In oltre sessant’anni di storia editoriale, l’Uomo Ragno ha segnato profondamente la storia dei comics e dell’intrattenimento in generale. Icona della cultura pop, in nostro simpatico Ragnetto ha intrattenuto generazioni di lettori di tutto il mondo.

Gliene sono successe di cose al nostro eroe nel corso dei decenni, ma ha saputo in più di un’occasione adattarsi ed evolversi, e la sua popolarità non he ha mai risentito.

Quella che segue è una lista delle 10 storie, in ordine cronologico, che reputiamo più rilevanti all’interno della sua mitologia. Non parliamo necessariamente delle più belle o emozionanti, ma quelle che hanno segnato in modo indelebile la storia del Ragno, segnando un punto di svolta nella sua storia, editoriale e narrativa.

 

LA SAGA DEL COORDINATORE
Amazing Spider-Man n. 31/33, 1965

Autori: Stan Lee e Steve Ditko

La storia: Zia May si è gravemente ammalata a causa di una trasfusione di sangue ricevuta dallo stesso Peter. Per salvarla occorre un particolare siero appena inventato, ma viene rubato dal misterioso Coordinatore. L’Uomo Ragno lotta come un indemoniato attraverso tutta la città per rintracciarlo. Costui si scopre essere in realtà il dottor Octopus. Nella successiva lotta che avviene nel suo laboratorio sottomarino, il Ragno rimane sepolto sotto un enorme cumulo di macerie. Spaventato e demoralizzato, è sul punto di cedere allo sconforto ma l’amore per la zia gli dà la forza di risollevarsi da quella situazione disperata, recuperare il siero e salvarle la vita.

Perché è importante: si tratta della prima saga drammatica nella storia dell’Uomo Ragno, dove il personaggio ci viene mostrato senza quel tipico umorismo che lo aveva sempre contraddistinto. Nella storia, dove si avverte la disperazione del nostro, che esce addirittura sconfitto dallo scontro – Octopus non viene catturato –, ma dove ci viene mostrata la straordinaria forza di volontà di Peter. Inoltre segna l’esordio di comprimari destinati a essere determinati nella serie, come Gwen Stacy e Harry Osborn, il cui primo approccio con Peter non è dei migliori in quanto, preoccupato per la zia, appare freddo e distaccato. Le immagini di Spidey sepolto tra le macerie è forse la miglior prova di Ditko sul personaggio.

 

IL VERO VOLTO DI GOBLIN
Amazing Spider-Man n. 39, 1966

Autori: Stan Lee e John Romita Sr.

La storia: Goblin, acerrimo nemico dell’Uomo Ragno, scopre la sua vera identità e riesce a catturarlo quando è nei panni di Peter Parker. Una volta portato del suo covo anche il criminale, in preda ad un delirio di onnipotenza, si smaschera rivelando a sua volta la sua identità: quella di Norman Osborn!

Perché è importante: il segreto di chi si celava sotto la maschera del Folletto Verde era stato uno dei liet motiv della serie. È un mistero che accompagna il lettore fin dalla sua prima apparizione, avvenuta sul numero 14. La scelta su chi dovesse essere realmente Goblin pare sia stata il motivo scatenante della rottura tra Lee e Ditko.

Norman Osborn si rivelerà una scelta azzeccata, diventando in futuro un nemico importantissimo nella galleria di Spidey. Da segnalare, inoltre, che questa è la storia d’esordio di John Romita Senior, molto probabilmente il disegnatore più rappresentativo del personaggio dopo il suo creatore Steve Ditko.

 

L’ESORDIO DI MARY JANE
Amazing Spider-Man n. 42, 1966

Autori: Stan Lee e John Romita Sr.

La storia: Di ritorno da una missione spaziale, a causa di alcune spore, l’astronauta John Jameson sviluppa dei superpoteri. Nel frattempo, Spider-Man viene accusato di una rapina (in realtà ha impedito che una bomba, contenuta in un sacco di denaro, esplodesse) e per catturarlo Jonah manda proprio suo figlio astronauta, con l’intento di renderlo un eroe. Durante lo scontro Spidey chiarisce la situazione e i poteri di John si rivelano temporanei. Alla fine della giornata Peter va a pranzo da sua zia, dove finalmente ha l’occasione di conoscere la nipote di Anna Watson: l’affascinante Mary Jane.

