Non è semplice scegliere le 10 migliori saghe di Batman: con la sua lunghissima storia editoriale (Batman esordisce nel 1939 sulle pagine di Detective Comics n. 27) sono molte le storie importanti che ne hanno segnato la mitologia.
L’esodio di personaggi cardine come Robin, Joker, Catwoman e Alfred Pennyworth, solo per citarne alcuni, sono tutte pietre miliari per i collezionisti del fumetto.

C’è da tenere conto che l’universo della Dc Comics è spesso soggetto a reboot dove la continuty viene resettata e le vicende degli eroi vengono rinarrate. Anche per questo motivo, per stilare la classifica ci siamo orientati sul periodo post-Crisi, ovvero un arco di tempo di 25 anni particolarmente importante che va dal 1985 al 2010.

In questo modo vogliamo ricostruire una sorta di “bibliografia” dell’Uomo Pipistrello, elencando le storie che riteniamo più importanti della sua storia, non necessariamente più belle o intense ma quelle più significative.

 

ANNO UNO

Di Frank Miller e David Mazzuchelli

Queste sono le origini di Batman, il “chi sono e come lo sono diventato”. Frank Miller ci narra il ritorno a Gotham City del giovane Bruce Wayne dal suo lungo addestramento in giro per il mondo, mostrandoci la sua impazienza e i suoi primi, maldestri tentativi di riportare ordine a Gotham.

Il futuro commissario James “Jim” Gordon è co-protagonista della storia, che ci mostra tutta la corruzione all’interno del corpo di polizia prima della sua nomina e delle difficoltà incontrate nel fare il proprio lavoro in quel contesto. A rendere difficile il suo compito ci si mette anche la sua vita coniugale, tutt’altro che semplice. Esordisce in queste pagine la tenente Sarah Essen, che diventerà un personaggio importante nelle storie di Batman.

Sullo sfondo veniamo a conoscere anche le origini di Catwoman: Selina Kyle, che Miller dipinge come un’ex prostituta, inizia la carriera di ladra mascherata ispirandosi alle azioni dell’Uomo Pipistrello.

Anno Uno è una storia molto particolare, in quanto non c’è alcun supercriminale ma il nemico è la città stessa e il suo spirito corrotto, con Batman perseguitato dalle forze di polizia corrotte, in un clima che ricorda a tratti quello di film come Taxi Driver o Serpico, e che segnerà il lungo sodalizio tra il Cavaliere Oscuro e il capo della polizia di Gotham.

Anno Uno è stato d’ispirazione dal film di Nolan Batman Begins.

 

IL LUNGO HALLOWEEN

Di Jeph Loeb e Tim Sale

Sequel ideale di Anno Uno, la storia si protrae durante tutto un anno di attività di Batman, nel quale si manifesta un misterioso assassino che commette gli omicidi durante le festività.

Anche questa storia si concentra sugli sforzi congiunti di Batman e Jim Gordon di combattere la dilagante criminalità a Gotham a cui si unisce il procuratore Harvey Dent, di cui assistiamo alla lenta e inesorabile caduta che lo porterà a diventare lo spietato criminale noto come Due Facce.

La storia sviluppa anche le vicende delle principali famiglie mafiose di Gotham, i Falcone e i Maroni, in atmosfere tipiche da gangster movie come Il Padrino o Goodfellas e che faranno la fortuna de I Soprano.

Il Lungo Halloween vede i primi scontri tra Batman e i supercriminali di Gotham quali Joker, lo Spaventapasseri o Poison Ivy, oltre a sviluppare le sottotrame legate a Catwoman, che si collegano alle cosche mafiose.

Questa fortunata saga genererà anche un sequel (Vittoria Oscura) e uno spin off (Catwoman: Vacanze Romane) sempre a opera del due Loeb –Sale, oltre a fornire materiale per il secondo film di Nolan, Il Cavaliere Oscuro.

