Tutti i supereroi hanno raggiunto il proprio “punto di rottura” cioè un momento drammatico nella loro vita in cui una sconfitta o un trauma li ha fatti cadere in una crisi emotiva o esistenziale. Il 1988 in questo senso è stato un anno particolarmente nero per gli eroi Marvel. I protagonisti di quasi tutti i titoli principali hanno vissuto un periodo di profonda crisi che ne ha scombussolato la vita. CAPITAN AMERICA Numeri: 332 / 350 Autori: Mark Gruenwald e Kieron Dwyver Capitan America è uno dei pochi personaggi la cui reputazione è considerata da tutti ottima, grazie al suo status di “eroe di guerra” e di “leggenda vivente”. Però nell’agosto 1987, una commissione governativa, che risponde direttamente al presidente americano, gli impone di lavorare sotto il loro diretto controllo, in quanto nome, costume scudo e siero del supersoldato usati da Capitan America sono stati tutti finanziati dal governo. Steve Rogers rifiuta l’imposizione, ritenendola una privazione della propria libertà individuale (non sarà l’ultima volta che lo farà) e decide di rinunciare all’incarico restituendo lo scudo. Il governo allora decide di dare la carica di Capitan America a un uomo nuovo, con idee meno aperte e un modo di agire più “diretto” rispetto a Rogers, ossia John Walker, un forzuto reduce dal Sud degli Stati Uniti. Rogers però indossa un nuovo costume nero ispirato al precedente e con l’alias di “Capitano” continua la vita da supereroe… ma senza il prestigio e l’autorità conferitagli dalla sua precedente identità, va incontro a molte difficoltà. In diverse occasioni viene arrestato. Sebbene sia ormai considerato un vigilantes anarchico fuorilegge, salva la vita al presidente stesso da un avvelenamento idrico che ha tramutato gli abitanti di Washington in serpenti. Per tutta l’annata 1988 la testata di Capitan America segue le vicende del nuovo e del vecchio Cap, alle prese entrambi con le complicazioni nei rispettivi ruoli. Su Captain America n. 350 (che esce soltanto nel 1989) viene scoperto che a manovrare la commissione statale fu il Teschio Rosso, nemesi storica di Cap, considerato da tutti morto all’epoca e invece sopravvissuto in un corpo clonato dallo stesso Rogers. Dopo l’inevitabile scontro tra i due Capitani tutto viene chiarito e costume e scudo vengono restituiti al legittimo proprietario, che guiderà i Vendicatori verso il nuovo millennio. E John Walker? Lui viene rieducato e trasformato in USAgent, il supereroe governativo. I VENDICATORI Numeri: 291 / 297 Autori: Walt Simonson e John Buscema Per i Vendicatori il 1988 è l’anno dello scioglimento. Privi della leadership del Capitano per i motivi che abbiamo visto, la squadra ha una formazione ben diversa rispetto a quelle che si vedono nei blockbuster cinematografici odierni. All’epoca i componenti sono gli anonimi Cavaliere Nero, Capitan Marvel (l’afroamericana Monica Rambeu), Dottor Druido, She-Hulk, Namor il Sub Mariner e sua moglie Marinna (ex membro degli Alpha Flight). Proprio quest’ultima vive una crisi che la tramuta in un leviatano, un terrificante mostro marino. Lo scontro con i Vendicatori ha conseguenze tragiche, in quanto Namor uccide l’amata compagna e successivamente abbandona la squadra. Il Cavaliere Nero cade vittima della maledizione legata alla sua spada magica (arma scelta proprio per uccidere Marinna) e nello scontro Capitan Marvel riporta delle ferite che la costringono al ritiro. In seguito a queste defezioni è il Dottor Druido a venire scelto come leader della squadra. La sua elezione però non avviene legittimamente, in quanto il mago ha usato i suoi poteri per influenzare il voto a discapito del rientrante Thor. Dottor