La Dc Comics ha pubblicato alcuni dei più iconici supereroi dei fumetti. Chiunque riconosce i volti di Superman, Batman, Wonder Woman e Flash: non sarà sfuggito che tutti questi, creati tra gli anni trenta e i cinquanta, sono bianchi.
Nei recenti adattamenti in altri media, la Dc ha cercato di dare maggior visibilità ai personaggi di secondo piano puntando sulla diversità etnica. Ma, come vedremo, non si è fermata lì…

SULL’ONDA DELLA CONTESTAZIONE

Negli anni sessanta e settanta il movimento per i diritti civili ha portato ad alcuni stravolgimenti anche nel mondo dell’intrattenimento, dove i personaggi di colore, che spesso avevano ruoli marginali, cominciavano a essere maggiormente presenti, e avevano anche pellicole a essi dedicate dove assumevano il ruolo da protagonisti. Personaggi come Shaft il detective o Foxy Brown avevano dato una scossa al mondo dell’intrattenimento.

Anche il fumetto risente del cambiamento, e si iniziano a vedere comprimari ed eroi afroamericani. La Marvel lancia personaggi come Pantera Nera, Falcon e Luke Cage. Nella seconda generazione di X-Men risaltava la splendida Tempesta, un’africana, e influenzata dal successo ottenuto da Bruce Lee, arriva il primo eroe cinese: il maestro del kung fu, Shang-Chi.

La Dc Comics all’inizio fu più “prudente”. La sua risposta al successo dei film di arti marziali, per esempio, fu Richard Dragon, Kung Fu Master dove il protagonista, una spia esperta di arti marziali come Shang-Chi, era un bianco con i capelli rossi. Va anche detto che nella serie apparivano come co-protagonisti l’afroamericano Ben Turner /Bronze Tiger e l’asiatica Lady Shiva, destinata a diventare un’antagonista di grande importanza nell’universo Dc.

MINORANZE ETNICHE DC DAL FUMETTO AL CINEMA



Sulle pagine di Wonder Woman, sempre nel periodo del “Karate Mod”, la principessa Diana veniva addestrata da I-Ching, maestro asiatico di arti marziali che appariva regolarmente nelle storie, ma di questo personaggio, una volta che Wonder Woman tornò ad essere la principessa delle Amazzoni, si sono perse le tracce.

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Come vedremo, alcuni eroi afroamericani iniziarono ad apparire nelle serie Dc, ma non si sono mai ritagliati un ruolo rilevante. La Dc sembrava dare maggior spazio a personaggi alieni come Martian Manhunter, per esempio. Basta osservare la tavola del quinto episodio di Crisi sulle Terre Infinite per vedere come il 90 % degli eroi Dc sia bianco, come all’epoca, del resto, erano anche i personaggi degli altri media.

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JOHN STEWART

Primo eroe afroamericano della Dc è John Stewart, terzo essere umano dopo Hal Jordan e Guy Gardner a cui viene consegnato l’anello delle Lanterne Verdi.

Creato da Denny O’Neil e Neal Adams in Green Lantern n. 87 del 1971, Stewart divenne un personaggio ricorrente nella serie, spesso confrontandosi con Hal Jordan su molti aspetti morali ed etici, sostituendolo quando era in missione con la Justice League e diventando il protagonista della serie negli anni ottanta, quando per circa una ventina di episodi (dal n. 182 al n. 200, nel 1984-1986) Hal Jordan si ritira dalle scene rinunciando all’anello.

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Stewart è tra i protagonisti di Crisi sulle Terre Infinite, ma nel reboot seguente, quando Hal Jordan torna nel suo ruolo originale, perde man mano visibilità. Ancora di più quando negli anni novanta è Kyle Rayner a diventare il protagonista della serie.

Nei primi anni 2000 Geoff Johns ripristina il corpo delle Lanterne Verdi e anche Stewart ritorna prepotentemente in auge, ritagliandosi un ruolo importante nelle serie Dc.

Ma è nella serie televisiva animata Justice League, del 2001, che John Stewart ottiene maggiore visibilità. Prodotta dalla Warner Bros su idea di Bruce Timm e Paul Dini, la serie ha avuto numerosi riconoscimenti. Qui John Stewart e Hawkgirl, un nero e una donna, sono stati inclusi tra i 7 protagonisti, a discapito dei più noti Hal Jordan e Aquaman.

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Stewart è tra i protagonisti anche nel sequel Justice League Unlimited e nel videogame per Playstation 2 Justice League Heroes, dove risulta tra i personaggi giocabili.

BLACK LIGHTNING

Il 1977 è l’anno della prima serie Dc dedicata a un supereroe di colore. L’onore tocca a Black Lightning ( Fulmine Nero in italiano), creato dallo sceneggiatore Tony Isabella, già autore per la Marvel di diversi episodi di Luke Cage, e del disegnatore Trevor Von Eeden.

