Negli anni ottanta nelle storie dell’Uomo Ragno faceva il suo esordio un nuovo villain destinato a lasciare un segno importante, ovvero Hobgoblin.

Erede in tutto e per tutto del temibile Goblin, storica nemesi del nostro eroe nel suo primo decennio di vita editoriale, Hobgoblin ha tenuto banco nelle serie ragnesche per oltre un decennio, sebbene la sua genesi è alquanto complessa e non lineare.

Comparso per la prima volta nel 1983 su Amazing Spider-Man n. 238 per mano di Roger Stern e John Romita Jr, nel corso degli anni Hobgoblin è stato ripreso da diversi autori che ne hanno riscritto le origini modificando i piani di chi li aveva preceduti.

Qui andremo ad analizzare nel dettaglio tutti i precedenti del personaggio, e faremo anche un’analisi della storia della sua creazione.

 

L’HOBGOBLIN DI ROGER STERN

L’Uomo Ragno è senza dubbio dotato di una galleria avversaria ricca e variegata, ma negli anni ottanta gli mancava un vero e proprio arcinemico, si pensi a Lex Luthor per Superman, Joker per Batman o, restando in casa Marvel, il Teschio Rosso per Capitan America e il Dottor Destino per Mr Fantastic.

Questo ruolo era appartenuto storicamente a Goblin, Norman Osborn, primo nemico a scoprire l’identità segreta dell’Uomo Ragno e assassino della sua storica fidanzata, Gwen Stacy, ma era ormai morto da circa 10 anni, nella storica storia The Goblin’s Last Stand! pubblicata nel 1973 su Amazing Spider-Man n. 122.

Roger Stern non era intenzionato a resuscitare Norman Osborn né a far riprendere a suo figlio Harry il ruolo di Goblin (cosa che invece faranno nel decennio successivo) creando invece un nuovo personaggio ispirato a esso.

Con l’apporto grafico di John Romita Junior venne creata una nuova versione del folletto, Hobgoblin, dall’ottima resa. Un aggiornamento di un villain storico adattato ai tempi moderni.

 


Proprio come il suo celebre predecessore, il punto di forza di Hobgoblin sarebbe stato legato al mistero di chi si celava sotto la maschera.
Un misterioso individuo, raffigurato sempre in ombra, trova per caso uno dei nascondigli appartenenti al defunto Norman Osborn.
Vedendola come un’opportunità, quest’uomo decide di assumerne le veci, creando per sé l’identità di Hobgoblin, nuovo flagello criminale di New York.

Sapendo degli effetti collaterali della “formula di Goblin” che gli donava i poteri, l’uomo usa come cavia un criminale mezza tacca, “Lefty” Donovan, che si scontra con l’Uomo Ragno indossando il mantello di Hobgoblin, rimanendoci secco nello scontro (Amazing Spider-Man n. 244/245)

Il nuovo avversario trova un buon riscontro tra i lettori, apparendo con una certa frequenza. L’idea di Stern si rivela un successo, sebbene l’autore abbia rivelato di non aver pensato a chi si celasse sotto il cappuccio, al momento di far esordire il personaggio. Decise solo in un secondo momento che dovesse essere Roderick Kingsley, avido stilista milionario, creato da Stern stesso in precedenza, e attuale datore di lavoro di Mary Jane Watson.

Rogern Stern abbandonò la serie nel 1984 con il numero 251, lasciando il testimone a Tom De Falco, a cui sarebbe toccato l’onore di scrivere il numero in cui veniva rivelata l’identità segreta di Hobgoblin, prevista originariamente per il numero 264.

De Falco si trovò in disaccordo con il collega: stando agli appunti lasciatogli da Stern, per spiegare come mai Hobgoblin era stato visto contemporaneamente a Kingsley, la soluzione era la rivelazione di un fratello gemello, Daniel, che si sostituiva a Rodney quando questi indossava il cappuccio da folletto.

Tom De Falco ritenne questa idea poco funzionale, essendo dell’opinione che il risultato era quasi un deus ex machina, in quanto in nessun albo era stato seminato alcun indizio riguardante l’esistenza di un fratello di Kingsley. Decise allora di prendere altre strade.

 

L’HOBGOBLIN DI TOM DE FALCO

Invece di rivelare l’identità di Hobgoblin nel numero 264, De Falco preferì prolungare il mistero, visto che la cosa si stava rivelando gradita dai lettori, per oltre un anno. La presenza di Hobgoblin diventa sempre più ingombrante e minacciosa nella vita dell’Uomo Ragno: arriva persino a incastrare l’ex compagno di liceo di Peter Parker, Flash Thompson, facendolo ritrovare privo di sensi con addosso il costume da folletto e facendolo arrestare al suo posto (nel numero 276, 1986).

