In un momento storico che vede i fumetti vendere sempre di meno non è sbagliato riflettere sui motivi che hanno determinato vendite eccezionali nel passato. Un fumetto vende tanto per una combinazione di
fattori artistici, commerciali, culturali e strategici.
Sceneggiatori e disegnatori celebri (come Frank Miller, Jim Lee, Brian Bendis) attraggono lettori e collezionisti. Il “nome” di un disegnatore può essere un marchio di garanzia e spingere all’acquisto anche solo per la firma.
Grandi eventi narrativi (
crossover, morti, rinascite, guerre civili…) attirano l’attenzione anche di lettori occasionali. La prima apparizione di un personaggio nuovo o rilevante (Miles Morales, Wolverine…) può far schizzare le vendite.
Ma in generale una
storia avvincente, disegni memorabili e tematiche attuali (sociali, psicologiche, politiche) generano il passaparola.
Vediamo qui di seguito se è andata veramente così prendendo in considerazione i campioni di vendite dal 1986 al 2006.

 

1986 – Superman The Man of Steel n. 1

Sembra strano che in un anno eccezionale come il 1986  in cui escono ben tre capolavori del fumetto (Watchmen, Il ritorno del Cavaliere Oscuro e Devil: Born Again) l’albo più venduto risulti questo The Man of Steel n. 1, dove John Byrne offre una versione più moderna e umana del supereroe, enfatizzando la sua lotta interiore e la sua connessione con la Terra.

Secondo i dati di Capital City Distribution, la stima delle vendite per il primo numero è di 125.000 copie (Capital City stima le vendite  del coevo Uncanny X-men n. 215 a 58.000 copie). Mancano i dati relativi a Diamond Comic Distributors, il più grosso distributore di quei tempi, per cui si può ipotizzare un numero di copie totali vendute attorno alle 800.000.


1987 – Uncanny X-Men n. 222

Uncanny X-Men è la testata del decennio che ha continuato a battere un record di vendita dopo l’altro sotto la guida di Chris Claremont.

Uncanny X-Men n. 222, intitolato “Heartbreak!”, è un numero emblematico che segna un punto cruciale nell’evoluzione della saga mutante, introducendo nuovi livelli di dramma e intensità emotiva. “Heartbreak!”, che vede alle matite la new entry Marc Silvestri, venderà 420.000 copie.


1988 – Wolverine n. 1

Wolverine n. 1 è una gemmazione del franchise X-Men e un dovuto omaggio alla enorme popolarità acquisita dal mutante canadese negli anni. Scritto dal solito Chris Claremont questo numero rappresenta un punto di svolta significativo per il personaggio, introducendo un Wolverine più solitario e riflessivo, lontano dalle dinamiche di gruppo degli X-Men.

 

Il numero 1 ha raggiunto circa 1.000.000 di copie distribuite nel Direct Market (fumetterie e librerie specializzate). Alcune stime però indicano che le vendite totali potrebbero aver superato i 2.000.000 di copie.

 

1989 – Legends of the Dark Knight  n. 1

Dopo  Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller e il film di Tim Burton del 1989 che avevano fatto crescere in modo esponenziale la popolarità di Batman, la DC cerca di sfruttare il momento favorevole pubblicando Legends of the Dark Knight n. 1, che si distingue per la sua narrazione matura e la libertà creativa concessa agli autori. 


Secondo i dati disponibili,
Legends of the Dark Knight n. 1 ha registrato vendite superiori a 500.000 copie, risultando il fumetto più venduto del 1989.


1990 – Spider-Man n. 1

A fine anni ‘80 la popolarità dei principali disegnatori della Marvel (McFarlane, Lee e Liefeld) è talmente grande che la Casa delle idee è costretta a cedere alle loro pressioni ed affidare loro anche i testi dei personaggi di punta.

Nasce così nel 1990 Spider-Man n. 1 scritto e disegnato da Todd McFarlane, che segna l’inizio di una nuova serie regolare dedicata all’Uomo Ragno. Questo numero ha ottenuto un successo commerciale straordinario, arrivando a vendere 2,5 milioni di copie.


1991 – X-Men n. 1

Visto l’enorme successo dello Spider-Man di McFarlane, la Marvel decide l’anno successivo di ripetere l’operazione creando una nuova testata dedicata agli X-Men (X-Men n. 1) affidandone sia i testi che i disegni a Jim Lee (affiancato da Chris Claremont sui primi numeri).

Questo numero detiene ancora oggi il record come il fumetto più venduto di tutti i tempi in America. Secondo il Guinness World Records, sono state distribuite oltre 8,1 milioni di copie dell’albo, che includeva cinque diverse copertine varianti (1A, 1B, 1C, 1D e 1E), alcune delle quali si combinavano per formare un’immagine più ampia.

 

1992 – Superman n. 75

Superman n. 75 (Novembre 1992), intitolato La morte di Superman, è una delle storie più controverse del fumetto. Questo numero segna l’apice dell’arco narrativo in cui Superman affronta Doomsday, un’entità mostruosa che distrugge tutto ciò che incontra, e ne viene ucciso.