Druido è manipolato mentalmente da una donna, che scopriremo negli albi successivi essere Nebula, figlia di Thanos. Nebula vuole usare i Vendicatori come strumento contro la congrega dei Kang, una confraternita composta dalle variabili del multiverso del celebre avversario dei Vendicatori, il viaggiatore del tempo noto appunto come Kang. Le azioni sconsiderate del Dottor Druido, sempre manipolato da Nebula, portano i Vendicatori a scontrarsi tra di loro, prima di riprendere il controllo. Alla fine del drammatico Avengers n. 297 del luglio 1988, Dottor Druido e Nebula vengono dispersi nel flusso spazio-temporale, She-Hulk si congeda dalla squadra in preda a una crisi emotiva dovuta all’essere stata manovrata dallo stesso Druido, mentre Thor e il Cavaliere Nero partono alla volta di Asgard lasciando il solo maggiordomo Jarvis alla base. I Vendicatori sono ufficialmente sciolti. Proprio il Capitano, nonostante i suoi problemi d’indentità, forma una nuova squadra a seguito degli eventi di “Inferno” (vedi il paragrafo dedicato agli X-Men) composta da Reed e Susan Richards, usciti temporaneamente dai Fantastici Quattro (vedi paragrafo), il misterioso Gilgamesh e Thor. VENDICATORI OVEST Numeri: 37 / 41 Autori: Steve Englehart e Al Milgrom Da diverso tempo anche i Vendicatori della Costa Ovest, il gruppo gemello degli Avengers, vivono un periodo turbolento: Wonder Man è diviso tra la sua carriera di attore hollywoodiano e la vita da eroe, Iron Man sta vivendo una crisi personale che lo ha costretto ad abbandonare il team (vedi sotto), Hank Pym ha da poco superato una brutta depressione che l’ha portato a considerare il suicidio e Mimo, la moglie di Occhio di Falco, vive una crisi emotiva in quanto aveva lasciato morire Phantom Rider, un uomo che l’aveva drogata e poi sedotta, mentre i Vendicatori non dovrebbero uccidere mai. La squadra finisce per dividersi in due proprio per quest’ultimo motivo: Tigra e Moon Knight seguono Mimo, mentre Wonder Man resta con Clint. A loro si uniscono Visione e Scarlet, la cui presenza salva il team dallo scioglimento (come accaduto a quelli della squadra Est). Per tutto il resto del 1988, dunque, la serie segue i protagonisti divisi in due fazioni in lite fra loro. La squadra si ricompatterà solo nel marzo 1989, quando al timone della serie arriva John Byrne IRON MAN Numeri 225 / 232 Autori: David Micheline e Bob Layton L’anno 1988 vede Iron Man in quella che è forse la sua impresa più nota al pubblico e che ha fornito lo spunto al secondo capitolo della sua saga cinematografica. Tony Stark, che ha da poco superato una crisi d’alcolismo, scopre che la sua tecnologia è stata rubata. La spia industriale Spymaster ha preso i suoi progetti per rivenderli al rivale di Stark, Justin Hammer, un uomo privo di scrupoli che a sua volta ha fornito tecnologia al miglior offerente, inclusi molti criminali. Sentendosi in qualche modo responsabile di quanto compiuto con questi strumenti, Iron Man va alla ricerca di tutti coloro che fanno uso della sua tecnologia per riprendersela. Questo lo porta a scontrarsi con lo Scarabeo, il Controllore e i russi Dynamo Cremesi e Titanum Man (violando lo spazio aereo di quella che all’epoca era ancora l’Unione Sovietica e rischiando così un incidente diplomatico). Ma anche contro forze governative come l’esercito americano, lo Shield e i Guardiani, soldati cibernetici che sorvegliano la Volta, il carcere di massima sicurezza dell’universo Marvel. Queste azioni spericolate spingono Stark ad accusare pubblicamente il suo alter ego di agire di propria iniziativa, per non compromettere l’immagine delle Stark Industries. Quindi la colpa delle