In questi anni il prestigioso Premio Strega è stato insidiato dalle graphic novel, prima con Gipi e poi con Zerocalcare, nonostante ciò per molte persone il fumetto rimane una letteratura di serie B destinata ai bambini, agli adolescenti e agli adulti non del tutto cresciuti. Vorrei contrastare questa convinzione facendo una lista di libri a fumetti adatti anche a chi detesta le nuvolette. 1) MAUS di Art Spiegelman Se un fumetto può parlare della shoah senza scorciatoie, senza semplificare e con una storia originale ricca di sfumature, anche lo scettico più ostinato dovrebbe convincersi che, con Maus, il fumetto ha raggiunto dignità letteraria. Tanto più che l’operazione non nasce a tavolino ma parte dai racconti del padre dell’autore, e nemmeno a lui Art Spiegelman fa sconti. 2) PERSEPOLIS di Marjane Satrapi L’Iran poco prima e durante la rivoluzione del 1979, con tutte le speranze laiche e progressiste tradite dal fondamentalismo religioso. Negli anni successivi c’è l’emigrazione (la fuga) dell’autrice e i suoi rapporti con la società europea. Tutto raccontato in prima persona da una figlia di genitori illuminati. Un romanzo disegnato che fa capire l’Iran più di molti romanzi o saggi. 3) PALESTINA, UNA NAZIONE OCCUPATA di Joe Sacco. C’erano una volta i cronisti veri, quelli che per fare reportage non sostavano negli alberghi di lusso vicini alle zone di guerra ma condividevano gli stenti in trincea. Joe Sacco vive per due anni nei territori occupati, nelle baracche con i palestinesi, e ne trae un reportage a fumetti. Anche qui un libro sul Medio Oriente scritto e disegnato con passione. 4) CONTRATTO CON DIO di Will Eisner. È l’opera grazie alla quale si impone l’espressione graphic novel. Eisner la intende come un racconto lungo con un personaggio non seriale e tematiche mature. Il libro è composto da quattro racconti, uniti dall’ambientazione nel Bronx degli anni trenta. Le storie sono un affresco di quell’umanità (fondamentalmente composta da immigrati ebrei) alle prese con le difficoltà quotidiane. 5) LA BALLATA DEL MARE SALATO di Hugo Pratt Pratt scrive un grande romanzo a fumetti d’avventura. La storia è complessa, con dialoghi mai scontati e rapporti tra i personaggi psicologicamente sfumati. Nella tradizione avventurosa i punti di riferimento dell’autore sono Conrad, London, Stevenson e Kipling. 6) V FOR VENDETTA di Alan Moore e David Lloyd La sua maschera è diventata il simbolo della rivolta contro il potere, la storia è una distopia che richiama ad Orwell senza farne il verso. Il protagonista, anche se può essere considerato un eroe, è tutt’altro che rassicurante, anche perché anarchico. Il finale stesso non lascia alcuna certezza. 7) POMPEO di Andrea Pazienza L’autore ha fatto un ritratto della sua generazione come pochissimi libri e film riescono a fare. Non solo, lo ha fatto con uno stile, sia nei disegni sia nei testi, popolare e al tempo stesso sperimentale. In “Pompeo” c’è il coinvolgimento dell’autore, che narra la sua tossicodipendenza senza autocompiacimenti e senza farsi sconti. Una storia terribilmente profetica, considerando la fine di Pazienza. 8) LMVDM LA MIA VITA DISEGNATA MALE di Gipi L’autore racconta se stesso senza mediazioni, con tutte le proprie nevrosi, i traumi infantili e i problemi temporanei di impotenza (uno spastico sessuale, si definisce lui). Lo fa con uno stile di disegno che sembra scarabocchiato di getto con una biro, tranne nelle poche tavole in cui la fantasia irrompe con bellissimi acquarelli. 9) UN POLPO ALLA GOLA di Zerocalcare Da un candidato Strega a un altro, tra le opere di Zerocalcare questa secondo me è la più personale, sentita, e forse non abbastanza apprezzata. Anche qui i temi affrontati sono profondi e l’autore si mette decisamente in gioco con ironia, ma pure con una grande angoscia di fondo. 10) BLANKETS di Craig Thompson Un romanzo di formazione, anche in questo caso autobiografico, raccontato con una sincerità e una delicatezza difficilmente riscontrabili nelle opere letterarie. Tutto narrato con un bianco e nero molto espressivo. Navigazione articoli LE MIE PARODIE PER “MAD” E OLTRE BABBO NATALE DICE: “NON BEVETE TROPPO ALLE FESTE!”
Io conosco ed ho amato molto Maus e Persepolis. La loro lettura mi ha deliziato… Cercherò di leggermi gli altri che hai segnalato. Grazie Angela Ravetta Rispondi
Scelte, inevitabilmente, opinabili ed eccessivamente orientate verso un certo tipo di fumetto.Io le ho trovate troppo scontate e troppo “italiane”…Vada per Pratt ma Gipi e Zerocalcare tra i migliori 10 G. N. non si possono vedere! Rispondi
Guarda io leggo tantissimi americani e francesi, non ho messe Miller, Moore, Magnus; moebius e tanti altri perché l’idea era di fumetti per chi non ama fumetti, e quindi ho cercato tematiche più da romanzo. Poi certo che tutto è opinabile. Tra l’altro nell’articolo per intero questa cosa la spiegavo. Rispondi