Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde è un famoso romanzo di fine Ottocento scritto da Robert Louis Stevenson. Nella Londra vittoriana uno scienziato, tramite una pozione chimica di sua invenzione, si sdoppia in due personalità opposte: una pacifica e una violenta. Due uomini completamente diversi costretti a dividersi il corpo.Il titolo di questo romanzo è entrato nel linguaggio comune, si usa l’espressione “Jekyll e Hyde” quando una persona manifesta atteggiamenti contradditori, tanto da apparire compiuti da due persone diverse.Il libro di Stevenson ha avuto diverse trasposizioni cinematorgrafiche e ha inevitabilmente influenzato alcune opere a fumetti, come vedremo tra poco. L’ORIGINALE MISTER HYDE Parlando delle trasposizioni di Mister Hyde nella cultura pop, occorre fare alcune precisazioni: la figura entrata nell’immaginario collettivo nell’aspetto non ha molto a che fare con l’Edward Hyde del romanzo originale. Nel libro Mister Hyde (chiamato così per l’assonanza con il termine inglese to hide, ovvero nascondere, simboleggiando forse le nostre inclinazioni violente nascoste nel subconscio) viene descritto come più basso di Henry Jekyll, più giovane, deforme e gobbo. Il suo aspetto viene definito “ripugnante”. Nella maggior parte delle trasposizioni in fumetto e pellicola, però, Hyde viene raffigurato come un omone gigantesco dalla forza erculea. La figura che più ha influenzato l’immagine di Hyde è l’interpretazione del celebre attore horror del cinema muto Lon Chaney, che nel film Londra dopo mezzanotte interpreta un personaggio rassomigliante all’immagine di Hyde nelle illustrazioni del libro di Stevenson. Non è l’unico caso in cui il cinema modifica l’immagine di un personaggio letterario. Il mostro di Frankenstein di Mary Shelly, per esempio, nel romanzo era una figura astuta, agile e non imponente, mentre è passato ai posteri come un gigante lento e poco acuto attraverso l’interpretazione di Boris Karloff nell’omonimo film del 1931. Sia come sia, la trasformazione del buon Henry Jekyll nel brutale mister Hyde ha ispirato diversi autori di fumetti. ALAN MOORE E LA LEGA DEGLI STRAORDINARI GENTLEMEN (1999/2007) Per l’etichetta Abc Comics, Alan Moore e Kevin O’Neil hanno creato La Lega degli straordinari gentlemen, un fumetto in cui personaggi della letteratura vittoriana immersi in un’ambientazione steampunk si alleano, per conto dei servizi segreti di Sua maestà britannica, in una squadra composta da “elementi da capacità fuori dal comune” che richiamano i team di supereroi americani (la stessa parola “Lega” rimanda alla Justice League della Dc Comics). Il fumetto di Alan Moore è virtualmente in continuty con il romanzo, in cui il dottor Henry Jekyll viene trovato morto suicida: nei primi capitoli della Lega viene rivelato come abbia simulato la sua morte per continuare a mietere vittime tra le prostitute londinesi. Hyde viene convinto dal governo inglese a unirsi alla squadra che conta Allan Quatermain, il capitano Nemo, Mina Murray di Dracula e l’Uomo Invisibile di H.G. Wells in cambio dell’amnistia per i suoi reati. Nel primo capitolo il dualismo tra Jekyll e Hyde viene evidenziato quando la Lega deve indagare per conto del loro capo “M” su un famigerato dottore a capo di una potente organizzazione criminale. M si rivelerà essere Moriarty (la nemesi di Sherlock Holmes), mentre il dottore altri non è che il temibile Fu Manchu. Hyde prende il posto di Jekyll nella battaglia finale, compiendo una strage tra i nemici e suscitando timore persino tra i suoi alleati. La rappresentazione di Edward Hyde è simile a quella di Hulk, ossia quella di un colosso tutto muscoli dai tratti scimmieschi che lacera i vestiti durante la trasformazione. Alan Moore ci rivela come Hyde veda il mondo attraverso una non ben definita visione agli infrarossi, in grado di fargli distinguere le