Il Giorno dei Ragazzi, pubblicato ogni giovedì dal 1956 al 1968 dal quotidiano Il Giorno, è stato sicuramente il migliore dei supplementi settimanali dei quotidiani italiani. Peraltro, la tradizione degli inserti di fumetti esiste praticamente solo negli Stati Uniti, dove escono la domenica dalla fine dell’Ottocento: anzi, il fumetto è nato proprio in quelle pagine. Inoltre, in una pagina interna del quotidiano Il Giorno venivano pubblicate tutti i giorni le strisce (compresa quella di Superman). Non è un caso tutto questo interesse per i fumetti, se si tiene conto che il fondatore Cino Del Duca (1899-1967) negli anni trenta aveva pubblicato i diffusi settimanali di fumetti Intrepido e Il Monello, poi portati avanti dai fratelli Alceo e Domenico. In rotta con il fascismo, che aveva combattuto sin dall’inizio, Cino Del Duca si trasferì in Francia diventando uno dei maggiori editori di periodici generalisti con le Éditions Mondiales. Dopo avere combattuto nelle file della Resistenza, Del Duca continuò a operare con successo in Francia, facendo anche una puntatina negli Stati Uniti, dove, nel 1951, fondò l’importante mensile fantascientifico Galaxy Science Fiction. Senza dimenticare l’Italia, dove, a Milano, nel 1956 fondò Il Giorno, un quotidiano che spiccava per la sua modernità nel grigiore dei giornali dell’epoca. L’inserto del Giorno dei Ragazzi era una delle tante iniziative innovative che rendevano speciale questo quotidiano. Dati i costi insostenibili, Del Duca abbandonò il quotidiano dopo un paio di anni, lasciandolo completamente al socio (segreto) Enrico Mattei, dirigente della Democrazia Cristiana e presidente dell’Eni (oltre che marchigiano ed ex partigiano come lui). I fumetti pubblicati dal Giorno dei Ragazzi provengono in maggioranza dal settimanale inglese Eagle, del quale ricalca la grafica e presenta i personaggi avventurosi, integrandoli con tavole umoristiche italiane, prime fra tutte quelle del bravissimo Jacovitti, realizzando così un perfetto equilibrio tra comicità e avventura, e rendendo il prodotto gradevole per tutti i palati. I leggendari primi sei anni Nelle sue 16 pagine dal grande formato tabloid, il Giorno dei Ragazzi ospitava in media otto tavole di sei personaggi, quasi tutte a colori, più varie strisce comiche, che però scompaiono dopo il secondo anno. Fino dal primo numero uscito, a fare la parte del leone sono la serie fantascientifica inglese Dan Dare (tavola di apertura) e Cocco Bill (tavola di chiusura), seguiti a ruota da Jeff Arnold, che nel primo anno presentava due tavole con splendidi colori. Nel paginone centrale era ospitato Luck il sergente della legione straniera, in uno strano formato con la tavola divisa su due lunghe strisce posizionate in basso che percorrevano entrambe le pagine centrali (ne abbiamo parlato QUI). Nella parte alta del paginone centrale è stata ospitata, per quasi tutti i 10 anni, una rubrica di divulgazione scientifica con grandi disegni a colori. L’unica tavola in bianco e nero ha ospitato prima le zuccherose avventure di Flash Cane Lampo (modellato su Lassie), poi, per molti anni, le più interessanti avventure marinare di Kid Tempesta, disegnate ottimamente da Giorgio Bellavitis. Tra la fine del primo anno e quella del secondo, appaiono altre due tavole che rimarranno un punto fermo della struttura del giornale: le “Vite di Personaggi Storici“, molto ben disegnate e colorate, e la seconda tavola di Jacovitti, inizialmente Gionni Galassia, mentre in seguito solitamente avrebbe presentato Tom Ficcanaso. Il tutto era corredato da rubriche sportive, racconti in solo testo avventurosi e fantastici, una coloratissima e illustratissima enciclopedia degli animali, più rubriche di attualità e cinema. Questa struttura rimane praticamente invariata (con qualche inserimento e fuoriuscita dal cast dei personaggi) per tutti questi sei anni, durante i quali c’è solo da segnalare il cambio della grafica di “copertina” (che in effetti era la prima tavola), probabilmente in concomitanza con un analogo cambio della gemella inglese Eagle, e la fine di Luck nel quinto anno. Il declino del Giorno dei Ragazzi Il settimo anno si apre con la diminuzione delle pagine a 12, tutte in bianco e nero tranne la prima, l’ultima e il paginone centrale utilizzato solo per la pubblicità. Il numero delle storie cala gradualmente, arrivando ad appena quattro nell’ottavo anno. Viene sostituito Dan Dare per quasi due anni (settimo e ottavo) da un personaggio sempre di fantascienza, Willy West, disegnato da Nevio Zeccara tentando di non fare rimpiangere il predecessore, senza peraltro riuscirci molto. Nell’ottavo anno terminano anche altri due personaggi cardine: l’ottimo Jeff Arnold viene sostituito dall’inferiore, ma piacevole, Blackbow il Cheyenne, disegnato sempre da Humphris, mentre Kid