Certi personaggi a volte sembrano agire per volontà propria, sfuggendo al controllo del proprio creatore. Un esempio lampante è il caso di Modok (M.O.D.O.K), villain della Marvel creato da Stan Lee e Jack Kirby che nel tempo si è trasformato in una macchietta comica, un personaggio addirittura protagonista di una serie TV satirica e umoristica. UNA MACCHINA PER UCCIDERE M.O.D.O.K. è un acronimo che sta per “Mental Organism Designed Only for Killing”, ossia “Organismo mentale progettato unicamente per uccidere”. George Tarlenton era un scienziato dell’organizzazione tecno-terroristica nota come A.I.M. (Avanzate Idee Meccaniche) che a causa di un esperimento volto ad accrescere le facoltà intellettuali diventa un mostro dai grandi poteri mentali e ambizioni di conquista. Esordisce nel 1967 su Tales of Suspence n. 94 a opera di Stan Lee e Jack Kirby. La sua storia d’esordio lo vede come una specie di terrificante arma umana, un mostro di Frankeinstein sfuggito al controllo dei suoi creatori dell’Aim. Sharon Carter, la coraggiosa Agente 13 dello Shield amata da Capitan America, si infiltra nell’Aim per saperne di più ma viene catturata e consegnata a Modok. L’eroe a stelle e strisce, inutile dirlo, corre in suo soccorso e addirittura viene spinto dagli stessi agenti dell’Aim affinchè sconfigga il loro stesso leader, ormai fuori controllo. Per tutta la prima parte dell’episodio il nome di Modok viene sussurrato con terrore, come se fosse un demone che non va provocato. All’interno di un sommergibile il temibile nemico si mostra finalmente al Capitano. Una creatura abominevole, con una testa gigantesca e gli arti minuscoli, che per muoversi deve utilizzare una speciale sedia volante. Le sue facoltà mentali sono aumentate così tanto che la sua rapidità di calcolo gli fa intuire in anticipo le mosse degli avversari, tanto che sembra prevedere il futuro. Oltre a possedere telepatia e super-facoltà mentali, può emettere raggi distruttivi dalla fronte. È un avversario terrificante dall’aspetto mostruoso, tipico dei personaggi kirbyani, che spaventa i suoi stessi sottoposti al punto che questi gli si ribellano contro e costringono il mostro a un atto sucida, facendo esplodere il sottomarino sui cui si trovano. Una storia quasi dai toni horror, con un nemico apparentemente invincibile. Modok tornerà a tormentare non soltanto Capitan America, ma farà capolino anche in altre serie Marvel come Hulk, Namor il Sub-Mariner, Iron Man e Ms Marvel, perché è un nemico che funziona. Per tutti gli anni settanta Modok viene dunque mostrato come un avversario grottesco e temibile. Ma con il tempo il suo destino prenderà una piega inaspettata. LA SVOLTA COMICA A un certo punto Modok viene assassinato dalla Società dei Serpenti, una organizzazione criminale composta da mercenari con costumi a “tema rettile”, su commissione della stessa Aim (su Captain America n. 313, 1986, scritto da Mark Gruenwald). Per un certo periodo apparve una sua tragica copia femminile, M.O.D.A.M. (Mental Organism Designed for Aggresive Maneuvers, Organismo mentale progettato per manovre aggressive), ma il personaggio originale viene resuscitato nel 1995 in un crossover della serie Avengers, anche se non riuscirà più ad avere un ruolo rilevante all’interno dell’universo Marvel. Tuttavia prende parte all’Intellighenzia, un gruppo di scienziati composto da alcuni dei più geniali villain della Marvel come Wizard, il Pensatore Pazzo, il Capo e il Fantasma Rosso, creatori del famigerato Hulk Rosso e di She-Hulk rossa. Ma negli altri media, Modok finisce per perdere tutta la sua credibilità di malvagio diventando una parodia. In primis, la prima versione comica di Modok appare nella serie animata di Iron Man del 1994, come un maldestro e buffo subalterno del Mandarino, spesso protagonista