La Marvel Comics ha attraversato una serie di sfide significative negli anni ’90, culminando in una crisi finanziaria e creativa che ha avuto un impatto profondo sull’intera industria dei fumetti. Tuttavia, negli anni 2000, la Marvel ha intrapreso un processo di rinnovamento e reinvenzione, riportando il suo marchio in primo piano. Dopo la bancarotta, la Marvel ha ristrutturato la sua leadership e ha assunto nuovi dirigenti che hanno portato un approccio più strategico e orientato ai contenuti. Joe Quesada è diventato editor-in-chief e ha giocato un ruolo cruciale nel rinnovamento dell’azienda. La Marvel ha ripristinato l’attenzione alla qualità delle storie, cercando di attrarre nuovi lettori e riconquistare i fan persi. Negli anni 2000 la Marvel ha introdotto eventi crossover significativi come “House of M” e “Civil War”. Questi eventi hanno unito vari personaggi e serie, creando più che mai un senso di coesione all’interno dell’universo Marvel. La Marvel ha inoltre lanciato nuove serie e ha presentato nuovi personaggi per attrarre lettori diversi. Titoli come “Runaways” e “Ms. Marvel” hanno probabilmente ampliato il loro pubblico. La Marvel è riuscita così a trasformare la sua crisi degli anni ’90 in un’opportunità di crescita e innovazione. Il suo rinnovamento ha portato oltre a un aumento delle vendite alla pubblicazione di diversi capolavori fumettistici che riportiamo qui di seguito. Marvels – 1994 “Marvels” è un’innovativa serie limitata di quattro numeri, scritta da Kurt Busiek e illustrata da Alex Ross. La serie rivede la storia dell’Universo Marvel da una nuova prospettiva, concentrandosi su come le persone comuni vivono l’emergere dei supereroi. A Marvels viene concesso il merito di aver contribuito a ristabilire un senso di mito e meraviglia nei fumetti di supereroi in un momento in cui narrazioni più oscure e grintose dominavano il settore. Terra X – 1999 “Earth X” è una serie limitata di 12 numeri ideata e scritta da Jim Krueger con Alex Ross, e illustrata da John Paul Leon. “Earth X” immagina un mondo in cui quasi tutte le persone sono state trasformate in esseri sovrumani, privando i supereroi tradizionali della loro unicità e portando la società nel caos. Earth X rimane una rivisitazione audace e ambiziosa dell’Universo Marvel, che affronta domande filosofiche sull’eroismo, l’evoluzione e il destino. Alias – 2001 “Alias” è scritta da Brian Michael Bendis con disegni di Michael Gaydos, una serie nota per il suo tono maturo e la narrazione cruda. Alias ha introdotto il personaggio di Jessica Jones, un ex supereroina diventata investigatore privato, ed è considerato uno dei lavori che ha ridefinito il genere dei supereroi fondendo elementi noir con tematiche adulte. Alias è un’esplorazione degli effetti a lungo termine del trauma, a partire dall’esperienza personale della protagonista. Jessica soffre di disturbo da stress post-traumatico e utilizza l’alcol, il sarcasmo e l’isolamento come meccanismi di coping. Orgoglio e gioia 2003 “Runaways” è una serie creata da Brian K. Vaughan (sceneggiatore) e Adrian Alphona (artista) incentrata su un gruppo di adolescenti che scoprono che i loro genitori fanno parte di un’organizzazione criminale segreta chiamata The Pride. Fondamentalmente, Runaways è la storia di un conflitto generazionale. Gli adolescenti sono alle prese con la devastante consapevolezza che le persone che li hanno cresciuti e che hanno amato sono in realtà dei “cattivi”. La serie affronta le sfide dell’adolescenza, utilizzando il genere dei supereroi per esplorare questioni di identità, indipendenza e scoperta di sé. Marvel 1602 – 2003 “Marvel 1602” è una “serie limitata” di otto numeri scritta da Neil Gaiman e disegnata da Andy Kubert. La