 

THE KILLING JOKE

Di Alan Moore e Brian Bolland

“Basta una brutta giornata per fare impazzire un uomo”. Su questa tesi Alan Moore basa la storia del Joker, che per verificarne la veridicità decide di sparare a bruciapelo alla figlia del commissario Gordon, Barbara. Quindi rapisce il commissario e lo tortura con le immagini della sofferenza della figlia. È un atto di crudeltà volta a spezzare lo spirito e la sanità mentale del più equilibrato e virtuoso dei poliziotti di Gotham.

La storia mostra le origini del Joker, che è un cabarettista fallito che si dà al crimine per poter provvedere alla famiglia, ma in un terribile incidente domestico la moglie incinta perde la vita. Questo fatto, unito alla caduta in una vasca di composti chimici durante la fuga per l’arrivo di Batman, che rende i suoi capelli verdi e la pelle biancolatte, gli fa perdere completamente la ragione, tramutandolo nel Joker.

Il proiettile da cui viene colpita Barbara Gordon la renderà paraplegica, cosa che sarà conservata nella continuity ufficiale della Dc Comics post crisi dal 1988 al 2011, con Barbara che si reinventerà in Oracolo, la super-hacker di supporto non soltanto alla Bat-Family ma dell’intera comunità supereroistica della Dc.

The Killing Joke ha fatto da modello per delineare la personalità del Joker interpretato da Heath Ledger nel film Il Cavaliere Oscuro, mentre la caduta nella vasca di composti chimici è stata ripresa nel primo film sull’Uomo Pipistrello, il Batman di Tim Burton del 1989, dove il clown del crimine viene interpretato da Jack Nicholson.

(Per approfondire l’argomento rimandiamo all’articolo sul Joker e quello su Batgirl).

 

UNA MORTE IN FAMIGLIA

Di Jim Starlin e Jim Aparo

Sempre il Joker è dietro quella che è probabilmente la peggior sconfitta del Cavaliere Oscuro, la famigerata Morte in Famiglia, celebre storia in cui perse la vita il secondo Robin, Jason Todd.

Recatosi in Etiopia per cercare la sua madre biologica, che fa il medico in un campo profughi, il giovane Jason, accompagnato da Batman, si imbatte nel Joker, che si è appropriato di un carico di forniture mediche da rivendere al mercato nero per finanziare le sue imprese criminali, sostituendo il carico con il suo letale gas esilarante.

Così mentre Batman cerca di fermare il camion con il carico avvelenato, Jason cade in un’imboscata tesagli dal Joker con la complicità della madre del ragazzo, anch’essa colpevole di appropriazione indebita.

Pestato a sangue con un piede di porco, Jason viene lasciato dentro un magazzino insieme alla madre, legata a una bomba. Nonostante i suoi tentativi, il Ragazzo Meraviglia non riesce a fuggire in tempo, rimanendo ucciso sotto gli occhi di un disperato Batman.

Com’è noto, il destino di Jason Todd è stato deciso tramite un sondaggio telefonico fatto tra i lettori, che decisero la morte del secondo Robin (dopo Dick Grayson), per qualche ragione mai amato dai lettori.

La morte di Jason Todd ha avuto un grande risalto mediatico, e la teca con il costume del ragazzo è rimasta nella bat-caverna nel corso dei decenni, come monito del più grande fallimento di Batman.

(Per approfondire l’argomento andate all’articolo sulla morte di Robin).

 

KNIGHTFALL

Autori vari

La Caduta del Cavaliere è la saga in cui Batman viene sconfitto (quasi) definitivamente da un nuovo nemico, l’ipertrofico Bane. Bane, dopo averlo sfiancato, provoca un’evasione di massa a Gotham. Quindi raggiunge Batman nella sua caverna, dopo averne dedotto la vera identità, e lo sconfigge in maniera definitiva spezzandogli la schiena.

Bruce Wayne viene confinato sulla sedia a rotelle e passa il suo mantello a Jean Paul Valley, ragazzo che con l’andare del tempo si rivelerà squilibrato e costringerà Wayne, una volta ripreso a camminare, a ritemprarsi e a sconfiggere l’indegno successore.