Jefferson Pierce è il preside di un liceo nel ghetto di Metropolis, denominato Suicide Slum, che decide di utilizzare il proprio potere metaumano di generare elettricità per combattere l’organizzazione criminale dei 100 agli ordini di Tobias Whale, un boss afroamericano albino.

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La serie dura circa un anno e in seguito Black Lightning si limita a qualche comparsata come ospite in varie serie Dc. Questo accade fino al 1983, quando viene incluso nella nuova serie Batman and the Outisiders, di cui sarà protagonista fino al 1988, l’anno di chiusura.

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Avrà un breve rilancio come protagonista di una nuova serie da solista nel 1995, ma come la precedente anche questa dura solo un anno. Black Lightning torna a diventare un eroe ospite, apparendo nei maxi eventi come Crisi Finale, oppure nei vari rilanci della serie dedicata agli Outsiders, dove compaiono anche le sue figlie Anissa e Jennifer, come eroine nei panni di Thunder e Lightning.

Insomma, Black Lightning nei fumetti non ha mai retto a lungo una serie da solista, risultando più adatto a quelle di gruppo. Eppure è stato il protagonista di una serie tv trasmessa dal canale americano The CW e in Italia da Netflix.
Durata la bellezza di 4 stagioni da 16 episodi l’una, con il protagonista interpretato da Cress Williams, la serie ha riscosso critiche positive tanto da venire successivamente inclusa nell’universo Arrowverse insieme ad Arrow, Flash, Supergirl e Legends of Tomorrow.

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CYBORG

Il membro dei Teen Titans Cyborg, al secolo Victor Stone, creato da Marv Wolman e George Perez nel 1980 su Dc Comics Present n. 26, è l’eroe afroamericano più famoso della Dc.

Fin dal debutto è stato membro fondamentale dei Titans, per oltre un decennio il gruppo di supereroi più venduto della Dc, tanto da reggere il confronto con gli X-Men della rivale Marvel.

Victor “Vic” Stone, stella del football al liceo, è il figlio di Silas ed Elenoire Stone, due scienziati dei laboratori S.T.A.R. Rimasto vittima di un incidente di laboratorio, in cui un mostro gelatinoso di un altro mondo giunge nel nostro tramite un portale e uccide sua madre e gli divora alcune parti del corpo, viene salvato da suo padre che sostituisce le parti perdute con protesi cibernetiche, rendendo il ragazzo un ibrido tra uomo e macchina. Un cyborg, appunto.

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Unitosi ai Teen Titans di Robin e Kid Flash, Vic userà le sue nuove capacità per combattere il crimine, trovando nei compagni di squadra una nuova famiglia, in particolare farà amicizia con il mutaforma Changeling, Garfield Logan.

La presenza fissa di Cyborg in quello che è di fatto il secondo gruppo per importanza dell’intero universo Dc ha dato al personaggio grande visibilità, rendendolo il più importante eroe afroamericano della casa editrice.

Questo ha fatto sì che nelle trasposizioni sul grande e piccolo schermo delle serie Dc, per dare maggiore “inclusività” ai vari cast Cyborg è quasi diventato una presenza fissa.
Il personaggio ha fatto la guest star in alcuni episodi della serie Smallville, interpretato da Lee Thompson Young, nella serie live action Doom Patrol e Titans, interpretato da Joivan Wade, ed è comparso nelle famose serie di Cartoon Network Teen Titans e Teen Titans Go!

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Ma è grazie a film come Batman vs Superman e Justice League che Cyborg ottiene “una promozione” venendo elevato a membro della Justice League sia nelle pellicole sia nei fumetti, dove prende il posto che era sempre appartenuto a Martin Manhunter.

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VIXEN

Verso la fine degli anni settanta la Dc aveva progettato una supereroina africana, ma la sua serie venne cancellata prima ancora dell’uscita perché la casa editrice fu costretta a ridurre drasticamente il numero delle proprie testate.
Vixen, creata da Gerry Conway e Bob Okser, non vide la luce prima del 1981, quando esordisce sulle pagine di Action Comics n. 521.

Originaria di un villaggio nello stato immaginario dello Zambesi, Mari Jiwe McCabe entra in possesso del Totem Tantu, un medaglione che le fornisce poteri legati al mondo animali. Con essi decide di vendicare i propri genitori, in quanto la madre fu uccisa dai bracconieri e il padre, il reverendo del villaggio, da suo zio, che voleva impossessarsi del totem.

Si trasferisce poi in America, dove, mantenendosi come modella, decide di utilizzare le proprie abilità per combattere il crimine. La sua carriera come eroina solista conta solo due apparizioni, quindi Conway l’aggrega alla Justice League America nel 1984, nella sciagurata formazione oggi nota come “Justice League Detroit”.

