In un articolo precedente abbiamo analizzato la storia dei due Flash: Barry Allen e Wally West. Entrambi sono stati colonne portanti dell’universo Dc in decenni diversi, arrivando a coesistere, almeno fino al reboot New 52 del 2011, in cui si è deciso di resettare l’universo Dc, riportando Flash alla sua identità di Barry Allen. Ma siamo sicuri che sia stata una buona idea?

Qui di seguito andremo ad approfondire alcuni temi già sfiorati precedentemente.

 

IL FLASH DEI “BOOMERS”

Creato nel 1956 su Showcase n. 4 da Gardner Fox e Carmine Infantino, Barry Allen è stato il primo eroe di quella che viene detta la Silver Age del fumetto americano. Nato dall’idea di Julius Schwartz di riprendere il parco di eroi degli anni quaranta e riproporlo in nuova veste, il Flash di Barry Allen non è stato il primo supervelocista di casa Dc a fregiarsi di questo titolo, venendo anticipato da Jay Garrick di circa 16 anni, ma è di certo il personaggio che ha dato lustro al titolo.

Sulle pagine delle storie dedicate a Barry Allen hanno visto la loro prima apparizione molti personaggi e concetti importanti per l’intero universo Dc.

Oltre a una galleria di avversari di tutto rispetto – Capitan Cold, Boomerang, Mirror Master, Wheater Wizard, Trickster e il professor Zoom, l’Anti-Flash – su The Flash ha esordito la città di Gorilla City, nascosta nel cuore dell’Africa e composta da primati intelligenti come uomini, da cui vengono Grood, Solivar o Detective Chimp, Monsieur Mallah, personaggi assai rilevanti all’interno dell’universo Dc.

Barry Allen è stato uno dei membri fondatori della Justice League, il team di eroi più importante della casa editrice e, com’è noto, è grazie a lui che prende vita il concetto di Multiverso Dc nell’episodio “Flash dei due mondi” di Gardner Fox, in cui Barry Allen e Jay Garrick s’incontrano, spiegando al lettore come gli eroi Golden Age vivessero in una terra parallela a quella delle avventure in corso di Barry.

Ma entrando nello specifico, chi è realmente Barry Allen?

Timido, introverso, studioso, Barry lavora nella divisione scientifica della polizia di Central City, dove una sera venne colpito da un fulmine mentre si trovava davanti uno scaffale di prodotti chimici che gli hanno donato i super poteri.

 


Allen rappresenta un po’ il lettore medio di fumetti dell’epoca, il nerd introverso, poco a suo agio con le ragazze e che preferisce perdersi nelle pagine dei suoi fumetti preferiti (lo stesso Allen era un lettore del fumetto “Flash” ispirato alle avventure di Jay Garrick, cosa che lo porterà ad adottarne il nome una volta ottenuta la supervelocità).

Innamorato della bella giornalista Iris Allen, i due hanno una relazione piuttosto normale, resa a volte complicata dai continui ritardi di Barry, da lei definito “l’essere più lento del mondo”.
Iris è il tramite con cui viene introdotto Wally West, nipote figlio di suo fratello, colui che diventerà il sidekick di Flash, ossia Kid Flash, di cui Barry sarà la figura di riferimento.

Come molti supereroi Dc pre-Crisis, nelle storie di Flash non c’è molto della vita quotidiana, piuttosto piatta e ripetitiva rispetto alle dinamiche nei panni del velocista scarlatto. Ha una relazione monogama con Iris praticamente dalla sua prima apparizione, un rapporto senza alti né bassi che arriva a sfociare in un matrimonio nel 1966 (The Flash n.156) in cui lei gli rivela di aver scoperto la sua identità segreta perché Barry parla nel sonno. Veniamo a sapere inoltre che Iris è originaria del XXX secolo e mandata da neonata nella nostra epoca.

Negli anni ottanta, segnati da una svolta cupa dei testi, anche la vita di Barry Allen ha la sua dose di tragedia, quando Iris viene uccisa dal professor Zoom durante un ballo in maschera su The Flash n. 275 del 1979.

 


Dopo poco più di vent’anni di vita editoriale la vita di Allen, come abbiamo visto regolare e a tratti “monotona”, riceve uno scossone, lasciandolo vedovo. Barry cambia casa e ha un nuovo cast di comprimari, tra cui il suo nuovo interesse sentimentale.

Su Flash n. 285 del 1980 arriva Fiona Webb, una donna che viveva una nuova vita a Central City sotto il programma protezione testimoni, con la quale ben presto il nostro eroe inizierà una relazione.

Anche con Fiona finisce a nozze, e di nuovo il professor Zoom cerca di uccidere l’amata di Barry Allen il giorno del matrimonio: per evitare nuovamente la perdita, nello scontro Flash gli rompe accidentalmente il collo.

Non essendosi presentato al matrimonio a causa di questi eventi, Fiona (che al contrario di Iris non conosceva il segreto di Barry) impazzisce credendo di essere stata lasciata sull’altare, finendo in manicomio.