malefatte ricadono su un Iron Man “rinnegato”. I Vendicatori, che conoscono la vera identità di Stark, si vedono costretti a espellerlo. Steve Rogers non vede affatto di buon occhio il suo attacco alla Volta. Per questo i due si scontrano e la lite sarà la prima delle divergenze etiche tra i due, che in futuro sfoceranno nella Guerra Civile tra supereroi. Tony Stark riesce a riprendere la tecnologia, simula la morte dell’Iron Man ribelle per poi ricostruirne l’immagine con un’aggiornata armatura rossa e oro, abbandonando la rossa e argento utilizzata per quasi tutto il decennio. Dice di aver ingaggiato un uomo nuovo nel ruolo, ma l’essersi spinto a dover mentire agli amici e a dissimulare la realtà dei fatti sarà una croce che il nostro eroe si porterà dietro a lungo. NICK FURY CONTRO LO SHIELD Miniserie di 6 numeri Autori: Bob Harras e Paul Neary Tra il giugno e il novembre del 1988 anche Nick Fury vede l’ora più nera della sua lunga carriera. Indagando su un misterioso furto di materiale radioattivo sul luogo dove è precipitato l’eliveivolo della sua agenzia controspionistica, Fury scopre che c’è del marcio all’interno dello Shield. La Roxxon, potente e corrotta azienda nel campo della ricerca energetica, l’Hydra e lo Shield sono in qualche modo collegati. Il consiglio di sicurezza a cui lo Shield risponde ordina di catturare l’ex direttore Fury con l’accusa di alto tradimento. Completamente solo, braccato da quelli che erano i suoi uomini, il colonnello con la benda sull’occhio dà fondo alle proprie risorse per sfuggire alla cattura e cercare di riabilitare il proprio nome. La sorprendente rivelazione finale è che dietro a tutto questo intricato piano c’è un Lmd (acronimo di Life Model Decoy) divenuto indipendente. I Life Model Decoy nell’universo Marvel sono androidi in grado di essere quasi indistinguibili dalla persona di cui prendono le sembianze. Lo Shield spesso li usa per fare da esca alle trappole nemiche, per non mandare gli agenti in missione di grande pericolo o per manovre di dissimulazione. Uno di questi Lmd era curioso della vita umana e dopo numerose migliorie era divenuto del tutto simile all’essere umano, ma i suoi circuiti invecchiavano precocemente. Insieme ad alcuni seguaci da lui creati, perfettamente infiltrati nello Shield, voleva impossessarsi della “formula dell’infinto” presente nel sangue di Fury (un siero che ne ha rallentato notevolmente l’invecchiamento dai tempi della Seconda guerra mondiale) per stabilizzare la propria forma e in seguito sostituire con altri Lmd i membri più importanti nei centri di potere del mondo, dell’economia, della politica, delle forze armate e anche della comunità dei supereroi. Fury riesce a mandare a monte i suoi piani, ma tutta l’operazione porta allo scioglimento dello Shield. L’agenzia di spionaggio più famosa dell’universo Marvel verrà ripristinata nel 1991, cambiando anche il significato del proprio acronimo, da Supreme Headquarters, International Espionage and Law-Enforcement Division in Strategic Hazard Intervention Espionage Logistics Directorate. I FANTASTICI QUATTRO Numeri: 310 / 333 Autori: Steve Englehart e Keith Polland Come se la passa il quartetto più famoso dell’universo Marvel in quel 1988? Non bene. Orfani di John Byrne, l’autore che ha portato la serie ai picchi qualitativi più alti dai tempi di Lee e Kirby, passato alla Dc Comics per rilanciare Superman, i Fantastici Quattro sono passati nelle mani di Steve Englehart. Il nuovo sceneggiatore cerca nuova strade reintegrando la Cosa, all’epoca sostituito da She-Hulk, e cambiando totalmente formazione. A partire dal numero 307 dell’ottobre 1987 rinnova i ranghi del