Gordiano Lupi, autore di molte biografie di attrici pubblicate da “Giornale POP” e di libri sullo stesso argomento, ha scritto il soggetto e la sceneggiatura di un interessante documentario dedicato a Piombino. Dargys Ciberio è l’unica attrice del film, calata nel ruolo di muto Virgilio al femminile che accompagna lo spettatore in un percorso poetico della città di Piombino, la vera protagonista del film. Un documentario insolito, che ha come punto di riferimento il Pier Paolo Pasolini dei documentari poetici su Roma, Ostia, la periferia decadente, la spiaggia proletaria, i ragazzi di vita, l’alternarsi (in perfetto equilibrio) di bellezza e decadenza. Il cielo sopra Piombino (il titolo è un chiaro omaggio a Wim Wenders) prende per mano lo spettatore e lo porta a conoscere splendore e degrado, calette rocciose nascoste in anfratti di mare, ferrovie abbandonate, porto industriale e tombe etrusche, porticciolo mediceo, un vecchio stadio dove un tempo fu sconfitta la Roma, golfo di Baratti e altiforni spenti. Regista e sceneggiatore fanno pulsare l’anima di una cittadina industriale e marinara, riescono a fare affiorare tra le pieghe delle immagini il tempo perduto. Un documentario non turistico, come molti ne sono stati fatti per illustrare la bellezza di una città di mare, ma letterario, scritto e girato per mostrare il vero volto di Piombino, cartina di tornasole di una provincia vitale, mai vinta e abbandonata a se stessa. Un volto poetico e disperato, sognante e realista, ambizioso e decadente, languido e intrepido, memore del passato ma proteso verso il futuro. Gli autori sono convinti che dal contrasto nascano arte e letteratura, ma anche che la vita pulsi ogni giorni per strade di contraddizioni insolubili. La musica suggestiva e melodica di Federico Botti contribuisce a creare un clima di ricordi e sogni, un sottofondo di parole poetiche che introducono e chiudono una passeggiata nei luoghi più significativi di una provincia che non deve essere dimenticata. Il cielo sopra Piombino inaugura la sezione Fogliocinema, che proseguirà con il nuovo film di Roger Fratter e con una collana dedicata alla ristampa anastatica di tutte le opere del regista indipendente bresciano. Regia: Stefano Simone. Soggetto e Sceneggiatura: Gordiano Lupi. Musiche: Federico Botti. Parole Canzoni: Pino Bertelli (Alba a Marina), Claudio Jonta (Entra piano, Il quartiere), Federico Botti. Fotografie: Riccardo Marchionni. Voce Narrante: Federico Guerri. Interprete (Virgilio al femminile): Dargys Ciberio. Bambina comparsa: Laura Lupi. Un documentario letterario tra immagini, parole e musica. Ordinabile su Ibs e Amazon. Oppure a ilfoglio@infol.it Navigazione articoli VIGASIO SEXPLOITATION: IL CINEMA HORROR E AGRESTE DI MONTRESOR TRE ILLUSTRATORI PER LE FIGURE DELLE CARTE