serie presenta un’affascinante “storia alternativa” in cui i supereroi e i supercriminali Marvel vengono reinventati nel contesto dell’inizio del Seicento, durante gli ultimi anni del regno della regina Elisabetta I. Per la precisione, la storia è ambientata nell’anno 1602, durante un periodo di intrighi politici e misteriosi fenomeni meteorologici. In questa realtà alternativa iniziano ad accadere strani eventi che sembrano indicare la fine del mondo. Avengers Disassembled – 2004 “Avengers Disassembled”, scritto da Brian Michael Bendis con disegni di David Finch, è stato pubblicato su Avengers n. 500–503. Si tratta di un storia potente e formativa che esplora temi come la salute mentale, il potere e le dinamiche di squadra. I poteri di Scarlet sono centrali nella narrazione e servono come metafora di come le abilità incontrollate possano portare alla tragedia e al caos. La storia si focalizza sulla salute mentale e l’instabilità, in particolare proprio attraverso il personaggio di Wanda Maximoff/Scarlet. Le sue lotte sono descritte con profondità, rivelando come il trauma possa influenzare le capacità e le relazioni di una persona. Talenti Pericolosi – 2004 “Astonishing X-Men: Gifted”, scritta da Joss Whedon con i disegni di John Cassaday, è stato pubblicato su Astonishing X-Men n. 1-6. La storia approfondisce le sfide che i mutanti devono affrontare per essere accettati nella società. Mette in evidenza questioni di identità, appartenenza e cosa significa essere “dotati” in un mondo che spesso vede i mutanti come una minaccia. Astonishing X-Men: Gifted è stato apprezzato per la sua nuova interpretazione della mitologia degli X-Men e per aver rinvigorito il franchise dopo anni di trame deboli. House of M – 2005 “House of M”, scritto da Brian Michael Bendis con disegni di Oliver Coipel fa seguito agli eventi traumatici di “Avengers Disassembled”. Lo stato mentale di Wanda Maximoff/Scarlet peggiora. Sopraffatta dal senso di colpa e dal dolore, la donna lotta per controllare i propri poteri, il che provoca un caos diffuso. Nel tentativo di creare una realtà migliore per i mutanti, Wanda altera il tessuto della realtà, portando alla creazione della Casa di M. In questo nuovo universo, i mutanti sono la specie dominante e gli umani sono emarginati. Winter Soldier – 2005 “The Winter Soldier”, scritto da Ed Brubaker con i disegni di Steve Epting. è una storia incentrata sull’inaspettato ritorno di Bucky Barnes, aiutante di Capitan America durante la Seconda guerra mondiale, che si pensava fosse morto. Bucky riappare nei panni del Soldato d’Inverno, un sicario a cui è stato fatto il lavaggio del cervello, che lavora per gli agenti sovietici. Il nucleo emotivo della storia risiede nella relazione tra Steve Rogers (Captain America) e Bucky Barnes. Brubaker approfondisce la loro storia, mostrando il loro cameratismo durante la guerra e il dolore per la trasformazione di Bucky in un nemico. Planet Hulk – 2006 “Planet Hulk”, scritto da Greg Pak con disegni di Carlo Pagulayan e Aaron Lopresti, esplora i temi dell’alienazione, del potere e della redenzione. La trama inizia con Hulk che viene esiliato dalla Terra e si ritrova sul lontano pianeta di Sakaar, un mondo aspro dominato da combattimenti tra gladiatori e intrighi politici. “Planet Hulk” esplora i temi dell’alienazione e della ricerca di appartenenza. Hulk è spesso visto come un emarginato e il suo viaggio verso Sakaar funge da metafora per trovare un luogo a cui appartenere. Civil War – 2006 “Civil War” è un evento crossover scritto da Mark Miller e illustrato da Steve McNiven. Questa storyline ha esplorato temi complessi e attuali, trasformando i supereroi in simboli di conflitti etici e morali. L’evento ruota attorno