Kyle Rayner, la Lanterna Verde di nuova generazione, è stato concepito per prendere il posto di uno dei personaggi più rappresentativi della casa editrice di Superman & Batman: Hal Jordan, la Lanterna Verde della Silver Age, un’eredità non da poco. Nonostante la pesante incombenza, Kyle ha saputo conquistarsi nel tempo un posto di prestigio nell’affollato mondo supereroico. L’universo di Lanterna Verde Occorre premettere che Hal Jordan e Kyle Rayner non sono le uniche Lanterne Verdi. Il primo personaggio ha portarne il nome e i poteri è stato Alan Scott, un eroe della Golden Age. Ideato dallo sceneggiatore Bill Finger e dal disegnatore Martin Nodell su All American Comics n. 16 del luglio 1940, Alan è un ferroviere che trova casualmente una lanterna e un anello magici che gli conferiscono il potere di creare potenti costrutti di energia, il cui unico punto debole è il legno. Indossando un costume rosso e verde, e un mantello, si dà alla lotta al crimine, unendosi anche alla Justice Society. Le sue storie durano fino al 1951. Nel 1959, dopo il rilancio di Flash, anche Lanterna Verde subisce un restyling. L’editor Julius Schwartz lancia un nuovo Lanterna Verde con i medesimi poteri di Alan Scott, ma con un costume e un background completamente nuovi, legati non più alla magia ma alla fantascienza. Sulle pagine di Shocase n. 22 esordisce così Hal Jordan, pilota collaudatore, creato da John Broome e Gil Kane.Abin Sur, Un alieno morente, membro del corpo delle Lanterne Verdi, una sorta di polizia interstellare, gli dona una lanterna e un anello dai superpoteri. È lui la Lanterna Verde definitiva, che creerà tutta la mitologia sul personaggio: i Guardiani di Oa, i nemici caratteristici (su tutti il celebre Sinestro, Lanterna rinnegata), le limitazioni e le debolezze dell’anello stavolta legate agli oggetti di colore giallo. Hal Jordan diventa una colonna del nascente Dc Universe, contribuendo alla fondazione della Justice League of America insieme a Flash, Aquaman, Martin Manhunter e Wonder Woman. Nei primi anni settanta Hal Jordan / Lanterna Verde si unisce con un altro eroe dalle medesime caratteristiche cromatiche: l’arciere Oliver Queen alias Freccia Verde. Scritta da Dennis O’Neil e disegnata da Neal Adams, la saga di Green Lantern e Green Arrow è una vera perla del fumetto dell’epoca, sulle cui pagine si affrontavano temi importati come il razzismo, le differenze sociali e la dipendenza dalle droghe: celebre la scoperta di Roy Harper, spalla di Freccia Verde, mentre fa uso di eroina. Nonostante il successo di critica le vendite continuano a scarseggiare e due anni dopo, nel 1972, la testata è costretta alla chiusura. Durante questo arco di tempo altri due uomini ricevono in dono l’anello da Lanterna Verde: lo scontroso Guy Gardner (data d’esordio 1968) e l’afroamericano John Stewart (1972). Guy Gardner ha i suoi momenti di gloria negli anni ottanta, come piantagrane della serie Justice League International di J.M.De Matteis, Keith Giffen e Kevin Maguire. I suoi siparietti esilaranti con il tetro Batman lo rendono una celebrità tra i fan. John Stewart, invece, sostituisce Hal Jordan nel 1984 fino al 1986, dal numero 182 di Green Lantern al 200, diventando il secondo supereroe afroamericano della Dc Comics a essere protagonista di una serie dopo Black Lightning. Stewart è la Lanterna Verde della Terra anche in Crisi delle Terre Infinite, il megaevento che ha ristrutturato l’universo Dc, al termine del quale Lanterna Verde torna a essere Hal Jordan nel ciclo Alba di Smeraldo di Ron Marz e Mark Bright, in cui vengono rinarrate le origini. Nell’episodio assistiamo al reclutamento di Jordan e al suo primo incontro con le Lanterne Verdi aliene destinate a diventare fondamentali come Kilowog, Tomar Re o Katma Tui. Alba di Smeraldo rimette Jordan al centro dell’universo Dc, facendone un caposaldo fino a metà anni novanta. Un tramonto color smeraldo Nel 1992 il fumetto americano viene travolto dal terremoto Image: i disegnatori più in voga del momento hanno creato una nuova casa editrice che si propone come terzo polio nel mondo della produzione dei