 


In seguito diventa una spina nel fianco non solo per l’Uomo Ragno ma per l’intera malavita di New York, quando si mette in società con il misterioso criminale La Rosa, un boss della mala che cercava di rovesciare l’impero criminale di Kingpin per prenderne il posto, scatenando una guerra di bande che incluse tutti i maggiori boss di New York e i loro sicari (Amazing Spider-Man n. 284/288, 1986/87)

De Falco aveva quindi deciso che l’identità di Hobgoblin doveva essere Richard Fisk, il figlio di Kingpin, che già nelle storie del 1970 aveva cercato di colpire l’impero del padre nei panni del misterioso Schemer (Amazing Spider-Man n. 83, 1970, di Lee e Romita Sr.). Non aveva progettato un alias per La Rosa, ritenendolo un personaggio che non ne necessitasse, ma quando i lettori iniziarono a chiedersi chi fosse realmente, decise di ripescare l’idea di utilizzare Roderick Kingsley.

 


Il mistero delle identità di questo duo criminale tenne con il fiato sospeso i lettori per molto tempo, ma quando arrivò il momento di togliersi la maschera le cose non andarono come previsto, specie quando arrivò su Amazing Spider-Man un nuovo editor, Jim Owsley.

 

L’HOBGOBLIN DI JIM OWSLEY E PETER DAVID

Nel 1987 Owsley scrisse il celebre speciale Spider-Man vs Wolverine: High Tide ambientato a Berlino. Qui Peter Parker accompagna un reporter del Daily Bugle, Ned Leeds, per indagare su un misterioso assassino, Charlemagne. Mentre Peter si incontra con Wolverine, che gli intima di lasciar perdere le ricerche, Ned Leeds viene ucciso da alcuni sicari, apparentemente perché stava facendo domande scomode.

 


Il problema fu la mancanza di comunicazione con gli altri sceneggiatori delle serie ragnesche, ossia lo stesso Tom De Falco e Peter David. I due avevano deciso insieme che per via di tutti gli indizi seminati nel corso dei tre anni l’unico personaggio credibile fosse proprio Ned Leeds.

Mentre Owsley era invece orientato sullo Straniero, un machiavellico sicario inventato dallo stesso Peter David un anno prima su Spectacular Spider-Man n. 116, loro erano giunti alla conclusione che soltanto Ned poteva rivelarsi la persona adatta a celarsi dietro la maschera di Hobgoblin.

Per esempio, se nel numero 276 Hobgoblin aveva incastrato Flash Thompson, colpevole di essere diventato l’amante di sua moglie, nel numero 288, proprio mentre compie un pestaggio ai danni dello stesso Flash, Hobgoblin si mostra accidentalmente senza maschera a Betty, che sviene a causa dello shock, mostrando anche un certo dispiacere per l’accaduto.

Dunque per questi e altri motivi soltanto Leeds poteva essere un Hobgoblin plausibile, ma Owsley lo aveva ormai ammazzato senza consultarsi con loro, creando non pochi problemi.


Alla fine, su Amazing Spider-Man n. 289 del 1989, avviene la rivelazione: mentre Peter Parker riporta il cadavere dell’amico in patria, nei panni dell’Uomo Ragno viene a sapere da Kingpin che lo stesso amico che sta piangendo, e verso cui si sente in colpa per non essere riuscito a salvarlo, è lo stesso uomo che nei panni di Hobgoblin aveva cercato di ammazzarlo più volte, l’uomo che aveva ritrovato il laboratorio di Osborn nel numero 238.

Retroattivamente, tramite una lunga sequenza di flashback, il lettore viene a sapere come a compiere l’esecuzione di Leeds fossero stati gli uomini dello Straniero, mentre il mandante era Jason Philip Macendale, un altro sicario mascherato noto come Jack Lanterna, che negli episodi precedenti si era ritrovato in conflitto con Hobgoblin.

Viene inoltre rivelato come La Rosa fosse invece Richard Fisk contattato dallo stesso Ned Leeds e invogliato da questi a riaprire le ostilità verso il padre. Questa rivelazione postuma divise i fan, tra chi rimase deluso dalla modalità e chi invece trovò originale l’espediente invece del solito smascheramento dopo un combattimento.

 


Proprio Macendale si impadronisce dell’equipaggiamento del defunto Leeds diventando il nuovo Hobgoblin.

 

UN HOBGOBLIN IN TONO MINORE

Un nuovo Hobgoblin dunque continuava a minacciare i newyorkesi e l’Uomo Ragno, ma senza l’alone di mistero legato alla sua identità, il personaggio subì un declino.

Inoltre soltanto un anno dopo, nel 1988, su Amazing Spider-Man n.300, fece il suo esordio un villain destinato a diventare il nuovo arcinemico dell’Uomo Ragno, ossia Venom.

Sempre nello stesso anno su Web of Spider-Man n. 36 faceva il suo esordio Lapide, che di fatto prese il posto di Hobgoblin nelle storie di Spidey come temibile sicario della malavita organizzata.

