La vignetta si presta a un duplice giudizio. Uno, decisamente positivo, riguarda il tratto sicuro ed essenziale del disegno, l’ottima semplificazione e stilizzazione delle forme, il timbro autentico e personale che caratterizza e contraddistingue le creazioni del bravo Onofrio. Passando dalla forma al contenuto, penso che qualsiasi umorista, sia esso vignettista o cabarettista, debba usare con parsimonia i doppi sensi e i giochi di parole troppo facili e scontati. Per non correre il rischio di deludere il lettore o spettatore. Rispondi