Tempesta viene sostituito da una nuova serie di Classici Illustrati (ne erano già apparsi altri in precedenza e continueranno quasi fino alla fine del giornale), in bianco e nero, il primo dei quali è ottimamente disegnato da Jesus Blasco. La qualità globale ne perde abbastanza e la fine si avvicina. Solo Jacovitti rimane immutato con le sue due tavole: Cocco Bill, che dal nono anno viene sponsorizzato dai gelati Eldorado, e Tom Ficcanaso. Torna Dan Dare nel nono anno, prima in bianco e nero, poi riconquistando la tavola di apertura a colori. Ma è una gloria effimera, perché verrà ricacciato all’interno nel decimo (e suo ultimo) anno, che propone copertine che variano da foto, a tavole dipinte, a tavole giganti di Jacovitti a qualche rara tavola a colori di Dan Dare. Nel nono anno compaiono delle rubriche illustrate che sono quasi dei fumetti: Sapevate Che? presenta fatti strani e curiosi, e l’interessantissima Frontiere in Fiamme, una specie di Storia del West illustrata da Frank Humphris. Con il numero 48 del decimo anno terminano tutte le storie, tra le quali va segnalato West and Soda di Bruno Bozzetto, così come la vita del giornale come era stata fino a quel momento, legata a doppio filo all’inglese Eagle. Molti collezionisti di fumetti terminano a questo punto la raccolta. Gli ultimi due anni, infatti, si presentano completamente differenti, iniziando dal “formato lenzuolo”, cioè la stessa taglia del giornale a cui sono allegati, con solo quattro pagine, che comunque valgono per otto, che presentano materiale di varia provenienza tra cui spicca solo l’immancabile Cocco Bill di Jacovitti. Tra gli altri fumetti, dei pessimi classici illustrati, un paio di strisce americane, un personaggio francofono Ultrasson, non particolarmente divertente, e una produzione Italiana: I Naufraghi che vede Pier Carpi ai testi e alle matite il bravo Sergio Zaniboni (futuro disegnatore principe di Diabolik). Questa formula dura per tutto l’undicesimo anno (il 1967, erroneamente definito XII nella testata) e fino al numero 19 dell’anno seguente (erroneamente stampato come XIII). Tra l’altro, almeno un paio di tavole delle storie in corso vengono stampate sul supplemento domenicale, rendendone così difficilissimo il completamento per i collezionisti. Nel 1968, inoltre, manca anche la pubblicazione di materiale inedito di Jacovitti. Viene infatti presentata solo una antologia di Cocco Bill, il personaggio di gran lunga più popolare del giornale, costruita con pezzi di tavole tratti dalle vecchie storie. Nel numero 19 terminano tutte le storie eccetto la retrospettiva di Cocco Bill, che sospetto sia stata terminata nel supplemento domenicale, e poco dopo il giornale riappare in dimensione ridotte, ma sempre un poco più grandi di quelle originali, e completamente rivoluzionato. Costituito solo da materiale autoctono, tranne forse una tavola comica di dubbia provenienza, termina mestamente la sua esistenza in modo davvero inglorioso per un giornale così significativo. Eagle, fondato nel 1950, è il settimanale inglese usato come riferimento dal Giorno dei Ragazzi I personaggi Veramente stupende le grandi tavole dai colori sgargianti del Dan Dare disegnate da Frank Hampson, che per sei anni consecutivi, e poi di nuovo dopo una pausa di quasi due, hanno fatto da richiamo nella tavola di apertura del Giorno dei Ragazzi. Uno dei migliori fumetti di fantascienza per ragazzi mai realizzati. La pubblicazione purtroppo inizia dalle ultime avventure firmate dal grande Hampson, che abbandonò improvvisamente Eagle nel 1959 perché non gli erano stati riconosciuti i legittimi diritti di autore e creatore del personaggio. In quel periodo, comunque, il lavoro suo e del suo studio, costituito da Eric Eden, autore degli stupendi colori, Don Harley, Bruce Cornwell e Keith Watson, che lo aiutavano con le matite e che lo avrebbero sostituito dopo qualche tempo erano di qualità eccellente, con storie avvincenti e piene di fantasia oltre che magistralmente disegnate. Dopo il suo abbandono, il timone fu momentaneamente preso da Frank Bellamy, ottimo autore già presente su quelle pagine con “Fraser il cacciatore” e con le “Vite di uomini illustri” (suo il Marco Polo). Il suo periodo di circa un anno, pur buono, non è all’altezza di quello precedente, e il personaggio risulta abbastanza stravolto, tanto che prima vengono ritoccate e aggiunte tavole, poi il timone viene preso dagli ex collaboratori di Hampson, che riportano il nostro su canoni più consoni, ma non certo ai livelli precedenti. È un vero peccato che sul Giorno dei Ragazzi manchi tutto il primo periodo di Dan Dare, che inizia nel 1950. La seconda colonna portante, ma solo come posizione visto che la sua tavola chiudeva il giornale, è Jacovitti, presente per tutto l’arco vitale del giornale, esclusi solo gli