all’Atto di Registrazione degli Eroi, una legge proposta dal governo degli Stati Uniti che richiede a tutti i supereroi di rivelare la loro identità segreta e registrarsi come agenti governativi. La storia è una metafora delle tensioni sociali e politiche che caratterizzano il nostro mondo ed esprime il conflitto tra il desiderio di sicurezza e la necessità di libertà. L’immortale Iron Fist – 2007 “The Immortal Iron Fist” di Ed Brubaker e Matt Fraction è una serie che esplora le complessità dell’identità, della tradizione e della responsabilità attraverso le avventure di Danny Rand. Con un mix di azione, arti marziali e profondità emotiva, la serie ha contribuito a rinvigorire il personaggio di Iron Fist, rendendolo più rilevante e interessante per i lettori moderni. Il disegno di David Aja, caratterizzato da uno stile pulito e dinamico, si sposa perfettamente con i temi delle arti marziali e della spiritualità. Vecchio Logan – 2008 “Old Man Logan”, scritta da Mark Millar e illustrata da Steve McNiven, presenta una visione distopica e alternativa del futuro di Wolverine e offre una riflessione profonda sulla violenza, la redenzione e il sacrificio. Il tema della redenzione è esplorato mostrandoci Logan che cerca di espiare per le sue azioni passate e il dolore che ha causato. La sua lotta interiore riflette un desiderio di cambiamento e una ricerca di pace. La narrazione avvincente e i temi profondi hanno reso la serie memorabile. Daredevil (di Mark Waid) – 2011 La serie “Daredevil” scritta da Mark Waid ha segnato un importante rilancio per il personaggio di Devil, portando freschezza e nuove direzioni nella narrazione. Con un approccio più ottimista rispetto ai toni precedenti, Waid ha esplorato le complessità della vita di Matt Murdock in modo innovativo e coinvolgente. Waid riporta Daredevil alle radici, concentrandosi sulla sua vita quotidiana e sul suo lavoro di avvocato. Vita normale – 2012 La serie “Hawkeye”, scritta da Matt Fraction e illustrata da David Aja, ha ridefinito il personaggio di Clint Barton, noto anche come Hawkeye, rendendolo uno dei favoriti dai fan nell’universo Marvel. La serie si concentra sulla vita di Clint Barton quando non è impegnato con gli Avengers. Dopo le sue avventure come supereroe, Clint cerca di vivere una vita normale a New York, affrontando problemi quotidiani e interagendo con le persone comuni, dimostrando che anche gli eroi più umani possono affrontare situazioni straordinarie. Gli eroi del domani – 2012 “All-New X-Men”, scritto da Brian Michael Bendis e illustrato da disegnatori come Stuart Immonen, sviluppa l’idea del viaggio nel tempo, con i giovani X-Men che affrontano le versioni più mature di se stessi e devono confrontarsi con le scelte e come queste abbiano avuto ripercussioni sul mondo futuro. La serie esplora le sfide dell’identità, della crescita e delle conseguenze delle scelte nel contesto degli X-Men. Con una trama avvincente e personaggi ben sviluppati, la serie è diventata un classico moderno che ha reso omaggio alla storia del franchise mentre lo portava verso nuove direzioni. Thor, dio del tuono – 2013 “Thor: God of Thunder”, scritta da Jason Aaron e illustrata principalmente da Esad Ribić, è diventata in poco tempo una delle serie preferite del dio del tuono. Questo volume, si distingue per l’approccio epico e mitologico alla narrazione, portando il personaggio di Thor a nuove altezze con trame che esplorano il tempo, la divinità e le responsabilità. La serie segue Thor in tre diverse fasi della sua vita: il giovane Thor, il Thor del presente, e un Thor anziano del futuro. Questi tre aspetti si intrecciano in una storia che esplora il concetto di divinità, il ruolo di Thor come protettore dei mondi e la