supereroi. La Dc risponde facendo morire il suo personaggio di punta, Superman, in una storia che finisce sui telegiornali di tutto il mondo, per poi farlo risorgere. Ripete in qualche modo la formula l’anno dopo, nel 1993, rendendo paraplegico Batman e dando il mantello del Cavaliere Oscuro a Jean Paul Valley, che si renderà indegno costringendo Bruce Wayne a tornare. Aquaman si giova di un restyling totale a opera di Peter David (ne abbiamo parlato qui) che ne riscrive il mito e ne rinnova l’immagine. Con Lanterna Verde si va oltre. Allo scopo di rinnovare il personaggio la Dc gli fa varcare il famoso “abisso riflettente” di cui parlava Nietzsche, corrompendo uno dei suoi eroi più puri. Nella saga Il Regno dei Supermen, legata al ritorno in vita dell’Uomo D’Acciaio, l’alieno Mongul con un ordigno fa saltare in aria tutta Coast City, la città di Hal Jordan (diversamente dagli eroi Marvel, in origine tutti collocati a New York, quelli Dc operano in metropoli di fantasia: Superman a Metropolis, Batman a Gotham City, Flash a Central City…). A causa di questa tragedia arriva Tramonto di Smeraldo, l’ultima storia di Hal Jordan. L’episodio viene pubblicato sui numeri 48-50 di Green Lantern vol. 3. A scriverla è Ron Marz, autore di Alba di Smeraldo, che aveva ripristinato il mito di Hal Jordan. Dopo la fine della sua città Jordan è un uomo distrutto. Ha perso tutto. La casa, i suoi cari, le radici. In questo precario stato psicologico decide di usare il potere dell’anello per ricreare la città e i suoi abitanti, ma viene fermato dai Guardiani di Oa, i fondatori alieni del Corpo delle Lanterne Verdi. Glielo vietano in quanto il giuramento da Lanterna Verde proibisce l’utilizzo del suo potere per fini personali. Sconvolto, Jordan si ribella e attacca l’intero corpo al quale appartiene. In molti cadono davanti a Hal, persino il grosso Kilowog, che lo aveva addestrato quando era una recluta. Per fermarlo i Guardiani liberano addirittura Sinestro, il suo peggior nemico, che dopo uno scontro sanguinoso perirà anche lui. Hal entra nella batteria principale della grande Lanterna per appropriarsi di tutto il potere, distruggendo di fatto l’intero corpo e trasformandosi nell’entità chiamata Parallax. La conversione di Jordan da principale eroe del corpo a suo nemico e distruttore è un colpo al cuore per i lettori. In quegli anni è raro per un eroe passare al “lato oscuro”. Con il numero 50 si chiude un’era durata quasi 50 anni. KYLE RAYNER, L’UOMO NUOVO Occorre dunque un nuovo personaggio che sostituisca Hal Jordan, discostandosi per non farne un clone. Con questa premessa viene scelto Kyle Rayner come protagonista della serie. Dopo un cameo sul numero 48, Kyle esordisce come nuova (e unica) Lanterna Verde al termine del numero 50. Dove Ganthet, il solo superstite dei Guardiani di Oa, gli consegna l’ultimo anello dell’ormai estinto corpo delle Lanterne Verdi. È classico eroe per caso, finito dentro una situazione più grande di lui che non riesce a comprendere fino in fondo. Kyle, che di professione fa il cartoonist, è un giovane uomo piuttosto immaturo, in rotta con la fidanzata, la fotografa Alex DeWitt, che lo sprona affinché utilizzi i propri nuovi poteri in modo responsabile. Si crea un costume originale (pare che il design sia stato ispirato all’uniforme della squadra di football Los Angeles Raider) e inizia la carriera nel mondo dei supereroi sfruttando la propria immaginazione e il talento grafico per creare costrutti con l’anello. La sua avventura di supereroe inizia nel peggiore dei modi, dato che il criminale Major Force uccide la sua ragazza Alex, facendogli trovare il cadavere a pezzi dentro il frigorifero. Un’immagine agghiacciante che rimane indelebile nella storia del fumetto, tanto che la sceneggiatrice Gayle Simone nel 1999 conia l’espressione donna nel frigorifero per far riferimento all’espediente narrativo con cui gli autori uccidono una donna cara al protagonista per spingerlo alla vendetta. Iniziano così le storie dell’ultima e sola Lanterna Verde, che si allontana da tutta la mitologia legata al personaggio. Privo della guida dei Guardiani di