Nell’era del digitale chiunque può autopubblicare le proprie opere, anche di genere underground, e esprimere la propria opinione critica sul fumetto creando uno spazio online. Un tempo si chiamavano fanzine, pubblicazioni non professionali e non ufficiali, prodotte da entusiasti per il piacere di condividere i propri interessi con altri fan. I costi elevati anche per il più volenteroso tra gli “editori” underground hanno spinto tante pubblicazioni sul web, dando vita a esperimenti anche di autori molto bravi. Ma un po’ come per il redivivo vinile, i feticisti del fumetto sperano che la carta stampata ritorni e che a ogni web comic corrisponda una rivista cartacea di fumetti underground su cui mettere le mani. Esplorare questo pianeta sotterraneo in Europa può riservare molte sorprese. Alcune pubblicazioni non vengono aggiornate da anni, ma sono ancora lì, nascoste nel mare magnum di internet. Di altre troviamo solo una vetrina sul web e scopriamo che vengono pubblicate esclusivamente in formato cartaceo. Molte pubblicazioni sono di collettivi e realtà culturali, festival e autori, che rappresentano tendenze e anticipano il futuro del fumetto europeo mainstream. Vediamone alcune. Il banner dell’articolo e questa immagine sono prese da Kuti 43 Stripburger – Slovenia Sorprende che in un piccolo stato ai confini del Fruli come la Slovenia si pubblichi Stripburger, una delle riviste underground più interessanti. Non conoscendo lo sloveno, è solo grazie al traduttore di Google che possiamo scoprire che, per quelli che hanno un gusto particolare per il fumetto underground, Stripburger è una sorta di leggenda. Stripburger è una delle fanzine più antiche d’Europa (essendo stata fondata nel 1992), premiata come miglior fanzine dal prestigioso festival del fumetto di Angoulême nel 2001. Stripburger pubblica fumetti con un’ampia varietà di stili e tecniche, caratterizzati da una qualità grafica e narrativa spesso di prim’ordine. Dunque non stupisce che abbia pubblicato tanti fumettisti di talento come Jakob Klemenčič, Lars Fiske, Marcel Ruijters, Mike Diana e Julie Doucet e finanche il padre di tutti gli autori underground, Robert Crumb. La Cruda – Spagna La Cruda è un collettivo di fumettisti con sede a Barcellona, di ispirazione simile al collettivo olandese Lamelos, sia per lo stile artistico sia per la composizione dei suoi membri. Come Lamelos, quelli di La Cruda realizzano opere d’arte piene di allegria, dallo stile anarchico e dai colori vivaci. Nel 2010, quando i Paesi Bassi sono stati l’ospite d’onore del festival di fumetti spagnolo Ficomic, i due collettivi europei si sono scatenati in una grande battaglia tra robot di cartone per le strade di Barcellona. Così in quell’anno Ficomic è stata una mostra particolarmente gioiosa, colorata e anarchica, come lo stile che accomuna La Cruda e Lamelos. La Cruda è anche il nome della rivista fondata dal collettivo spagnolo nel 2008. La fanzine ha svolto un ruolo importante nel rappresentare i frutti delle tante collaborazioni con artisti internazionali come Moebius, Brecht Evens, Alison Bechdel e Typex. L’esplorazione del sito di La Cruda può fare felice qualunque appassionato di grafica e di fumetti, il quale, già che c’è, potrà dare un’occhiata anche ai cugini di Lamelos. Kutlul e Wobby – Paesi Bassi Kutlul è il nome di una rivista di fumetti underground con sede nella città olandese di Rotterdam. Si tratta di una “parola macedonia”, un neologismo sincratico aplologico olandese dalla fusione di due parole olandesi che unite formano una nuova parola con un nuovo significato. Tutto questo pistolotto per dire che kut significa “fica” e lul significa “cazzo”: messi insieme formano una parola sessualmente neutra. Il contenuto della rivista non è per deboli di cuore. I fumetti crudi e taglienti in bianco e nero, sono vividi ed espliciti, concepiti da autori come Joost Halbertsma, Dirk Verschure e Maia Matches. I quali vogliono celebrare “l’umorismo nero, i fumetti strani e la pura gioia di disegnare”. A Kutlul fa da sorprendente contrappunto un’altra piccola fanzine olandese degna di nota, Wobby, realizzata dall’artista di Tilburg Jeroen de Leijer con autori come Berend Vonk, Bart Schoofs ed Eva Stalinski. Wobby è molto più concentrato sull’estetica, nella sua esplorazione delle possibilità offerte dalla stampa risografica: una affascinante tecnica a caldo che ricorda il vecchio ciclostile. Come una vera fanzine underground dura e pura, Kutlul non ha un sito web, ma può essere acquistato online su Staalplaat. Il fumetto indie e trasgressivo olandese si accompagna pacificamente a quello meno estremo rappresentato dalla rivista olandese di fumetti e cultura pop Zone 5300 e dal festival biennale di fumetti Stripdagen Haarlem. Bilderberg Conferenz – Germania Il consumo di fumetti in Germania pare stia crescendo malgrado internet (?! – NdR). I tedeschi leggono sempre più fumetti e graphic novel e le manifestazioni fumettistiche sono più affollate che mai. Di conseguenza gli autori tedeschi aumentano per quantità e qualità. Alcuni, come l’ex artista underground Ulli Lust, si sono imposti al pubblico internazionale. Anche l’orgoglio underground è ben vivo ed è presente nel festival di fumetti di Berlino che porta il nome evocativo di Bilderberg Konferenz, un “grande banchetto di fumetti fai-da-te al 100% senza alcuno sponsor”, giunto alla sesta edizione. L’evento celebra la “letteratura pitto-sequenziale paraculturale trasgressiva / sovversiva” in tutte le sue forme, dando il benvenuto a zinester e comixer indie o underground che vogliano presentare, condividere e vendere i propri lavori. La rivista che un tempo portava lo stesso nome del festival, ribattezzata oggi Spinach Balls, riflette la crudezza punk e l’autonomia artistica che il festival propugna. Bilderberg Konferenz ha pubblicato solo due numeri, ma è una rivista underground da seguire per scoprire nuove tendenze e autori. Come una vera zine underground dura e pura, il Bilderberg Konferenz non ha un sito web, ma puoi trovare maggiori informazioni qui. Kuti – Finlandia Gli investimenti a lungo termine del governo nel settore culturale hanno spinto la qualità dei fumetti finlandesi a un buon livello. Ne è un esempio l’associazione di fumetti contemporanei Kuti Kuti, fondata nel 2006 dall’artista Tommi Musturi, con sede nella capitale Helsinki. L’associazione produce anche la rivista trimestrale bilingue (finlandese e inglese) Kuti, cui contribuiscono autori finlandesi come Jyrki Heikkinen, Matti Hagelberg e lo stesso Musturi. Oltre a artisti internazionali d’avanguardia come Oliver Schrauwen, Tom Gauld, Brecht Vandenbroecke e Marc Bell. Kuti è disponibile gratuitamente, digitalmente su Issuu e in formato Pdf. È una vetrina del fumetto finlandese e delle sue tematiche: la libertà e i rapporti tra persone. Il tutto condito con umorismo e rappresentato con immaginazione sfrenata. Uno degli artisti di punta, Matti Hagelberg, famoso per sfidare le regole della narrazione e del layout, pubblica anche la piccola rivista a stampa Läskimooses. Può essere acquistata presso il webshop di Kuti Kuti. Navigazione articoli PV – MEMBRI MATITE BLU 215