ultimi 40 numeri. Il nostro grande autore propone qui ben due tavole settimanali di personaggi diversi. A fare la parte del leone è Cocco Bill, mentre buon secondo è Tom Ficcanaso. Nei quasi dodici anni in cui è stato presente, Jac ha avuto modo di presentare parecchi altri personaggi nati dalla sua fervida fantasia. Come al solito le sue sono tavole ricolme e spassosissime, e indubbiamente è soprattutto lui a tenere alto il gradimento del giornale presso i bambini. Altro grande personaggio presentato dal primo numero fino all’ottavo anno è Jeff Arnold di Frank Humphris. Un western di classe, con buone storie, ottimi disegni e notevoli colori, anche in questo caso, come per Dan Dare, una vera delizia per gli occhi. Dopo la scomparsa di Jeff, viene proposto Blackbow il Cheyenne, altro western del medesimo autore, ma non alla stessa altezza. Sempre Humphris firma le illustrazioni di una bella carrellata di eventi storici del West presente nel decimo anno. Nel paginone centrale viene a lungo presentato Luck il sergente della legione straniera di Geoffrey Bond e Martin Aitchison, una tavola su due lunghe strisce. Anche in questo caso si tratta di un buon prodotto che presenta storie avventurose con forti elementi fantastici. Alla fine del primo anno inizia una tavola dedicata a grandi uomini della storia, anche in questo caso ottimamente disegnata, ma con testi necessariamente didattici. Dopo alcune brevi avventure di Flash Cane Lampo, sulle quali è meglio stendere un velo pietoso, viene presentata una buona tavola avventurosa: Kid Tempesta. Ben disegnata da Giorgio Bellavitis, presenta delle movimentate avventure marinare, e si fa leggere con piacere. Dan Dare viene sostituito da una creatura autoctona, Willy West di Nevio Zeccara, il quale qui inizia una collaborazione con il Giorno dei Ragazzi, che continuerà fino alla chiusura della testata. Questo è forse il migliore dei suoi personaggi, ma ha la sfortuna di dover riempire il vuoto lasciato da una serie di qualità nettamente superiore. Le storie fantascientifiche di Willi West sono comunque gradevoli, e passabili sono le altre creature di Zeccara. Saltuariamente e in varie forme, probabilmente di provenienza diversa, sono state presentate riduzioni di romanzi famosi, che chiameremo Classici Illustrati, anche se questo nome è apparso solo negli ultimi. I primi presentati erano sicuramente di Eagle, come la maggior parte del materiale del Giorno dei Ragazzi ed erano di buona qualità, mentre gli ultimi sono probabilmente di produzione autoctona (o francese?) di qualità molto scarsa. Fraser l’Intrepido di Frank Bellamy non è durato molto, ma si segnala per le splendide tavole di ambiente africano sapientemente disegnate dal futuro autore di Garth. Pier Carpi e Sergio Zaniboni hanno collaborato con il Giorno dei Ragazzi negli ultimi due anni con I Naufraghi, una tavola incentrata sulle avventure di un gruppo di ragazzi, e Lancillotto, serie di brevissime storie di una o due tavole che coinvolgono personaggi che sono, o credono di essere, la reincarnazione dei celebri personaggi dei romanzi della Tavola rotonda. Infine, sempre nei due ultimi anni, Bruno Bozzetto ha presentato sulle pagine del Giorno dei Ragazzi due delle sue creazioni più celebri: West and Soda e Vip, mio fratello Superuomo, scanzonati e divertenti. Nel 1993 la gloriosa testata del Giorno dei Ragazzi è stata riesumata per un “inserto” di quattro pagine de Il Giorno, durato 11 numeri. Unici fumetti presenti, in un inserto fatto prevalentemente di testi, sono una tavola a colori di Martin Mystère, di Alfredo Castelli e Lucio Filippucci, poi terminata in bianco e nero e in formato ridotto all’interno del giornale, e una striscia comica piuttosto scarsa. Una ben misera apparizione per una testata che rievoca magnifici ricordi. Infine, vediamo alcune pagine di numero del Giorno dei Ragazzi… Navigazione articoli SUPER AMERICA ANTINAZISTA E ANTICOMUNISTA LO SCIMMIOTTO, DA DRAGON BALL A MANARA
Attualmente l’unico giornale che pubblica fumetti è la Nuova Cronaca di Mantova. Produrrebbe anche un supplemento che ci fossero buone storie originali. Rispondi
Dal 1956 al 1958 ho frequentato a Milano le scuole elementari Tommaso Grossi. Il nonno ogni venerdi mi portava l inserto “il giorno dei ragazzi”.Eccezionale pubblicazione per l epoca dove si spaziava in tutto. Avevo l intera collezione andata poi perduta nel terremoto del 1980 in provincia di Salerno. Sono stati i miei primi eroi. Ricordo in particolare in una serie di fantascienza Un alieno (mekong) che aveva invaso il nostro pianeta viveva seduto su di un disco che si spostava nell aria ed usava un traduttore simultaneo . Grazie alla redazione del Giorno per aver accompagnato la mia infanzia a Milano. Dott.Cesare Sormani Conca dei Marini Sa. cesaresormani@alice.it Rispondi