Oa, del consiglio di altre Lanterne Verdi e soprattutto della debolezza verso il giallo, un tallone d’Achille ormai obsoleto. Nel 1999 Kyle entra nella sofisticata Justice League di Grant Morrison, che include tutti i big della Dc: Superman, Batman, Wonder Woman, Aquaman, Flash e Martian Manhunter. Kyle si ritrova a giocare nella serie A dei supereroi, con il peso di doversi dimostrare all’altezza di Hal Jordan anche agli occhi dei nuovi lettori. La nuova Lanterna Verde riesce a sopportare il peso della pesante eredità, conquistando l’amicizia e il rispetto dei supereroi e degli amici di Hal Jordan. Il ritorno di Hal Jordan, la Lanterna Verde classica Ma Hal Jordan è rimasto nel cuore di molti lettori. Dopo essere morto nel maxi evento Ora Zero, in cui, in preda a un delirio di onnipotenza voleva ricostruire l’universo, Hal Jordan diventa il nuovo Spettro. L’essere semidivino spirito di giustizia al servizio del Purgatorio. Con questa nuova identità fa numerose apparizioni nel Dc Universe, tra cui la più celebre è quella in cui, grazie ai suoi poteri divini, resuscita il vecchio amico Oliver Queen / Freccia Verde. Il nuovo ruolo però non soddisfa gli editor Dc, e nel 2004 Geoff Johns riporta Hal Jordan nel ruolo storico di Lanterna Verde. Nella miniserie Lanterna Verde: Rinascita scopriamo l’esistenza di un virus alieno chiamato Parallax, che insinuatosi nel corpo di Jordan ne ha corrotto lo spirito, inducendolo a compiere il massacro delle Lanterne Verdi. Parallax era in combutta con Sinestro, vero artefice della follia di Jordan, che non era realmente morto alla fine di Tramonto di Smeraldo. In questa storia Hal Jordan torna dunque in vita, anche grazie all’aiuto di Kyle Rayner. Il ritorno dell’eroe originale normalmente significa l’abbandono del sostituto. Ma Kyle è stato l’unica Lanterna Verde per dieci lunghi anni: una generazione di lettori è cresciuta con lui. È stato protagonista di maxisaghe importanti nell’universo Dc e quindi nessuno intende sbarazzarsene. Con il ripristinato corpo delle Lanterne Verdi e con il ritorno dei Guardiani di Oa c’è spazio per più di una Lanterna Verde, inclusi John Stewart e Guy Gardner, ai quali viene restituito l’anello. Kyle affianca Jordan nelle Sinestro Wars, in cui il malvagio Sinestro crea un proprio corpo di Lanterne dal colore giallo guidato dalla paura e nella Notte più Profonda… nella quale il terribile Nekron, incarnazione della morte, crea invece un proprio corpo di Lanterne Nere, in grado di resuscitare i defunti. Ma dove c’è l’oscurità c’è la luce, e viene creato infine anche in corpo delle Lanterne Bianche, in grado di “guarire” dalla morte e riportare in vita gli eroi deceduti: Kyle Rayner ne diventa il principale portatore, mostrandosi un personaggio fondamentale per la saga, nonostante sia incentrata su Hal Jordan. Ancora oggi, nonostante i reboot dell’universo Dc, Kyle Rayner rimane saldamente legato al suo anello del potere, rendendosi totalmente compatibile con Hal Jordan, e dimostrando di essere stato per la Dc una scommessa azzardata ma vincente. Navigazione articoli MATITE BLU 248 PV – PER ESCLUSIONE
Esaustivo ma non completo, mi risulta che Alan Scott fosse un ingegnere di Gotham City e che Kyle Rayner ha avuto una storia con sua figlia Jade in storie inedite. Come portatore della luce bianca, Kyle ha assunto l’identità del semionnipotente Ion, in una serie pubblicata pure in Italia, perse molto dei suoi poteri per far tornare in vita i Guardiani. Rispondi
Ai miei tempi, quando leggevo i fumetti della DC pubblicati da Mondadori pochi anni prim dell’arrivo in Italia dei super eroi Marvel, Lanterna Verde era uno dei miei personaggi preferiti. Poi l’ho perso di vista, come gran parte dei personaggi Dc per ragioni di tempo e di soldi. Sapevo qualcuno sul numero rilevante di persone che avevano utilizzato l’anello del potere ma non conoscevo tutti i particolari riportati nell’ottimo articolo appena letto. Ora una domanda forse stupidotta: perchè tutti questi continui cambiamenti ? Forse perchè Lanterna Verde non aveva troppo successo e quindi aveva bisogno di continui rilanci? Rispondi