Il fumetto cubano non è molto noto nel mondo, esiste soprattutto nell’esilio dove si sfoga con caricature e disegni satirici che in patria costerebbero ai loro autori lunghi periodi di detenzione. Diamo un’occhiata ai due maggiori esponenti della satira cubana in esilio. Gustavo Rodríguez, detto Garrincha (L’Avana, 1962), laureato in Scienze geografiche, comincia la sua carriera come autore di vignette satiriche su alcuni periodici cubani (Mujeres) e messicani. Nel 1995 viene inserito tra i componenti della prestigiosa rivista satirica Palante, uno spiraglio di libertà nella Cuba del periodo speciale. Nel 1998 passa alla rivista DDT e nel 2000 ne diventa editore. Garrincha ha vinto 12 premi internazionali e 25 concorsi nazionali, membro di giuria in molti concorsi per cartoni animati, Presidente dell’Associazione Umorismo nell’organizzazione dei giornalisti cubani. Oltre a cartoni animati, fumetti e satira, realizza animazioni, illustrazioni e pubblicità. È uscito da Cuba nel 2005, attualmente vive negli Stati Uniti. Lavora per il quotidiano El Nuevo Herald, Cubaencuentro e Martí Noticias di Miami, tutti in lingua spagnola, e per alcune riviste in inglese. Nel suo blog si descrive così: “Disegnatore con tendenza alla sinusite, ad ascoltare musica, a fare tardi con gli amici e a guardare il baseball la domenica pomeriggio. Nessuno è perfetto”. Voi la chiamate masturbazione, noi aerobica Caccia grossa Omar Santana (Las Villas, Cuba, 1967), vive a Miami. Pittore, caricaturista e illustratore. Si è laureato in pittura nel 1987, all’Accademia di Belle Arti “San Alejando” dell’Avana. Disegna vignette e illustrazioni per il quotidiano in lingua spagnola di Miami El Nuevo Herald, fa caricature e fumetti per la rivista della Fondazione Ispano Cubana. Ha lavorato come illustratore e vignettista nella rivista digitale Encuentro en la red. Ha illustrato libri per bambini come El Arco Iris e El Teatro Guiñol de Maria A. Caviedes e Cuentos de la abuela Cacha di Dolores Peña (Editorial Patria, México, 1993). Navigazione articoli COME SCEGLIERE IL FONT GIUSTO I PRIMI 20 ANNI DI “TEX ALBO GIGANTE”