Perché è importante: l’avventura dell’Uomo Ragno è di per sé senza infamia né lode, nulla di rilevante. Ciò che rende l’albo un cult sono le pagine finali in cui, dopo anni, vediamo per la prima volta Mary Jane, che esordisce in tutto il suo splendore con una battuta destinata a entrare nella storia: “Ammettilo tigrotto… hai appena fatto centro” (“Face it, tiger… you just hit the jackpot!” in originale).

MJ era apparsa per la prima volta nel numero 25, ma non ci era mai stata mostrato il volto. Lee e Ditko sembravano indecisi sul suo ruolo. Fu Romita, che veniva dai fumetti sentimentali, a mostrarcela, ispirandosi all’attrice svedese Ann Margaret Olsson. MJ è senza dubbio il personaggio femminile più importante e amato non soltanto della serie ma dell’intero Universo Marvel. Forse, azzardiamo, la più importante fidanzata dei comics insieme a Lois Lane.

 

LA NOTTE IN CUI GWEN STACY MORÌ
Amazing Spider-Man n. 121, 1973

Autori: Gerry Conway, Gil Kane e John Romita Sr.

La storia: In preda a un esaurimento nervoso, Norman Osborn recupera la memoria e ricorda di essere Goblin e il segreto di Peter Parker. Ritenendo l’Uomo Ragno la causa di ogni problema della sua vita, decide di vendicarsi di lui rapendo la sua fidanzata, Gwen Stacy. Durante la battaglia sul ponte di Brooklyn, Goblin fa precipitare Gwen nel vuoto: Spidey la intercetta con la tela, ma quando la tira su scopre con orrore che l’amata biondina è morta.

Perché è importante: la morte di Gwen Stacy è stato uno spartiacque non soltanto nella vita dell’Uomo Ragno ma anche nelle dinamiche editoriali. Mai prima di allora un supereroe aveva fallito nel salvataggio della fanciulla, e mai prima di allora un personaggio tanto importante in una serie era stata uccisa.

La morte di Gwen Stacy rappresenta secondo molti critici la fine di un’epoca spensierata e l’inizio di una più cupa nel mondo dei supereroi. Inoltre non sono chiare nemmeno le dinamiche della morte: Gwen era già morta al momento della caduta o è stato il tentativo di salvataggio di Spidey a spezzarle il collo? Un cult nella mitologia Marvel.

 

IL COSTUME NERO
Secret Wars n. 8, 1984

Autori: Jim Shooter e Mike Zeck

La storia: L’Uomo Ragno è stato rapito insieme a molti altri eroi newyorkesi da un’entità conosciuta come l’Arcano, e costretto a battersi con dei criminali su di un mondo alieno. Dopo alcuni scontri si ritrova con il costume lacerato. Utilizza un dispositivo alieno in grado di riparare i tessuti, ma inspiegabilmente si ritrova ricoperto da una tuta completamente nera con un ragno bianco sul petto. Il costume si rivelerà capace di autorigenerarsi e di mutare forma a seconda dei comandi mentali di Peter.

Perché è importante: Per la prima volta veniva modificato il costume di Spidey, sostituendo l’iconica tuta rossa e blu con una completamente nera. Il cambio estetico aveva trovato in qualche modo il consenso dei lettori, in quanto anche dopo che Peter si priverà del costume alieno – che si rivelerà essere un simbionte senziente – adotterà per ben 4 anni di vita editoriale una copia di stoffa. Bisognerà aspettare il 1988 e l’arrivo di Todd McFarlane per ritornare al classico costume rosso e blu.

Il costume nero non avrà soltanto grande importanza grafica, ma avrà un ruolo rilevante anche narrativamente; è infatti da qui che scaturiranno le idee per la creazione di Venom, personaggio di successo, tanto da lasciare le pagine di Spider-Man per avere una testata propria. Un successo che ha portato a un proprio franchising cinematografico con 3 film da solista.

 

IL MATRIMONIO
Amazing Spider-Man Annual n. 21, 1987

Autori: Jim Shooter, David Micheline e Paul Ryan

La storia: Peter e Mary Jane decidono di convolare a nozze. La storia mostra i dubbi e le domande che ognuno si fa il giorno prima del grande passo. Peter ripensa al suo passato, ai suoi zii, ai suoi genitori, a Gwen. Ha addirittura un incubo in cui sogna di sposarsi in costume circondato da supereroi e criminali. Superati dubbi e paura, Peter arriva in chiesa e può finalmente coronare il suo sogno d’amore con MJ.

Perché è importante: il matrimonio dell’Uomo Ragno è stato un passo cruciale non solo per il personaggio ma per tutta la casa editrice. Portava i suoi personaggi, in scena da più di vent’anni, a un ulteriore stato di maturità. Peter aveva esordito da liceale e ora si addentrava nell’età adulta con una scelta che mostrava ancora una volta il suo senso di responsabilità.