figure al buio e di permettergli di vedere il corpo di Hawley Griffin, l’Uomo Invisibile, cosa che gli tornerà utile in seguito, come vedremo. Nel secondo capitolo della saga, ambientato nella Guerra dei Mondi di H.G. Wells, ossia l’invasione di Londra da parte dei marziani, Jekyll lascia campo libero al proprio alter ego, in quanto è l’unico ad avere la possibilità di sopravvivere nello scontro con gli alieni. Qui Hyde, che indossa abiti civili di grande taglia, viene attratto da Mina Murray, che appare meno spaventata dall’orrido Hyde rispetto agli altri, in quanto “ha visto ben di peggio” (riferendosi ovviamente a Dracula). Nel corso della storia, Moore fa riferimento alla differenza di aspetto di Hyde rispetto ai romanzi: attraverso le parole del protagonista ci rivela come inizialmente fosse “un nano” e di essere cresciuto con il tempo, in concomitanza con le maggior insicurezze di Jekyll. Quando Mina subisce un’aggressione da parte di Griffin, Edward Hyde la vendica: riuscendo a vederlo, si avventa su di lui uccidendolo. Infine Hyde si sacrifica, andando ad attaccare direttamente un veicolo marziano, dando il tempo agli inglesi di utilizzare la loro arma batterologica contro di loro. Prima di venire ucciso, Edward Hyde massacra e letteralmente divora gli alieni, fisicamente simili a molluschi. L’INCREDIBILE HULK (1962) Senza dubbio il rimando più famoso al dualismo Jekyll/Hyde è quello dell’incredibile Hulk, il personaggio della Marvel creato da Stan Lee e Jack Kirby. Hulk aveva preso elementi da diversi personaggi della letteratura. Se per il suo aspetto (e il venire braccato) l’ispirazione è dovuta al mostro di Frankenstein, la sua natura ambigua è senz’altro presa da Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde. Il timido scienziato Bruce Banner a causa delle radiazioni gamma assorbite accidentalmente durante un test nucleare, di notte si trasforma in un essere massiccio dalla forza sovrumana chiamato Hulk. Banner non ha alcun controllo né delle trasformazioni (che inizialmente avvenivano di notte, in seguito con l’aumento dello stress) né delle azioni di Hulk, che si rivela essere il suo esatto opposto, violento e collerico. Banner, proprio come Jekyll, cerca disperatamente una cura per la sua condizione, e un modo di contenere il suo brutale alter ego. Bruce Banner vive la propria condizione come una maledizione di cui liberarsi, in quanto Hulk non gli permette di condurre una vita normale ed è sempre ricercato dalle autorità. D’altra parte Hulk ha un’intelligenza inferiore, è poco più di un bambino che si esprime in terza persona, tanto che alla fine compie azioni eroiche sconfiggendo il criminale di turno. Verso la fine degli anni ottanta, nelle storie scritte da Peter David, un dualismo etico tra le due personalità fa capolino nelle pagine di Hulk. David mostra una versione grigia che, rispetto alla classica verde, è dotata di una personalità intelligente, maligna, sarcastica e astuta: un vero e proprio inverso del pacifico Banner, proprio come Hyde lo è del dottor Jekyll. Questo Hulk è al centro di una run in cui vive a Las Vegas facendo la guardia del corpo del proprietario di un casinò con il nome fittizio di Joe Fixit. Amante del lusso, avido e lussurioso, Hulk grigio conduce un’esistenza edonistica ostacolata dalla presenza di Bruce Banner, che vuole tornare alla sua vita di scienziato. Peter David ci rivela come Fixit sia una manifestazione delle emozioni represse da Banner, che ha visto il padre, un uomo violento, uccidere la madre in un impeto di rabbia sotto i suoi occhi impotenti. Proprio come Edward Hyde è la manifestazione del lato oscuro di Jekyll, Joe Fixit è la manifestazione dei sentimenti repressi di Banner, quali la lussuria, l’avidità e la violenza. Allo stesso tempo Hulk è la manifestazione di tutta la rabbia accumulata negli anni a cui il buon dottore