 


La vita di Barry Allen girerà attorno al processo per omicidio del suo arcirivale, che tra vari colpi di scena proseguirà fino all’ultimo numero della serie, Flash n. 350 del 1985, in cui scopriremo che Iris West è sopravvissuta grazie alla tecnologia futuristica dei suoi genitori, che prima della sua morte cerebrale hanno trasferito la sua psiche in un corpo clonato nel XXX secolo, dove Barry la raggiungerà.

 

In conclusione, Barry Allen era molto “conservatore” e rappresentava il genere di eroe figlio del suo tempo: un uomo sulla trentina, severamente monogamo, con fare paternalista, timido e un po’ imbranato, le cui storie si concentravano principalmente sulle avventure dell’eroe e poco sulla quotidianità del suo alter ego.

Seppur non all’unanimità, lo staff della Dc decise che Barry, eroe tipico della Silver Age, avesse esaurito il proprio percorso narrativo e che non si sposasse con i gusti dei nuovi lettori degli anni ottanta, risultando antiquato e obsoleto. Per questo motivo venne ucciso durante la Crisi sulle Terre Infinite e il suo titolo passato al suo erede: Wally West.

 

IL FLASH DELLA GEN. X

Per rinfrescare l’immagine del velocista cremisi, dunque, si punta su un nuovo alter ego che allo stesso tempo mantenga in qualche modo intatta la mitologia del personaggio.

Wally West è stato creato da John Broome e Carmine Infantino nel 1959 su The Flash n. 110, introdotto come classico “bravo ragazzo” che segue le orme della figura paterna.

Divenuto Kid Flash, ha accompagnato come spalla il velocista scarlatto per molto tempo, ma è sulle pagine di Teen Titans che molti aspetti della sua personalità vengono ampliati.

Al termine di Crisi decide di raccogliere il manto di suo zio e diventare il nuovo Flash, esordendo in una testata regolare nel 1987 (Flash vol. 2 n. 1). Un Flash di nuova generazione che strizza l’occhio alla precedente, essendo stato un membro del cast di Barry Allen nei decenni precedenti.

Fin dai primi episodi, gli autori Mike Barone Jackson Guice si concentrarono soprattutto delle vicissitudini del ragazzo, ossia quelle di un 21enne che “indossava scarpe che non gli calzavano”.

 


Wally faceva fatica a conciliare i doveri da supereroe con la vita quotidiana e il dover sbarcare il lunario. A un certo punto della sua serie vince una lotteria, cosa che gli permetteva di concentrarsi sulla carriera da eroe. La sua vita sentimentale è costellata di avventure con diverse donne, fino a quando inizia una relazione con la dottoressa Tina Mc Gee, una scienziata degli S.T.A.R. Labs che lo stava aiutando a studiare il suo nuovo iper-metabolismo.

Il problema è che Tina era sposata e aveva 12 anni di più, cosa che non era vista di buon occhio dalla madre di Wally, la quale non approvava la loro relazione e il fatto che fossero andati a convivere.

In più, il padre Rudolph sembra più interessato ai suoi soldi che ad avere un vero legame con lui (cosa che Wally trovò in Barry).

Wally cercava di essere un Flash all’altezza del suo più celebre zio, e tutta la sua insicurezza e le sue vicissitudini lo facevano assomigliare all’Uomo Ragno, il prototipo del supereroe moderno: divertente, insicuro, problematico e dannatamente umano con tutto il suo carico di dubbi ed emozioni.

 


Questo Flash emotivo e immaturo si discostava rispetto al predecessore, più pragmatico e analitico, cercando di venire incontro ai gusti dei nuovi lettori… e riuscendoci, soprattutto quando ai testi arriva Mark Waid.

Oltre ad aver introdotto il concetto di Forza della Velocità (Speedforce in inglese), una fonte di energia cosmica da cui traggono i poteri tutti i supervelocisti Dc (elemento che cambia totalmente non solo il mondo di Flash ma l’intero universo Dc), Waid si concentra molto sulla crescita del ragazzo sotto la maschera. Sotto la sua penna Wally impara a superare il “complesso” che prova verso lo zio. Soprattutto inizia a maturare e a instaurare una sana relazione con Linda Park, reporter di origine coreana, che presto diventerà sua moglie.

 


Durante la sua gestione e quella di autori come Grant Morrison, Mark Millar e Geoff Johns, Wally cresce e si evolve, passando dall’essere un 21enne immaturo a un 26enne più consapevole e riflessivo, anche grazie a comprimari di tutto rispetto.

Nel 1994 su Flash vol. 2 n. 91 arriva Bart Allen, nipote di Barry proveniente dal XXX secolo come sua zia Iris. Bart entra nella vita di Wally con il nome di Impulso, ma al contrario di Barry Allen, il nostro non è affatto un mentore paterno.

A causa della sua iper-frenesia e della sua iper-attività Bart risulta insopportabile; il rapporto tra Wally e Bart ricorda più quello tra fratelli maggiori e i minori, cosa che lo avvicina molto al lettore medio. Wally lo affida al velocista Max Mercury prima e a Jay Garrick poi, uomini di una certa età più saggi e pazienti.