gruppo rinunciando a Reed Richards e Susan Storm, che si prendono un periodo di congedo per trascorrere del tempo con loro figlio Franklyn. Arrivano due ragazze: Crystal degli Inumani, alleata storica del team (aveva già sostituito Susan ai tempi di Lee e Kirby durante la prima gravidanza) e la new entry Sharon Ventura alias la nuova Ms Marvel, un personaggio minore apparso proprio nella serie da solista di Ben Grimm. Ben vede quanto sia complicato agire da leader al posto di Reed, Crystal si è appena separata da Quicsilver e rischia di mettere in crisi il matrimonio di Johnny, novello sposo con Alicia Masters, ex fidanzata storica di Ben con la quale i rapporti sono molto tesi. Le cose si complicano ulteriormente quando in seguito a un viaggio spaziale e a un’altra esposizione ai raggi cosmici, Ben e Sharon vedono i loro corpi trasformarsi. Ben diventa composto da rocce acuminate, mentre Sharon passa dall’essere una bellissima donna dai capelli rossi in un mostro dalla pelle di pietra non dissimile da Ben. Questa insolita formazione resta insieme per tutto l’anno. Ad essere precisi la crisi dei Fantastici Quattro nel 1988 non è soltanto a livello narrativo, ma principalmente a livello editoriale. L’aver cambiando impostazione, senza più le tematiche familiari, vero liet motiv della serie, è stato un azzardo da parte di Englehart. I lettori non sembrano apprezzare i piani per il quartetto e nel gennaio 1989, in occasione dello scontro con i nuovi Terribili Quattro, Reed e Susan tornano a furor di popolo nella squadra, dopo essere stati brevemente tra i nuovi Vendicatori reclutati dal Capitano Steve Rogers (Avengers n. 299 / 301). L’UOMO RAGNO Numeri 300 / 317 Autori: David Micheline e Todd McFarlane Per la verità il 1988 è stato per l’Uomo Ragno una delle annate migliori. È in quest’anno che ai disegni arriva il canadese Todd McFarlane, uno dei disegnatori più caratteristici che con il suo tratto dinamico e ipercinetico porta la serie a toccare l’apice nelle classifiche di vendite. L’anno nero per Peter Parker era stato il 1987, quello definito il periodo noir per il nuovo costume e per le atmosfere tetre che stava vivendo. In quell’anno il Ragno ebbe un cruento scontro con Kraven, che lo portò addirittura a venire sepolto vivo (“L’ultima caccia di Kraven”, di J.M. De Matteis), a battersi con Wolverine in un’intricata storia di spionaggio a Berlino Est (“Alta marea”, di Jim Owsley) nella quale viene ucciso Ned Leeds, all’epoca considerato da tutti Hobgolin, spina nel fianco di Spidey nella prima metà del decennio. Aveva poi rotto con la Gatta Nera ed era addirittura finito in manicomio (“Cani Impazziti”, di Ann Nocenti). L’annata si conclude però felicemente con il matrimonio con la splendida Mary Jane Watson. Tuttavia è proprio il 1988 a segnare alcuni degli eventi più importanti nella vita del Ragnetto. Nel numero 300 di Amazing Spider-Man fa il suo esordio uno dei peggiori nemici del nostro eroe: Venom. Nato tra la fusione del simbionte alieno inconsapevolmente utilizzato come costume da Peter Parker con Eddie Brock, giornalista rovinato dall’Uomo Ragno che sbugiardò un suo scoop, Venom conosce l’identità di Peter e gli tenderà numerosi agguati. Il 1988 è un anno nero più per la dolce metà di Peter, Mary Jane, che non vive un periodo facile. Viene minacciata dallo stesso Venom, cosa che porta Peter a sbarazzarsi del costume nero e a tornare nel classico costume rosso e blu. In secondo luogo la rossa viene presa di mira da Jonathan Caesar, un milionario stalker che ha un’insana passione per lei, tormentandola fino a rapirla. L’Uomo Ragno scopre che la moglie è segregata in una stanza blindata