Il matrimonio con MJ ha accompagnato Peter per vent’anni, mentre l’Uomo Ragno viveva alcune delle saghe più importanti della sua vita editoriale come L’ultima Caccia di Kraven, Il Bambino Dentro e La saga del Clone, solo per citarne alcune. Il matrimonio verrà “annullato” nel 2007 con la discussa One More Day – Soltanto un altro giorno.

 

NEMICI DEL CUORE
Peter Parker, The Spectacular Spider-Man n. 200, 1993

Autori: J.M. De Matteis, Sal Buscema

La storia: All’apice della sua follia, Harry Osborn inizia a tormentare Peter Parker inseguendolo vestito da Goblin, dicendo che prima o poi rivelerà la sua identità al pubblico e poi lo ucciderà. Un continuo logorio di nervi per i Parker, tortura anche Mary Jane, benché Harry nella sua mente malata continui a ritenerla una sua amica. La formula di Goblin, da cui trae i suoi poteri lo sta facendo lentamente impazzire. Harry decide allora di affrontare l’Uomo Ragno nel palazzo della Fondazione Osborn che sta inaugurando, paralizzandolo con un veleno. È intenzionato a morire con lui facendo esplodere l’edificio. Ma mentre scatta il countdown si accorge che Mary Jane e suo figlio Normie sono anch’essi dentro il palazzo. Harry scatta e con il suo aliante li porta via, ma MJ lo supplica di andare a recuperare anche suo marito. In preda a uno stato confusionale Harry si precipita dentro e salva Peter un istante prima della detonazione, poco prima di crollare a terra in preda a un malore. Il siero di Goblin lo sta uccidendo. Goblin definisce Peter “il mio miglior amico” e viene portato via in ambulanza, lasciano Spidey solo e affranto.

Perché è importante: Nemici del cuore chiudeva un lungo corso narrativo di Spidey legato alla caduta nella follia di Harry Osborn, vittima di un padre prepotente. Nel corso della run abbiamo assistito alla crisi psicotica di Harry, che ambisce l’approvazione paterna a tal punto da voler uccidere l’Uomo Ragno, cosa che però si contrappone al profondo senso di amicizia che prova per Peter. Il suo confitto interiore è lacerante, e trova l’apice in questa storia struggente. Sal Buscema ha detto che disegnare le ultime due pagine, con gli ultimi momenti tra Harry e Peter, è stata un’esperienza profondamente emotiva.

 

IL VERDETTO FINALE
Spectacular Spider Man n. 229, 1995

Autori: Tom DeFalco, Sal Buscema e Bill Sienkiewicz

La storia: Il processo per un omicidio a Peter Parker è terminato con l’assoluzione di quest’ultimo. Peter può riabbracciare la moglie mentre Ben Reilly, il suo clone, è indeciso di cosa fare della sua nuova vita. Ricevono una telefonata dal genetista Seward Trainer per il risultato delle analisi sulla gravidanza di MJ. Il bambino è sano ma le analisi genetiche hanno iniziato a far trapelare il dubbio che anche Peter possa essere un clone. I due decidono quindi di fare un test definitivo usando macchinari all’avanguardia. Dopo ore in laboratorio i due arrivano alla sorprendente conclusione che è Ben Reilly l’originale, e che Peter è in realtà il clone. Una notizia sconvolgente che culminerà in un raptus rabbioso di Peter, già sotto stress da diverso tempo. I due si battono accusandosi l’uno l’altro e nella lotta Peter colpisce accidentalmente MJ, sbattendola contro un muro, e fugge disperato nella notte.

Perché è importante: La Saga del Clone fu l’apice della produzione ragnesca di metà anni novanta. Recuperare il clone comparso nel 1975, spiegando che si era rifatto una vita come “Ben Reilly” in giro per l’America, si era rivelata un’idea fortunata per la Marvel, ancor più quando Ben assunse l’identità del Ragno Rosso, un Uomo Ragno alternativo da dare al pubblico. Poi però la Marvel ha fatto il passo più lungo della gamba, rivelando in questa storia che il Peter Parker che abbiamo letto per vent’anni era in impostore, per quanto inconsapevole. Quindi i dirigenti della Marvel ebbero la brillante idea di “mandare in pensione” Peter e dare la titolarità della serie a Ben con un nuovo costume, nuovi comprimari e nuovi nemici. Inutile dire che quelli della Marvel tornarono indietro abbastanza in fretta, rivelando un complotto che c’era dietro la “falsa” notizia.

