Negli anni settanta la Marvel, oltre al trittico Fantastici Quattro, Vendicatori e X-Men, presentava un quarto gruppo meno popolare, un’altra famiglia di eroi che nel tempo ha un po’ perso l’interesse dei lettori: i Difensori. IL NON-GRUPPO PIU’ FAMOSO Nato da una intuizione dello sceneggiatore ed editor Roy Thomas, i Difensori riunivano i tre eroi solisti della Marvel (se escludiamo gli urbani l’Uomo Ragno e Devil) ovvero Hulk, Namor il Sub-Mariner e il Dottor Strange. Inizialmente Thomas voleva utilizzare Silver Surfer come terzo membro, ma Stan Lee, che amava il personaggio e voleva tenerlo per sé, suggerì di sostituire l’eroe argentato con Dr. Strange. L’insolito trio si incontra per la prima volta, su testi dello stesso Roy Thomas, nella collana Marvel Feature n. 1 del 1971. La risposta del pubblico è positiva e i dirigenti della Casa delle Idee decidono l’anno dopo di lanciare una serie regolare dedicata a questo non–gruppo: l’albo dei Difensori esce nelle edicole nel 1972, su testi di Steve Englehart e disegni di Sal Buscema, fratello del più noto John. Già nel numero 2 anche il divieto di Lee su Silver Surfer cade, e così anche lui si unisce alla squadra. I Difensori si definiscono un non-gruppo in quanto appunto sono tre solisti che si riuniscono in circostante straordinarie, ma già nel numero 4 si aggrega alla banda un nuovo personaggio fisso, Valchiria. Valchiria, quasi una versione femminile di Thor, nasce da una combinazione mistica da parte dell’Incantatrice, che unisce lo spirito dell’asgardiana Brunhilde a quella della donna terrestre Barbara Norris. Valchiria porta alla serie un elemento del femminismo tipico dei tempi. A Steve Englehart si deve anche una piccola pietra miliare del decennio, ovvero il crossover tra i Vendicatori e i Difensori, in cui i due team vengono alle mani a causa delle manipolazioni orchestrate da Loki e Dormammu. Un arco narrativo in 6 parti suddiviso su Avengers n. 116/188 e Defenders n. 9/11 del 1973, che aggiunse popolarità all’insolito team. La serie passa nelle mani di Len Wein, in quanto Englehart preferisce concentrarsi sui Vendicatori. A Wein si deve l’introduzione nel gruppo di un personaggio che diventerà in un certo senso l’uomo-immagine della squadra: Nottolone. Nato come versione malvagia di Batman nello Squadrone Sinistro (un team di avversari ispirati dalla Justice League della Dc), Nottolone – al secolo Kyle Richmond – si ribella ai suoi ex compagni quando questi vogliono sciogliere i ghiacciai della Terra e creare una mega alluvione, chiedendo l’aiuto proprio ai Difensori. Wein gli fa sostituire Namor nel gruppo, preferendo scrivere un personaggio senza vincoli, libero dagli sviluppi che avvenivano nella serie personale. Facendo un paragone con i Vendicatori, se Strange e Hulk stanno a Capitan America e Iron Man (gli eroi affermati che creano affezione con il pubblico), Nottolone e Valchiria stanno a Occhio di Falco e Wasp, ossia quei personaggi che da soli forse non funzionano, ma che sulle pagine del gruppo crescono mostrando il loro approfondimento psicologico e le proprie fragilità emotive, diventando di fatto il cuore della squadra. A Wein si succedono Steve Gerger, ottimo sceneggiatore di un ciclo molto amato dai fan, e David Kraft, celebre per il suo stile semicomico e fuori dalle righe (celebre il suo “Difensore per un giorno”, in cui decine di supereroi fanno una sorta di “provino” per unirsi alla squadra). La formazione dei Difensori viene definiva “una porta girevole” di cui dozzine di personaggi ne hanno fatto parte, anche se brevemente. Gli ingressi più popolari sono quello di Hellcat e di Daimon Hellstrom, il figlio di Satana, specie quando J.M. De Matteis subentra ai testi. In Italia le storie dei Difensori sono stato