proprio nel suo condominio: Caesar è il proprietario del palazzo in cui Peter e Mary Jane vivono. Ma gli anni novanta saranno di gran lunga peggiori: si pensi alla saga del clone o alla follia di Harry Osborn. DAREDEVIL Numeri: 254 / 260 Autori: Ann Nocenti e John Romita Jr. Tutti gli anni ottanta sono stati i più dolorosi mai vissuti da Devil, che però coincidono con il periodo di maggiore lustro a livello editoriale. Nel 1988 sono ancora forti le conseguenze di “Born Again”, la saga con cui Frank Miller si congeda dal personaggio, in cui Kingpin, tramite una complessa rete di inganni, riduce Matt Murdock a vivere da senzatetto, radiato dall’albo degli avvocati e con la casa distrutta da un’esplosione. Matt si era ripreso dalla caduta grazie al recuperato amore della madre, madre superiora di un convento, e della ritrovata Karen Page, ex tossicodipendente da cui erano scaturito tutti i guai, essendosi venduta l’identità segreta di Devil per una dose di eroina. Kingpin desideroso di distruggere emotivamente il suo nemico ingaggia la killer Typhoid Mary, una pazza dagli insoliti poteri. La donna deve sedurre Matt Murdock e poi spezzargli il cuore. Matt comincia a frequentare l’assistente sociale Mary, bella dolce e innocente e in breve tempo se ne innamora tradendo Karen. Nello stesso tempo nei panni di Devil affronta Typhoid, senza sapere che è la stessa persona: la donna è affetta da una forma schizofrenia che le fa addirittura cambiare battito cardiaco e odore, sfuggendo agli ipersensi di Devil. Mary e Matt iniziano una relazione clandestina, ma allo stesso tempo anche Kingpin si ritrova a essere attratto da Typhoid, con cui inizia una relazione. Cieco di gelosia, Fisk ordina alla donna di finire Devil, e lei ingaggia un gruppo di nemici (Bullit, Ammo, i Selvaggi, e il cyborg Bushwacker) affinché attacchino tutti insieme Devil. Poi Typhoid lo fa precipitare da un ponte. La Vedova Nera lo recupera e lo porta in ospedale, dove in preda al dolore per le ferite e alle allucinazioni si fa sfuggire il nome di Mary davanti a Karen, che lo lascia per il tradimento. A causa del senso di colpa, Devil abbandona New York diventando un girovago, incontrando nemici insoliti (tra cui una tragica versione di Ultron) e venendo tormentato dal diavolo in persona: Mefisto. GLI X-MEN Numeri: il crossover “Inferno” Autori: Chris Claremont, Louise Simonson e disegnatori vari Mentre accadono gli eventi descritti sopra, nel 1988 New York è impazzita. Oggetti inanimati come mobili, automibili, computer eccetera prendono vita divorando le persone. Questa follia è provocata dai demoni S’ym e N’Astirh, che hanno utilizzato i poteri della giovane mutante Illyana Rasputin (sorella minore di Colosso) per aprire un varco dimensionale. Sebbene sia una saga legata alle serie mutanti, anche il Capitano, Jarvis (maggiordomo dei Vendicatori), Reed e Susan Richards, l’Uomo Ragno e Devil, benché presi dalle vicende personali di cui sopra, rimangono coinvolti dalla follia generale. Gli eventi si spostano costantemente tra le testate mutanti dell’epoca: X-Men, X-Factor, Nuovi Mutanti ed Excalibur. Si tratta di una trama complessa e ricca di colpi di scena che avrà parecchie ripercussioni sulle vite dei mutanti. Principalmente si concentra sugli sforzi dei Nuovi Mutanti di salvare l’anima di Illyana da S’ym e le forze congiunte di X-Men e X-Factor di sconfiggere N’Astrih e Madeline Pryor, ex moglie di Ciclope (e che si scopre essere un clone di Jean Grey), desiderosa di riavere con sé il figlio Nathan Summers (che in seguito scopriremo essere il mutante cibernetico Cable) Madelyne vuole vendicarsi dell’ex marito, reo di averla