Il 5 settembre 1992 andava in onda il primo episodio di Batman The Animated Series. Non è solo un cartoon intelligente, ma anche il miglior modo in cui il Dc Universe è stato raccontato al grande pubblico televisivo. Ci sono serie televisive, siano telefilm o cartoni animati, che vengono ricordate come specchio della loro epoca (vedi Miami Vice per gli anni ottanta). Altre diventano classici intramontabili, al di là del tempo e delle mode. Sono inevitabilmente lontane nel tempo e, proprio per questo, sono impreziosite dal valore affettivo-nostalgico. Batman The Animated Series va oltre tutto questo. È forse l’unica serie animata occidentale a non essere considerata un fenomeno del passato ma ancora attuale. Questo è successo perché nel corso degli anni ha ispirato film animati per l’home video, come La Maschera del Fantasma (1993), Subzero (1998), Il Mistero di Batwoman (2003). Inoltre sono nate altre serie ambientate nello stesso universo narrativo: Superman (1996-2000), Batman Beyond (1999-2001) e Justice League (2001-2007). ll suo originale stile art déco ha fatto scuola ispirando dozzine di disegnatori. Sta di fatto che a oggi, quando pensiamo a Batman, l’immagine che si forma nella nostra mente non è quella di Michael Keaton o Christian Bale, bensì quella del mascellone stilizzato partorito dalla matita di Bruce Timm e dalla “penna” di Paul Dini. Lo ripetiamo, nessuno più di Dini e Timm è riuscito a trasporre in modo chiaro e completo la mitologia dei fumetti Dc Comics al di fuori della pagina disegnata, rendendola accessibile ai profani. Paul Dini e Bruce Timm avevano già lavorato insieme nei cartoni di He-Man e dei Tiny Toons quando nel 1992, sulle note dello score di Danny Elfman per il film di Tim Burton, realizzarono un breve filmato di prova per convincere la Warner Bros a mettere in cantiere una serie animata su Batman. La sfida era quella di mantenere sia la fedeltà al fumetto sia il fascino retrò che Burton aveva impresso ai primi due film dell’uomo pipistrello: architetture stile anni venti e gangster vestiti come negli anni quaranta, che poi sono sostanzialmente gli elementi grafici del primo Batman dei fumetti di Bob Kane e Bill Finger. La sfida è stata vinta su ogni fronte. Paul Dini scrisse gran parte delle sceneggiature, alcune ispirate a storie a fumetti. Eric Radomski, braccio destro di Timm, ebbe l’idea di disegnare gli sfondi su carta nera per rendere meglio l’atmosfera (la mancanza dei quali nella successiva serie di Superman ha reso il risultato meno affascinante – NdR). Infine Bruce Timm delineò i personaggi con il suo stile tondeggiante e spigoloso al tempo stesso. È stato chiaramente ripreso dai fumetti degli anni trenta e quaranta come Dick Tracy di Chester Gould, al quale lo stesso Bob Kane si ispirava. Si possono riconoscere influenze dei disegnatori di comic book come Jack Kirby, Wally Wood, Jim Steranko, Alex Toth e altri ancora. Il tema di Danny Elfman fu utilizzato come sigla, mentre le musiche di sottofondo andarono alla sua fida collaboratrice Shirley Walker (1945-2006), accoppiata già collaudata sul telefilm di Flash. Molti attori celebri furono scelti come doppiatori: la carpenteriana Adrienne Barbeau (Catwoman), Efrem Zimbalist Jr. (Alfred), David Warner (Ra’s Al Ghul), il futuro Hellboy Ron Perlman (Clayface), il futuro Lionel Luthor di Smallville John Glover (l’Enigmista), e molti altri. Joker inizialmente avrebbe dovuto essere Tim Curry (avendo interpretato Pennywise in It), ma poi la sua voce fu giudicata troppo spettrale e la Warner optò per Mark “Luke Skywalker” Hamill che, data anche la sua performance come Trickster in Flash, seppe trovare il giusto equilibrio tra crudeltà e buffoneria. Le animazioni furono affidate a studi giapponesi. Tra queste case di produzione, la Tms-Tokyo Movie Shinsa (famosa per cult come Lupin III, Lady Oscar, Georgie, Occhi di Gatto e altri) era quella che garantiva le animazioni più fluide e realistiche. Dal momento che in quel periodo era al lavoro su un’altra serie targata Warner, la demenziale Animaniacs prodotta da Steven Spielberg, l’intervento della Tms su Batman fu limitato agli episodi che richiedevano particolari “effetti speciali” (per esempio, le mille trasformazioni di Clayface, l’uomo d’argilla). Il dislivello nella qualità delle animazioni tra le singole puntate non impedì tuttavia a Batman The Animated Series di divenire una pietra miliare dell’animazione. Vinse un Emmy (l’Oscar della tv americana) e arrivò a influenzare il fumetto stesso. Per fare due esempi, Harley Quinn (la ragazza sciroccata del Joker), nata dalla fantasia di Bruce Timm, fu inserita nel fumetto a furor di popolo, e le origini di Mr. Freeze sono state riscritte in base a quanto raccontato in tv. Batman The Animated Series terminò nel 1995 per contrasti tra la Fox Tv, la rete che trasmetteva il cartone negli Usa, la quale pretendeva episodi sempre più infantili e commerciali, e il team creativo della Warner, che rivendicava il diritto di dar vita a trame mature e drammatiche (il che è un po’ strano dato che, sempre sulla Fox, la serie dei Simpson sembra avere completa libertà – NdR). Paul Dini e Bruce Timm non si persero d’animo e tra il 1997 e il 1998, parallelamente alla serie animata di Superman, crearono The New Batman Adventures, trasmessa nel Regno Unito come Batman: Gotham Knights e in Italia come Batman Cavaliere della Notte. Questa seconda serie fu molto meno fortunata della prima. In Italia molti ne ignorano l’esistenza, dato che furono trasmessi solo pochi episodi su Canale 5 la domenica mattina alle 11, per poi sparire nel nulla. Pur contando solo 24 episodi (tutti d’ottima fattura), Gotham Knights ha portato la continuità del cartoon pressoché in pari con quella del fumetto, mostrandoci Dick Grayson ormai adulto vestire i panni di Nightwing, lasciando quelli di Robin alla nuova leva Tim Drake. Mentre Barbara Gordon, alias Batgirl, poco più di una comparsa nella serie precedente, diventava a tutti gli effetti un membro della squadra. Differenze di character design tra le prime tre e l’ultima stagione Negli Usa le due serie di Batman sono state raccolte in una collana di 4 cofanetti Dvd: i primi tre raccolgono gli 85 episodi di Batman The Animated Series, il quarto l’intera Gotham Knights. Purtroppo in Italia sono usciti solo i primi due cofanetti, più alcuni inutili Dvd singoli che contengono i medesimi episodi, così come uscirono a loro tempo in Vhs. (Immagini trovate nel web: © degli aventi diritto) Navigazione articoli HITCHCOCK E LYNCH, LA DONNA CHE VISSE A MULHOLLAND DRIVE LE MARIONETTE DI STINGRAY E THUNDERBIRDS