La guida in stato di ebbrezza comporta una serie di pene gravose per chi viene sorpreso al volante con un tasso alcolico superiore allo 0,5 grammi per litro di sangue. Dal 2010 il legislatore ha introdotto la possibilità per conducenti presi in castagna di svolgere i Lavori di pubblica utilità (Lpu) al posto della pena. I Lavori di pubblica utilità possono essere richiesti solo se non si è causato un incidente. In caso di incidente (anche senza il coinvolgimento di un altro mezzo cioè, per esempio, se il responsabile è uscito di strada da solo) può richiedere l’applicazione della Messa alla prova (Map), che è stata introdotta dal 28 aprile 2014. Il Piemonte e la cultura del vino Un grande classico per i piemontesi: “Piemontesina bella” Una legislazione così rigorosa per quanto riguarda il consumo di alcol credo possa essere un serio problema per una regione come il mio Piemonte, che è figlio del vino. Ricordo ancora il mio pranzo di nozze. Mi sono sposata a fine gennaio di un freddissimo 1969. Ai tempi in Piemonte, anche se il mio sposo era pugliese, ai pranzi di nozze si cantava. Il vino doveva essere buono e i parenti degli sposi, soprattutto gli zii degli sposi intonavano i canti della gioventù, innaffiando il tutto con copiose libagioni. Ci trovavamo in un ristorante nelle campagne intorno all’ippodromo di Vinovo. I miei zii cantavano, bevevano e mio padre, il fratello più vecchio, era commosso. C’era un nebbiun, come lo chiamiamo noi, da tagliarlo con il coltello. Finito tutto, i miei zii presero l’auto e si diressero verso casa loro, al Pino sulla collina torinese. Non c’era ancora il navigatore. Si trovarono in mezzo alla nebbia senza sapere dove fossero. Chiesero a una pattuglia dei carabinieri che incontrarono per strada. I carabinieri li rispedirono indietro: “Avete preso la direzione opposta! Siete alle porte di Pinerolo”.Scoppiarono tutti in una gran risata e fecero dietro front… Pensate a cosa succederebbe oggi! Sicuramente i miei zii si guarderebbero bene dal chiedere informazioni ai carabinieri. Non dico che non sia giusto, ci sono davvero troppi incidenti causati dall’alcol e dalla guida sotto l’effetto dell”uso di stupefacenti. La percezione della pericolosità dell’alcool alla guida è veramente cambiata. Le pene L’alcol scorre a fiumi durante i ricevimenti per celebrare i matrimoni La tecnologia oggi è in grado di misurare con estrema precisione l’alcol ingerito dal bevitore. Le pene, sia pecuniarie che accessorie, sono commisurate alla quantità di alcool presente nel sangue e/o nelle urine. ARTICOLO 186 CDS (Guida in stato di ebbrezza) Fascia (g/l) Ammenda Sospensione Arresto Punti 1) 0,5 – 0,8 532 € – 2127 € (*) 3 mesi – 6 mesi No 10 2) 0,8 – 1,5 800 € – 3200 € 6 mesi – 1 anno Fino a 6 mesi 10 3) oltre 1,5 1500 € – 6000 € 1 anno – 2 anni 6 mesi – 1 anno 10 Rifiuto 1500 € – 6000 € 6 mesi – 2 anni 6 mesi – 1 anno 10 La pena della sospensione si riferisce alla sospensione della patente. I punti sono quelli della patente che vengono tolti al conducente. Il rifiuto si riferisce al rifiuto di sottoporsi al test alcolico o per accertare la presenza nel sangue di sostanze stupefacenti. Se il conducente si rifiuta il giudice applica la pena più grave. ARTICOLO 186 BIS CDS (Guida in stato di ebbrezza per neopatentati e conducenti professionali) Fascia (g/l)AmmendaSospensioneArrestoPunti0) 0 – 0,5164 € – 664 € (*)NoNo5 (**)1) 0,5 – 0,8709 € – 2836 € (*)4 – 8 mesiNo10 (**)2) 0,8 – 1,51066 € – 4800 €8 – 18 mesiFino a 9 mesi10 (**)3) oltre 1,52000 € – 9000 €16 – 36 mesi8 – 18 mesi10 (**)Rifiuto2000 € – 9000 €8 – 36 mesi8 – 18 mesi10 (**) I neo patentati (tre anni dal conseguimento della patente) e i conducenti professionisti non devono bere. ARTICOLO 187 CDS (Guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti) Ammenda Sospensione Arresto Punti Positività 1500 € – 6000 € 1 anno – 2 anni 6 mesi – 1 anno 10 Rifiuto 1500 € – 6000 € 6 mesi – 2 anni 6 mesi – 1 anno 10 Le ammende massime per la guida in stato di ebbrezza corrispondono alle ammende comminate a chi guida in stato alterato per uso di sostanze stupefacenti. Bere in campagna Mio nonno paterno beveva e mia madre lo spiegava così: “Un tempo bevevano tutti. Non esisteva, soprattutto in campagna, l’acqua potabile. Quindi l’acqua del pozzo poteva essere contaminata”. Poteva essere più sicuro bere il vino piuttosto che l’acqua. Lei però beveva al massimo un dito di vino pasteggiando. Quando i Savoia distribuivano il vino ai soldati Un vigneto Io mi ero fatta un gran castello in testa, un film. Ho fatto intense ricerche, ma non ho trovato traccia delle mie convinzioni infantili. Pensavo che i maschi della mia famiglia avessero servito sotto i re Savoia, nel mitico reggimento Monferrato. I Savoia avevano un esercito in cui i soldati restavano in servizio anche per venti anni. Erano tutte fantasie le mie, l’unica cosa certa era che mio nonno aveva combattuto la guerra del 1915/1918 e si era fatto tre anni di