di battute o scene ridicole. Anche in altre serie animate, come per esempio quella dedicata agli Avengers (2010), la situazione non migliora di molto, sebbene risulti più accettabile. Nel 2021 Modok ottiene un grande successo mediatico, ma perdendo completamente la sua credibilità, nella serie omonima prodotta dal canale Hulu, realizzata con la tecnica di stop motion. La serie è una classica sit-com americana, sullo stile dei Simpson e dei Griffin, in cui Modok con tanto di moglie e due figli, Louis e Melissa (quest’ultima con lo stesso aspetto deforme del padre, ma con i classici problemi da teen-ager americana), affronta le peripezie dell’americano medio con l’Aim, vista come un’azienda con tanto di fatturato, obiettivi da centrare, promozioni e pagelle dei dipendenti. Modok subisce prepotenze come un Fantozzi qualsiasi quando la sua azienda viene acquistata dalla rivale Grumbul dal suo nuovo capo, la scienziata suprema Monica Rappaccini. In più la moglie Jodie chiede il divorzio e il nostro dovrà districarsi tra i suoi piani di conquista del mondo, la riconquista della propria azienda e dell’amata moglie. Il tutto ovviamente mescolato con la mitologia dell’universo Marvel. La serie conta diverse guest star di prestigio come Iron Man, il Capo, Wonder Man, Sinistro e Madame Masque (tutti doppiati da attori famosi come Jon Hamm, Woopi Goldberg e Nathan Fillon) che hanno contribuito al successo della serie, la quale, nonostante le critiche positive, non è stata confermata per una seconda stagione Modok è stato inserito nell’universo cinematografico della Marvel, ma anche qui le cose non hanno giovato alla sua fama. M.O.D.O.K. IN ANT MAN: QUANTUMANIA Il celebre villain creato da Lee e Kirby compare nel terzo film dedicato a Scott Land, ma la sua origine è piuttosto differente rispetto al fumetto. Non è uno scienziato dell’Aim, bensì il Ceo di un’azienda scientifica, Darren Cross, apparso nel primo film di Ant-Man, interpretato da Corey Stoll (il famoso Peter Russo di House of Cards). Costui voleva utilizzare una versione evoluta della tuta di Ant-Man, quella del Calabrone, a scopi militari, ma non riusciva a padroneggiare il rimpicciolimento delle particelle Pym. Venutosi a scontrare con Scott Land, questi per salvare l’amata figlia Cassie è costretto a rimpicciolire l’avversario a livello subatomico. Cross non è morto, ma, come scopriamo nel terzo film, è finito nel regno quantico, sotto il controllo di Kang il conquistatore. Le particelle Pym lo hanno deformato (ecco perché ha il testone gigante e gli arti ridotti) e la sua intelligenza non è affatto aumentata. Anzi, se nel primo film appare come il tipico uomo d’affari privo di scrupoli, in Quantumania si rivela piuttosto stupido, dando vita a situazioni comiche e risultando altamente ridicolo come minaccia. La presenza di Modok è stata una degli elementi di insuccesso della serie, sia per la sua caratterizzazione abbastanza caricaturale sia per la pessima Cgi, in cui il volto dell’attore Corey Stoll appare mal applicato. Insomma questo villain, concepito originariamente come un mostro minaccioso e inquietante si è successivamente affermato come personaggio comico, buffo e maldestro, suscitando ilarità. Un destino poco glorioso. Navigazione articoli RUSS MANNING, TITANO SCONOSCIUTO LINEA CHIARA: TINTIN CONTRO BLAKE E MORTIMER
Mi è venuto in mente che almeno inizialmente, il look di questo personaggio potrebbe essere stato parzialmente ispirato a Lee e/o Kirby da quello dell’ “intelligenza aliena”, il cervello alieno, che compariva nel vecchio film di Sf anni ’50, “Gli invasori spaziali” (1953, giunto in Italia nel 1958) di William Cameron Menzies… Rispondi
Giuste considerazioni. All’ inizio era un nemico molto interessante e carismatico peccato perché era fascinoso Rispondi