abbandonata per ricongiungersi con la rediviva Jean Grey, e intende sacrificare il figlio per aprire un nuovo portale tra le Terra e il mondo dei demoni (dopo che Illyana è riuscita a chiudere il precedente). Sarà infine Jean Grey a sconfiggere il suo clone malvagio, e a riportare la normalità a New York. HULK Numeri: 347 / 360 Autori: Peter David e Jeff Purves Se c’è un personaggio Marvel che si può definire tormentato quello è l’Incredibile Hulk. Tuttavia proprio lui, nell’anno horribilis per la maggior parte degli eroi Marvel, è quello che se la passa meglio. Considerato morto a causa dell’esplosione di un ordigno ai raggi gamma, Hulk è in realtà sopravvissuto e vive a Las Vegas dove fa il gorilla per un boss, Mike Berenghetti, sotto lo pseudonimo di Joe Fixit. La sua pelle grigia e la sua enorme forza lo fanno considerare dai più come uno strano superumano di qualche etnia esotica, nessuno lo associa al minaccioso e ottuso pelleverde. All’insaputa di nemici e occasionali alleati, dunque, Hulk se la spassa in un attico costoso tra lusso e belle donne, mentre a New York si è scatenato letteralmente l’inferno e la maggior parte dei supereroi vive un momento di profonda crisi. Hulk non viene toccato da tutto ciò, sebbene ci sia l’occasione per uno scontro con l’Uomo Ragno (Web of Spider Man n. 44 / Incredible Hulk n. 349) e con la nuova Cosa dalla pelle accuminata: Ben Grimm soltanto alla fine dello scontro capisce che il colosso grigio ben vestito è in realtà il suo vecchio rivale (Fantastic Four n. 320 / Incredibile Hulk n. 350) La dolce vita per Hulk dura per tutto il 1988 e parte del 1989, fino a quando non verrà licenziato e diverrà un girovago, incontrando nuovamente l’amata Betty. THOR Autore: Walt Simonson All’appello di questo anno tragico per gli eroi Marvel manca anche Thor, che nel 1988 è appena uscito da un momento assai tormentato, giusto in tempo per assistere al disfacimento e alla rinascita dei Vendicatori. Thor già nei due anni precedenti era passato per le mani di Walt Simonson, autore appassionato di mitologia nordica che fa toccare alle serie vette di eccellenza sia a livello grafico che narrativo. Il quel biennio Thor vede svanire l’alias del dottor zoppo Donald Blake, scatenare lo scrigno degli antichi inverni sulla Terra (con conseguente nevicate impreviste su tutte le testate Marvel) e scongiurare il Ragnarok. Thor viene anche tramutato dal fratello Loki in una rana e viene maledetto dalla dea della morte Hela: le sue ossa, prima infrangibili, vengono spezzate e sembrano non guarire, lasciandolo in un mare di dolore. Anche Thor va incontro a un’innovazione grafica, indossando un’armatura nuova e facendosi crescere la barba per nascondere le ferite subite. Ricapitolando, il 1988 ha visto lo scioglimento dei Vendicatori, Capitan America radiato dal governo, Nick Fury braccato dallo Shield, Iron Man fuorilegge, una versione bizzarra dei Fantastici Quattro priva della leadership di Reed Richards, Devil sedotto e poi massacrato, la moglie dell’Uomo Ragno viene rapita da uno stalker, il tutto mentre gli X-Men erano alle prese con un’invasione demoniaca. Meno male che almeno Hulk se l’è passata bene. Navigazione articoli WILL EISNER A PORDENONE, DA SPIRIT ALLE GRAPHIC NOVEL PV – FINE WEEK END
Ma quale anno nero? Anno luminoso! Fulgido! Spettacolare! Cicli memorabili quelli analizzati dal Mobilia. Neri e drammatici per gli eroi, ma gustosissimi per i lettori. Anche il lavoro di Steve Englehart merita, se non una rivalutazione, un’analisi un po’ più profonda. Comunque un grazie al Carmelo Mobili! Ha fatto un compendio di tutto ciò che amo della Marvel di quello anni. Rispondi