prigionia in Austria. Non era molto alto, era magrolino, secco secco con una gran testa di capelli ricci che ritrovo uguali in mio figlio e nella mia nipotina. Quando il vino era una specie di ricostituente Buoi aggiogati all’aratro Guidava un aratro trascinato dai buoi tipo questo che vedete sopra, però con la lama, e passava tra i filari delle viti per rivoltare la terra. Indossava sempre il suo Borsalino. Quando l’ho conosciuto, lavorava alla sua vigna che aveva piantato a Pino Torinese perché mio padre lo aveva sloggiato dal Monferrato. Andava in calesse con il cavallo, fumava il toscano e beveva fino a quando mio padre (il figlio) lo invitava ad andare a letto. Allora si ritirava, silenzioso, senza dire una parola. La volta che mi avevano affidato a lui, mi aveva dato del vino da bere. Avevo vomitato l’anima. Io avevo quattro o cinque anni e ho deciso che bevendo vino si stava male e, quindi, che non lo avrei bevuto mai più. Il vino si dava anche ai bambini nel mezzo guscio d’uovo dopo aver mangiato l’uovo alla coque o nell’uovo sbattuto per fare lo zabaglione. Era considerato una specie di ricostituente. Il problematico limite Sopra, dove parlo delle pene, l’alcolemia è espressa in g/l cioè in quanti grammi di alcol sono presenti in un litro di sangue. Per coloro che non sono neopatentati o autisti professionisti (taxisti, conducenti scuolabus, autobus eccetera) il limite inferiore è 0,5. Qui nascono molti problemi perché non è facile sapere quanto si possa bere senza superare il limite di 0,5 g/l. Per i neopatentati (3 anni) e i conducenti professionisti il limite è 0, non devono bere nulla. C’è molta differenza tra chi beve a digiuno e chi beve a stomaco pieno, fra i maschi e le femmine, tra chi beve una birretta e chi beve un super alcoolico. Io direi che le pene sono così gravi che, se dovete andare a un matrimonio, dove sicuramente si berrà o a qualche festa, scegliete uno della compagnia per guidare che non berrà. Attenzione alla guida sotto l’effetto degli stupefacenti: se vi fate ogni tanto uno spinello l’analisi del sangue lo rivelerà e saranno guai seri. Quando ci confiscano la macchina… Bevendo e guidando in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti abbiamo buone probabilità di perdere la nostra bella auto che ci è costata tanti sacrifici e che, magari, dobbiamo ancora finire di pagare. Se siamo alla guida dell’auto con un tasso alcolico superiore a 1,5 grammi per litro di sangue o ci rifiutiamo di sottoporci all’alcol test (e quindi per la legge confessiamo implicitamente di aver superato il limite si 1,5 g/l), il giudice penale dispone la confisca dell’auto purché l’auto stessa sia intestata al conducente. L’auto diventa di proprietà dello Stato che non ce la restituirà più. In caso di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti è sempre disposta la confisca del veicolo, salvo nel caso in cui il mezzo appartenga a una persona estranea al reato. In quest’ultimo caso, per il conducente della vettura la sospensione della patente sarà raddoppiata. Nel caso, invece, in cui la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sia la causa diretta di un incidente stradale, le pene sono raddoppiate. … o perdiamo la nostra cara patente Distinguiamo la sospensione della patente dalla revoca. La sospensione della patente consiste nel ritiro fisico del documento da parte dei carabinieri, vigili e agenti intervenuti. Colui a cui è stata ritirata la patente non può guidare: deve usare i mezzi pubblici, andare a piedi o farsi portare da qualcuno. Quando la patente viene revocata significa che non si è più ritenuti idonei alla guida di un veicolo. Il documento non solo verrà ritirato, ma di fatto sarà invalidato. Revoca della patente La revoca della patente per guida in stato di ebbrezza si applica in caso di condanna penale… Se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l, in caso di recidiva nel biennio. In caso di incidente stradale provocato dal conducente in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro. Nel caso di rifiuto a sottoporsi agli accertamenti della Polizia Stradale, se il soggetto è stato già condannato nei due anni precedenti per il medesimo reato. Per riavere la nuova patente, bisognerà attendere almeno tre anni dalla data di accertamento del reato (articolo 219, comma 3 ter, del Codice della strada). Se la revoca è a seguito di incidente stradale con lesioni colpose gravi (art. 590 bis Codice Penale) l’interessato può conseguire una nuova patente dopo almeno cinque anni dalla revoca (ma può anche essere disposto un termine maggiore). Se la revoca è a seguito di incidente stradale con lesioni mortali (art. 589 bis Codice Penale) l’interessato può conseguire una nuova patente dopo almeno dieci anni dalla revoca (ma può anche essere disposto un termine maggiore). Attenzione: dopo la sospensione della patente o la sua revoca bisogna passare le forche caudine di una commissione medica locale che ci sottoporrà