La storia è divisa in tre grandi tronconi: La caduta del Cavaliere, con la sconfitta di Batman da parte di Bane, la Ricerca del Cavaliere, in cui assistiamo all’affermazione di Jean Paul nel ruolo di Batman e la lenta ripresa di Bruce, e La Fine del Cavaliere in cui il Batman originale torna a Gotham.

Una saga lunga, durata un anno, portata avanti sulle tre testate dedicate all’Uomo Pipisterllo: Detective Comics, Batman e Shadow of the Bat.

Knightfall ha segnato la mitologia di Batman, con l’introduzione di Bane nella folta schiera dei suoi grandi nemici. Il nuovo look adottato da Jean Paul Valley durante il suo periodo come Batman è un rimando ai caratteristici eroi degli anni novanta, in cui una terza casa editrice, la Image Comics, stava intaccando il primato di Marvel e Dc con i suoi personaggi dai look eccentrici e ipercinetici. Parte di questa saga verrà ripresa nel film Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno, terzo film della saga di Nolan

(Per approfondire l’argomento vi rimandiamo all’articolo su Knightfall).

 

TERRA DI NESSUNO

Autori vari

Altra lunga saga che coinvolge tutte le bat-testate, Terra di Nessuno è la saga che ha riscritto la storia della città di Gotham City. A causa di uno spaventoso terremoto, Gotham rimane isolata dal resto degli Stati Uniti. Il governo decide di escluderla dalla propria giurisdizione, riconoscendola appunto come “terra di nessuno”. La città devastata vede ritornare la “legge del più forte” in cui ogni criminale di Gotham prende il controllo di un quartiere governandolo come un proprio feudo, in uno scenario post-apocalittico che ricorda film come Mad Max e soprattutto Fuga da New York.

Soltanto Batman, i suoi alleati e i coraggiosi poliziotti del Gotham City Police Department cercano di portare un po’ di ordine e giustizia in quella totale anarchia.

Molti avvenimenti di Terra di Nessuno avranno ripercussioni nella continuity di Batman, come la morte di Sarah Essen, l’introduzione della nuova Batgirl Cassandra Cain. Inoltre è stata sviluppata la personalità di parecchi agenti di polizia.

Anche Terra di Nessuno fornirà materiale per il terzo film di Batman di Nolan

 

HUSH

Di Jeph Loeb e Jim Lee

Hush è il villain del nuovo millennio introdotto nella folta galleria dei nemici di Batman.

La storia vede l’omicidio di Tommy Elliot, amico d’infanzia di Bruce Wayne. Le indagini di Batman lo porteranno a un’ingarbugliata serie di eventi, duranti i quali si scontrerà con la maggior parte dei suoi avversari storici (Joker, Catwoman, Poison Ivy, Ra’s AL Ghul) e persino contro un Superman mentalmente manipolato.

Il tutto è un ardito piano organizzato per far impazzire il Cavaliere Oscuro, dietro cui si scopre esserci l’Enigmista, alleatosi con il misterioso Hush, un nuovo nemico che sembra sapere molte cose su Batman e sul suo alter ego Bruce Wayne.

Scopriremo che costui è in realtà lo stesso Thomas Elliot, che ha evidentemente simulato la propria morte, il quale da ragazzo aveva sabotato i freni dell’auto dei genitori per ricevere l’eredità, ma l’intervento del chirurgo Thomas Wayne era riuscito a salvarne la madre mandando a monte i suoi progetti.

Hush è sostanzialmente un “All Star Game” composto da tutti i personaggi più iconici della mitologia legata a Batman, magistralmente illustrata da un Jim Lee in stato di grazia. Sebbene abbia riscosso successo tra il pubblico, non è stata molto apprezzata dai critici. In ogni caso getta alcune basi molto importanti per la continuity del Pipistrello.

In primis, come detto, introduce un nuovo villain nella vita del Cavaliere Oscuro, poi nel corso della storia assistiamo al primo indizio sul ritorno dalla tomba di Jason Todd (vedi dopo), inoltre Batman e Catwoman iniziano la loro travagliata relazione sentimentale.