Il numero ha registrato vendite straordinarie. DC Comics afferma di aver distribuito tra 2,5 e 3 milioni di copie, ma esistono stime che suggeriscono vendite effettive tra 6 e 8 milioni di copie, in un modo o nell’altro rimane il fumetto più venduto dell’anno.


1993 –
Action Comics n. 687

Action Comics n. 687, è il primo capitolo dell’arco narrativo Reign of the Supermen e segna l’inizio del ritorno di Superman dopo la sua morte apparente in The Death of Superman, un evento molto seguito dai fan.

Il numero è intitolato “Born Again” e prosegue direttamente gli eventi di Adventures of Superman n. 500. Secondo i dati di vendita di Diamond Comic Distributors, la distribuzione stimata di questo numero è stata di circa 1.775.000 copie nel mercato diretto (Direct Market).


1994 – Violator n. 1

Violator n. 1, pubblicato da Image Comics, è una miniserie in tre numeri scritta da Alan Moore, con i disegni di Bart Sears e Greg Capullo. Questa serie si inserisce nell’universo di Spawn creato da Todd McFarlane, esplorando le origini e le motivazioni del personaggio Violator, noto anche come il Clown.

Violator n. 1 ha avuto un impatto significativo tra i fan di Spawn e gli appassionati di fumetti degli anni ’90 ed è il primo fumetto Image a raggiungere il primo posto in questa classifica.


1995 –
DC vs. Marvel n. 1

Quando esce DC vs. Marvel, una miniserie crossover pubblicata da DC Comics e Marvel Comics, scritta da Ron Marz e Peter David, con i disegni di Dan Jurgens e Claudio Castellini le due case editrici stanno risentendo della crisi susseguente allo scoppio della bolla speculativa nel 1994 (cioè dall’acquisto di più copie dello stesso albo nella convinzione di rivenderli in seguito a un prezzo molto più alto).

L’albo rappresenta un raro momento di collaborazione tra alcuni beniamini del settore quasi obbligati dalla situazione contingente a lavorare insieme. Non riesce comunque a superare le 300.000 copie.

 

1996 – Spawn n. 50

Spawn, la serie creata da Todd McFarlane nel 1992, è stata uno dei campioni di vendite per tutto il decennio. Spawn n. 50 è stato uno dei numeri più venduti dell’intera serie. Questo numero celebra il 50° capitolo con una storia visivamente straordinaria, che segna un punto di svolta significativo per il protagonista, Al Simmons.

Spawn n. 50 è stato apprezzato per la sua narrazione matura e l’approccio visivo innovativo: ha consolidato la posizione di Todd McFarlane come uno dei principali innovatori nel mondo dei fumetti degli anni ’90.

 

1997 – The Darkness n. 11

Con The Darkness fa il suo esordio una delle serie più note della Top Cow Productions, una sussidiaria della Image Comics. Creata da Marc Silvestri, Garth Ennis e David Wohl, la serie segue Jackie Estacado, un giovane sicario mafioso che, al compimento del ventunesimo anno, eredita un potere demoniaco noto come “The Darkness”.

La saga divenne subito molto popolare e il numero 11 della serie, con ben 11 varianti di copertina, è diventato il fumetto più venduto del 1997, con circa 357.000 copie distribuite.


1998 – Fathom n. 1

Fathom n.1, pubblicato nel 1998 dalla Top Cow Productions, segna l’esordio di una delle serie più immaginative create da Michael Turner. Secondo Wikipedia, è stato il fumetto più venduto dell’anno, con una distribuzione stimata di oltre 1,1 milioni di copie.

 

Questa cifra è stata raggiunta proprio grazie alla strategia di marketing che includeva numerose varianti di copertina, tra cui edizioni in polibag, versioni con copertine argentate e dorate, e una copertura in plastica con la scritta “Collector’s Item – Issue 1”. Queste edizioni speciali hanno incentivato i collezionisti ad acquistare più copie, contribuendo al successo commerciale dell’albo.


1999 –
Tomb Raider n. 1

Tomb Raider n. 1 è stato il primo numero di una serie mensile che ha adattato le avventure di Lara Croft nel mondo dei fumetti. Sebbene non siano disponibili dati ufficiali sul numero esatto di copie vendute, alcune stime indicano che le vendite potrebbero aver superato le 189.000 copie.

 

Questa cifra lo incoronerebbe come il fumetto più venduto del 1999. La serie ha avuto un impatto significativo, contribuendo a consolidare la popolarità di Lara Croft come eroina della cultura pop.


2000 –
Uncanny X-Men
n. 381

Uncanny X-Men n. 381 segna l’inizio dell’arco narrativo “Night of Masques” e fa parte dell’evento editoriale Revolution, che vide il ritorno di Chris Claremont alla scrittura degli X-Men dopo quasi un decennio di assenza.