a tutta una serie di esami per verificare se siamo bevitori abituali o consumatori abituali di sostanze stupefacenti. Lavori di pubblica utilità Se siamo stato beccati a guidare in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e siamo incensurati, cioè non abbiamo subito nessuna condanna passata in giudicato e non abbiamo causato un incidente stradale, possiamo chiedere di svolgere Lavori di pubblica utilità (Lpu) per alleggerire la nostra posizione dopo aver ricevuto dal Gip (giudice delle indagini preliminari) un decreto penale di condanna. I Lavori di pubblica utilità sono attività non retribuite a favore della collettività, da svolgere presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni o presso enti e organizzazioni di assistenza sociale o volontariato. Volontariato, assistenza malati La prestazione di lavoro viene svolta a favore di persone affette da Hiv, portatori di handicap, malati, anziani, minori, ex detenuti o extracomunitari. Oppure nel settore della protezione civile, della tutela del patrimonio pubblico e ambientale o in altre attività pertinenti alla specifica professionalità del condannato. Se siamo nelle condizioni di svolgere i Lavori di pubblica utilità (cioè siamo incensurati) e non abbiamo causato un incidente, in attesa di ricevere il decreto penale di condanna dobbiamo informarci quali siano gli enti che hanno stipulato accordi con il tribunale di competenza (che è quello dove siamo domiciliati e dove intendiamo svolgere i Lpu) per prendere contatto per svolgere i Lavori di pubblica utilità. Sul sito del Tribunale di competenza troviamo l’elenco degli Enti convenzionati per svolgere Lavori di Pubblica Utilità. L’Ente però deve accettare di accoglierci con le nostre necessità e i nostri problemi di orario e di lavoro. Ci conviene muoverci prima perché quando arriva il decreto penale avremo pochissimo tempo (circa 15 giorni) per indicare al giudice ( Gip o Gup: giudice delle indagini preliminari o giudice udienza preliminare) l’ente prescelto che ci accetterà. Messa alla Prova Volontario Croce Rossa Il primo scaglione delle pene relative alla guida in stato di ebbrezza, cioè da 0,5 a 0,8, considera l’evento non penalmente rilevante, ma punibile con una sanzione amministrativa (da 500 a 2000€ ) con la sospensione della patente da 3 a sei mesi. Il secondo scaglione rientra già nel penale e comporta l’ammenda da euro 800 a 3.200 e l’arresto fino a sei mesi, qualora sia stato accertato un valore corrispondente a un tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro (g/l), oltre alla sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno. Anche il terzo scaglione, che vale anche per chi guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, è penale. L’ammenda va da euro 1.500 a 6.000 e l’arresto da sei mesi a un anno, qualora sia stato accertato un valore corrispondente a un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro (g/l), oltre alla sospensione della patente di guida da uno a due anni. Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente di guida è raddoppiata. Se incorriamo nei punti 2 e 3 si tratta di reati penali e riceveremo un decreto penale di condanna con le pene sopra riportate. Avremo solo 15 giorni di tempo per opporci al decreto penale di condanna chiedendo la Messa alla prova (Map) anche se abbiamo causato un incidente. Infatti nel 2014 il giudice ha esteso anche a coloro che avevano causato un incidente sotto stato di ebbrezza la Messa alla prova. La Messa alla prova consente di “evitare” la condanna chiedendo di essere messi sotto osservazione per un periodo di tempo determinato dal giudice. Durante tale periodo di tempo, normalmente della durata di qualche mese, il condannato ha l’obbligo di attenersi al programma di trattamento elaborato dall’Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna) e svolgere dei lavori di pubblica utilità. Anche qui è necessario darsi da fare prima che arrivi il decreto penale di condanna e trovarsi un ente iscritto nell’elenco degli istituti accettati dall’Uepe di competenza per compiere la Messa alla prova e che tale istituto ci accetti. L’accettazione non è così automatica: l’ente può essere strapieno, oppure può richiedere orari per voi impossibili. Domanda: il giudice controlla se effettivamente osserviamo scrupolosamente il programma concordato con l’Uepe? Risposta: “Sì”. L’Uepe controlla e relaziona periodicamente al giudice. Se non siete scrupolosi potrete ricevere un decreto dell’annullamento della Map e la ripresa del processo. Se la messa alla prova ha buon esito, il giudice dichiara estinto il reato, Quindi chi porta a termine con successo la Map ne esce con la fedina penale linda e pinta. Per quanto riguarda le pene accessorie sono di competenza del prefetto e bisogna rivolgersi a lui per gli sconti di pena per compiuta Map con esito positivo. Navigazione articoli TIK TOK, MI ESIBISCO DUNQUE ESISTO MITRAGLIATRICE KELLY ERA UN BRAVO RAGAZZO