Infine Hush ripropone l’Enigmista in chiave più pericolosa e dark: per decenni è stato forse l’avversario di Batman meno pericoloso, mentre nella nuova versione si rivela più acuto e sadico, tanto da scoprire l’identità segreta di Batman e organizzare questo folle piano.

 

SOTTO IL CAPPUCCIO

Di Judd Winick e Doug Mahnke

La morte di Jason Todd ha segnato la vita editoriale di Batman per ben 17 anni, finché nel 2005 lo scrittore Judd Winik decide di iniziare la sua run resuscitando lo sfortunato secondo Robin.

La trama ruota intorno all’arrivo a Gotham di uno spietato vigilante che si fa chiamare Cappuccio Rosso, il quale inizia una guerra con il più potente boss della città, Maschera Nera.

La lotta per il controllo del crimine tra i due incrocia la strada con Batman, che rimane impressionano dalle abilità di Cappuccio Rosso, ma ne disprezza i metodi violenti e sanguinari.

Nell’inevitabile scontro tra i due, Cappuccio Rosso rivela a Batman di essere Jason Todd tornado dal mondo dei morti a causa degli eventi avvenuti in Crisi Infinita, in cui la nostra realtà ha subito delle alternazioni e una di questa ha riportato in vita Jason.


Jason non odia Bruce per non essere riuscito a salvarlo, come presume erroneamente l’eroe, ma è furioso per il fatto che ha risparmiato il suo assassino, ovvero il Joker. Questo ha reso Jason spietato con i criminali, oltrepassando la linea del no killing code a cui Batman si attiene fedelmente.

Sotto il Cappuccio riporta nell’universo Dc un Jason più interessante, una “versione oscura” di Batman, approfondendo e addirittura migliorando il concetto dell’allievo ribelle che avevamo visto con Jean Paul Valley.

Jason nei panni di Cappuccio Rosso ha ricevuto parecchi consensi da parte del pubblico, diventando un personaggio importante della Bat-Family.

Da questa storia hanno tratto un film d’animazione apprezzato dalla critica.

 

IL FIGLIO DI BATMAN

Di Grant Morrison e Andy Kubert

Nel 1987, nella graphic novel Il figlio del Demone, scritta da Mike W. Barr e illustrata da Jerry Bingham, era stato introdotto un figlio di Batman concepito in una notte di passione con Talia, figlia del terrorista Ra’s Al Ghul, ma per quanto apprezzata, questa storia non è mai stata considerata canonica… fino al 2006, quando lo sceneggiatore Grant Morrison prende in mano le redini di Batman, rivelandoci come il ragazzo sia stato cresciuto dalla Lega degli Assassini dalla madre. Il ragazzo, Damian, addestrato fin dall’infanzia per essere un lottatore spietato, viene lasciato dalla madre alle cure del padre.

L’etica di Bruce Wayne e l’atteggiamento di Damian ovviamente non collimano, con il ragazzo che irrompe nelle vite della Bat-Family come un urgano, stravolgendole. Dotato di un’abilità straordinaria per un bambino di circa 10 anni e parecchio indisciplinato, verrà subito ai ferri corti con Tim Drake, figlio adottivo di Bruce che Damian vede come un usurpatore di ciò che è suo.

Il ragazzo cerca di aiutare il padre nei panni del nuovo Robin, ma la sua indole di assassino lo rende inadatto al ruolo. Batman infine allontanerà il ragazzo, ritenendolo troppo incontrollabile, gesto che ferirà Damian, il quale cercava a modo suo l’approvazione paterna.

Damian diventerà quindi una figura chiave durante tutta la lunga run dello sceneggiatore scozzese, ricevendo un grande consenso da parte del pubblico e diventando forse la più importante aggiunta al cast di Batman del 1989.

Damian ha assunto stabilmente il ruolo di Robin (mentre Tim si è creato la propria identità di Red Robin con un look differente) dopo che Bruce Wayne era stato dato per morto, diventando la spalla di Dick Grayson nel ruolo di Batman e vivendo con lui un buon rapporto di padre / figlio.