Del flagello che aveva infestato la vita dell’Uomo Ragno occupandone i pensieri non vi era più traccia. A nulla servì la fusione con il demone N’astirh avvenuta per mano dello sceneggiatore Gerry Conway. Macendale si ritrova trasformato letteralmente in un folletto demoniaco, risultando sicuramente più potente e spaventoso dei suoi predecessori ma non altrettanto interessante.

Di lui ricordiamo l’aver preso parte al Ritorno dei Sinistri Sei al posto di Kraven il Cacciatore (Amazing Spider-Man n. 334/339, 1990) e l’inquietante Maschere, team-up tra Spidey e Ghost Rider disegnato da Todd McFarlane (Spider-Man n. 6, 1991) e poco altro.

Macendale si purificò dal demone N’astrh nel 1992, che divenne Demogoblin (un avversario ancora meno rilevante) e rimase nei panni di Hobgoblin fino al 1997, quando Roger Stern ritorna alla Marvel

 

HOBGOBLIN VIVE!

Roger Stern non fu mai soddisfatto di come i suoi successori hanno trattato Hobgoblin dopo il suo abbandono. Così a 14 anni di distanza riprese in mano la propria creazione per dare quella che era la sua versione del personaggio.

Sulla miniserie di 3 numeri Hobgoblin Lives! mentre Peter Parker e Betty Brant assistono al processo di Jason Macendale, fanno ritorno lo stilista Roderick Kingsley e Hobgoblin; dai testi Stern ci lascia intendere come i due sono sempre stati complici e come il criminale incappucciato sia lo stesso uomo con cui Spidey si era battuto nel numero 251 di Amazing del 1983.

Attraverso l’escamotage di un’intervista rilasciata a Betty Brant in cambio di un diario segreto appartenuto al suo defunto marito, Stern fa rivelare a Hobgoblin come in realtà Ned Leeds era stato vittima di un lavaggio del cervello mentre indagava per un reportage proprio su Hobgoblin, venendo così manipolato dal vero folletto, in modo che questi non si esponesse più direttamente ai pericoli, lasciando che fosse Ned, ormai divenuto una sua marionetta, a correre i rischi.

Questo processo mentale aveva reso Ned instabile, cosa che aveva fatto collassare il matrimonio con Betty. Stanco della vita criminale, il vero Hobgoblin si era poi deciso a ritirarsi, facendo sì che Macendale scoprisse il segreto di Leeds e lo facesse eliminare.

L’arrivo sulla scena prima di Roderick Kingsley e dello stesso Uomo Ragno farà crollare ogni mistero, rivelandoci come sotto la maschera di Hobgoblin ci sia il vero Roderick Kingsley, mentre l’uomo che si spaccia per lui sia in realtà suo fratello Daniel, che sostituendosi a lui fornsce al criminale un alibi quando questi agiva in costume.


Con una minuziosa operazione di retro-continuty Roger Stern non invalida quanto abbiamo letto anni addietro ma ne modifica il senso, riabilitando la figura di Ned Leeds e riuscendo infine a realizzare la sua idea originale sul Hobgoblin.

Hobgoblin – Kingsley tornerà per un po’ a minacciare la vita dell’Uomo Ragno ma a causa del ritorno in vita di Norman Osborn avvenuto nel 1994 non riuscirà più a emergere come negli anni ottanta.

A onore di cronaca altri personaggi hanno indossato il cappuccio di Hobgoblin negli anni, come lo stesso Daniel Kingsley, Phil Urich e tale Claude, maggiordomo di Roderick, ma si sono rivelati tutti personaggi poco rilevanti.

 

IL RITORNO DI HOBGOBLIN, MA QUALE?

Utilizzando lo stesso escamotage narrativo usato con Norman e Harry Osborn, ossia che la formula di Goblin fornisca proprietà rigenerative, anche Ned Leeds è tornato in vita nelle storie più recenti del Ragno

L’ex reporter convince l’ex moglie a ricominciare una relazione, e i due hanno anche un bambino insieme, ma l’ombra di Hobgoblin torna ad affacciarsi nelle loro vite.

Con sommo dispiacere, Spidey scoprirà che esistono ben due Hobgoblin, il redivivo Ned e l’originale Roderick Kingsley, entrambi manipolati dalla crudele Regina dei Goblin (Ashley Kafka) come suoi esecutori (Amazing Spider-Man vol. 6 # 11 – 12, di Zeb Wells e Romita Jr, 2022).

Hobgoblin rimare dunque un personaggio nostalgico, legato indissolubilmente alle storie di oltre 40 anni fa, in cui prepotentemente era entrato nella vita dell’Uomo Ragno segnandola per sempre ma venendo messo in ombra dal ritorno degli Osborn, Norman e Harry, veri capisaldi della mitologia ragnesca.

 

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