Mac Raboy è senza dubbio stato uno dei più grandi disegnatori della Golden Age dei fumetti, ma oggi è spesso ingiustamente dimenticato dal grande pubblico. Nonostante il suo contributo fondamentale allo sviluppo del fumetto, il suo nome non è celebrato quanto quello di altri disegnatori suoi contemporanei. I motivi sono diversi: nella prima metà degli anni quaranta ha sempre lavorato su personaggi secondari, in storie molto legate al periodo bellico. Oggi sarebbe importante riscoprire e valorizzare il lavoro di Mac Raboy, sia attraverso ristampe delle sue opere sia tramite studi critici che analizzino il suo impatto sul fumetto. La sua arte non solo ha segnato un’epoca, ma ha anche contribuito a plasmare il modo in cui i supereroi e i racconti d’avventura sono stati rappresentati. Per la verità in Italia il suo nome è, o era, abbastanza conosciuto per le tavole domenicali di Flash Gordon, che ha disegnato dal 1946 al 1967, ma di queste parleremo in un’altra occasione. Mac Raboy deve essere considerato uno dei più importanti autori dei comic book, grazie al suo stile raffinato e al contributo nel definire l’estetica di diversi personaggi. La sua capacità di combinare realismo, eleganza e dinamismo lo ha reso uno dei disegnatori più rispettati del periodo. Raboy portò nei fumetti uno stile grafico vicino a quello delle illustrazioni pulp e dei fumetti d’avventura, simile a quello di Alex Raymond (Flash Gordon) e Hal Foster (Prince Valiant). Le sue figure erano dettagliate, proporzionate e ricche di sfumature. Le sue tavole si distinguevano per un uso sapiente di luci e ombre, che conferivano profondità e drammaticità alle scene. Le scene d’azione di Raboy erano fluide e cariche di energia, ma sempre eleganti, mantenendo una compostezza che non scadeva mai nel caos visivo. Il suo approccio “illustrativo” ha influenzato numerosi artisti successivi, elevando il linguaggio visivo dei fumetti a forme artistiche più raffinate. Raboy fece di Captain Marvel Jr. un personaggio visivamente più affascinante della versione più giocosa di Captain Marvel. Il suo tratto realistico rese il giovane eroe credibile e drammatico, conquistando il pubblico giovanile. Il design di Captain Marvel Jr. di Raboy ha ispirato, tra gli altri, Elvis Presley quando era bambino (e da adulto volle il suo taglio di capelli). Raboy creò un’atmosfera mistica ed esotica per The Green Lama, distinguendolo dagli altri eroi dell’epoca. Il personaggio beneficiò di un design elegante e di ambientazioni suggestive che rispecchiavano le sue radici spirituali. E dal 1948, come detto, fino alla sua morte nel 1967, Raboy lavorò sulla striscia domenicale di Flash Gordon, ereditando il personaggio da Alex Raymond. Con il suo stile dettagliato e sofisticato, mantenne alto il livello qualitativo della serie. Mac Raboy comunque è ricordato soprattutto per il suo straordinario contributo al personaggio di Captain Marvel Jr., uno dei supereroi più noti della Golden Age dei fumetti. Creato nel 1941 da Ed Herron e Mac Raboy per la Fawcett Comics, Captain Marvel Jr. è l’alter ego di Freddy Freeman, un ragazzo che ottiene poteri magici simili a quelli di Captain Marvel (oggi acquisito dalla Dc Comics e noto come Shazam! per distinguerlo dall’omonimo personaggio della Marvel) dopo essere stato gravemente ferito da Captain Nazi. Raboy portò un tocco di realismo e raffinatezza al personaggio, distinguendolo visivamente dagli altri eroi dell’epoca. I suoi disegni erano caratterizzati da linee morbide, ombreggiature precise e una cura minuziosa per i dettagli. A differenza dello stile più giocoso e cartoonesco di C. C. Beck per Captain Marvel, Raboy rese Captain Marvel Jr. più serio e drammatico, con atmosfere cupe che rispecchiavano la tragica storia di Freddy Freeman. Captain Marvel Jr. è stato uno dei personaggi dei fumetti più coinvolti nella propaganda antinazista durante la Seconda guerra mondiale. Come molti supereroi dell’epoca, il giovane eroe incarnava i valori di libertà e giustizia, diventando uno strumento per promuovere