Logicomix è un romanzo grafico, o per dirla all’inglese un graphic novel, scritto da Apostolos Doxiadis, scrittore e matematico, autore di Zio Petros e la congettura di Goldbach, e Christos Papadimitriou, docente di informatica, pluripremiato per il suo contributo alla teoria della complessità computazionale e alla teoria degli algoritmi. I disegni sono di Alecos Papadatos, il quale lavora da sempre nel campo dell’animazione, in Francia e in Grecia. Anzi, in Grecia è il cartoonist del maggior quotidiano di Atene, To Vima. La coloritura, infine, è di Annie Di Donna. Ha studiato arti grafiche e pittura in Francia, ed è stata animatrice in molte produzioni, tra cui i cartoni animati Babar e Tintin. Pubblicata nel 2010 per i tipi di Guanda Graphic (prima e unica edizione italiana), l’edizione originale è però del 2008, uscita in lingua greca, precedentemente alle edizioni statunitensi e inglesi, sebbene il testo originale fosse stato scritto, in prima battuta, in inglese. Una bella squadra per un lavoro ambiziosissimo e dall’obiettivo tutt’altro che facile, dove il rischio onnipresente è quello di finire nel più bieco didascalico, o nel tecnicismo incomprensibile ai più. Perché il romanzo è incentrato sulla figura di Bertrand Russell e, nel corso del romanzo, matematica, logica, filosofia e le grandi idee della ricerca scientifica si intrecciano e danno luogo al racconto di quella che è stata anche buona parte della storia del Novecento. La sfida corre su un doppio binario, utilizzando l’espediente di una metastoria della creazione del romanzo stesso, dove i quattro artefici entrano come attori e si consultano, man mano che la storia avanza, trovando il modo di riuscire a portare in fumetto quello che, in definitiva, è una introduzione alla filosofia e alla matematica del XX secolo. Senza dimenticare e coinvolgendo nella trama pensatori del calibro di Gottlob Frege, Ludwig Wittgenstein, Kurt Gödel, Alan Turing; quindi arrivando anche ai fondamenti dell’informatica. L’ouverture – così si intitola il primo capitolo – si apre, infatti, con Doxiadis stesso a passeggio con Papadimitriou sulle colline antistanti all’Acropolis, mentre si avviano allo studio, dove Papadatos e Di Donna li attendono per mettere a punto i lavori. Decidono di aprire l’inizio della storia negli Stati Uniti, dove Bertrand Russell è stato invitato da un’università a tenere una conferenza dal titolo “Rapporto tra logica e vicende umane”. All’esterno dell’università ci sono dimostranti che stanno protestando contro una eventuale entrata in guerra degli Stati Uniti in risposta all’avanzata nazista in Europa. Russell li invita a partecipare alla conferenza. E incomincia a parlare. Parla della sua vita, di chi ha incontrato, della sua ricerca estenuante, anche di fatti personali, per arrivare a rispondere ai dimostranti, a ciò che gli stanno chiedendo fin da quando li ha convinti a entrare nell’aula magna. A trovare una risposta soddisfacente: entrare o non entrare in guerra? Al di là del fatto che possa o meno piacere il tipo di grafica utilizzata, è assolutamente encomiabile il lavoro creativo del disegnatore Papadatos che, per ben oltre 300 pagine, riesce a mantenere uniformità di stile e meccanica anatomica, di architetture e soluzioni stilistiche, senza mai cedere un solo attimo. Senza contare che, fin dalle prime pagine, a dispetto dell’argomento “alto”, l’attenzione del lettore resta incollata fino alla fine. Perché dalla lettura di questo romanzo grafico chi non ne esce con risposte a domande profonde, senz’altro acquista tutti i numeri per la formulazione di domande intelligenti. (Le vignette pubblicate provengono dall’edizione inglese). World © Tea C. Blanc. All rights reserved. Navigazione articoli PIRATESSE ALL’ARREMBAGGIO IL MIO AMICO TONINO VALERII