Il ritorno di Claremont suscitò entusiasmo tra i fan e fece vendere un sacco di copie, ma la risposta della critica non fu unanime. Alcuni apprezzarono il tentativo di riportare gli X-Men alle loro radici, mentre altri criticarono la mancanza di coesione narrativa e la cattiva gestione dei personaggi.


2001 –
The Dark Knight Strikes Again n. 1

The Dark Knight Strikes Again (DK2) è il controverso seguito di The Dark Knight Returns (1986),  dal quale si distingue per un approccio radicalmente diverso, sia nella narrazione che nello stile grafico.

La serie ha ricevuto recensioni miste, con molti critici che hanno lodato l’ambizione di Miller ma con altrettanti che hanno trovato la realizzazione poco riuscita. Il primo numero, uscito a dicembre 2001, ha raggiunto circa 174.339 copie in pre-ordine, posizionandosi al primo posto tra i fumetti più venduti di quell’anno.

 

2002 – The Ultimates n. 1

The Ultimates è una miniserie Marvel composta da 13 numeri, scritta da Mark Millar e illustrata da Bryan Hitch, che reinterpreta i Vendicatori in un contesto moderno, realistico e politicamente carico. Questa versione degli eroi è più cinica, imperfetta e radicata nella geopolitica post-11 settembre.

Alcuni lettori hanno trovato la serie eccessivamente cinica e adulta, con personaggi moralmente ambigui e situazioni estreme. Considerando il contesto del mercato fumettistico dell’epoca, è plausibile che le vendite si siano attestate tra le 100.000 e le 120.000 copie.


2003 –
Batman
n. 619

Batman n. 619 è il dodicesimo e conclusivo capitolo della saga Hush, scritta da Jeph Loeb e illustrata da Jim Lee. In questo numero, Batman affronta la rivelazione dell’identità di Hush, scoprendo che dietro la maschera si cela Tommy Elliot, un vecchio amico d’infanzia di Bruce Wayne.

La serie Hush ha ricevuto recensioni generalmente positive, con molti elogi per la scrittura di Loeb e l’arte di Lee. Le vendite stimate sono di 233.775 copie nel solo mese di settembre. Successivamente, nel mese di ottobre, ha venduto ulteriori 71.386 copie, portando il totale a circa 305.161 copie.

 

2004 – Superman n. 204

Superman n. 204 è una storia particolarmente importante per Superman e le sue avventure, perché introduce temi come il nostro futuro e il suo ruolo come simbolo di speranza. Il numero ha venduto circa 231.411 copie nel solo mese di aprile 2004, secondo le stime di ICv2 basate sui dati di Diamond Comic Distributors.

Il successo di Superman n. 204 è attribuibile all’inizio dell’arco narrativo “For Tomorrow”, scritto da Brian Azzarello e illustrato da Jim Lee. Questa collaborazione ha generato grande attesa tra i lettori, contribuendo alle elevate vendite del numero.

 

2005 – All-Star Batman & Robin, The Boy Wonder n. 1

All-Star Batman & Robin, The Boy Wonder è una miniserie scritta da Frank Miller e illustrata da Jim Lee. Questa serie si inserisce nell’imprint “All-Star” della DC, concepito per offrire libertà creativa agli autori e presentare storie fuori dalla continuity principale.

 

Il primo numero della serie ha venduto più che altro per la curiosità di vedere all’opera una coppia inedita di grandi autori, ma ha ricevuto recensioni generalmente negative. Ha venduto circa 261.046 copie.

 

2006 – Civil War n. 1

Civil War è un evento crossover Marvel in sette numeri, scritto da Mark Millar e disegnato da Steve McNiven. La serie pone al centro della narrazione lo scontro ideologico tra Iron Man e Captain America. Civil War ha ricevuto recensioni generalmente positive, soprattutto per la sua capacità di sollevare questioni reali in un contesto supereroistico.

Il primo numero della miniserie ha registrato vendite eccezionali. Secondo le stime di Comichron, Civil War n.1 ha venduto almeno 260.700 copie nel suo mese di debutto. Altre fonti, come The Comics Beat, riportano vendite ancora più elevate, stimando circa 357.601 copie per il primo numero. Questa discrepanza può essere attribuita a differenze nei metodi di raccolta e analisi dei dati tra le varie fonti.

 

In conclusione possiamo dire che pompare numeri e serie speciali può dare grandi vantaggi nelle vendite dei primi tempi, per poi ritornare al livello di prima.

2 pensiero su “1986-2006: I FUMETTI PIÙ VENDUTI IN AMERICA”
  1. Storie intriganti ma pessimi disegnatori. Tranne Castellini il resto era poca cosa specie se li confrontiamo con i loro predecessori: Kirby, colan, romita, Kane, Adams. Bah…

  2. Auspicherei maggiore capacità di sintesi e minore superfetazione e bulimia iconografica. Possibile che che siano necessarie caterve di pagine per dire quattro concetti riassumibili in mezzo foglio a protocollo?
    Sempre maledetto sia il copia e incolla e quel bischero che lo ha inventato !!

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