messaggi patriottici e di resistenza contro le forze dell’Asse. Captain Marvel Jr. esordì nel 1941, poco prima che gli Stati Uniti entrassero ufficialmente in guerra dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor. Il suo nemico principale, Captain Nazi, era un chiaro esempio della propaganda nei fumetti. Questo supercriminale nazista fu creato per rappresentare la minaccia tedesca e veniva contrapposto ai valori democratici incarnati da Freddy Freeman, alias Captain Marvel Jr. Lo stile realistico e drammatico di Mac Raboy ha amplificato l’efficacia della propaganda. Le sue tavole, ricche di dettagli e intensità emotiva, rendevano i conflitti con i nemici nazisti visivamente potenti. Le scene d’azione erano cariche di tensione e pathos, enfatizzando la lotta tra bene e male. Elvis Presley ammirava Captain Marvel Jr., tanto da ispirarsi a lui per il look e per i suoi famosi costumi di scena. Elvis visse a Lauderdale Courts tra il 1949 e il 1953, quando frequentava la Humes High School. Fu in una lavanderia nel seminterrato, che la futura superstar si esercitò a cantare e suonare la chitarra. Dal suo appartamento Elvis durante il tempo libero camminava fino a Beale Street per ascoltare musica rhythm and blues nera, assistere a concerti gospel a due isolati di distanza all’Ellis Auditorium e leggere fumetti. L’appartamento di Elvis a Lauderdale Court è stato preservato come luogo storico e una copia di Captain Marvel Jr. n. 51, con copertina datata luglio 1947, è stata posta su una scrivania nella sua vecchia stanza da letto. Questo per dimostrare quanto i disegni di Mac Raboy siano entrati a far parte della cultura popolare del Novecento. Mac Raboy è stato anche il principale illustratore del personaggio The Green Lama, un eroe meno conosciuto ma molto affascinante. Creato originariamente come personaggio pulp da Kendell Foster Crossen nel 1940, The Green Lama venne adattato nei fumetti dalla Prize Comics e Mac Raboy ne curò l’aspetto visivo. Green Lama è l’alter ego di Jethro Dumont, un ricco americano che ha studiato il buddismo in Tibet. Tornato negli Stati Uniti, utilizza le sue conoscenze mistiche e le arti marziali per combattere il crimine. Diversamente da altri supereroi del periodo, The Green Lama oltre che ai suoi poteri si affidava alla meditazione, alla conoscenza esoterica e alle arti marziali. Questo lo rese un personaggio unico nel panorama supereroistico. Raboy conferì al Green Lama un aspetto sofisticato, con linee pulite e una composizione dinamica che evidenziava la sua natura mistica ed esotica. The Green Lama, pur non essendo un supereroe di primo piano, ha comunque avuto un ruolo significativo nella propaganda antinazista durante la Seconda guerra mondiale. Nelle intenzioni del creatore Kendell Foster Crossen, The Green Lama era essenzialmente un tipico personaggio dei pulp magazine avvolto da un alone di mistero ed esotismo. Il fatto che incarnasse valori di giustizia e lotta contro il male fece sì che la sua versione a fumetti si adattò perfettamente al clima bellico dell’epoca. Nei fumetti pubblicati durante la guerra, The Green Lama si trovò spesso a fronteggiare spie, sabotatori e agenti nazisti. Mac Raboy, con il suo stile sofisticato, rese le storie di The Green Lama visivamente potenti, trasmettendo il messaggio che la lotta contro il nemico era non solo necessaria, ma inevitabile. Sebbene oggi ben poco ricordato, The Green Lama è stato parte integrante del fronte culturale contro il nazismo, dimostrando che anche figure meno convenzionali potevano contribuire alla resistenza ideologica. Il costume verde, semplice ma distintivo, e il mantello lungo contribuivano a creare un’immagine potente. Le tavole di Raboy esaltavano l’ambientazione orientaleggiante e i temi mistici con atmosfere suggestive. Raboy riuscì a rendere le scene d’azione fluide e coinvolgenti, combinando realismo e drammaticità, uno stile che successivamente perfezionò in Captain Marvel Jr. e Flash Gordon. Navigazione articoli PHANTOM, IL PADRE DEI SUPEREROI MATITE BLU 416