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Gerry Conway cercava di riproporre il modello di donna etnica forte che nella Marvel era impersonata da Tempesta degli X-Men, ma senza troppo successo. Vixen sarà un personaggio quasi sempre secondario, raramente eroina solista.

Eppure anche lei è riuscita a ritagliarsi un proprio spazio al di fuori delle pagine a fumetti. Una serie animata di due stagioni da sei episodi a lei dedicata è stata prodotta da The CW, facente parte dell’Arrowverse pur non essendo una serie live action.

Il personaggio è anche apparso in alcuni episodi di Legends of Tomorrow, interpretata da Maise Richardson Sellers.

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KATANA

Creata da Mike Barr e Jim Aparo nel 1983, Katana è probabilmente il personaggio asiatico più noto della Dc. Apparsa come membro degli Outisiders su The Brave and the Bold n. 200, Tatsu Yamashiro è una giapponese che riprende molti clichè dei samurai: è esperta di arti marziali, nel lancio degli shuriken e nell’uso della spada da cui prende il nome da battaglia.

La spada, che si chiama Soultaker, è in grado di assorbire l’anima di chi uccide. Negli Outsiders di Batman lega in modo particolare con Halo, una ragazza che soffriva di amnesia e senza alcuna conoscenza del suo passato. Le due svilupperanno un rapporto madre-figlia molto forte.



Storicamente la presenza di Katana è legata ai supergruppi Dc, principalmente alle varie reincarnazioni degli Outisiders, ma anche occasionalmente la Justice League e le Birds of Prey. Di recente è diventata una presenza fissa nella Suicide Squad.

Negli anni 2010 la Dc ha iniziato a farla comparire con frequenza in altri media, forte della sua origine esotica. Oltre in vari cartoon e videogame, infatti, Katana appare anche nella serie Arrow, interpretata da Rila Fukishima (vista anche in Wolverine l’Immortale) e nel film Suicide Squad, interpretata da Karen Fukuhara.



AMANDA WALLER

Personaggio di grande importanza nell’universo Dc, Amanda Waller è una afroamericana forte e autoritaria. Agente federale di alto livello, è la mente dietro la Suicide Squad, un gruppo formato da criminali che compiono missioni quasi impossibili per conto del governo in cambio di uno sconto di pena.

Apparsa per la prima volta nel 1986 all’indomani di Crisi sulle Terre Infinite nella miniserie Legends, creata da John Ostrander, Len Wein e John Byrne, la Waller, soprannominata “the Wall” (il muro) per la sua caparbietà e la sua autorità, è un personaggio cinico e freddo che si ritaglia un ruolo a metà tra Nick Fury della Marvel e il macchiavellico Lex Luthor, risultando a seconda nelle occasioni alleata o nemica dei supereroi.



Pur non essendo una vera e propria eroina, visto il peso politico del suo personaggio risulta uno dei volti più presenti nelle maggiori trasposizioni Dc.

La Waller appare nei cartoon di Justice League Unlimited e Young Justice, nella serie Smallville, interpretata nientemeno che da Pam Grier, e anche in Arrow, dove le presta il volto Cynthia Addai Robinson. Come anche nei film di Lanterna Verde, interpretata da Angela Bassett (che diventerà più nota al grande pubblico come madre di Black Panther nell Mcu), e soprattutto nei due film della Suicide Squad, dove la carismatica Viola Davis ne dà un’ottima interpretazione.



MR TERRIFIC

Sempre a John Ostrander, su disegni di Tom Mandrake, si deve la creazione di quello che è forse il secondo in popolarità degli eroi afroamericani Dc. Nel 1997 su The Spectre n. 54 fa la sua prima apparizione il nuovo Mr Terrific, l’afroamericano Michael Holt, probabilmente la più grande mente scientifica dell’universo Dc dopo Batman e Lex Luthor.

Possiede ben 14 lauree: tra le quali, in Giurisprudenza, Psicologia, Ingegneria, Fisica, Chimica, Scienze politiche e Matematica. A seguito della morte della moglie Holt, cadde in depressione e pensa al suicidio, ma viene a contatto con lo Spettro, creatura sovrannaturale dell’universo Dc, che gli racconta delle imprese di Terry Sloane, eroe della Seconda guerra mondiale noto come Mr Terrific.



Ispirato da questo racconto, Holt usa le proprie conoscenze scientifiche e le abilità di atleta olimpionico per diventare il nuovo Mr Terrific, unendosi alla rinata Justice Society of America, composta da alcuni degli eroi superstiti della Golden Age e dai suoi eredi.