Damian rappresenta la quarta generazione degli eroi Dc, entrando definitivamente a far parte del cast della Bat-Family.

 

BATMAN R.I.P.

Di Grant Morrison e Tony Daniel

Questa storia conclude il primo arco narrativo di Grant Morrison sull’uomo pipistrello, che risponde a tutte le domande poste durante la lunga gestione, di cui riassumiamo gli eventi a grandi linee, trattandosi della conclusione di un ciclo assai complesso.

La misteriosa e potente organizzazione del Guanto Nero, guidata dall’enigmatico Simon Hurt, colpisce Batman tramite un misterioso attacco psichico subliminale, il Zur-en-arrh, dal quale il Cavaliere Oscuro esce vivo grazie a un’identità creata dallo stesso Wayne proprio in caso di lavaggio del cervello o perdita della ragione.

Batman si crea un costume di fortuna ricavato dai rifiuti e affronta gli scagnozzi del Guanto Nero, recandosi all’Arkham Asylum, dove Joker tiene in ostaggio Jezebel Jet, la fidanzata di Bruce Wayne.

La cosa fa riacquistare la sanità mentale a Batman, ma mentre l’eroe cerca di salvare la donna viene avvelenato, scoprendo con orrore che anche Jezebel fa parte dell’organizzazione.

Batman viene sepolto vivo dal Guanto Nero, ma riesce a liberarsi e ribaltare la situazione, con il Joker che scommette con Hurt sul trionfo di Batman, anche grazie all’arrivo della fidata Bat-Family.

Al termine della storia Batman e Hurt sembrano morire a bordo dell’elicottero con il quale il criminale intendeva fuggire, che esplode in aria lasciando solo il mantello dell’eroe.

Collegandosi infine agli eventi di Crisi Finale, sempre scritta da Morrison, Batman sembrerà venire ucciso da Darkseid, mentre Dick Grayson prenderà il mantello di Batman, dopo aver vinto una lunga battaglia tra i vari eredi di Batman per ottenerlo.

Batman R.I.P. è stato probabilmente l’apice della produzione di Morrison sul Cavaliere Oscuro.

 

PLUS: IL RITORNO DEL CAVALIERE OSCURO

Di Frank Miller

Se parliamo delle storie di Batman post Crisi non possiamo esimerci dal citare Il Ritorno del Cavaliere Oscuro, una delle storie più iconiche di Batman, seppur ambientata in un futuro ipotetico e quindi non canonica.

Un Bruce Wayne ormai 55enne che ha rinunciato al mantello di Batman dopo la morte di Jason Todd, avvenuta circa 10 anni prima, vive in completa solitudine, se escludiamo il sempre fedele Alfred. Il suo unico amico è Jim Gordon, per il quale ormai non ha più segreti.

In una Gotham sempre più fatiscente, che ha visto crescere in modo esponenziale delinquenza e criminalità, Bruce, ormai saturo di questo eccesso di violenza, decide di riesumare il suo costume e riprendere l’attività di Batman.

Il ritorno di Batman accende i dibattiti televisivi tra oppositori e chi lo sostiene, spingendo i vecchi nemici, come Due Facce e Joker, a tornare a loro volta, ma anche ispirando una nuova generazione di eroi come Carrie Kelly, la nuova Robin, e i “figli di Batman”, un gruppo di simpatizzanti e simulatori del Cavaliere Oscuro. Sullo sfondo, intanto, la Guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica si fa sempre più tesa.

Nel finale Batman dovrà vedersela contro Superman, mandato dal presidente per fermalo.

The Dark Knight Return è una delle migliori storie di Batman di sempre, sia per la qualità della storia sia per aver riportato Batman alla sua natura più cupa e matura, dopo che per anni il personaggio si era ammorbidito.

Con TDKR Batman torna a essere definitivamente l’eroe oscuro che ancora oggi è.

 

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