la sottotrama legata a Phantom Rider, un eroe western che, infatuatosi di lei, droga la donna affinchè lo ami. Una volta tornata in sé Mimo si ribella e uccide l’uomo, venendo meno al codice morale dei Vendicatori e venendo anche perseguitata dallo spettro dell’uomo, cosa che porterà alla rottura con il marito Occhio di Falco. Mimo muore nell’ultimo numero dei Vendicatori della Costa Ovest, ma viene resuscitata nel 2008 da Bendis al termine di Secret Invasion, rivelando che a morire fu una Skrull che aveva sostituito lei. Tuttavia dopo il suo ritorno non ha ricominciato a essere rilevante come lo fu negli anni Ottanta e Novanta. CATWOMAN GATTA NERA Sebbene il suo creatore Marv Wolfman abbia sempre negato l’influenza di Catwoman come fonte di ispirazione per la Gatta Nera, indicando invece un cartone che aveva come protagonista un gattino nero porta sfortuna, è inevitabile non notare la palese somiglianza tra i due personaggi. Felicia Hardy/Gatta nera è al pari di Selina Kyle/Catwoman un’agilissima ladra internazionale, sensuale e con un rapporto di amore e di rivalità con un supereroe, l’Uomo Ragno nel suo caso. Entrambe hanno avuto un percorso di redenzione, ma non hanno mai del tutto abbandonato la via del crimine. Pur avendo una divergenza etica con l’eroe, è pronta a soccorrerlo quando occorre. Una femme fatale ambigua e che agisce con un’etica elastica e molto grigia, le due gatte sono assolutamente paragonabili. Momento di Gloria: La Gatta Nera è una dei comprimari di maggior successo dell’Uomo Ragno, ma senza ombra di dubbio il momento più luminoso della sua vita editoriale è stato all’inizio degli anni Ottanta, quando inizia una love story con il nostro eroe diventando una presenza fissa nella sua serie per circa 7 anni, fino al ritorno di Mary Jane. DARKSEID THANOS Alla lista non può mancare il titano pazzo, Thanos, oggi più popolare che mai grazie ai film del Mcu. Thanos è stato ideato da Jim Starlin come corrispettivo Marvel del temibile Darkseid, il titanno di Apokolips creato da Jack Kirby, uno dei villain più temibili e potenti della DC. La figura imponente e tozza, il volto granitico e la presenza inquietante sono palesemente le stesse, c’è poco altro da aggiungere. Anche Thanos come Darkseid ha delle “serpi in seno” nell’ambito familiare: se il nuovo dio ha Orion, suo figlio, come nemesi, Thanos ha una rivalita con il fratello Eros, noto come Starfox tra i Vendicatori. Momento di Gloria: senza dubbio la saga de Il Guanto dell’Infinto, in cui Thanos raccoglie le 6 gemme dell’infinito che lo rendono onnipotente e, con un semplice schiocco delle dita, ha cancellato metà della vita nell’universo, obbligando gli eroi della Terra a una disperata battaglia per la vita. E GLI ALTRI? Salta all’occhio l’assenza di Aquaman nell’elenco, questo perché rientra in quei casi in cui è la DC ad aver preso ispirazione dalla Marvel. Infatti Namor il Sub Mariner è nato prima di Aquaman (rispettivamente 1939 e 1940) ed è stato il biondo re dei sette mari della DC ad essere un omaggio al personaggio Marvel. Ci sentiamo di escludere anche Quicksilver come derivato di Flash, come nel caso di Occhio di Falco, la matrice in comune è il correre a superevelocità, caratteristica di cui Flash è il principale portatore ma di cui non ha l’esclusiva; entrambi infatti attingono al dio greco Hermes. Quicksilver nasce come avversario degli X-Men, non indossa una maschera, è stato a lungo in coppia con la sorella strega (Scarlet Wtich) e la sua supervelocità è di gran lunga inferiore a quella di Flash. Anche Ant Man e Atom sono simili ma hanno tali differenze da non renderli dei “cloni”: l’alter ego di Ray Palmer è in grado di ridursi a dimensioni microscopiche, mentre quello di Hank Pym si limita, per così dire, a quelle di una formica. In compenso può anche ingrandirsi alle dimensioni di un gigante, nei panni di Golia, e può anche comunicare con gli insetti, cosa che Atom non fa. Infine, molti hanno visto in Visione la versione Marvel di Martian Manhunter; sebbene i due condividano un certo tipo di personalità freddo e razionale, hanno pochi altri punti in comune. Sebbene anche il marziano possa diventare intangibile, possiede una gamma di superpoteri diversa rispetto all’eroe Marvel. Probabilmente le somiglianze sono dovute al fatto che la Visione dei Vendicatori sia stata ispirata dall’omonimo eroe della Timely creato da Joe Simon e Jack Kirby, che come Martian Manhunter era un poliziotto alieno arrivato sulla Terra. Semmai il personaggio a cui Visione somiglia maggiormente è Red Tornado, anch’egli un androide creato da un criminale (il professor T.O. Morrow per l’eroe DC, Ultron per quello della Marvel) ed entrambi hanno una carnagione rosso magenta, ma i poteri sono differenti, quanto basta per distinguerli. Navigazione articoli MATITE BLU 456 BETTIE PAGE, LA PIN UP AMATA DAI FUMETTI