minaccia di un potente nemico noto come Gorr, il macellatore di dei. Thor, dea del tuono – 2014 “Thor: Goddess of Thunder” è una delle storie più significative nella storia recente della Marvel. Jason Aaron e Russell Dauterman riescono a creare una saga epica e toccante che ridefinisce cosa significhi essere un eroe. Jane Foster come Thor è una figura potente e tragica, il cui coraggio, nonostante le sue vulnerabilità, la rende una delle incarnazioni più memorabili del dio del tuono. La serie non solo ha arricchito il mito di Thor, ma ha anche aperto nuove strade per la rappresentazione degli eroi nei fumetti Marvel. Fuori dalla norma – 2014 “Ms. Marvel: no normal” è il volume che segna l’introduzione di Kamala Khan come nuova Ms. Marvel. Scritta da G. Willow Wilson e illustrata da Adrian Alphona, questa serie ha fatto la storia, non solo per aver introdotto un nuovo personaggio iconico nel Marvel Universe, ma anche per aver esplorato temi di identità, inclusione e diversità culturale. Altri hanno rilevato che questi elementi stiano ormai diventando ripetitivi e ambigui. Kamala Khan è un’adolescente musulmana di origini pakistane che vive una storia profondamente legata al percorso di crescita personale e accettazione di sé. Visione – 2016 “The Vision” di Tom King esplora la vita dell’androide Visione mentre cerca di costruirsi una vita “normale” con una famiglia creata artificialmente nei sobborghi americani. La narrazione di King si sviluppa con un tono inquietante e a tratti quasi horror. Sebbene la storia sia ambientata in un contesto quotidiano, l’atmosfera è sempre carica di tensione: c’è un costante senso di tragedia imminente, come se la caduta della famiglia di Visione fosse inevitabile sin dall’inizio. Navigazione articoli 7 EROI MARVEL DA RISCOPRIRE O DA DIMENTICARE? PV – APPUNTO
A parte, mi dispiace dirlo, un articolo scritto con i piedi e usando il copia incolla, cito uno per tutti Planet Hulk”, scritto da Greg Pak con disegni di Carlo Pagulaya e Aaron Lopresti, esplora i temi dell’alienazione, del potere e della redenzione e subito dopo “Planet Hulk” esplora i temi dell’alienazione e della ricerca di appartenenza (strano perché Trogi è molto bravo e documentato di solito…), diciamo che si omettano clamorosamente: XStatic, Xmen di Morrison (ma si citano quelli risibili di Bendis già in declino), Ultimates di Millar, Ultimate Spiderman di Bendis, Fantastici 4 e Avengers di Hickman, Nextwave di Ellis, ecc. Insomma di cose stupende ne sono uscite, un epoca che supera di gran lunga il decennio osceno degli anni’90 e da persino dei punti a quello tanto celebrato degli anni ’80 (con tante run immortali ma altre che oggi fanno ridere per non dire altro). Insomma gli anni che vanno dal 2000/2016 per la Marvel sono stati il momento di maggior spinta creativa e di sperimentazione che purtroppo con l’arrivo di Akira Yoskida come EIC (e Feige dietro le quinte a pilotare e dare ordini per avvicinarli al MCU) è andata perduta, ora la Marvel è arrivata ad uno dei punti più bassi della sua storia editoriale (tranne la roba di Hickman, Al Ewing si salva veramente poco altro). Non credo in una nuova rinascita… Rispondi
In questo tipo di lavori cerco sempre di non farmi influenzare dai miei gusti personali.La selezione presentata è frutto di un grosso lavoro di ricerca che ha preso in considerazione vari fattori, tra cui i volumi di vendita e le classifiche presenti sui vari siti specializzati Rispondi
Il fatto che un volume venda o meno però non è certo indice di qualità. Questo da sempre e in tutti i settori. Ovviamente non si poteva mettere tutto chiaramente ma c’erano tante altre cose interessanti da aggiungere perchè quel periodo è stato irripetibile…temo. Rispondi