non aveva mai dato sfogo. Nel corso di parecchi episodi della gestione di Peter David, Banner e Fixit danno vita a un vero e proprio dualismo etico, fino a quando non si ricongiungono dopo una curiosità seduta psichiatrica nella figura del professor Hulk, una versione del personaggio che unisce le personalità di Banner, Fixit e Hulk Verde. Un Hulk completamente nuovo, dunque, che non vivrà più alcun dualismo. IL MISTER HYDE DELLA MARVEL (1963) Nonostante la presenza di Hulk, l’universo Marvel ha un’altra versione del personaggio di Mister Hyde. In questo caso il suo alter ego è il dottor Calvin Zabo, un brillante biochimico che ossessionato dal libro di Robert Louis Stevenson si convince di poter realizzare la pozione del romanzo. Per farlo occorre una grossa quantità di denaro, che Zabo ruba nei centri medici presso i quali collabora, fino a quando viene respinto dal dottor Donald Blake (alter ego di Thor). Zabo gli giura vendetta, e così, quando si trasforma in un mostruoso energumeno dalla forza sovrumana sopranominato Hyde, come il personaggio letterario che tanto ammira, decide di rapire Jane Foster, l’assistente del dottor Blake, entrando inevitabilmente in conflitto con Thor (Journey into Mistery n. 99). Dopo questa sua prima apparizione scritta da Stan Lee e disegnata da Don Heck, Mister Hyde diventa un nemico ricorrente nelle storie di Thor, spesso in coppia con un altro personaggio a lui fisicamente opposto, l’agile contorsionista noto come Cobra.Questo insolito duo Stan Lee lo ripropone con una certa frequenza sulle pagine di Devil. La personalità completamente amorale di questo Hyde è simile a quella descritta nel romanzo, ma in lui non c’è alcuna traccia del celebre dualismo etico, probabilmente perché è già stato utilizzato per caratterizzare Hulk.Calvin Zabo è un illustre biochimico mentre Hyde non ha alcuna conoscenza scientifica, è solo un bruto rozzo e manesco. Per il resto tra loro non c’è alcuna ambivalenza, in quanto “entrambi” sono disonesti criminali spinti da desideri di avidità. Comunque l’Hyde della Marvel è graficamente molto vicino alla rappresentazione dell’Hyde letterario: indossa abiti vittoriani ed è villoso e deforme, con un volto ripugnate ispirato alla figura di Lon Chaney. Con Hulk si è incontrato solo una volta in un albo scritto da Peter David e disegnato da Sam Keith. Un episodio horror che si svolge in gran parte nel buio di un vagone di un treno merci. Hyde definisce Hulk un suo “fratello” in quanto entrambi sono la manifestazione della parte più primordiale dell’uomo, quella destinata a sopravvivere nel ciclo evolutivo. SATANIK (1964) Altro celebre personaggio che ha preso ispirazione dal romanzo di Stevenson è Satanik, una antieroina creata da Max Bunker e Magnus. Satanik è a tutti gli effetti una versione femminile del dottor Jekyll e del signor Hyde. Marny Bannister è una scienziata che soffre per il proprio aspetto, reso poco attraente da una brutta voglia (angioma) che le deturpa il volto. Così crea una pozione che la trasforma in una seducente vamp: Satanik. Divenuta incredibilmente sexy, la donna inizia a circuire, e all’occasione anche uccidere, uomini ricchi per ottenere la vita agiata che il suo aspetto le aveva precluso. La trasformazione ha solo un effetto temporaneo, Marny deve ricorrere alla pozione (e poi a uno specchietto speciale) per riacquistare le fattezze della splendida Satanik. Il suo principale antagonista è il tenente Trent, che cerca (invano) di catturarla, ma spesso è in lotta anche con vampiri e mostri vari. Il fumetto mischia atmosfere noir come Diabolik e Kriminal aggiungendo elementi di natura horror e momenti dall’alto contenuto erotico. Questa versione sexy del mito di Jekyll e Hyde, che potremmo definire una sorta di “miss Hyde” è stata per dieci anni un successo del fumetto italiano. Dopo aver avuto una relazione con Max Lincoln, un pacato commerciante di diamanti, Satanik infine si lega sentimentalmente a Kriss Hunter, un detective privato di colore, dando vita ad una delle rare (allora) coppie interrazziali. GLI OMAGGI DI HIROHIKO ARAKI (1985, 1995, 1999) Hirohiko Araki è divenuto famoso per la saga di Jojo (di cui abbiamo parlato qui). Per questa serie, che va avanti interrottamente dal 1987 a oggi, Araki a preso spesso ispirazione da film, racconti popolari, leggende metropolitane e romanzi. Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde viene utilizzato per lo sdoppiamento di personalità in alcuni dei suoi personaggi. In uno dei suoi primissimi lavori, Gorgeus Irene del 1985, la protagonista è la ragazzina di 16 anni Aileen Rapone, discendente da una famiglia di sicari siciliani immigrati in America.La ragazza utilizza i propri talenti naturali di assassina per eliminare i criminali. Per farlo utilizza un misterioso make-up in grado di tramutarla in Irene, una donna seducente e formosa. Aileen e Irene hanno personalità differenti pur condividendo lo stesso corpo, e la ragazza non ha memoria di quanto compiuto dal suo alter ego. Un altro bizzarro omaggio all’opera di Stevenson lo vediamo all’inizio della quarta stagione di Jojo, Diamond is Unbreakable, quando ci viene presentato il nuovo protagonista, Josuke Higashikata. Josuke è un ragazzo d 16/17 anni che vive nella città di Morio Cho, in Giappone. Ben educato, di animo gentile e altruista, perde completamente la ragione quando gli si critica la pettinatura. In quei momenti Josuke cambia completamente, diventando incontrollabile, irragionevole e violento. Questo repentino cambio di personalità, presente nei primi episodi, non viene spiegato e a un certo punto viene lasciato cadere. Viene semplicemente spiegato con un’eccessiva permalosità di Josuke sull’argomento capelli, in quanto quel taglio lo scelse in onore di un misterioso ragazzo che aiutò sua madre mentre si trovava con l’auto in panne durante una bufera di neve, quando cercava di portare in ospedale il piccolo Josuke, affetto da una forte febbre. Innegabile l’ispirazione a Stevenson anche nella descrizione del nemico finale della sua quinta Stagione, Vento Aureo, interamente ambientata in Italia. Qui il boss dell’organizzazione mafiosa Passione si chiama Diavolo, del quale nessuno conosce l’aspetto né la reale locazione. In seguito scopriamo il modo in cui Diavolo riesce a interagire con il mondo senza farsi scoprire: attraverso il suo fedele sottoposto Aceto Doppio (se il nome è un rimando culinario, come tutti i personaggi di questa serie, il cognome è un flash forward sulla reale identità del boss). Aceto Doppio non sa di essere una seconda personalità del boss, ricevendo ordini tramite chiamate sul cellulare (comunicazioni che in realtà avvengono soltanto nella sua mente, dato che invece del cellulare utilizza oggetti o animali). Diavolo e Aceto Doppio vivono nello stesso corpo, ma soltanto il primo è al corrente della cosa, mentre l’altro, di personalità buona, ingenua, e goffa, è all’oscuro di tutto e viene a suo insaputa “sfruttato” dalla seconda identità. Si tratta di un vero e proprio adattamento nell’universo di Araki del mito di Jekyll e Hyde, in quanto le due personalità differenti hanno anche due corporature diverse: quando Diavolo prende il controllo, il suo fisico cambia statura, peso, muscolatura, tratti del viso e capelli. Diavolo è un essere totalmente differente da Aceto Doppio, che oltre ad essere l’alter ego insospettabile per il boss funge da “luogo sicuro” in cui nascondersi dagli occhi del mondo. Navigazione articoli PV – I LOVE YOU MATITE BLU 334
Alla carrellata aggiungerei anche un capolavoro di Max Bunker : Cliff. Dove il noster semper noster riusci’ a dimostrare le proprie capacita’ creative dissafrancandosi della presenza ingombrante di Magnus. C Rispondi