Con il trascorrere dei decenni Mr Terrific è diventato consulente scientifico degli eroi Dc, fonte di saggezza e conoscenza, e di conseguenza apparendo in varie serie e prendendo parte ai “maxi eventi”.

Mr Terrific è comparso nella serie tv Arrow, interpretato da Echo Kellum, e si parla di una sua partecipazione al prossimo film dedicato a Superman, ovvero Superman Legacy, previsto per il 2025. A dargli il volto sarà l’attore Edi Gathegi, già interprete di X-Men: First Class del 2011.



JAMIE REYES, IL TERZO BLUEE BEETLE

Nel 2006, al seguito della morte di Ted Kord, il secondo Blue Beetle, la Dc crea Jamie Reyes, un supereroe latinoamericano che, grazie allo scarabeo mistico appartenuto al suo predecessore, entra in simbiosi con un’armatura aliena dai vari superpoteri.

Jamie, di indole responsabile, è il classico adolescente che si trova immischiato in una situazione più grande di lui. Coinvolto nel caotico mondo dei supereroi da Booster Gold, amico fraterno di Ted Kord, Jaime esordisce nel maxi evento Dc del 2006 Crisi Infinita, per poi avere una serie personale scritta dal Keith GIffen e John Rogers e disegnata da Cully Hammer.



La serie è durata tre anni, concludendosi nel 2009. Poi Jamie è comparso con frequenza in altre serie Dc, come Teen Titans.

Anche per lui si contano altre apparizioni extrafumettistiche, come la già citata Smallville, interpretata da Jaren Brandt Bartlett, e in vari cartoni Dc, come Young Justice.

Il grande salto lo compie nel 2023 con il film omonimo, dove viene interpretato dal giovane Xolo Maridueña. La Warner ha espressamente dichiarato di aver voluto realizzare un film con protagonista il primo supereroe latinoamericano.

Sebbene abbia ricevuto critiche positive, il film si è rivelato un flop al botteghino.



I RECAST

Oltre agli eroi Dc secondari di diverse etnie, in alcune occasioni si è fatto un recast di alcuni personaggi bianchi ben più noti cambiandone l’etnia per le trasposizioni cinematografiche.

Oltre a Blue Beetle, anche Firestorm ha cambiato alias, passando da Ronnie Raymond al teenager afroamericano Jason Rusch.
Lo stesso è avvenuto con Atom: il fisico Ray Palmer è stato sostituito da Ryan Choi, un brillante allievo originario di Hong Kong.

Ma è nelle serie Tv e in alcuni film che la variazione è saltata di più all’occhio, scontentando alcuni fans.
Per esempio, Wally West e sua zia Iris, personaggi fondamentali nelle storie di Flash.
Wally West, dopo esserne stato per decenni la spalla, ha assunto il ruolo del protagonista sostituendo Barry Allen nel 1985, al termine di Crisi sulle Terre Infinite.

Rosso di capelli e con gli occhi verdi, Wally è un bianco che quando indossa la maschera risulta essere indistinguibile dal suo predecessore. Nella serie tv dell’Arrowverse invece sia lui sia sua zia Iris, moglie di Barry Allen, sono stati sostituiti da attori afroamericani.



Lo stesso è avvenuto per Hawkman e Deadshot, personaggi apparsi rispettivamente nei film Black Adam e Suicide Squad. Anche qui, i personaggi originali erano bianchi, ma sul grande schermo sono apparsi con i volti di Aldis Hodge e dell’ex Principe di Bel Air Will Smith.



Sicuramente i cambiamenti più noti sono quelli di Catwoman e Aquaman. La gatta ladra nemica/amante di Batman è stata interpretata in un film stand alone dall’attrice afroamericana Halle Berry, celebre per aver prestato il volto a un’altra eroina dei fumetti, Tempesta degli X-Men, ma è evidente che nei fumetti tra Selina Kyle e la mutante Marvel non ci sia la benchè minima somiglianza. Perché dunque scritturare un’attrice di colore?



Nella più recente trasposizione di Batman del 2022 Catwoman è interpretata da Zoe Kravitz, di origine africana ed ebraica.

Per quanto riguarda il re di Atlantide, Aquaman è stato interpretato in due film da solista più il film sulla Justice League dall’attore hawaiiano Jason Momoa, che nulla c’azzecca con il personanggio cartaceo noto per avere la chioma bionda, caratteristica fondamentale nella mitologia del personaggio, in quanto è stato esiliato da Atlantide proprio per il colore dei suoi capelli, che secondo le superstizioni locali erano presagio di sventura.



Benché sia comprensibile che gli autori cerchino una maggiore varietà presentando personaggi di diverse etnie, a nostro parere questa esigenza non dovrebbe avvenire a discapito degli eroi classici ben radicati nella memoria collettiva dei loro fan.




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