pubblicate dall’Editoriale Corno, sugli Albi dei Super-Eroi, e poi dalla Comic Art, sulla serie All American Comics. I NUOVI DIFENSORI E IL DECLINO Per tutti gli anni settanta i Difensori, principalmente formati da Strange, Hulk, Nottolone, Valchiria, Hellcat e Hellstrom hanno formato un quarto monopolio nei gruppi della Marvel, ma verso la fine del decennio il pubblico ha iniziato a perdere interesse. Nei primi anni ottanta De Matteis decide di cambiare registro, dando un taglio con il passato e cambiando radicalmente la formazione: a partire dal n. 125 del 1983 toglie dai giochi i Difensori originali (Strange, Hulk, Namor e Surfer, a causa di una profezia secondo la quale se i quattro si fossero riuniti ancora avrebbero provocato la fine del mondo), sostituendoli con un nuovo team che vedeva, oltre ai veterani Valchiria e il doccione vivente Gargoyle (introdotto nel n. 94 del 1981) i tre X-Men originali: Bestia, Angelo e Uomo Ghiaccio, oltre all’ex vendicatrice Dragoluna. La nuova formazione, ribattezzata The New Defenders non mantiene lo spirito della squadra originale, diventando una squadra “senz’anima”, senza quelle dinamiche interne che avevano caratterizzato il team nella decade precedente. La serie dei Difensori, infatti, si poggiava sui conflitti delle diverse personalità dei membri, e questa nuova squadra pare più anonima. Lo stesso De Matteis si pentirà di averla formata, abbandonando la sua creatura quasi immediatamente lasciandola nelle mani di Peter Gillis. La qualità della serie, anche a causa dei disegni di Don Perlin, artista dal tratto superato che non reggeva il confronto con gli artisti attivi nello stesso periodo, fanno dei Nuovi Difensori il fanalino di coda della Marvel (tanto che risultano essere inediti in Italia). Improponibile il confronto con le altre serie, tanto più che negli anni ottanta la Marvel aveva praticamente chiuso ogni serie dedicata ai personaggi degli anni settanta: niente più Shang Chi, Nova, Son of Satan, Licantropus e pure Power Man & Iron Fist avrebbe chiuso i battenti nel 1986, stesso anno in cui anche I Nuovi Difensori, con il numero 152, chiudono definitivamente. Il boom delle serie mutanti avevano convinto la Marvel a rimettere insieme gli X-Men originali in una nuova serie chiamata X-Factor, in cui Ciclope, Bestia, Angelo e Uomo Ghiaccio si riunivano alla rediviva Jean Grey trovata in un bozzolo sul fondo dell’Hudson. Su New Defenders n. 152 del 1986 la squadra moriva sacrificandosi per fermare una Dragoluna posseduta e fuori controllo, con i soli tre mutanti sopravvissuti. È di fatto la fine dei Difensori, che non vedranno la luce del nuovo decennio. GLI ANNI NOVANTA: NIENTE DIFENSORI Gli anni novanta furono gli anni dei mutanti: gli-X Men e le varie testate derivate dominavano il mercato, diventando la serie simbolo del decennio. Com’erano messi i Difensori in quel periodo? Gli originali, a livello personale, non andavano affatto male: Hulk veniva scritto da Peter David, ora grigio e intelligente, dando nuova linfa alla serie. Namor era stato preso in cura da John Byrne, che lo aveva reinventato come magnate dedito alla lotta all’inquinamento. Dottor Strange era tornato nelle mani di Roy Thomas, e diverse graphic novel di qualità veniva pubblicate su di lui, mentre Silver Surfer era più popolare che mai grazie alle cure di Jim Starlin prima e Ron Marz dopo, impreziosito dei disegni di Ron Lim. I tre fondatori ebbero un breve revival su Incredible Hulk n. 370/371 (1990) di Peter David e Dale Keown, in cui affrontavano un essere di antimateria e in cui veniva sbugiardata la profezia di cui avevamo letto su Defenders n. 125. Ancora una volta la ritrovata chimica tra i personaggi fece sì che l’incontro ebbe seguito in un crossover in 4 