La Saga del Clone però si rivelerà una fortuna per l’Uomo Ragno, in quanto riporterà sulla scena Norman Osborn, la mente criminale dietro l’inganno perpetuato da Seward Trainer, un nemico carismatico che sarà determinante in seguito non solo per Spidey ma per l’intero universo Marvel. Anche Ben Reilly verrà ripreso in diverse occasioni, sebbene non abbia mai replicato il consenso che aveva avuto negli anni novanta.

 

LA CONVERSAZIONE
Amazing Spider-Man vol. 2 n. 38, 2002

Autori: J. Michael Straczynski, John Romita Jr.

La storia: Zia May ha scoperto che Peter è in realtà l’Uomo Ragno, trovandolo addormentato, ferito e con il costume lacerato dopo un brutale scontro con Morlun. Decide di avere una conversazione con lui al riguardo, Peter stavolta non riesce a dissimulare e per la prima volta le dice tutta la verità. May gli chiede perché glielo abbia sempre tenuto nascosto, Peter le rivela che il motivo è il senso di colpa per non aver catturato il ladro che uccise zio Ben. La donna rivela che anch’essa porta un dolore simile nel cuore, in quanto quel giorno aveva litigato con Ben e lo aveva spinto a uscire di casa, per andare incontro al suo fato. Dopo tutti i chiarimenti del caso, May dice che potrà contare su di lei. Peter si sente più leggero e decide che non le mentirà più.

Perché è importante: Zia May non era un personaggio particolarmente amato dai lettori, per quanto avesse un ruolo rilevante nella vita di Peter. La preoccupazione per il suo stato di salute e i loro problemi finanziari e cercare di mantenere il segreto della propria identità erano stati alcune delle principali caratterizzazioni dell’Uomo Ragno nel corso degli anni. Con questa storia, però, l’arzilla zietta si mostrava incredibilmente comprensiva e molto più forte di quanto Peter avesse sempre creduto. La sua moralità e i suoi valori sono sempre stati la base dell’etica dell’Uomo Ragno, ma da questo momento May diventava una alleata, non essendo più all’oscuro del suo segreto. Avere qualcun altro, oltre MJ, con cui condividere i tormenti della sua vita da supereroe aveva rivitalizzato il rapporto con la zia, in un rapporto di complicità simile a quello che c’è tra Matt Murdock e Foggy Nelson.

 

SOLTANTO UN ALTRO GIORNO
Amazing Spider-Man n. 545, 2007

Autori: J. Michael Straczynski, Joe Quesada

La storia: Zia May è in fin di vita, dopo essere stata colpita da un cecchino mandato da Kingpin. Peter Parker, in pena per lei, chiede aiuto ai membri della comunità supereroistica, da Iron Man al Dottor Strange, ma nessuno pare possa aiutarlo. All’apice della sua disperazione viene contattato da Mefisto, che gli propone il classico patto col diavolo: la vita della zia in cambio del suo matrimonio con MJ. Il demone lascia alla coppia tempo fino a mezzanotte per accettare o rifiutare l’offerta. Dopo una sofferta discussione, Peter e MJ decidono di accettare l’offerta: il mondo intero dimentica il loro matrimonio (e l’identità segreta di Peter, che si era rivelato pubblicamente durante Civil War) e Peter si sveglia il mattino seguente nella sua camera a casa di zia May, per recarsi alla festa di bentornato di Harry Osborn, mentre MJ si allontana non appena lo vede arrivare. Peter brinda così a “un nuovo giorno” ossia un nuovo inizio nella sua nuova vita.

Perché è importante: Sebbene sia forse la storia più odiata dai fan dell’Uomo Ragno (ne abbiamo parlato qui), One More Day rappresenta senza dubbio la fine di un’era e l’inizio di un’altra nella vita editoriale del Ragnetto. La Marvel resettava il proprio eroe di punta per presentarlo ad una nuova generazione di lettori, tradendo però così tutti quelli che fin dal 1962 lo aveva sostenuto e amato.

L’Uomo Ragno post OMD torna ad avere le tematiche da tardo adolescente che aveva negli anni settanta e ottanta, mentre prima di questa storia era un giovane adulto che affrontava altri tipi di problemi. La dirigenza della Marvel riteneva che si stesse allontanando dal target di lettori che volevano conquistare, quelli che avevano scoperto il personaggio grazie ai film di Raimi, per cui optarono per questa soluzione che, a lor dire, non vanificava nulla di quanto avvenuto prima.

 

 

 

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