Burne Hogarth (1911-1996) è stato uno dei più importanti disegnatori di fumetti americani, anche se è più apprezzato in Europa (soprattutto in Francia) che in patria.

Nel 1937 inizia a disegnare le tavole di Tarzan per i supplementi domenicali a colori dei quotidiani americani, prendendo il posto del grande Hal Foster. Nel 1945, Hogarth lascia la serie perché i responsabili dell’United Features non gli permettono di scrivere i testi delle storie.

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Sempre dall’United ottiene di realizzare testi e disegni di una nuova serie con tavole grandi metà pagina di quotidiano, dedicata al personaggio umoristico Miracle Jones.

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Nel formato grande di Tarzan, cioè a tutta pagina di quotidiano, Hogarth crea nello stesso periodo il gaucho Drago, per la piccola agenzia Robert Hall Syndacate.

In queste due serie Hogarth utilizza uno stile nuovo, anche a causa delle diverse ambientazioni rispetto alla giungla di Tarzan.

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Ora facciamo un salto nel tempo e arriviamo negli anni sessanta, quando le riproduzioni delle tavole di Drago riposano su una scrivania della redazione dell’Editoriale Corno, in attesa di essere pubblicate dal mensile antologico Eureka.

Impossibile che Magnus, disegnatore di Kriminal e Satanik su testi di Max Bunker/Luciano Secchi (in seguito autori anche di Alan Ford), non le veda passando in redazione.

Secondo me se le studia a fondo, e ne trae ispirazione per il proprio stile, che pian piano comincia ad assorbire le linee morbide e sinuose di Drago.

Per apprezzare la differenza su un lungo periodo di anni, si confronti il primo Kriminal con la successiva Milady nel 3000, sempre di Magnus.

kriminal001-ilredeldelitto-021 miladynel3000%28105%29Vero è che il primo riferimento di Magnus è l’Alex Raymond d’inizio anni quaranta, che pure Hogarth ha sicuramente ammirato, ma insomma…

Le tavole di Drago che presentiamo sono state pubblicate nel 1968 su Eureka in bianco e nero, mentre in origine erano a colori.

Spesso sono state spezzate e rimontate: nella parte in alto della pagina c’è la metà inferiore di una tavola e nella parte bassa della pagina la metà superiore della tavola successiva.

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Malgrado i testi di Drago non siano eccezionali, nel 1947 Burne Hogarth ottiene di tornare alle tavole domenicali di Tarzan anche nelle vesti di sceneggiatore. Ora che scrive i testi, realizza storie del signore della giungla basate più sull’azione e sulle invenzioni grafiche che sull’intreccio. Il suo stile di disegnatore si modifica ancora, ma questi disegni non avranno influenza su Magnus.

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Nel 1950, Hogarth cessa definitivamente di lavorare per i fumetti sindacati, anche se, anni più tardi, a Tarzan dedicherà un paio di libri.

Una illustrazione del Burne Hogarth maturo che, in un colpo d’occhio, per qualche istante potrebbe essere confusa con una vignetta erotica dell’ultimo Magnus.

 

 

 

 

Di Sauro Pennacchioli

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6 pensiero su “MAGNUS SI ISPIRA A BURNE HOGARTH”
  1. Tutto ciò è assolutamente plausibile, Magnus parte con un disegno fortemente debitore del tratto di Raymond. Nell’evoluzione del suo segno è inconfondibile l’influenza esercitata da Hogarth neel’evoluzione del suo stile, che poi ha reso molto personale.

  2. Avevo sempre pensato che Magnus si ispirasse sopratutto a Will Eisner nella versione pubblicata da Eureka con i neri fortemente contrastati rispetto agli originali a colori dei supplementi domenicali americani. Come al solito hai delle ” BUONE e GIUSTE ” intuizioni sopratutto rispetto alla critica banale e conformista italiana alla quale purtroppo siamo abituati. Nel 1982 ho avuto a lungo per le mani e sotto gli occhi gli originali del suo SOCRATE, all’epoca per snobismo intellettuale lo consideravo un autore popolare e minore lì ebbi modo di apprezzarlo e rivalutarlo. Ho rivisto per verificare alcune tavole di supplementi americani con Drago, il Drago di Eureka, di edizioni amatoriale americane e italiane ( Raiola e Grillo ) ti ringrazio di aver fatto chiarezza .

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