parti, Il ritorno dei Difensori, pubblicato sui vari annual dei protagonisti, ossia The Incredible Hulk Annual n. 18, Namor the Sub-Mariner Annual n. 2, Silver Surfer Annual n. 5 e Dr. Strange, Sorcerer Supreme Annual n. 2 pubblicati nel 1992. Si trattò più di un omaggio che di un vero e proprio ritorno. In quegli anni, Nottolone, Valchiria, Hellcat, Gargoyle risultavano tutti morti, mentre Hellstrom venne rilanciato in chiave horror nella serie Hellstrom: Price of Lies scritta da Warren Ellis e durata 21 numeri. L’unico pallido tentativo di rilancio per i Difensori avvenne nel 1993 quando la Marvel lanciò Secret Defenders, una serie in cui il Dottor Strange (in seguito sostituito dal Dottor Druido) reclutava di volta in volta un trio di personaggi random per compiere varie missioni. Se i primi episodi infatti vedevano una formazione fissa (formata dai personaggi più caratteristici del periodo come Wolverine, Donna Ragno II, Darkhawk e Nomad) in seguito divenne una sorta di “all star game” senza alcun filo narrativo né approfondimento psicologico, e la serie chiuse i battenti dopo 25 numeri. Nei cupi anni novanta non c’era dunque spazio per i colorati e vivaci Difensori, prodotti tipici del ventennio precedente, venendo soppiantati come “non gruppo” del decennio dai tenebrosi Figli di Mezzanotte (Morbius, Blade, Ghost Rider). REVIVAL NEGLI ANNI DUEMILA Il nuovo millennio sorrise ai vecchi Difensori. Già nel 2001 venne pubblicata una miniserie di 12 numeri per opera di Kurt Busiek ed Erik Larsen. Fu un tentativo di rilancio del gruppo, in una formazione che vedeva i quattro fondatori più i tre classici degli anni settanta, Nottolone, Valchiria ed Hellcat nel frattempo resuscitati. Una mini dal sapore classico che vide riaccendersi le simpatie dei nostalgici, a cui seguì una miniserie nel 2005 scritta a quattro mani da De Matteis e Keith Giffen, su disegni di Kevin Maguire, che vedeva i Difensori originali alle prese con Dormammu e sua sorella Umar. La serie, con i toni da commedia e parecchia simpatia, suscita un buon successo tra il pubblico. Da allora periodicamente la Marvel ripropone il gruppo in varie mini, sempre con cambi di formazione ma cercando di rimanere fedele allo spirito irriverente che aveva caratterizzato la serie originale. AL CINEMA E IN TELEVISIONE Nel 2017 è uscita su Netflix la serie The Defenders, che però non aveva nulla a che fare con i personaggi originali dei fumetti. I protagonisti erano i quattro eroi solisti delle serie Marvel’s Neflix precedenti ossia Darevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist, che si univano per combattere la setta di ninja della Mano. Al cinema, Dottor Strange e Hulk sono stati inglobati nel Marvel Cinematic Universe, prendendo parte agli eventi dei due film Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, oltre ai film stand alone a loro dedicati. Namor è recentemente apparso come villain in Wakand Forever, secondo film dedicato a Pantera Nera, mentre Valchiria, interpretata dall’attrice afroamericana Tessa Thompson, è apparsa nel film Thor: Ragnarok, in cui insieme a Hulk, Thor e Loki combatte la dea della morte Hela in un team che in qualche modo può ricordare quello dei Difensori Hellcat – o meglio il suo alter ego Patsy Walker, visto che non utilizza né il costume né il nome in codice – è stato un personaggio fisso nel cast di Jessica Jones mentre attualmente non ci sono progetti cinematografici o televisivi inerenti a Nottolone e Hellstrom. Navigazione articoli MATITE BLU 418 ANGELO E UOMO GHIACCIO, I DUE X-MEN “MINORI”
I Difensori hanno fatto anche una divertente e pazza apparizione nella serie di Silver Surfer del 2014 (n° 4-5); scritta da Slott e disegnata (e secondo me, anche scritta) da Mike Allred. Rispondi