Fa ritorno dal futuro anche la zia Iris West, che proprio sulle sue pagine diventa un personaggio più tridimensionale e sviluppato. Anche la tanto amata dai fan galleria dei Rogues, vecchi avversari di suo zio, era ormai tornata a far capolino nelle pagine di Flash (dopo che erano spariti per anni lasciando lo spazio a una nuova generazione di criminali).

 


Con un cast di comprimari ben assortito (zia Iris, Bart, Jay Garrick e sua moglie Joan, e la moglie Linda), e dei nuovi poteri legati alla Speedforce, a Wally West non mancava nulla, tanto più che dal 1999 era diventato una colonna della formazione definitiva della Justice League formata da Grant Morrison, apparendo anche nella versione animata di Bruce Timm.

Un Flash giovane, che era cresciuto e maturato nel corso di due decenni (1987 – 2007) fin a quando nel 2008 proprio Grant Morrison decide inaspettatamente di riportare in vita Barry Allen all’interno dell’ennesima Crisi Dc. In Crisi Finale n. 2, infatti, Barry torna a far parte dell’universo Dc.

 

IL RITORNO DI BARRY E LA SUA AFFERMAZIONE

Nel 2009 Goeff Johns, già artefice del ritorno di un altro eroe Dc defunto, Hal Jordan (Lanterna Verde), scrive Flash Rebith in cui Allen torna usando come scusa della sua sparizione l’aver preso parte ad un programma di protezione testimoni.

Johns introduce un elemento nuovo alla mitologia di Barry; tramite una piccola operazione di retro continuty ci rivela che Barry è da anni ossessionato dalla morte di sua madre, di cui è stato incolpato ingiustamente suo padre (e che in seguito scoprirà essere dovuta all’anti Flash, il professor Zoom, in grado di viaggiare nel tempo), dandogli quel senso di perdita che caratterizzava personaggi come Batman o l’Uomo Ragno.

Per un po’ di tempo lui e Wally sembrano poter coesistere, il Flash “originale” e quello “nuovo”, ma nel 2011, a seguito degli eventi della saga Flashpoint, l’universo Dc si resetta cancellando circa 10 anni nella vita di ogni eroe.

 


In questo nuovo universo Dc, definito il New 52, Barry Allen è l’unico e solo Flash; è più giovane della sua controparte classica, non si è mai sposato con Iris e ha una relazione con la collega di laboratorio Patty Spivot. Qui è lui che scopre come attingere alla Speedforce: Wally è come se non fosse mai esistito, nonostante ci sia una generazione di lettori cresciuta con Wally nei panni di unico Flash.

Bisognerà attendere bel quattro anni, quando nel 2016 viene ripristinato il vecchio universo con Dc: Rebirth, per veder tornare Wally (disperso nella Speedforce, a quanto pare) e vedere zio e nipote interagire di nuovo insieme.

 

LA RIVINCITA DI WALLY

Sebbene in tutte le apparizioni televisive e cinematografiche di Flash il suo alter ego è Barry Allen, il contributo di Wally alla mitologia del velocista scarlatto non è passato in secondo piano.

Per esempio, nella serie tv Flash del 1990, in cui il nostro eroe era interpretato da John Wespley Ship, il protagonista era effettivamente Barry Allen, che lavorava nella polizia scientifica, ma non era sposato con Iris West (che appare solo nel primo episodio) e invece ha un rapporto con la dottoressa Tina McGee degli S.T.AR. Labs, proprio come Wally.

Se è vero che i (pochi) villain della serie sono ispirati dalla galleria di nemici di Barry (come non citare il Trickster interpretato da Mark Hammil), questo Flash necessita di assumere grandi quantità di cibo per non avere un calo glicemico, proprio come Wally nei primi anni della sua serie.

La serie del 2014 non pare attingere alla storia di Wally ma alla nuova serie di Geoff Johns (che infatti ha collaborato alla scrittura) se non che l’attore scelto per la parte di Barry, Grant Gustin, per età e aspetto fisico ricorda molto più il nipote che Barry Allen. Inoltre la frase di apertura e chiusura di ogni episodio, “Mi chiamo Barry Allen. Sono l’uomo più veloce della terra. Sono Flash”, era tipica dei fumetti di Wally West.

Infine occorre citare il Flash cinematografico, apparso nella pellicola dedicata alla Justice League e nel film stand alone sul velocista scarlatto uscito nel 2023: il personaggio interpretato da Ezra Miller ha il nome di Barry Allen e riporta sullo schermo tutto il suo background (il lavoro in laboratorio, l’omicidio della madre e il padre in prigione), ma la giovane età, il deficit calorico a cui va incontro quando corre e la personalità più estroversa e chiacchierona e riporta immediatamente più Wally West (e a tratti Bart Allen) piuttosto che Barry.

In conclusione possiamo dire che Wally West ha perlomeno eguagliato il suo celebre predecessore, tanto che, come abbiamo visto, in altri media viene proposto al grande pubblico un mix dei due, con la struttura narrativa di Barry (il lavoro, la relazione con Iris, il cast di nemici) e la vivace personalità di Wally.

 

 

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